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Domanda Firmiamo per dire no al glifosato in europa

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7 Anni 2 Mesi fa #53253 da yagoo40
Risposta da yagoo40 al topic Firmiamo per dire no al glifosato in europa

kik ha scritto: un servizio delle iene mostrava una regione dell'argentina distrutta dalla soia ogm irrorta di glifosato , dove tutti morivano . soia desitnata poi alla cina per i poveri animali , trapsortata con le navi super inquinanti fino a là. poi la carne dalla cina in europa ed ecco che soia ogm e pesticidi mortali arrivano entrano anche in europa.

L'ho visto anchio kik,
veramente terribili le immagini sulle malformazioni dei bambini e sui decessi per tumore

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7 Anni 2 Mesi fa #53266 da kik-ko
Risposta da kik-ko al topic Firmiamo per dire no al glifosato in europa
e tutto per mandare la soia ogm alla cina dove allevano nel paggior modo possibile gli animali perché ora vogliono mangiare carne a tutto spiano.

per me il default della argentina è stato studiato per poi ricattare il paese che ha quindi venduto il popolo a tali pratiche in nome dei bisogni economici dovuti alla crisi subita.

risulta lampante che prendono di mira qualcuno o qualcosa che puo essere in difficoltà oppure anche no basta solo che ci sia un traditore al governo, lo mettono in ginocchio con giochi criminali e poi lo schiavizzano facendogli fare cio che vogliono.

anche il Tibet è stato tradito da uno al suo interno che ha rivelato al governo cinese iil percorso segreto per raggiungerlo, cosa che non sarebbe mai stata possibile perché tenuto nascosto agli stranieri da sempre. E cosi la cine ha invaso e sterminato l'unico popolo pacifico rimasto sul pianeta.

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7 Anni 2 Mesi fa #53270 da elena
Risposta da elena al topic Firmiamo per dire no al glifosato in europa
L'industria afferma che è minimamente tossico per gli esseri umani, ma molti ricerche dimostrano il contrario. Il Glifosate è tossico a dosi minime, e gli esseri umani sono regolarmente esposti a piccole quantità di residui di Glifosate in alimenti di prima necessità come pane, cereali e lenticchie.
I sintomi in seguito ad esposizione a formulazioni a base di Glifosate sono: occhi gonfi, intorpidimento del viso, bruciore e/o prurito della pelle, vesciche, rapida frequenza cardiaca, elevata pressione sanguigna, dolori al petto, congestione; tosse, mal di testa e nausea (Cox, 2004).
Il batterio intestinale Lactobacillus è influenzato negativamente dal Glifosate (Shehata et al., 2013) e le sue popolazioni risultano impoverite nei malati di celiachia (Di Cagno et al., 2011). Questo organismo è in grado di fissare il selenio inorganico in forme organiche più biodisponibili come selenocisteina e seleniometionina (Pessione, 2012). L’effetto deleterio del Glifosate sui batteri benefici porterebbe a un impoverimento nella fornitura di selenometionina e selenocisteina. La Selenocisteina è presente nel centro catalitico degli enzimi che proteggono la tiroide dai danni dei radicali liberi (Triggiani et al., 2009). Danni da radicali liberi porterebbero ad apoptosi e a risposte autoimmuni (Tsatsoulis, 2002). La deplezione della Metionina da parte del Glifosate (Nafziger et al., 1984) complica ulteriormente questo preoccupante quadro.
Le specie di Lactobacillus e Bifidobacterium hanno la capacità di biosintetizzate Acido folico così la loro distruzione da parte del Glifosate potrebbe contribuire a una carenza cronica di Acido folico (Rossi et al., 2011),.
Glifosate è noto per inibire gli enzimi del citocromo P450, che agiscono nella detossificazione di tossine ambientali, nell’attivazione della vitamina D3, nel catabolismo della vitamina A e nel mantenere la produzione di acidi biliari e fonti di solfato nell’intestino. Inibendo i processi di disintossicazione naturale il Glifosate aumenta gli effetti dannosi di altre tossine ambientali. Interrompendo l’omeostasi, favorisce i processi infiammatori e porta ad una lenta destrutturazione dei sistemi cellulari. A causa del blocco della funzione degli enzimi di detossificazione si può determinare l’accumulo di ammoniaca, un sottoprodotto creato quando alcuni microbi decompongono il Glifosate, che può portare a infiammazioni del cervello associate con autismo e morbo di Alzheimer (Samsel & Seneff, 2013a).
Tutte queste alterazioni possono contribuire alla genesi della maggior parte delle malattie e condizioni associate a una dieta occidentale, che comprendono disturbi quali la celiachia (Samsel & Seneff, 2013b, vedi figura 3), obesità (Samsel & Seneff, 2013a), diabete, ma anche ad altri disturbi dell’organismo come malattie cardiache, depressione, autismo (Shelton et al., 2012; Samsel & Seneff, 2013a, vedi figura 2), sterilità, cancro e morbo di Alzheimer (Samsel & Seneff, 2013a).
Glifosate può interferire con la frammentazione delle proteine complesse nello stomaco umano, lasciando grandi frammenti di cereali nell'intestino umano che poi innescano una risposta autoimmune, portando a difetti nel rivestimento del piccolo intestino che sono caratteristici dei pazienti celiaci (Samsel & Seneff, 2013a).
Carenze di ferro, cobalto, molibdeno, rame e altri metalli associate alla malattia celiaca possono essere attribuiti alla forte capacità di Glifosate di chelare questi elementi. Le carenze di triptofano, tirosina, metionina e seleniometionina associate alla malattia celiaca possono essere associate alla nota deplezione di questi aminoacidi da parte del Glifosate. I pazienti con malattia celiaca hanno un aumento del rischio di linfoma non-Hodgkin, implicato in esposizione al Glifosate (McDuffie et al. 2001; Hardell et al., 2002; De Roos et al., 2003; vedi fig. 4). Anche i problemi riproduttivi associati alla malattia celiaca, come l'infertilità, aborti spontanei, malformazioni congenite, possono essere spiegati dal Glifosate (Samsel & Seneff, 2013b; vedi fig. 3)).
Studi epidemiologici hanno mostrato interazioni fra l'esposizione al Glifosate e il linfoma non- Hodgkin (McDuffie et al., 2001; Hardell et al., 2002; De Roos et al., 2003, vedi fig. 4), mentre studi in laboratorio hanno confermato che il Glifosate e/o i prodotti che lo contengono mostrano genotossicità o mutagenicità (vedi figura 4), caratteristiche tipiche degli agenti che inducono il cancro negli animali.
Nell'insieme, questi studi suggeriscono che il Glifosate potrebbe contribuire ad accrescere il rischio di cancro. Evidenziano anche che il Glifosate potrebbe interessare il sistema nervoso e addirittura avere implicazioni con il Morbo di Parkinson.
Sono state inoltre riscontrate correlazioni significative tra applicazioni di glifosate sui cereali e le morti dovute ad infezioni intestinali.
Difetti alla nascita sono stati verificati nelle popolazioni dello stato argentino di Chaco, dove il riso e la soia OGM vengono abbondantemente irrorati con Glifosate, il cui utilizzo è quasi quadruplicato dal 2000 al 2009. Difetti analoghi sono stati rilevati in Paraguay, nelle donne esposte ad erbicidi a base di Glifosate durante la gravidanza. Tali difetti sono compatibili con quelli indotti in esperimenti di laboratorio a concentrazioni di Glifosate molto più basse dei prodotti normalmente in commercio.
Studi in famiglie di agricoltori hanno dimostrato un aumento nell’incidenza di aborti tra le famiglie esposte ripetutamente a questa sostanza (Natiional Library of Medicine. 2003; Arbuckle et al., 2001).
L’esposizione all’erbicida Roundup riduce la produzione di ormoni sessuali nelle cellule di Leydig fino al 94 % (Walsh, 2000).
La pratica della "maturazione" della canna da zucchero con Glifosate può spiegare il recente aumento di insufficienza renale tra i lavoratori agricoli in America Centrale (Samsel & Seneff, 2013b). Anche per i lavoratori agricoli in Costa Rica e India con alti tassi di insufficienza renale, è stata implicata l’applicazione del Glifosate prima del raccolto di canna da zucchero (Cerdas, 2005). Recenti studi dell’università di Colombo hanno evidenziato come vi sia un nesso tra il massiccio utilizzo del Roundup e la grave patologia renale che affligge diversi agricoltori cingalesi.
Danni al DNA sono stati verificati nelle cellule umane del umano tessuto connettivo espostie a Glifosate e idrogeno perossido (National Library of Medicine. 2003; Lueken et al., 2004).
Il Glifosate è un noto interferente endocrino, interferendo sulla regolamentazione dell’acido retinoico e provocando microcefalia e anencefalia. Questa stessa conclusione è stata raggiunta nel 2009 nel County Hospital di emergenza della Facoltà di Medicina Generale, Università Ovidius, Constanta, Romania.



1 La perossidazione lipidica è un processo che provoca la diffusione eccessiva nell’organismo di radicali liberi. In caso di sovrabbondanza di questi viene causato il precoce "invecchiamento" delle cellule e l'insorgere di patologie come cancro, sclerosi multipla, diabete, artrite reumatoide, enfisema, cataratta, malattia di Parkinson, malattia di Alzheimer,


www.aveprobi.org/wp-content/uploads/2007...-del-Glifosate-1.pdf

Vi metto il PDF fatto da Ispra sull'uso del glifosfato in Europa: è interessante leggere la tabella. Che mette a confronto i dati della Monsanto con quelli dei ricercatori indipendenti.

di fuori dell’Unione Europea l'utilizzo diffuso intensivo del Glifosate in associazione con organismi geneticamente modificati (OGM) pone numerosi rischi per l'ambiente e la salute. Esistono OGM appositamente modificati per essere resistenti al Glifosate conosciuti come “Roundup Ready” (RR). Queste varietà permettono agli agricoltori di irrorare le coltivazioni con l'erbicida, con l’obiettivo di eliminare tutte le erbe infestanti, senza intaccare le coltivazioni. L'utilizzo di Glifosate sulle coltivazioni RR di soia, mais e cotone, è aumentato drasticamente in Nord e Sud America, dove si concentra la coltivazione di varietà RR.
Gli OGM Roundup Ready vengono commercializzati da Monsanto, in abbinamento alla propria formulazione di erbicida a base di Glifosate. I venditori della Monsanto promettono riduzione del lavoro e risparmi finanziari grazie alla alla riduzione dei costi del controllo delle infestanti.
Al momento, delle 26 colture geneticamente modificate in attesa di autorizzazione da parte dell'Unione europea, 19 hanno come caratteristica quella di essere resistenti ad erbicidi. Di queste 19, 13 sono tolleranti al Glifosate, 10 al glufosinato e alcune di esse posseggono la resistenza ad entrambi. Delle 7 varietà OGM più avanti nel processo di autorizzazione, 6 sono tolleranti agli erbicidi.
Con l'agricoltura transgenica, gli agricoltori devono acquistare ogni anno le sementi brevettate, come stabilito dai contratti con i produttori di OGM. Negli Stati Uniti, la Monsanto ha citato in causa numerosi agricoltori per la violazione di tali contratti. Il problema non consiste solo nell'impossibilità per gli agricoltori di conservare e ripiantare i semi, ma anche nei costi sempre crescenti connessi ai semi OGM e, come già accade in alcune zone degli Stati Uniti, nella mancanza di disponibilità di sementi convenzionali (Greenpeace, 2012).
Tutti questi prodotti sono stati sviluppati per un modello agricolo di stampo industriale legato a pratiche agricole insostenibili, che danneggiano le risorse naturali alla base della produzione di cibo. La coltivazione di OGM dovrebbe quindi essere vietata a livello globale.
I seguenti utenti hanno detto grazie : Clara

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  • CMN
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7 Anni 2 Mesi fa - 7 Anni 2 Mesi fa #53369 da CMN
Come si è fatto notare da parte di alcuni ricercatori il glifosato presenta un'affinità con l'amminoacido glicina.
Laddove è presente anche a bassissime concentrazioni gli organismi che sintetizzano proteine tendono ad utilizzare questo composto come se fosse glicina, il risultato è che proteine "chimicamente modificate" (o difettose che dir si voglia) vengono assemblate ed entrano nella catena alimentare: piante, insetti e su fino ai mammiferi uomo compreso.
In uno studio del MIT “Glyphosate pathways to modern disease V”
è stata ipotizzata una correlazione con insorgenza di una impressionante serie di malattie:
diabete, l'obesità, asma, broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO), edema polmonare, insufficienza surrenalica, ipotiroidismo, morbo di Alzheimer, la sclerosi laterale amiotrofica (SLA), la malattia di Parkinson, malattie da prioni, il lupus , malattia mitocondriale, il linfoma non-Hodgkin, i difetti del tubo, la sterilità, l'ipertensione, il glaucoma, osteoporosi, malattia del fegato grasso neurale e l'insufficienza renale.

www.researchgate.net/publication/3053183..._in_diverse_proteins
Ultima Modifica 7 Anni 2 Mesi fa da CMN.

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7 Anni 2 Mesi fa #53370 da Ferruccio
Risposta da Ferruccio al topic Firmiamo per dire no al glifosato in europa
CMN

le malattie elencate, e anche quelle non elencate, hanno ben altra origine.

Eventuali tracce di glifosato che eventualmente fossero presenti nel cibo,
e preciso che è molto difficile che ci siano,
non possono generare tali danni, è semplicemente impossibile.

Crea molti più danni il mercurio naturalmente presente nell'aria e
i vapori emessi dai prodotti utilizzati per la pulizia della casa.

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7 Anni 2 Mesi fa - 7 Anni 2 Mesi fa #53373 da Liuc33
Risposta da Liuc33 al topic Firmiamo per dire no al glifosato in europa
Caro ferruccio ti devi rendere conto che quello che dici se non riporti studi link ecc sono parole date al vento perchè così nessuno ne terrà mai conto.
E' inutile che dici che non puoi postare ricerche di studiosi che conosci tu perchè andresti incontro a problemi. facendo così pian piano perdi la credibilità anche da quei pochi che finora si sono fidati di tè.
continui con la stessa solfa e anchio mi sono stufato di leggerti. Chiunque potrebbe dire cose senza riscontri di studi ecc
te ne rendi conto o vuoi rispondere sempre allo stesso modo?

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Ultima Modifica 7 Anni 2 Mesi fa da Liuc33.
I seguenti utenti hanno detto grazie : yagoo40, Clara, Laura80

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