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In un forum che tratta di salute e malattie, può succedere che improvvisamente qualcuno offra la soluzione tanto agognata, via mail o via messaggio privato.
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Domanda chi sente il mio maldidenti?
- francesco678
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ma il primo problema pratico da risolvereLOG ha scritto: Proprio per tutto quello che dici non ha senso voler rispondere alla tua domanda (chi può dirlo? chi è che sente il dolore?) come a tutte le altre. Solo domande che possono risolvere i problemi pratici trovano risposta e sono utili.
e capire come fare per poter uscire in maniera indolore, da questo gioco macabro, chiamato VITA
ove la prima legge del gioco
è che vita mangia vita
ovvero che l'essere piu forte deve (e puo), costruire il suo piacere sulla sofferenza e la morte, di chi è piu debole
nonostante l'intelligenza che ha progettato l'universo aveva pure diisponibile la tecnologia delle piante, che per vivere non devono uccidere nessuno
E non basta perche ci dobbiamo sentire pure che tutto questo è amore !!!
Se non ha senso voler rispondere a queste domande e cercare la verita
perche U.G. Krishnamurti, Nisargadatta, Osho, Tolle, ecc
hanno scritto libri e radunato persone nei Satsang ?
Se non ha senso farlo, questi si potevano fare i cazzi loro
e sarebbe finito li
e neanche sapremmo dell'esistenza di queste persone, cosi come di tante altre
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Per uscire da questo gioco macabro è necessario innanzitutto accettarlo e come dici giustamente tu tirarti fuori. Lo puoi fare solo tramite la resa totale della ragione e ponendo al minimo i tuoi bisogni. Non risolverai il problema della crudeltà ma sarai libero dal continuare a perpetuarla.
Non so dire come mai tutto questo. Però posso dirti che in rari momenti della vita è possibile percepire il totale senso di libertà e quella coscienza o intelligenza che si esprime nel creato. Ha una grande bellezza che cancella ogni altro desiderio e un potere immenso. Un potere che si avverte come una presenza. E sono certo che gli alberi ne sono testimoni e dispensatori.
Quella presenza è la coscienza di cui tu parli, quella coscienza che esiste anche senza un corpo perchè c'è e basta. Noi siamo quella presenza ma non lo percepiamo. L'uomo è qualcosa di incompiuto o castrato dalla civiltà.
U.G. Krishnamurti non ha mai voluto radunare persone intorno a sè a differenza di J. Krishnamurti che comunque non voleva discepoli. E questo vale anche per Nisargadatta. Osho e Tolle non possono essere messi sullo stesso piano perchè secondo me rappresentano ancora una personalità individuale. Per assurdo per essere la verità è necessario estinguersi come abbiamo detto altre volte.
E' un assurdo ma sembra che sia così. In questa assurdità però percepisco una certa logica evolutiva, nel senso che l'uomo dopo essersi evoluto ed avere sviluppato un sistema nervoso come quello che possiede è giunto a provare ciò che è la coscienza della creazione. A volte ho detto che gli altri animali la vivono e credo che sia così ma ad un livello diverso. Loro infatti non hanno coscienza dell'atto di crudeltà nell'uccidere una loro preda o anche nell'azione di forza di un loro simile o di un altro animale. Tuttavia provano eccome dolore basta pensare alla sofferenza degli animali che vengono macellati per farci carne per le noste tavole. Quel dolore allora chi lo sente? io credo che anche qui come tu hai messo in evidenza il dolore non sia solo del corpo ma resti nell'animo, però collettivo, della specie animale che lo ha subito. Insomma anche qui ci sarebbe da studiare. Ma a che scopo?
Non è più semplice, come tu stesso hai detto di preoccuparci come prima cosa di trovare la via di uscita da questo incubo?
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- francesco678
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se propri a dare un occhiata a questo videoLOG ha scritto: . A volte ho detto che gli altri animali la vivono e credo che sia così ma ad un livello diverso. Loro infatti non hanno coscienza dell'atto di crudeltà nell'uccidere una loro preda o anche nell'azione di forza di un loro simile o di un altro animale. Tuttavia provano eccome dolore basta pensare alla sofferenza degli animali che vengono macellati per farci carne per le noste tavole. Quel dolore allora chi lo sente?
vedrai che c'è un ippotamo che salva una gazzella dall'attacco di un coccodrillo
e dopo gli fa pure la respirazione bocca a bocca per rianimarla
ne abbiamo parlato anche in un topic di aeerepici
intitolato
animali e religiosi
e sono venute fuori molte considerazioni interessanti
www.aerrepici.org/FORUM/topic.asp?TOPIC_ID=6051&whichpage=1
anche se li partecipavano molte piu persone
e che spesso trattavasi di religiosi o spiritualisti new age
e con i quali non si riesce ad andare lontano
Se poi mi chiedi a me chi sente il dolore di un animale quando viene ammazzato o se si spezza una gamba
io rispondero
la sua coscienza senziente
che non mi sembra affatto collettiva, altrimenti se viene sgozzato un maiale, dovrebbero urlare anche tutti gli altri maiali che sono rimasti nel porcile
SiLOG ha scritto: Ma a che scopo?
Non è più semplice, come tu stesso hai detto di preoccuparci come prima cosa di trovare la via di uscita da questo incubo?
ma come fa a farlo
se quando si discute di questi ambiti, tutti dicono cose che non sono vere?
E' un po come voler andare a Milano con un gruppo di persone,
e questi indicano tutti la strada sbagliata
e non si rendono conto nemmeno
che in questo modo, non si potra mai arrivare a Milano.
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Hai ragione anche sull'anima dell'animale che evidentemente conosci meglio di me ... vedi, quindi, che non posso aiutarti?
Posso dirti che senza carne si può vivere e si vive meglio a patto di mangiare però molta frutta e verdure crude. Il nostro corpo infatti è stato progettato per questi alimenti. Però anche io ho sempre mangiato la carne anche se poca. Da poco tempo però la stò abbandonando del tutto.
Le persone spirituali non mangiano carne se lo fanno è un segno di non spiritualità che puoi utilizzare per capirle meglio.
Ho letto un pò sul forum aerrepici e vedo quindi che l'argomento ti interessa da tempo. Interessa anche a me e ti ringrazio per avere chiarito questi aspetti della coscienza.
Io non li ho analizzati e studiati con lo stesso tuo acume però ho sempre avuto la percezione ed il desiderio di non farmi coinvolgere dai programmi della vita, quelli di cui abbiamo parlato. Infatti ho sempre sentito il desiderio di trovare una via d'uscita.
Non credo che ci sia nessuno che possa dirti o farti capire come riuscirci. Lo dobbiamo scoprire da soli perchè la porta di uscita è personalizzata alla nostra diversità. E quindi anche sul leggere libri hai perfettamente ragione. Non servono anche quando sono scritti con onestà perchè è storia di altri.
Insomma siamo soli. E' il punto di partenza e forse anche quello di arrivo.
Tu vuoi capire chi è questa entità senziente. Io ti ho indicato che è, in un primo momento, la coscienza inquinata dalle reazioni del pensiero che la rendono fortemente egoistica ma con l'evoluzione dell'individuo questa coscienza può sfociare in una consapevolezza, presenza che è possiamo dire sia lo spirito della creazione.
In sintesi penso di poterti dire solo questo perchè da ragazzo l'ho vissuto per un periodo della mia vita, ma come vedi a volte non basta neppure averlo assaporato se poi non vengono recisi tutti i legami dell'ego.
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- francesco678
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Cosa ricordi di questa esperienza?LOG ha scritto: In sintesi penso di poterti dire solo questo perchè da ragazzo l'ho vissuto per un periodo della mia vita, ma come vedi a volte non basta neppure averlo assaporato se poi non vengono recisi tutti i legami dell'ego.
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Il desiderio di riavvicinarla in realtà l'allontanava.
Avevo 20 anni e quindi ero molto giovane e attraversato da moltissimi stimoli e interessi. Così mi sono di fatto allontanato da questa percezione ma devo ammettere che anche a distanza di tanti anni il ricordo è ancora lì ed ha influenzato la mia vita per sempre.
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