Domanda X Tutti, parliamoci qui

Che succede Ceci?
C'è un'isola solitaria laggiù in fondo mi pare, ma se vuoi noi siamo qua...

C'è da capirla. Specie se si vede che qualcuno intraprende una strada che va nella direzione opposta a quella descritta da queste parti. Ma ci sono persone che SCELGONO di non fare aghi aspirati, broncoscopie, operazioni inutili e dannose, con sequela di chemio e radio, che scelgono di mandare a quel paese il sistema marcio fino al midollo, che lo urlano ogni volta sono accostate da un operatore del settore o un medico gongolante che non vuol sentire altro che uno è entrato nelll'ingranaggio, per uscirne più malato di prima, un topolino malconcio cui è d'obbligo a quel punto consentirgli una vita piena di pene, paure, metastasi, nuove operazioni, per cominciare tutto da capo. Poi questi medici magari hanno il coraggio anzi la vergogna di dirti vedrai che è una passeggiata, è meglio così, per togliersi ogni dubbio. Ma dubbio di che? Che esiste qualcosa di torbido iniquo cattivo perverso che ti porta alla tomba? Per cui affidarsi alla scienza e alla medicina attuale è molto più smart, e non è new age come dice ferruccio, ma si, facciamoci questo giro di giostra, tanto la pelle mica è di qualcun altro, è nostra.
Ognuno sceglie in base alle energie che possiede, alle emozioni delle quali si è nutrito, alle esperienze che ha maturato, a cosa ha capito della vita e della morte, a cosa ha capito del suo passaggio su questa terra. Anche se fa tanto Battiato, questo è in soldoni ciò che fa pendere l'ago della bilancia o su un ago aspirato o su un ago in una balla di paglia (cito persino liuc incredibile :laugh: ) ognuno è libero di montare sulla giostra che crede più idonea per sè. Gioiamo per chi sceglie il percorso della conoscenza, anche se irto di ostacoli piccoli e grandi, mille ostacoli che cominciano con l'assunto di Clara:perché? Chi sono io? Ma non finiscono su un tavolo operatorio. Gioiamo perché è anche la nostra intima scelta. Ma perdoniamo chi cede a pressioni e paure interne, anzi direi regaliamo un po' del nostro calore, delle nostre esperienze altre, della nostra energia (anche se new age o old fashion fate voi) per poter dire guarda c'è un'altra strada, coraggio si può fare diversamente, noi siamo qui, e non molliamo.

Clara ha scritto: Facciamo così, questo 3D è un giardino, ha una piccola fontanella, dei germogli che devono crescere, là in fondo, appena sulla destra, se guardate con attenzione, c'è lo spazio che accogliie la fiammella.
C'è posto per tutti, solo facciamo attenzione a non spegnere il fuoco, a non calpestare i germogli, a non inaridire la fontanella. E ora, accomodiamoci, io mi tolgo anche le scarpe, preferisco entrare a piedi nudi...

Clara ha scritto: Anche io penso che le cose non siano a caso e che abbiano curiose coincidenze che ci invitano a guardare più a fondo.
Io avevo perisno pensato, e lo so di possedere un attitudine a volte assolutamente fantasiosa, che fosse l'argento a possedere qualche bizzarra energia tempestosa, d'altronde si dice no, ha l'argento vivo addosso?
Bene, allora diciamo che "tutto quell'argento" alla fine ci ha portati qui, dove aspettiamo speranzosi il ritorno degli amici.
Per piacere, dite tutto quel pensate avendo cura del giardino.

Passando qui vicino sono stata attratta dalla sua bellezza bellissimo questo giardino. sembra QUASI l'Eden... Posso accomodarmi anch’io? Anche se non sempre posso fermarmi tanto... mi farà piacere rilassarmi un po' in vostra compagnia...

Sei la benvenuta Lina !

Lo specchio e l´immagine

È ancora troppo grande per riuscire a entrare in quel tunnel, troppo carica di dolore per provocarne un altro, troppo gonfia di ricordi per poter penetrare l´imbocco di quell´oscuro canale.
ma il tempo che passerá prima di arrivare alla deflorazione, le permetterá di raggiungere le misure ideali per intraprendere il piú incredibile dei viaggi
niente bagagli, nessuna prenotazione aerea o di treno, niente cartine stradali,
sola, con se stessa, completamente svuotata da tutto, piegata e ripiegata come una camicia da mettere in una valigia pronta per essere spedita.
Quando sará tornata piccina, e quando saranno cadute tutte le sue difese, perché ormai niente e nessuno piú l´attaccherá
quando vedrá il mondo con un solo sguardo allora, l´alito del vento la prenderá e la porterá in alto perché ... impalpabile
le goccie di pioggia la riporteranno giú posandola su un petalo di fiore
e poi, rotolando giú, come una palla di neve, si poseró su una zolla di terra fertile e odorosa

Eccola lá, davanti a quel buco nero, un attimo di esitazione, forse anche di paura, giusto il tempo di tirare un respiro prima di chinare la testa, ed ecco, basta spingere un pó, molto meno di quanto avesse pensato, per trovarsi finalmente dentro la madre terra
a pochi attimi dal seme che la assorbirá completamente per poter cosí radicare, germogliare, sfondando il tetto di terra, tornando cosí alla luce del beneamato sole

un viaggio che, per portarla avanti, deve prima portarla indietro nel tempo, nello spazio, regredire poco alla volta percorrendo una per una tutte le esistenze passate ma non dimenticate

rivivere tutti gli istanti, sentire i morsi del dolore, superare la follia, ancora una volta

perché stremata, senza piú forza, uccisa quasi, perché ferma, immobile a giacere in un angolo
perché senza carne o nervi o muscoli
perché cosí, senza occhi per vedere, senza orecchie per sentire o bocca per parlare
comincerá a percorrere la via che sará, per lei, buia e silenziosa

crederá di andare avanti, di muoversi, di avanzare per quell´oscuro sentiero convincendosi di arrivare, un giorno

Anni forse, mesi probabilmente, giorni quasi sicuramente, ma di certo solo qualche attimo
uno o due battiti di cuore, il tempo di aprire gli occhi per stupirsi di se stessa
immobile come l´acqua del mare, piccola come una nuvola, piena di colori come l´aria, trasparente come le montagne
é giunta al fine nella sua terra promessa
ha raggiunto il paradiso

Ride, adesso, di se stessa, come farebbe un bimbo che cerca di afferrare l´aria, scuote la testa e scrolla i capelli, i suoi denti brillano al sole,
riconosce ogni cosa anche se tutto é cambiato
sa benissimo dove si trova anche se é in ogni luogo
ha tanto camminato che ha fatto un giro completo del mondo, un giro completo su se stessa, per trovare le cose che ha sempre avuto
per ricordare ció che non ha mai dimenticato, per imparare scienze che giá lei ha insegnato
per scoprire vecchie cose mai coperte

come uno specchio, ad esempio, proprio come quello al quale si trova adesso di fronte
con lei riflessa, che la guarda e le sorride
e si guarda e si sorride un pó ironica ma compiaciuta
nel vedere che quella lunga attesa non é stata inutile, come qualcuno aveva predetto

il viaggio, cosí faticoso e solitario, era finito.

E cosí, lo specchio e l´immagine, vissero per sempre felici e contenti.

Cecilia ha scritto: Lo specchio e l´immagine

il viaggio, cosí faticoso e solitario, era finito.

E cosí, lo specchio e l´immagine, vissero per sempre felici e contenti.

Della serie: niente si distrugge, tutto si trasforma”, Cecilia? Ho capito bene il senso di quanto da te espresso?