In un forum che tratta di salute e malattie, può succedere che improvvisamente qualcuno offra la soluzione tanto agognata, via mail o via messaggio privato.
DIFFIDATE sempre, controllate, ricercate e chiedete. Chiedete ad altri foristi se per caso conoscono questo prodotto, chiedete se esistono dei test e delle testimonianze attendibili.
Già dal 1997 era nota la relazione negativa tra olio di pesce Omega-3 e cancro della pelle. Questo studio ha preso in esame l'assunzione di olio di fegato di merluzzo da parte di oltre 50.000 uomini e donne norvegesi nel corso di un periodo di 12 anni, e ha trovato un forte aumento del rischio di melanoma, il tipo più pericoloso di cancro alla pelle. L’incidenza di cancro della pelle era circa tre volte superiore in chi assumeva olio di fegato di merluzzo. Lo studio è particolarmente valido, se consideriamo il numero elevato di partecipanti e il tasso di risposta, il fatto che i dati dietetici siano stati raccolti prima della comparsa del cancro, e che ogni partecipante ha avuto un follow-up completo per quanto riguarda la comparsa di cancro, morte ed emigrazione. Tutti i medici e gli operatori sanitari in Norvegia devono segnalare le malattie maligne al Cancer Registry, e il 98% di questi casi sono confermati con analisi tissutale microscopica. Questo garantisce un perfetto tracciamento e la conferma dei casi di cancro.
"Fa che il Cibo sia la tua Medicina e che la Medicina sia il tuo Cibo" [Ippocrate]
miciofelix ha scritto: tutti o quasi tutti gli studi che hai trovato "contro" gli omega 3, Marco, riguardano se non sbaglio gli omega 3 da olio di pesce....
sembrerebbe quindi che gli omega 3 da olio vegetale (lino, canapa, ecc...) siano più benefici e soprattutto più sicuri....
Si, si parla di Omega-3 di origine animale EPA (acido eicosapentaenoico) e DHA (acido docosaesaenoico). Attenzione però, c'è da fare una precisazione: è l'assunzione ad alti dosaggi che è stata dimostrata essere dannosa (quindi solo attraverso integratori).. non la piccola percentuale assunta attraverso l'alimentazione da pesce.
D'altronde gli esseri umani sono stati messi sulla Terra e non in acqua, quindi da questo si deduce che il pesce non è in cima alla catena alimentare umana. Ma soprattutto, gli esseri umani sono nati in Africa e poi migrati altrove. Siamo animali terrestri, se dovevamo prendere un pesce lo facevamo nei corsi d’acqua dolce e sui laghi delle pianure africane, e i pesci di acque dolci e calde NON sono come i grassi pesci di acqua fredde ricchi di Omega-3. I pesci di acque più calde non hanno catene di acidi grassi polinsaturi, perchè non ne hanno bisogno per sopravvivere! Piuttosto i pesci di acqua calda sono ricchi di grassi saturi.. e una composizione lipidica più idonea al nostro bisogno alimentare. Abbiamo visto che questi non fanno male, al contrario di quello che hanno raccontato per anni i vari nutrizionisti (e che purtroppo qualcuno racconta ancora).
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Ultima Modifica 6 Anni 10 Mesi fa da Marco R..
I seguenti utenti hanno detto grazie : Lina, Liuc33, miciofelix
Marco
pesci di acque più calde non hanno catene di acidi grassi polinsaturi,vorei capire il perchè non ne hanno bisogno per sopravvivere.
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Liuc33 ha scritto: Marco
pesci di acque più calde non hanno catene di acidi grassi polinsaturi,vorei capire il perchè non ne hanno bisogno per sopravvivere.
La Natura ha messo un alto contenuto di acidi grassi polinsaturi per sopravvivere alle basse Temperature.. come fanno i pesci delle acque artiche a non congelare?
Marco R. ha scritto: Riflettevo sul perchè la Natura non ci abbia messo a disposizione tutta questa quantità esagerata di Omega-3.. forse perchè non ci serve?
:whistle:
L'uomo si è evoluto in zone calde equatoriali.. in Africa non esistono pesci con una tale concentrazione di acidi grassi polinsaturi nelle carni.. al contrario i pesci delle acque fredde artiche e antartiche DEVONO per necessità avere un alto contenuto di questi grassi per sopravvivere alle rigide Temperature:
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