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Domanda Psicoterapia o psicanalisi?

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9 Anni 3 Settimane fa #39067 da Laura80
Risposta da Laura80 al topic Psicoterapia o psicanalisi?

Cecilia ha scritto: Buongiorno Laura
mi intrometto brevemente

Personalmente non ho mai avuto esperienza di ipnosi, né conosco direttamente qualcuno che l'abbia provata.
L'ho sempre trovata molto potente come tecnica per certi aspetti, e dunque potenzialmente anche molto pericolosa...tutto dipende da chi la pratica e dalle caratteristiche di chi vi si sottopone.


senza timore di andare OT si potrebbe affermare che la percentuale di persone che vivono sotto ipnosi é tremendamente alta
ipnosi collettiva, organizzata, strutturata e portata avanti in maniera professionale e spietata.
È pericolosa? beh, basta guardare i risultati :(
e questa frase

E se in analisi invece di trovare te stesso trovi un altro?

e il tuo commento (secondo me anche augurio)

A volte succede..


rappresentano una speranza, la speranza che veramente ad un certo punto si trovi un io, relegato in una stanzetta, che da tempo aspetta di essere liberato.
Non lo vedo come traguardo ultimo perché, dopo aver liberato l´io dimenticato bisogna imparare a conviverci, a conoscerlo, ad apprezzarlo e, soprattutto, a non provare paura.

p.s.
di sicuro conosci Edward Bernays.



Ciao Cecilia :)
Confermo quanto diceva Elena in un altro post: Bernays non si studia di certo a Psicologia, e, considerata la sua parentela con Freud e i suoi tanti contributi (più o meno discutibili negli obiettivi e nei modi) alla psicologia delle masse e del marketing, direi che faccio fatica a pensare sia un caso...sembra proprio che sia uno di quei capitoli oscuri di cui è meglio non parlare.

Io non conosco bene tutta la storia e tutto il suo lavoro, ma per quel poco che so mi ha sempre stupito come proprio un parente di Freud potesse essere artefice di teorie e tecniche di manipolazione della psiche che sono apertamente in contrasto con i principi fondamentali della psicoanalisi, primo tra tutti quello della neutralità.

Per quanto riguarda il rapporto tra il gruppo-massa (con tutta l'influenza negativa che questo può avere sui singoli) e la psiche individuale, ho sempre trovato molto interessante la teoria di Spaltro sul piccolo gruppo come possibile "cinghia invertita" nel processo di massificazione.
Molto in sintesi: se è vero che la massa può annientare l'individualità per produrre un pensierto-non pensiero, omologato e mercificato, senza che l'individuo possa opporsi a questi fenomeni, è pur vero che il PICCOLO gruppo può invertire questo processo.
Nel piccolo gruppo infatti, più forte dei singoli individui che lo compongono ma più rispettoso delle individualità e delle differenze rispetto alla massa, si può creare un pensiero diverso, in grado di agire su quello della massa, nel momento in cui esso viene esportato al di fuori del piccolo gruppo.
Io credo nel potere del piccolo gruppo di spezzare certe forme "ipnotiche", di essere in fondo un pensiero " rivoluzionario".
Non è forse la speranza che anima anche questo forum?

Non so, sarò un'inguaribile ottimista, ma penso che alcune forme di manipolazione delle masse avrebbero vita molto più breve se si potenziassero forme di incontro e di gruppo diverse, più "a misura d'uomo"...
I seguenti utenti hanno detto grazie : elena

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9 Anni 3 Settimane fa #39071 da Cecilia
Risposta da Cecilia al topic Psicoterapia o psicanalisi?
Buondí
tendo a pensare che personaggi come Bernays non trovano posto in nessun "indirizzo" o materia di studio, per diversi motivi appartiene a quella categoria di persone che é meglio tenere in zona d´ombra :(

Molto in sintesi: se è vero che la massa può annientare l'individualità per produrre un pensierto-non pensiero, omologato e mercificato, senza che l'individuo possa opporsi a questi fenomeni, è pur vero che il PICCOLO gruppo può invertire questo processo.


verissimo in definitiva, la massa é formata da singoli e anche da piccoli gruppi singoli, o no?

Nel piccolo gruppo infatti, più forte dei singoli individui che lo compongono ma più rispettoso delle individualità e delle differenze rispetto alla massa, si può creare un pensiero diverso, in grado di agire su quello della massa, nel momento in cui esso viene esportato al di fuori del piccolo gruppo.
Io credo nel potere del piccolo gruppo di spezzare certe forme "ipnotiche", di essere in fondo un pensiero " rivoluzionario".


ci credo anch´io, moltissimo e profondamente. Penso che la "propaganda", come anche tutte le altre forme di divulgazione di un pensiero, sia in positivo che in negativo, parta da un singolo e dal suo sogno o desiderio che sia.

In maniera spicciola si potrebbe dire che l´educazione del singolo dovrebbe passare prima di tutto attraverso una fase di diseducazione
invertendo il processo di omologazione che, da tempo immemorabile, é stata indotta da qualcuno. Questo processo é lungo e doloroso.
Si dice che l´uomo (uomo inteso come essere umano sia maschile che femminile) sia un animale sociale e che tenda a vivere in gruppi piú che in solitudine, va bene, ma fino a che punto il "vivere in gruppi" é dettato da un desiderio innato di socialitá e da che punto in poi questo desiderio é il risultato della paura (indotta) di essere soli?
perché, secondo me, assistiamo piú agli effetti collaterali della paura che non della socialitá e questa paura, quella di trovarsi soli, porta ad accettare quasi di tutto pur di far parte di un gruppo e di sentirsi con le spalle coperte.
Il piccolo gruppo puó invertire gli effetti deleteri della massa ma solo se si aiuta il singolo a pensare autonomamente e quindi senza paura.

Devo frenarmi qua, rischio di scendere su un campo a sfondo socio-politico che, anche se pertinente, verrebbe visto come OT.

L´individualitá é il segreto, accettare se stessi e gli altri come unici e irripetibili senza necessariamente ricercare i punti che ad ogni costo accomunano e creano gruppi.

A mio parere non sei un´inguaribile romantica e se sí ... lo sono anch´io.
:)

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9 Anni 3 Settimane fa #39078 da elena
Risposta da elena al topic Psicoterapia o psicanalisi?
Lo studio delle forme mentali che ci condizionano in un verso o nell'altro fa parte integrante sia del l'analisi che della psicoterapia.
Proprio perché influenzano pesantemente il nostro comportamento/ pensiero/ emozioni, al punto che eminenti analisti ( e prezzolati o psicologi sociologi marketing oriented :whistle: ) se ne sono occupati e continuano a farlo, (non solo gli epigoni di Bernays).
Un punto di vista interessante, che spiega queste influenze in modo creativo, se si vuole, è Vadim Zeland, che nel suo reality transurfing lo spazio delle varianti, spiega cosa realmente accade quando una persona "decide" per una cura o un comportamento o un partito ecc piuttosto che un altro. La parola "decide" l'ho messa apposta tra virgole, xc in realtà c'è ben poco di cui si può dire siamo perfettamente consapevoli quando scegliamo.

Ognuno di noi, in un modo o in un altro, "presta servizio"presso una comunità o un gruppo :la famiglia,il club,la scuola,la ditta,il partito politico, lo stato e così via. Tutte queste strutture nascono e si sviluppano quando un singolo gruppo di individui incomincia a pensare e ad agire in una stessa direzione.A questo gruppo si aggiungono poi nuove persone,la struttura cresce si allarga,prende forza,obbliga i propri membri aosservaredelleregoleprestabilite e a lungo andare può finire per sottomettere larghi strati di societari.
A livello materiale la struttura risulta formata da individui accomunati dagli stessi interessi, da medesimi beni materiali,che possono essere costruzioni,arredi,attrezzature, eccetera.Ma, a livello energetico,che cosa c'è dietro a tutto ciò ?
La struttura prende vita quando i pensieri di un gruppo di individui vanno in una stessa direzione e di conseguenza i parametri di energia mentale di ognuno sono identici. L'energia del pensiero dei singoli individui si fonde in un unico flusso. In questo caso,in mezzo a un oceano di energia libera si crea una struttura energeticad'informazione singola indipendente - un pendolo energetico.Questa struttura comincia a vivere di vita propria e ad assoggettare alle sue leggi gli individui responsabili della sua creazione.

Perché un pendolo?perché oscilla con una frequenza tanto più forte quanto maggiore il numero degli individui, dei sostenitori,che lo nutrono della loro energia.Ogni pendolo ha la sua frequenza tipica di o s c i l l a z i o n e . Un'a l t a l e n a per e s e m p i o , puo o s c i l l a r e s o l o se si esercita una forza di una determinata frequenza.Questa frequenza si chiama risonanza. Se il numero dei sostenitori del pendolo viene meno, le sue oscillazioni si smorzano.Quando non rimangono più sostenitori,il pendolo si ferma e muore.


Quando un gruppo di simili unitl di pendoli incomincia a oscillareall'unisono prende vita un pendolo di gruppo. Esso si erige sopra i suoi sostenitori, come una sovrastruttura, eslste come struttura singola e indipendente e fissa un insieme di regole finalizzate a tenere insieme i membri esistenti e ad accattivarne di nuovi. Una tale struttura è indipendente nel senso che si evolve autonomamente,secondo leggi proprie.

I suoi membri non si accorgono di agire secondo le leggi del pendolo e non di propria volontà.
L'apparato burocratico,per fare un esempio,si sviluppa come struttura autonoma, indipendentemente dalla volontà dei singoli funzionari. Un funzionario influente potrà certamente decidere in autonomia, tuttavia le sue decisioni non potranno entrare in conflitto con le leggi del sistema,in caso contrario ne verrebbe espulso.Persino un individuo preso singolarmente, rappresentando di per se un pendolo, non si rende sempre conto delle motivazioni che lo spingono ad agire in un determinato modo. Basti pensare ai vampiri energetici.
Ogni pendolopersuanatura è un distruttore,xc sottrae energia ai suoi membri e li sottomette al proprio potere.Il carattere distruttivo del pendolo si manifestanellasuatotale indifferenza al destino di ogni singolo membro.L'obiettivo del pendolo è solo uno: ricevereI'energiadel membro. Quale possa essere in tutto ciò il vantaggio del singolo membro,per il x il pendolo nn ha nessuna importanza

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9 Anni 3 Settimane fa #39080 da elena
Risposta da elena al topic Psicoterapia o psicanalisi?
L'individuo che subisce l'influenza del sistema è costretto a costruire la sua vita in conformità alle leggi imposte dal s i s t e m a , diversamente rischia. Di venire stritolato ed espulso . X questo motivo chi si trova a subire la pressione di un pendolo distruttivo può rovinarsi con estrema facilita I'intera esistenza. Sfuggirne indenni è di solito molto difficile.
C'è anche chi, finendo sono I'alaprotettiva di un pendolo, raggiunge risultati eccellenti.Napoleone,Hitler, Stalin e analoghe personalità della storia, sono i beniamini dei pendoli distruttivi. Anche in questi casi,però , i pendoli non si preoccupano del benessere dei loro singoli membri,impegnaticomesonoautlizzarli x i propri scopi. Quando fu chiestoaNapoleone se si fosse mai sentito veramente felice, non potè ricordare di tutta la sua vita solo pochi giorni.
Il pendolo utilizza metodi sofisticati per I'adescamento di nuovi seguaci,riuscendo ad attirarli come mosche al miele. Quante volte le persone,facendosi allettare dalle trovate pubblicitarie dei pendoli, si sono allontanate dalla felicità ) che avevano sotto il naso! affrontano studi e imparano una professione che non è la loro; trovano un lavoro estraneo alla loro personalità, pur tuttavia di prestigio,e affondano in un mare di guai; legano la propria vita a una persona che non è quella giusta e poi soffrono.

Il pendolo si riconosce facilmente da un altro tratto distintivo:
esso si trova sempre in stato di rivalità con i suoi simili per conquistarsi la simpatia degli individui. Lo scopo del pendolo è solo uno: fare più proseliti possibile per ricavarne quanta più energia possibile.Quanto più aggressivi sono i mezzi usari dal pendolo nella sua lotta di conquista,tanto più esso è distruttivo e una minaccia x i singoli membri.
Si può obiettare,pur tuttavia , che esistono organizzazioni di beneficenza,associazioni x la difesa degli animali, eccetera
Che cosa possono avere queste strutture di distruttivo, vi chiederete voi
,distruttivo è il fatto che esse co m u n q u e s i n u t r o n o d e l l a v o s t r a energia restando indifferenti alla vostra felicità
Ciò accade se , Sollecitandovi a essere magnanimi con gli altri, vi propongono di rimanere indifferenti a voi stessi. Se ciò vi garba e vi sentite veramente felici facendo queste opere di bene,significa che avete trovato la vostra vocazione,il vostro pendolo. Ma dovete essere molto onesti con voi stessi:non è che per caso indossate una maschera di virtù ? Siete veramente disposti a offrire con sinceritità soldi ed energia per il bene degli altri o non giocate ad apparire migliori?

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9 Anni 3 Settimane fa #39081 da elena
Risposta da elena al topic Psicoterapia o psicanalisi?
Come vedete il testo è molto sfidante e spinge il lettore a chiedersi quali siano le reali cause che lo sostengono nelle scelte. Un momento importante di riflessione anche per il nostro gruppo.
Vi consiglio vivamente il libro.

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