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Domanda Il cancro è solo sfortuna

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9 Anni 3 Mesi fa - 9 Anni 3 Mesi fa #36767 da Clara
Risposta da Clara al topic Il cancro è solo sfortuna
Si Cecilia il tuo libro è ancora qui :)
Mi ripeto anche io su questo argomento ricordando come la Medicina Tradizionale Cinese più di duemila anni or sono affermasse che, tra le cause di malattia quelle legate alle emozioni e dunque alla psiche e dunque all'inconscio, siano preponderanti...
Però voglio anche aggiungere che il pianeta è cambiato, che c'è in circolazione una quantità di "nuove" molecole impressionante e che mi sembra a volte che siamo in un tempo in cui dovrà avvenire una nuova selezione dei dna...
Ultima Modifica 9 Anni 3 Mesi fa da Clara.

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9 Anni 3 Mesi fa #36768 da giorgio.bogoni
Risposta da giorgio.bogoni al topic Il cancro è solo sfortuna
A proposito del ruolo della Mente (qui "pensieri"), sollecito la Vostra attenzione con una citazione di Omraam Mikhael Aivanhov.

“Un pensiero è un essere vivente.
Nella sua regione, con i materiali sottili di cui è formato, il pensiero è un essere vivente che agisce.
Per gli esseri umani l’ignoranza di questa verità è causa di molte difficoltà e prove.
Non vedono, non sentono che il loro pensiero lavora, che costruisce o distrugge, e si permettono di pensare qualsiasi cosa e in seguito sono stupiti di quello che accade loro.
Il pensiero è una realtà vivente, è per questo che dovete sorvegliarlo per proiettare soltanto i pensieri migliori: pensieri pieni d’amore, di bontà, di luce, d’armonia.
Il vero sapere comincia da questo: dalla consapevolezza che il pensiero è una realtà.
Sì, tutti i pensieri che facciamo, anche i più deboli e insignificanti, sono una realtà.”
I seguenti utenti hanno detto grazie : Cecilia, Mimma

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9 Anni 3 Mesi fa #36792 da Cecilia
Risposta da Cecilia al topic Il cancro è solo sfortuna

Clara ha scritto: ........
Però voglio anche aggiungere che il pianeta è cambiato, che c'è in circolazione una quantità di "nuove" molecole impressionante e che mi sembra a volte che siamo in un tempo in cui dovrà avvenire una nuova selezione dei dna...

Questo é vero, il nostro organismo si stá confrontando con sostanze estranee, non naturali, sostanze per le quali il nostro corpo non é strutturato e pensato ma é anche vero che, teoricamente, il nostro corpo ha avuto la possibilitá di abituarsi e di adattarsi.
Dico teoricamente perché queste sostanze ci stanno letteralmernte soffocando, sono nell´aria, nell´acqua, nei cibi, nelle stoffe che si usano per gli abiti e la biancheria, sono praticamente ovunque
se poi si aggiungono tutte quelle molecole sintetiche che ficcano in quelli che chiamano medicinali il gioco é fatto o quasi.
Ecco perché ribadisco che la Mente é la chiave della nostra sopravvivenza e salute, i famosi casi di miracolati altro non sono che persone che, seguendo metodiche diverse, sono riuscite a sopperire a carenze, a riequilibrare e riparare l´organismo.
Chi é che ha detto che la Mente é piú forte dei geni?! B)

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9 Anni 3 Mesi fa - 9 Anni 3 Mesi fa #36804 da atima
Risposta da atima al topic Il cancro è solo sfortuna
quanto sotto spiega che il cancro non ha niente a che fare con il ph!!!! (almeno secondo Simoncini tratto da una sua intervista)


Ferruccio ha scritto: Cecilia ...... sbaglia di molto sul bicarbonato perché questo può essere considerato una
“forma di farmaco generale” perché ha la capacità di modificare il pH del terreno,
e il pH del terreno interessa tutte le malattie.....


Ripeto senza generalizzare: a riguardo dei tumori il Dr. Tullio Simoncini imputa alla capacità del bicarbonato di sodio di uccidere i miceti la sua efficacia terapeutica; ha provato degli altri alcalinizzanti che sono molto più efficaci del bicarbonato come alcalinizzanti, come correttori di ph, ma non ha ricevuto nessun effetto positivo sulla riduzione delle masse tumorali! quindi i tumori (almeno a detta di Simoncini che di bicarbonato di sodio se ne intende) non sono sensibili al cambiamento di ph!


tratto da:
IL CANCRO è UN FUNGO
ED. LAMPIS
DI Tullio Simoncini pag. 135-136
Allegati:
Ultima Modifica 9 Anni 3 Mesi fa da atima.

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9 Anni 3 Mesi fa - 9 Anni 3 Mesi fa #36816 da yagoo40
Risposta da yagoo40 al topic Il cancro è solo sfortuna
di Filippo Ongaro

Quando si parla di malat­tie è pra­tica comune e antica fare le corna o qual­che altro gesto sca­ra­man­tico meno ele­gante. Ricer­che scien­ti­fi­che che ci ricor­dano che amma­larsi ha a che fare anche con una buona dose di sfor­tuna risul­tano quindi piut­to­sto superflue.

Ma ora una ricerca pub­bli­cata sulla pre­sti­gio­sis­sima rivi­sta Science ( www.sciencemag.org/content/347/6217/78.abstract ), sostiene addi­rit­tura che il 65% dei tumori sia frutto del caso e che lo stile di vita c’entri molto poco.

La noti­zia dello stu­dio sta facendo rapi­da­mente il giro del mondo (con inter­pre­ta­zioni più o meno accu­rate) e rischia di avere un effetto deva­stante sulla fra­gile mente dell’essere umano che asso­cia stile di vita sano a sacri­fi­cio e che non aspetta altro che sen­tirsi dire che non vale la pena cam­biare modo di vivere. Le con­clu­sioni dei ricer­ca­tori suo­nano come musica per le orec­chie di chi di pre­ven­zione non vuol sen­tire par­lare: pun­tiamo su tera­pie effi­caci e dia­gnosi pre­coce invece che per­dere tempo con la pre­ven­zione, ci dicono.

Fac­ciamo subito due pre­messe: prima di tutto una cor­re­la­zione tra due feno­meni non signi­fica affatto una rela­zione di causa effetto. Poi ogni volta che viene pub­bli­cato uno stu­dio se ne parla come se auto­ma­ti­ca­mente smen­tisse tutto ciò che è stato pub­bli­cato prima. Non esi­ste invece alcuna rela­zione cro­no­lo­gica tra le ricer­che. Uno stu­dio pub­bli­cato oggi non smen­ti­sce affatto uno stu­dio pub­bli­cato ieri o dieci anni prima. Si tratta sem­pli­ce­mente di ricer­che che giun­gono a con­clu­sioni diverse, con meto­do­lo­gie ana­lo­ghe o dif­fe­renti. Nello spe­ci­fico quindi, que­sto stu­dio va ana­liz­zato alla luce di mol­tis­sime altre ricer­che, in alcuni casi molto più ampie e det­ta­gliate, che giun­gono a con­clu­sioni del tutto oppo­ste e che da molti anni sug­ge­ri­scono che ci sia una rela­zione stretta tra stile di vita e tumori.

Tutti con­cor­dano infatti, com­presi gli autori dello stu­dio in que­stione, che i tumori sono cau­sati da una com­bi­na­zione di sfor­tuna, ere­di­ta­rietà e espo­si­zioni ambien­tali. Ed è pro­prio con la buona idea di ini­ziare a com­pren­dere meglio il peso spe­ci­fico che ogni sin­golo fat­tore ha sulla genesi dei tumori, che gli autori dello stu­dio hanno valu­tato il numero di divi­sioni cel­lu­lari in vari tes­suti e con­fron­tato que­sti con il rischio di tumore nella popo­la­zione americana.

Attra­verso una com­plessa ela­bo­ra­zione sta­ti­stica, sono arri­vati alla con­clu­sione che il 65% dei tumori ana­liz­zati si può spie­gare sem­pli­ce­mente con l’accumulo casuale di muta­zioni dovuto al numero di divi­sioni cel­lu­lari. Tra­dotto in parole sem­plici, una miscela di sfor­tuna e di tempo che passa che, come è noto, aumenta il rischio di tumore.

Secondo i loro cal­coli 2/3 dei tumori è da attri­buire al caso men­tre 1/3 sarebbe legato in modo più stretto allo stile di vita. Ma i limiti dello stu­dio sono molti e rara­mente citati dai gior­na­li­sti che lo hanno ripor­tato: il tumore del seno nella donna e quello della pro­stata nel maschio per esem­pio sono stati esclusi dalle stime, anche se sono tra i più fre­quenti. I dati con­fer­mano che il tumore dei pol­moni è diciotto volte più fre­quente nei fuma­tori rispetto ai non fuma­tori e che il mela­noma si è asso­ciato all’esposizione solare ecces­siva. Dun­que i tumori che da tempo ven­gono col­le­gati allo stile di vita o non sono stati presi in con­si­de­ra­zione o si con­fer­mano essere dipen­denti in larga misura dalle nostre scelte.

Poi sarebbe neces­sa­rio defi­nire bene cosa si intende per sfor­tuna. Lo stress per esem­pio, che alcuni dati indi­cano come una fat­tore di rischio per il can­cro, fa parte della sfor­tuna o dello stile di vita? E ancora la nutri­zione che incide sulla sta­bi­lità gene­tica e quindi sull’accumulo di muta­zioni come è stata presa in con­si­de­ra­zione? E viene con­si­de­rata la mor­ta­lità che in alcuni tumori come quello pol­mo­nare è più ele­vata che in altri magari non col­le­gati allo stile di vita? E il ruolo del sistema immu­ni­ta­rio che con­tra­sta le muta­zioni accu­mu­late e blocca lo svi­luppo delle cel­lule neo­pla­sti­che come viene valu­tato? E non sono forse i fat­tori ambien­tali a con­tri­buire all’accumulo di errori nelle divi­sioni cel­lu­lari citate?

E poi ancora per­ché non appli­care even­tual­mente sia le armi della pre­ven­zione che quelle della dia­gnosi pre­coce e della tera­pia vista la potenza del nemico? Cosa si rischia a pro­muo­vere com­por­ta­menti di vita più sani? E cosa fac­ciamo di quei nove tumori sui ven­ti­due ana­liz­zati che secondo gli autori hanno invece un forte legame con lo stile di vita? E non rimane forse vero che se alla sfor­tuna aggiungo anche scelte sba­gliate il rischio aumenta? E non si deve tenere conto che con uno stile di vita sano si pre­ven­gono anche altre malat­tie? E l’impatto sui costi sani­tari? Non è forse enor­me­mente più dispen­dioso pun­tare su dia­gnosi pre­coce e tera­pie (in genere molto costosi) piut­to­sto che edu­care a vivere in modo cor­retto (in genere molto economico)?

Insomma sono più le domande a cui non viene data rispo­sta che le rispo­ste gene­rate da que­sto stu­dio. E pro­prio per que­sto i sug­ge­ri­menti di pun­tare sulla dia­gnosi pre­coce e sulle tera­pie piut­to­sto che sulla pre­ven­zione appa­iono piut­to­sto azzardati.

Al di là dei vari que­siti a cui non viene data rispo­sta e delle valu­ta­zioni tec­ni­che, la cosa peg­giore di una inter­pre­ta­zione fret­to­losa di que­sto stu­dio è l’invito latente e antico alla pas­si­vità: lasciate per­dere i vostri sforzi inu­tili, tanto qual­che test dia­gno­stico in più e tera­pie più mirate vi sal­ve­ranno.

Prima di lan­ciare con­clu­sioni così estreme e poten­zial­mente peri­co­lose sarebbe poi bene che gli scien­ziati si met­tes­sero d’accordo. Uno dei più pre­sti­giosi cen­tri di ricerca di tera­pia per il can­cro, l’Andersen Can­cer Cen­ter della Uni­ver­sity of Texas dice: “solo il 5–10% dei tumori può essere attri­buito a difetti gene­tici men­tre il restante 90–95% affonda le sue radici nelle con­di­zioni ambien­tali e negli stile di vita. Que­sti inclu­dono il fumo di siga­retta, la dieta, il con­sumo di alcol, l’esposizione al sole, l’inquinamento, le infe­zioni, lo stress, l’obesità e la seden­ta­rietà. Le evi­denze scien­ti­fi­che indi­cano che di tutte le morti per tumore, quasi il 25–30% è dovuta al tabacco, il 30–35% alla dieta e il 15–20% alle infe­zioni e la per­cen­tuale rima­nente a radia­zioni, stress, seden­ta­rietà e espo­si­zione a sostanze chi­mi­che. Il can­cro è una malat­tia che si può pre­ve­nire con un cam­bia­mento dello stile di vita”.

A chi credere?

Inol­tre inter­pre­tare i risul­tati di que­sto stu­dio come un invito a pun­tare solo su dia­gnosi pre­coce e tera­pia piut­to­sto che sulla pre­ven­zione potrebbe dare adito a qual­che sospetto: non è che magari facendo pre­ven­zione si ridu­cono i numeri delle per­sone costrette a ricor­rere a dia­gnosi pre­coce e tera­pie costose?

Come sem­pre è meglio leg­gere lo stu­dio a fondo e capirne anche i limiti per­ché i titoli cla­mo­rosi e le con­clu­sioni affret­tate pos­sono inci­dere nega­ti­va­mente sulle scelte indi­vi­duali e fini­scono con l’alimentare il sospetto che la sfor­tuna di alcuni sia in realtà la grande for­tuna di altri.

Fonte
Ultima Modifica 9 Anni 3 Mesi fa da yagoo40.
I seguenti utenti hanno detto grazie : Cecilia

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9 Anni 3 Mesi fa #36817 da Ferruccio
Risposta da Ferruccio al topic Il cancro è solo sfortuna
Atima

penso che sarebbe opportuno che tu verificassi il comportamento del bicarbonato nell'organismo, considerato che ne
viene prodotta una certa quantità in forma autonoma, e che poi non serve solo per neutralizzare gli acidi dello stomaco, ma serve per neutralizzare tutti gli acidi che si accumulano tra gli interstizi delle cellule.

Infatti il bicarbonato ha valore proprio perchè prodotto dall'organismo stesso e quindi
gli altri alcalinizzanti non hanno alcuna valenza rispetto alle funzioni svolte dal bicarbonato stesso,
non incidono sull'organismo. come il bicarbonato.

Giuducare il bicarbonato come fungicida è giusto perchè il fungo muore se il terreno diventa neutro, non trova alimento e in un terreno neutro virus, batteri, funghi, non trovano pane per i loro denti.

Inoltre preciso che avevo citato Simoncini solo per innescare il discorso sul bicarbonato,
ma ho constatato, analizzando i tanti discorsi di Simoncini, che non conosce le vere reazioni che avvengono a livello di tessuti,
ma qui si entrerebbe in un campo ben più profondo e sconosciuto ai più.

Le cellule tumorali si sviluppano su un terreno acido, ma muoiono quando il pH del terreno sale a pH 8.
E se non lo fai con il bicarbonato, cosa altro puoi usare??

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