- Messaggi: 358
- Ringraziamenti ricevuti 0
OFFERTE DI PRODOTTI VIA MAIL O MP
In un forum che tratta di salute e malattie, può succedere che improvvisamente qualcuno offra la soluzione tanto agognata, via mail o via messaggio privato.
DIFFIDATE sempre, controllate, ricercate e chiedete. Chiedete ad altri foristi se per caso conoscono questo prodotto, chiedete se esistono dei test e delle testimonianze attendibili.
Domanda chi sente il mio maldidenti?
- francesco678
- Autore della discussione
- Offline
- Platino Utente
si ma se fosse l'interezza del corpo,LOG ha scritto: Se tu buttassi una parte del cervello nel fuoco questo non sentirà dolore perchè è stato scollegato dai nervi del corpo stesso mentre il restante che è ancora nel corpo lo sentirà eccome se lo butti nel fuoco. E' analogo a ciò che è avvenuto tra capelli e corpo nell'esempio precedente. E se per assurdo tu asportassi una tale quantità di cervello da farti credere di immaginarlo animato e vivo probabilmente avresti ucciso entrambi. La parte asportata e quella restante
ed il fatto che è in vita
il motivo per cui si sente un dolore o un piacere
significa dire
che ad una persona svenuta o in coma,
se gli metto la fiamma di un accendino sotto la gamba, sente il dolore
Ma in realta quello che manca ad una persona svenuta o in coma,
è la coscienza
(sarebbe piu esatto dire, la coscienza senziente)
perche vuole che il piacere dura il piu a lungo possibileLOG ha scritto: L'io cerca di inseguire il piacere e di allontanare il dolore proprio perchè VUOLE che il piacere duri per sempre e che il dolore non esista.
ed il dolore cessi il prima possibile?
forse perche l'IO
è proprio colui che SENTE tale dolore e piacere?
se l'IO scaturisse dal solo fatto di avere una memoria,LOG ha scritto: L'io invece nasce proprio dal memorizzare queste sensazioni
significa che anche un umanoide giapponese dalle senmbianze umane, o addirittura il mio computer
potrebbe avere un IO, in quanto hanno una memoria
Invece la differenza sostanziale tra me è un umanoide giapponesse
sta appunto nel fatto, che IO POSSO sentire piacere e dolore,
mentre l'umanoide no
Si prega Accedi o Crea un account a partecipare alla conversazione.
- LOG
- Visitatori
Quindi non so dirti se smettano di provare piacere o dolore anche se certamente reagiscono molto meno o non del tutto agli stimoli.
Comunque con questa domanda credo che ti sei avvicinato di più alla soluzione del problema. La coscienza, appunto, è l'io? e quando dormiamo nel sonno profondo e nella totale incoscienza l'io non c'è?
Quando dormiamo nel sonno profondo la coscienza è solo sospesa. Ma quando siamo svegli lo siamo veramente? siamo realmente coscienti? O in entrambi i casi viviamo bendati? Quando il corpo impara ad essere libero di esprimersi nel suo modo naturale la coscienza è libera dal peso della memoria e dell'osservatore che osserva se stesso e l'esterno. La coscienza libera dal peso della memoria è il vero sè. Ed ha la stessa qualità sia nello stato di veglia che in quello del sonno così come per noi umani comuni il nostro stato di sonno somiglia al nostro stato di veglia. In entrambi non siamo realmente coscienti.
La tua affermazione è quindi giusta. Di fatto il corpo non può esistere senza l'io come coscienza senziente tenendo in considerazione comunque gli aspetti appena detti.
La risposta che hai dato alla seconda domanda in effetti evidenzia, secondo me, gli aspetti che ho riportato sopra e cioè la coscienza di un io libero dal peso della memoria e di un io prigioniero di questa.
Riguardo all'umanoide giapponese penso che si possa rispondere col fatto che si tratta di qualcosa che non è vivo. Ma il tuo esempio è stato utile per porsi la domanda "la coscienza ha necessità della vita per esistere?
Questa discussione penso sia stata utile per coloro che come noi si sono posti alcune domande e guardano al mondo spirituale come a qualcosa che è di per sè inesprimibile ma che comunque deve essere libero da ogni forma di inganno.
Qui su alleanzadellasalute, fino a qualche anno fa, era presente il link ad un libro di Eckhart Tolle dal titolo Il potere di adesso che poteva essere un punto di partenza per questo tipo di discussioni.
Si prega Accedi o Crea un account a partecipare alla conversazione.
- francesco678
- Autore della discussione
- Offline
- Platino Utente
- Messaggi: 358
- Ringraziamenti ricevuti 0
ma non sempre ho la possibilita di scrivere in un forum per i vari impegni della vita
ma sono il primo interssato alla questione e quindi non appena mi è possibile ritorno subito
per prima cosa qui bisognerebbe definire chiaramente cosa sia la coscienzaLOG ha scritto: Riguardo all'umanoide giapponese penso che si possa rispondere col fatto che si tratta di qualcosa che non è vivo. Ma il tuo esempio è stato utile per porsi la domanda "la coscienza ha necessità della vita per esistere?
.
Tu come definiresti la coscienza?
ma a mio avviso
non solo la coscienza per esistere non ha bisogno della vita, ma neanche di tutto l'universo intero
è la vita e l'universo, che per esistere ha bisogno di una coscienza che ne rilevi la esistenza
è anche il mio auspicio, che ci siano altri interessati ad arrivare a fondo a queste questioni ed a chiarirleLOG ha scritto: Questa discussione penso sia stata utile per coloro che come noi si sono posti alcune domande e guardano al mondo spirituale come a qualcosa che è di per sè inesprimibile ma che comunque deve essere libero da ogni forma di inganno.
Qui su alleanzadellasalute, fino a qualche anno fa, era presente il link ad un libro di Eckhart Tolle dal titolo Il potere di adesso che poteva essere un punto di partenza per questo tipo di discussioni.
peche la suprema verita sara pure inesprimibile,
ma sono altresi convinto che anche le verita facilmente esprimibili, non vengono espresse come si dovrebbe,
da nessuno (maestri compresi)
Ed infatti anche Osho stesso, disse "io sono qui per confondervi"
Quindi se vogliamo capirci qualcosa di chiaro, dobbiamo farci il lavoro da soli, altrimenti facciamo la stessa fine dei comuni devoti e spiritualisti, che sembrano talvolta facciano a gara, a chi le spara piu grosse
Si prega Accedi o Crea un account a partecipare alla conversazione.
- LOG
- Visitatori
Allora....
Secondo la convinzione comune la coscienza è il rendersi conto della realtà della vita tramite l’osservazione, la riflessione e l’azione. Ma questa secondo me è la coscienza dell’io individuale. C’è però anche quella coscienza che è prevalentemente visione con la minima interferenza del pensiero che affiora si ma senza essere assillante e solo quando è necessario. Questa coscienza dovrebbe essere quella del vero sé.
Riguardo al fatto che la vita non ha bisogno di una coscienza che registri tutto ciò che accade sono concorde ed infatti l’uomo è l’unico animale a farlo pesantemente. Tuttavia credo che la coscienza come visione, che potremmo chiamare attenzione, richieda un organismo vivente ma potrei anche sbagliarmi.
La questione dei maestri è veramente un terreno spinoso. Sempre che esistano. Forse dovremmo immaginare solo che esistono momenti in cui una persona si trova oltre i confini dell’io e nella completa visione o attenzione.
Si prega Accedi o Crea un account a partecipare alla conversazione.
- francesco678
- Autore della discussione
- Offline
- Platino Utente
- Messaggi: 358
- Ringraziamenti ricevuti 0
d'accordoLOG ha scritto: Secondo la convinzione comune la coscienza è il rendersi conto della realtà della vita tramite l’osservazione, la riflessione e l’azione.
.
pero se vogliamo arrivare ad una chiara definizione
dobbiamo sviscerare cosa significa
"il rendersi conto"
successivamente possiamo passare alla corretta considerazione, della piu o meno interferenza del pensiero.
A tal fine dobbiamo prendere
1) un umano
2) umanoide giapponese dalle sembianze umane
metterli a confronto
e riuscire a capirne in profondo, quali sono le differenze
Perche se vogliamo, anche un umanoide è in grado di
-osservare
(tramite telecamere ed i sensori di imput, che ha al posto degli occhi e organi di percezione)
-riflettere
(tramite il processore ed i software che gli permettono la elaborazione dei dati, ricevuti dagli apparati di imput o da quelli gia in memoria)
- azionarsi
tramie i suoi apparati di output (ad esempio una bocca che parla riproducendo suoni, o una parte del corpo meccanico che fa dei movimenti)
L'obbiettivo finale dei giapponesi, è quello di creare degli umanoidi, in grado di poter fare le stesse cose che fa un individuo con un corpo umano
quindi nel 2050, è possibile che i ricchi abbiamo in casa, anzicche l'uomo tuttofare filippino
un umanoide giapponese, a cui dicendo: "vai a comprarmi un kg di pane"
quello scende le scale, si reca in supermercato, chiede un kg di pane, lo paga alla cassa e ritorna a casa.
Quindi immagginiamo adesso di essere nell'anno 3467 (dico questa data giusto per dire una data del futuro e rendere il concetto),
quando tutti potrenno avere in casa anzicche la badante rumena,
un umanoide con una tecnologia avanzatissima, che lo rende in grado di poter fare le stesse cose che fa oggi la perfetta macchina, quale è il corpo umano di una persona
ed analiziamo quali potrebbero essere le differenze tra questo umanoide
ed un umano
Dopodiche potremo capire cosa si intende veramente per
coscienza, ego, mente, pensiero, anima, spirito, ecc ecc ecc
perche ahime, purtroppo quello che avviene negli ambiti spirituali
è che tutti parlano di queste cose,
ma in realta nessuno sa.... di cosa stanno veramente parlando,
Analizzati in dettaglio questi argomenti
ci sara facile poi capire, la differenza di coscienza,
tra chi ha poca o nulla interferenza del pensiero
e chi invece ha tanta intereferenza del pensiero
Si prega Accedi o Crea un account a partecipare alla conversazione.
- LOG
- Visitatori
Nell'uomo invece è vero il contrario. La persona che si libera del passato mette sempre più attenzione al momento presente e sceglie di non scegliere che di fatto non è neppure una scelta ma la necessità del presente.
Le parole non ci condurranno mai alla comprensione di ciò che non si può esprimere con le parole anche se sono utili per tutto quello che è creato dal pensiero.
Si prega Accedi o Crea un account a partecipare alla conversazione.