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Domanda Psicoterapia o psicanalisi?

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9 Anni 2 Mesi fa - 9 Anni 2 Mesi fa #38216 da Cecilia
Risposta da Cecilia al topic Psicoterapia o psicanalisi?

Clara ha scritto: Di fatto, a decidere di divenire analista, alcuni analizzanti giungono solo in seguito a svolte inattese del singolarissimo percorso della propria analisi.E questo accade spesso molto tardi e quando si ha già un lavoro, che magari non ha nessuna relazione con la psicanalisi.
Pretendere di determinare in modo direttamente o indirettamente universitario questa scelta comporta invece un’esclusione preliminare della stessa possibilità di orientareliberamente il proprio desiderio verso un atto che ne realizzi e ne decida la portata etica."

L'oggetto a è parte della teoria di Lacan, vuole indicare tutto ciò che si crede di desiderare e si desidera inconsciamente.


non me ne volere, Clara, ma se rileggo il percorso che spesso porta a diventare analista, come lo hai descritto tu, mi puó venire in mente solo il guru che ha trovato le risposte e che si mette on the road prestandosi come colui che ha capito e che sa ... come ...

Con questo non intendo denigrare gurus e analisti ma é solo che ci vedo una grande similitudine. Sorry.
Ultima Modifica 9 Anni 2 Mesi fa da Cecilia.

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9 Anni 2 Mesi fa #38218 da Clara
Risposta da Clara al topic Psicoterapia o psicanalisi?
Vedi Cecilia c'è un chè di bizzarro nella psicanalisi, a te viene in mente il guru che ha trovato le risposte, eppure la psicanalisi non offre risposte, ma solo domande.Come che le risposte che si anelava di trovare si trasmutassero alla fine in domanda nuova, totalmente inedita. Qui il senso di ciò che riportava Laura, la psicanalisi non satura il vuoto. Capisco che non sia immediatamente facile da comprendere.
Io stessa, nonostante gli studi teorici, le tante letture e l'autoanalisi quotidana, non avevo davvero idea di che esperienza potesse essere fare una analisi se non quando ho cominciato a praticarla..

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9 Anni 2 Mesi fa #38219 da elena
Risposta da elena al topic Psicoterapia o psicanalisi?

Clara ha scritto: E' naturale Elena che ognuno abbia le proprie passioni.
L'intenzione del 3D era divulgativa e non voleva nè desiderava aprire campi di polemica.
Cecilia, il riferimento allo zen aveva il senso di indicare un metodo, un modo di fare della psicanalisi. Lo psicanalista non è un maestro, occupa proprio una posizione opposta.

Colgo una specie di sottile rancore verso questo discorso, qualcosa come un pregiudizio, che non mi spiego. Specialmente perchè qui noi che ci occupiamo di Differente Medicina sappiamo quanto siano spiacevoli i pregiudizi.


Onestamente invece apprezzo moltissimo il thread, i tuoi interventi e quelli di Laura e degli altri. Avere un confronto sarà pure complesso, ma è tanto arricchente perché fa riflettere tutti. In fondo sai perché avevo le mie perplessità, (dovute appunto a un analista che mise in qualche modo in pericolo la vita di una mia conoscente). Questo però non significa che non valuti l'analisi lacaniana (non so che tipo di analisi ha fatto Laura, sicuramente non comportamentista cognitivista e nemmeno trans personale) come uno step importante di un percorso di riappropriazione scoperta dell'inconscio. Mi piace molto parlarne, ripeto, ispira e arricchisce, ma non vederci pregiudizi o polemiche, la vostra esperienza è di valore e siete persone di grande valore, per lo meno per me. Stimolare un confronto che non sia monologo mi sembra più interessante per rifletterci meglio e allargare i miei e i nostri orizzonti. Già solo per questo vi ringrazio.
Inoltre ricordo che ogni analista caposcuola ha sviluppato un suo linguaggio, spesso contrapponendolo a quello dei predecessori, e sicuramente non rientrante nel significato che a certe parole si associa il più comune vissuto delle persone. Per cui ogni volta tocca pigliare in mano una stele di rosetta per capirli, o si rischia di fraintendere o sbagliare nella comunicazione. Questo linguaggio corporativo ( non vederci polemiche per carità, ogni gruppo ne ha uno, quindi è un fatto) non agevola l'esplorazione a meno di non sentirsene attratti.
Ma al di là di queste bagatelle, che possono creare intoppi nella comunicazione, resta il fatto che quello che conta è il fine ultimo del l'analisi.
Ora, tutti noi facciamo un percorso in questo soffio di vita. Un percorso di comprensione di chi siamo e di che vogliamo diventare o realizzare.
Ciò che ci accade in questo momento è lo specchio di chi siamo stati e di che abbiamo realizzato di noi fino a un minuto prima.
A seconda di quanto siamo svegli ( o pensiamo di esserlo: ed ecco i primi intoppi, purtroppo) ci affidiamo all'esterno. Serve? Si serve.
Leggere, scrivere, dialogare, pregare, relazionarci con chi è in grado di stimolare una crescita , un allargamento della luce della coscienza.
A tutti il benvenuto. Ma come vedi, ci sono sfumature differenti, differenti esperienze in ognuno di noi , che ci rendono unici nei nostri percorsi esplorativi, e che rendono l'interpretazione dei fatti e degli atti non così standardizzabile e adatta a tutti per quanto rivoluzionaria.
Ciò che è all'esterno serve in quanto risveglia stati di coscienza sempre più allargati. Una meraviglia, un dono delle relazioni.ma infine dovrai far di conti con il tutto che sta dentro, sempre che ne abbia voglia tempo ed energia

"non troverete che scuole specializzale; non ci sono scuole generali. Ogni maestro, o guru, è uno specialista in qualche cosa. Uno è astronomo, un altro scultore, un terzo musicista. E tutti gli allievi devono studiare prima di tutto la materia che è la specialità del loro maestro, dopo di che passano a un'altra materia, e così via. Per studiare tutto ci vorrebbe un migliaio di anni.
"Ma voi come avete studiato?".
"Io non ero solo. Vi erano ogni tipo di specialisti fra noi. Ognuno studiava secondo i metodi della propria scienza particolare. Dopo di che, quando ci si riuniva, ci comunicavamo i risultati ottenuti". (ouspensky)

Questo potrebbe essere interessante, ergo niente pregiudizi, solo una franca cordiale fruttuosa comunicazione

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9 Anni 2 Mesi fa #38220 da Clara
Risposta da Clara al topic Psicoterapia o psicanalisi?
Stiamo inviando nello stesso momento :) Certo Elena, il discorso ha una grande complessità e di sicuro non si esaurisce nelle due cose che si sono dette, infatti sarebbe interessante andare avanti e tentare di chiarire man mano i diversi aspetti teorici.
Intanto possiamo sentire cosa dice Antonio Di Ciaccia dello psicanalista in queste breve intervista dal minuto 1,30

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9 Anni 2 Mesi fa #38221 da Laura80
Risposta da Laura80 al topic Psicoterapia o psicanalisi?
Grazie Elena, hai colto bene lo spirito che guida anche me in questi confronti, davvero preziosi!

Provo a rispondere a Cecilia rispetto alle sue domande.

Per quanto riguarda la frase che hai chiesto di chiarire, nessun intento "antipatico"! Semplicemente sottolineavo una cosa che ho notato in tante occasioni quando si parla di psicoanalisi (ma anche di terapia ortomolecolare!): si arriva sempre su posizioni estreme, tra chi la attacca e chi la difende, chissà perché. Non ho una risposta, è un fatto che ho notato.

Per quanto riguarda la frase di Socrate: no, non parlava ovviamente della psicoanalisi. Io l'ho citata perché la utilizza Recalcati nel suo libro " L'ora di lezione", che avevo già nominato, da cui ho tratto anche la frase successiva. L'ho citata perché, secondo la mia personalissima opinione, è proprio nel pensiero socratico che si può individuare un ponte possibile tra analisi e pratiche zen, là dove entrambe rinunciano e "riempire" il soggetto e si propongono invece di custodirne i vuoti, anche di conoscenza. Questo per dire che non trovo ci sia contrapposizione tra queste diverse discipline, anzi. E credo pure che gli psicoanalisti lo sappiano e tengano a mente l'utilità di queste pratiche, pur non proponendole in seduta.

"Ami" è nel senso della dinamica del desiderio. Il soggetto deve potersi riappropriare del proprio desiderio, non certo di quello dell'analista, che, nelle parole di Bion, dovrebbe essere "senza memoria e senza desiderio".

Per aggiungere qualcosa sulla mia esperienza, io ho fatto un'analisi kleiniana (ma l'ho scoperto alla fine! Quando ho iniziato non mi importava molto la tipologia...), durata 8 anni, a tre sedute alla settimana.

Mi permettete una battuta sulla merda? :lol:
Ricordo questa frase: " Dalla merda nascono i fiori, dai diamanti no", o giù di lì... questo, se non ricordo male, è De André.

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9 Anni 2 Mesi fa #38222 da Cecilia
Risposta da Cecilia al topic Psicoterapia o psicanalisi?

Laura80 ha scritto: Grazie Elena, hai colto bene lo spirito che guida anche me in questi confronti, davvero preziosi!

Provo a rispondere a Cecilia rispetto alle sue domande.

Per quanto riguarda la frase che hai chiesto di chiarire, nessun intento "antipatico"! Semplicemente sottolineavo una cosa che ho notato in tante occasioni quando si parla di psicoanalisi (ma anche di terapia ortomolecolare!): si arriva sempre su posizioni estreme, tra chi la attacca e chi la difende, chissà perché. Non ho una risposta, è un fatto che ho notato.

a volte sono estreme e quindi oltremodo antipatiche, a volte ci si trova d´accordo ma a volte ci sono pareri contrastanti magari dovuti ad esperienze personali o famigliari o simili.
L´estremismo é un atteggiamento errato ma, anche questo umano.


Per quanto riguarda la frase di Socrate: no, non parlava ovviamente della psicoanalisi. Io l'ho citata perché la utilizza Recalcati nel suo libro " L'ora di lezione", che avevo già nominato, da cui ho tratto anche la frase successiva. L'ho citata perché, secondo la mia personalissima opinione, è proprio nel pensiero socratico che si può individuare un ponte possibile tra analisi e pratiche zen, là dove entrambe rinunciano e "riempire" il soggetto e si propongono invece di custodirne i vuoti, anche di conoscenza. Questo per dire che non trovo ci sia contrapposizione tra queste diverse discipline, anzi. E credo pure che gli psicoanalisti lo sappiano e tengano a mente l'utilità di queste pratiche, pur non proponendole in seduta.

ed ecco il punto. Quando ripeto che non siamo tutti uguali é perché lo penso davvero.
Ci sono persone che, in un certo senso e per certi motivi, non ce la fanno da sole e che quindi approfittano dell´aiuto, della guida e-o dell´ordine piú o meno schematico di qualcun altro e questo si applica a tutto nella vita, non solo nella psicanalisi.
Se andiamo a guardare troveremo moltitudini di allievi, ma solo pochi non-insegnanti, (non dico niente dei cosidetti insegnanti-maestri-guru e compagnia bella) per esempio, Krishnamurti si rifiutava di dare risposte, ad ogni domanda rispondeva con una domanda perché la persona stessa, il richiedente si prendesse la briga di scartabellare nel suo archivio-cervello-deposito della memoria universale- , perché la persona doveva muovere il culo e non pretendere, anche se in modo rispettoso e ossequioso, la risposta bella e pronta offerta su un vassoio d´argento. Risposta che cmq lascierebbe il tempo trova perché estremamente passibile di invaliditá, la risposta é come la domanda e cioé é soggetta al tempo, al momento, all´istante nel quale la si formula, lo stato d´animo, la situazione nella quale si vive e tutto questo é in continuo e costante cambiamento dovuto al movimento innato (oppure c´é qualcuno che crede veramente nella staticitá?!)

Che ci siano dei fili d´argento che in un qualche modo colleghino la psicanalisi a zen o altre filosofie e tecniche di vecchia data
conferma, a mio parere, il fatto che ci siano persone che da sole non ce la fanno.
Non é mia intenzione denigrare nessuno (chi da solo non ce la fa) bensí sottolineare che é pur vero che nella nostra diversitá troviamo anche diverse inclinazioni, conoscenze e possibilitá piú o meno innate,
non é questione di essere meglio o peggio ma di DIVERSITÁ.





"Ami" è nel senso della dinamica del desiderio. Il soggetto deve potersi riappropriare del proprio desiderio, non certo di quello dell'analista, che, nelle parole di Bion, dovrebbe essere "senza memoria e senza desiderio".

sul desiderio preferisco tacere pena il completo OT, andrei a parare su un altro tema che ad alcuni stá sulle palle.

Per aggiungere qualcosa sulla mia esperienza, io ho fatto un'analisi kleiniana (ma l'ho scoperto alla fine! Quando ho iniziato non mi importava molto la tipologia...), durata 8 anni, a tre sedute alla settimana.

Mi permettete una battuta sulla merda? :lol:
Ricordo questa frase: " Dalla merda nascono i fiori, dai diamanti no", o giù di lì... questo, se non ricordo male, è De André.


dai diamanti non nasce niente

hmm, ci sono un´infinitá di fiori e di piante che non hanno bisogno di letame per sbocciare, la Natura é originariamente organizzata all´autosufficenza.

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