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Come individuare e affrontare le intolleranze e le allergie lo scoprirete in questa area del forum.

Domanda Le intolleranze alimentari

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9 Anni 2 Mesi fa #37561 da Andy
Risposta da Andy al topic Le intolleranze alimentari

Laura80 ha scritto: Grazie Andy delle informazioni in più.
Dunque...premetto che non sono esperta in questo settore, parlo soltanto a partire dalla mia esperienza, che purtroppo, in questo campo, è molto lunga e variegata....

Io ho scoperto la mia allergia all'età di 8 anni, durante le vacanze in montagna, a causa di frequenti crisi d'asma.
Eseguito il prick test, sono risultata allergica a parietaria, alternaria (un tipo di muffa) e acari della polvere. Ho dovuto quindi iniziare con i vari e ben noti spray broncodilatatori, da prendere al bisogno (allora non sapevo che uno dei principali effetti collaterali è proprio il reflusso...).
Nel tempo mi sono quindi un po' arrangiata, finchè, all'inizio dell'università, la situazione è peggiorata, con un deciso aumento della rinite allergica, sia in durata che in gravità.
Tornata dall'allergologa, il prick test ha confermato le tre sostanze allergeniche.
Sono stata inviata anche a fare un rast test: è l'esame più sicuro per verificare la presenza di allergie, ma anche questo allora non lo sapevo. Infatti ha confermato solo una grave forma allergica alla parietaria (6° grado), con un numero di IgE specifiche assurdo, e una lieve all'alternaria. Nulla alla polvere.
Ho iniziato varie terapie (antistaminici quotidiani, spray broncodilatatori a lento rilascio, spray cortisonici, ecc.) e ho fatto un tentativo con il vaccino sublinguale per la parietaria, sfociato, nel giro di 3 giorni, in dolori lancinanti all'addome per cui sono finita al pronto soccorso. Immediatamente sospeso, mi è stato proposto il vaccino intramuscolo, che ho decisamente rifiutato nonostante le intimidazioni dell'allergologa ("lei a 30 anni non respirerà più se non lo fa")...ora ne ho 34 e non ho mai respirato meglio...
Continuo solo con antistaminici e spray, finchè non saltano fuori, pochi anni dopo, le allergie da contatto, nel mio caso come dermatite perioculare.
Eseguito il patch test, risulto allergica a nichel e thimerosal.
Devo quindi cambiare trucchi, saponi, creme e via così, e mettere creme cortisoniche al bisogno.
Però non è bastato...continuava la dermatite, e io stavo sempre peggio, con anche un problema persistente di candida intestinale, da tutti naturalmente etichettato come "stress" (io non sono una che somatizza molto in generale, quindi non mi ci ritrovavo in questa diagnosi).

Contatto allora (all'età di 23 anni) un naturopata di cui mi parlavano bene, che mi sottopone al Vega test per le intolleranze alimentari.
Io mi sono trovata benissimo: posso senz'altro dire che questo è stato un punto di svolta per me, però il test deve essere eseguito da un operatore competente, e se ne trovano pochissimi in giro. Diffiderei delle farmacie che lo eseguono gratis o per pochi soldi...e qualche acquisto.
Scopro un'intolleranza al nichel, di cui nessun allergologo mi aveva mai parlato. In pratica avevo tolto il nichel dai trucchi, ma ne mangiavo un sacco tutti i giorni...
Dopo la dieta dei 3 mesi, ero a dir poco rinata: sparita la dermatite, praticamente risolta la candida (con qualche altro accorgimento), nettamente migliorata l'allergia respiratoria.

Passano 10 anni, in cui sto abbastanza bene, sempre però con antistaminici quotidiani, se no mi veniva la bronchite...
Dopo questi 10 anni arriva il reflusso (insieme alla dermatite perioculare, ritornata).
A quel punto ripeto tutti gli esami (e altri per il reflusso), e lì è arrivata la sorpresa: gli esiti degli esami allergologici non sono assolutamente affidabili! Nel senso che gli allergologi non hanno, il più delle volte, la più pallida idea di come interpretarli! :ohmy:

La gastroscopia esclude esofagite eosinofila (tu Andy hai verificato questa ipotesi per la tua esofagite?).
Al prick test risulto allergica a: parietaria, alternaria, graminacee, ambrosia, polvere...quasi ogni sostanza aveva reagito.
Al rast test risultano sempre solo parietaria e alternaria, ma senza risposte allergiche in atto! (IgE totali basse).
Al patch test poi l'apoteosi: non ero più allergica a nulla! O meglio, come mi disse l'allergologa: "forse lei allora non è un soggetto allergico, ma un soggetto atopico, cioè che si sensibilizza alle sostanze con le quali entra più in contatto per un certo periodo di tempo".
Non ci volevo credere...in pratica stavo prendendo antistaminici per niente da una vita. :sick:

Torno, disperata, dal naturopata, che mi trova intollerante a uova e pesce (che allora ancora mangiavo).
Inizio la dieta a eliminazione, e in 3 mesi migliora di nuovo tutto. Ma il reflusso non passa completamente, così cerco una soluzione, e trovo la medicina ortomolecolare.
Attualmente, con l'integrazione, non assumo più alcun farmaco e sto benissimo!!!

Quindi Andy, i miei consigli sono questi:
- mai fidarsi dei prick test o dei patch test: le vere allergie sono risposte immunitarie, quindi vanno viste col rast test
- fai esami specifici per le intolleranze alimentari, come il Vega test o altro (vedi consigli di Elena)
- l'alimentazione c'entra tantissimo, anzi è la prima cosa da considerare

Questa è attualmente la mia integrazione:
vit c a TI come ascorbato di sodio
ascorbato di potassio
magnesio citrato
multivitaminico (prova a cambiare il 4b, lo prendevo anch'io, ma con quello attuale la differenza si sente)
betacarotene
vit E
MSM (aumenta le dosi: io ne prendo 3 g per 3 dosi al giorno)
curcumina 95% (introdotta da poco)
vit D3/K2 (ultimamente sono arrivata a 10000ui al giorno)
basen pulver (miscela di sali alcalinizzante)

Nel frattempo sono diventata vegana, con un'alimentazione esclusivamente integrale e vegetale (niente carne, uova, pesce, latte e latticini, cereali raffinati, zuccheri raffinati).
Tutto il resto non è cambiato, né il posto dove abito, nè i prodotti per l'igiene personale o per la pulizia degli ambienti (ci sto attenta, ma non sono categorica nella scelta dei prodotti).
Spero di esserti stata utile, se vuoi avere maggiori informazioni chiedi pure.
Ripeto: è "solo" la mia esperienza, ma ci ho messo quasi 20 anni a capirci qualcosa, quindi spero possa servire! :)


grazie laura 80, volevo chiederti: che multivitaminico usi atttualmente? il 4b lo uso per comodita' digestive.....nel senso niente eccipienti,(le capsule mi danno fastidio.... nel senso dopo 10-15 giorni che le uso mi danno esofagite ), vlevo indirizzarmi su quello trovato qui nel forum: Adam mens softgel, che sembra forse quello che piu' si addicerebbe alla mia situazione.
Oppure..... conosci qualcosa di efficace in polvere?
Inoltre cosa e' il basen pulver, o meglio qual'e la sua utilita'?grazie. :)

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9 Anni 2 Mesi fa #37568 da Laura80
Risposta da Laura80 al topic Le intolleranze alimentari
Ho avuto lo stesso tuo problema col multivitaminico...un sintomo del mio reflusso era la disfagia, per cui facevo pure fatica a deglutire. Per questo avevo iniziato col 4b.
Poi ho provato a cambiare: dai un'occhiata qui

www.alleanzadellasalute.info/forum/consi...n-polvere.html#33457

dove avevo ricevuto diversi consigli a riguardo.

Attualmente uso il Two per day della Lef, al quale vanno aggiunti 25000 UI di beta carotene e 400 UI di vit E per mantenere le dosi ortomolecolari.
Non mi trovavo male col 4b, ma così mi trovo decisamente meglio, senza problemi di deglutizione o acidità (ti consiglio però le capsule, non tablets). Trovo che la qualità delle materie prime della Lef sia decisamente migliore, ma ognuno deve decidere per sé anche in base a come si trova.

Il Basen Pulver è un prodotto in polvere della Pascoe, si trova in farmacia, mi è stato consigliato la prima volta dal naturopata come alcalinizzante, soprattutto per i miei problemi di candidosi intestinale, ma non l'ho più lasciato.
Per chi poi soffre di acidosi è ottimo. È un mix di sali minerali da assumere una volta la sera.
Esistono altri prodotti simili, oppure si può ricreare il mix da soli mischiando i singoli sali, ma io lo trovo comodo e continuo a usarlo.
I seguenti utenti hanno detto grazie : Lina

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9 Anni 2 Mesi fa #37569 da Ferruccio
Risposta da Ferruccio al topic Le intolleranze alimentari
Andy

I tuoi problemi si possono raggruppare in una definizione:
infiammazione da tossicità.
Tale tossicità va ricercata fin nei tuoi primi anni di vita e in talune espressioni
è anche diventata una forma cronica.
Certamente una attenta azione sul come curare l'alimentazione sarà
di grande vantaggio, ma bisogna valutare contemporaneamente su cosa fare
e come intervenire per abbattere tale tossicità.
La tossicità inizia con accumuli nel fegato, poi quando questo è saturo,
I tossici si trasferiscono in altri organi e tessuti, in particolare quelli che sono
carenti di vitamine e minerali.
A questo punto serve molto ossigeno, ma questo sarà efficace se accompagnato
da una buona dose di CO2 perchè nell'organismo esiste un rapporto stretto O2 / CO2.
se la CO2 cala, calerà anche la disponibilità di O2.
Per fornire CO2 all'organismo I percorsi sono:
una dose quotidiana di esercizio fisico perchè lo sfozo porta ad arricchire I
tessuti con maggiore presenza di CO2.
Assumere ogni giorno molta acqua frizzante.
Assumere 2 volte al giorno 1/2 cucchiaino di bicarbonato, quello che si usa in cucina,
da prendere a stomaco vuoto, sciolto in acqua.
Ridurre al minimo I consumi di cibo a base di farina bianca raffinata e per la
parte restante consumare farine integrali.
Abbondare in verdure crude e cotte, molta frutta.
Tempo 6 mesi ritornerai come nuovo.

Tutti gli altri consigli sono utili perchè vengono a supporto.

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9 Anni 2 Mesi fa #37572 da elena
Risposta da elena al topic Le intolleranze alimentari
Farò una serie di considerazioni, partendo dalla causa scatenante, e per far questo citeró Hamer e altri autori di metamedicina, a te il compito di verificarne la eventuale validità. Mi scuso in anticipo se ci vorranno diversi interventi, ma con un cell posso fare solo le cose un po' per volta
Laura, verifica anche tu se certe ipotesi possono avere un valore

non esiste allergia senza un conflitto a monte.
un professore che si interessava alle allergie, un giorno ha fatto questa riflessione, un po' semplicistica ma esatta: «se subiamo un trauma nel momento in cui passa una mucca, allora svilupperemo un'allergia alle mucche, ma se, al momento del trauma, stiamo mangiando un'arancia, saremo allergici alle arance».
senza averne coscienza, gli umani (come gli animali) registrano le circostanze concomitanti al trauma. se esse si ripresentano più tardi, queste stesse circostanze provocheranno quella che chiamiamo "allergia".
un bambino desidera tanto avere un micetto e i suoi genitori finalmente lo accontentano. il bimbo si prende cura dell'animale e ben presto i due diventano inseparabili. arrivano le vacanze e i genitori portano il figlio dalla nonna, anziana e stanca che non vuole saperne del gatto. il bambino vive un conflitto di separazione dal suo compagno: il micetto gli manca, il conflitto è in fase attiva. dieci giorni prima della ripresa della scuola il bimbo fa ritorno a casa, ritrova il gatto ed entra nella fase di riparazione scatenando una reazione allergica.
se ha vissuto un trauma relativo al contatto col gatto, alle carezze venute improvvisamente a mancare, il conflitto si esprime a livello della pelle e la reazione allergica di riparazione si manifesta con un eczema. se ha avuto una "paura blu" per il suo piccolo amico (temendo, per esempio, che potesse scappare in sua assenza) il conflitto si esprime con crisi di soffocamento, manifestandosi come asma tracheale. se vive il conflitto in termini di : "mi avevano promesso che potevo portare il gatto con me e all'ultimo momento me lo hanno impedito; mi hanno fregato e "fiuto" nell'aria che potrebbero rifarlo in futuro", allora il cervello coinvolge il naso, i seni nasali, e la riparazione causa una rinopatia. a questo punto i genitori consultano un allergologo, il quale sentenzia che il bimbo è allergico ai peli del gatto. la mamma gli porta via il micio innescando un nuovo conflitto di separazione. il bimbo ha dei buoni risultati a scuola e continua a volere il suo micio, la mamma alla fine cede e l'animale torna a casa. di nuovo avviene la riparazione del conflitto di separazione col manifestarsi dell'allergia e di nuovo il bimbo viene separato dal suo gatto.
tutta la sua vita sarà allergico ai peli del gatto; è un conflitto legato al ricordo della prima volta.
una mamma smette di allattare il suo piccolo e comincia ad alimentarlo col latte di mucca; il bimbo vive male la separazione dal seno materno, non ha più il contatto fisico con la sua mamma. ogni volta che il bambino si trova davanti ad un bicchiere di latte, la sua memoria ritrova il conflitto di separazione rivivendo il trauma (conflitto recidivante). riparerà con delle manifestazioni cutanee.
il semplice fatto di prendere coscienza di questo meccanismo e di rintracciare il momento del conflitto, cosa non sempre evidente, fa cessare ipso facto l'allergia. coraggio, e buona ricerca a tutti coloro che soffrono di allergie
I seguenti utenti hanno detto grazie : Lina, Midiclò, Laura80

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9 Anni 2 Mesi fa #37573 da Andy
Risposta da Andy al topic Le intolleranze alimentari

Ferruccio ha scritto: Andy

I tuoi problemi si possono raggruppare in una definizione:
infiammazione da tossicità.
Tale tossicità va ricercata fin nei tuoi primi anni di vita e in talune espressioni
è anche diventata una forma cronica.
Certamente una attenta azione sul come curare l'alimentazione sarà
di grande vantaggio, ma bisogna valutare contemporaneamente su cosa fare
e come intervenire per abbattere tale tossicità.
La tossicità inizia con accumuli nel fegato, poi quando questo è saturo,
I tossici si trasferiscono in altri organi e tessuti, in particolare quelli che sono
carenti di vitamine e minerali.
A questo punto serve molto ossigeno, ma questo sarà efficace se accompagnato
da una buona dose di CO2 perchè nell'organismo esiste un rapporto stretto O2 / CO2.
se la CO2 cala, calerà anche la disponibilità di O2.
Per fornire CO2 all'organismo I percorsi sono:
una dose quotidiana di esercizio fisico perchè lo sfozo porta ad arricchire I
tessuti con maggiore presenza di CO2.
Assumere ogni giorno molta acqua frizzante.
Assumere 2 volte al giorno 1/2 cucchiaino di bicarbonato, quello che si usa in cucina,
da prendere a stomaco vuoto, sciolto in acqua.
Ridurre al minimo I consumi di cibo a base di farina bianca raffinata e per la
parte restante consumare farine integrali.
Abbondare in verdure crude e cotte, molta frutta.
Tempo 6 mesi ritornerai come nuovo.

Tutti gli altri consigli sono utili perchè vengono a supporto.


grazie ferruccio.
Il tuo consiglio sull'esercizio fisico io, gia' lo avevo afferrato da tempo, non a caso da giugno dell'anno scorso fino a meta' dicembre ho praticato molto sport,( come sempre, e raggiungendo un buono stato di salute) fecendo corsa 3-4 volte alla settimana chiaramente il tutto unita ad una buona untegrazione ed una sana alimentazione.
Il problema e' sorto, e sorge sempre quando..... puntualmente arriva il periodo dei pollini ai quali sono sensibile, cipresso/dicembre-gennaio e parietaria/marzo aprile che..... il mio corpo sembra indebolirsi completamente, infatti l'allergia amplifica i sintomi da raffreddore che poi sfocia nello stato inffiammatorio cronico che accennavi tu., quindi :tosse, catarro otite ecc
Attualmente e' dal 10 dicembre che non vado piu' a correre, e mi porto ancora i sintomi di leggero catarro al mattino, qualche starnuto
ogni giorno ecc.
Ancora oggi sono tentato di andare almeno a camminare e respirare nel bosco un po' di aria pulita.
Non lo so'.... probabilmente anche se e' da un' anno che faccio integrazione, come dici tu, il mio corpo e' ancora molto intossicato a causa dei farmaci..... soprattutto antibiotici( di cui ho fatto uso sempre.... fino ad aprile scorso) ed alimentazione sbagliata di una vita.Infatti quest'ultima ...... mi resta ancora l'unico punto sul quale non sono ancora perseverante e incostante(frutta-verdura abbondondante e niente cereali pasta dolci carne).
Comunque , come dicevo a Laura, oggi quinto giorno di scarico integratori e C, domani faccio le analisi complete per vedere se i valori errati: (Alt, colesterolo, trigliceridi, magnesio, Vit. D, omocisteina) sono rientrati, dopo di che' ho iniziato ad assumere silimarina (che avevo gia' presa un mese ad ottobre scorso), colina(lecitina di soia), e tisane di carciofo,gramigna ortica inoltre a breve ordinero' l'aloe frullato e continuero cosi' tutto il mese.
A fine febbraio effettuero' il mio 4° lavaggio epatico, con la speranza che la primavera mi trovi piu' disintossicato e rafforzato e cosi riesca a superarla nel migliore dei modi e soprattutto senza dover ricorrere ai famigerati farmaci-veleni.... :) Andy

P.s. una curiosita'..... perche consigli acqua frizzante?

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9 Anni 2 Mesi fa #37575 da elena
Risposta da elena al topic Le intolleranze alimentari
Allergia legata a qualcosa che nn si riesce più a sopportare, per esempio legate alla vista di qualcosa. Una signora tempo fa aveva una allergia agli occhi e alla fine, visto che nn riusciva a migliorare, alla domanda se c'era qualcosa che la disturbasse, ricordò che nn sopportava più di vedere i pezzetti di legno e il disordine che lasciava il marito dopo aver fatto i suoi lavoretti di bricolage. Chiarito questa cosa col marito, che cominciò subito a fare maggiore attenzione e a nn lasciare più tutto sporco in terra, la situazione allergica scomparve dopo poco tempo, senza bisogno di alcun medicinale o integratore.

Allergia legata a un ricordo sgradevole. Un ragazzo quando andò a conoscere i genitori di colei che voleva sposare, entrando nel salotto vide un vaso con dentro del glicine e cominciò ad avere una reazione allergica terribile, con sudore copioso, e senso di soffocamento insopportabile. A un certo punto dovette chiedere di togliere il vaso perché spiegò che era iperallergico al glicine. La ragazza si precipitó a togliere il vaso poi gli chiese come mai l'allergia copriva persino i fiori di... Seta del vaso. Con grande meraviglia, in seguito, con l'uso delle domande adeguate e scavando nelle esperienze e nei ricordi, si scoprì che l'allergia in realtà era legata a un ricordo traumatico ( vissuto e impresso nel l'inconscio del ragazzo ) di quando, aveva solo sei anni, vivevano in una casa con un enorme glicine e un giorno proprio in giardino il padre picchiò a sangue la madre facendole colare il sangue dal naso, il bimbo guardò impotente la scena con questo senso di frustrazione assoluta ad aiutare la mamma. Quindi in seguito la vista o l'odore del glicine facevano rivivere dentro di lui questo senso di impotenza scatenando un conflitto interno che sfociava nei sintomi tipici di stress corticosurrenalico e quindi allergia.
l'allergia esprimeva la sua richiesta
Io non voglio più vedere questa scena
Il senso di soffocamento
Aiutatemi a uscire da questa scena insopportabile
Il cervello libico non memorizza solo l'emozione ma tutto ciò, tutti gli elementi che sono correlati a quel l'emozione
Quando ci si trova di fronte a uno di questi elementi si viene ricondotti a vivere inconsciamente quella scena sgradevole o dolorosa che abbiamo vissuto. Questo spiega perché le persone che hanno subito un abuso sessuale faticano a sopportare anche solo una carezza amichevole, per loro si risveglia inconsciamente il ricordo e parte l'equazione mi tocchi=non mi rispetti
Ma non sempre si tratta di scene drammatiche, spesso solo di emozioni non liberate
Un ragazzo che soffriva di pruriti incontenibili ogni volta che si faceva la doccia, ma non se si faceva il bagno, non capiva perché quando l'acqua veniva giù (anche quando disgraziatamente nn aveva l'ombrello e si bagnava la testa) cominciava la sequela prurito, più prurito, sempre più prurito, che finiva con lo scatenare una forma di orticaria all'acqua. Anche se nn a tutta l'acqua. Era questo che metteva in crisi gli allergologi. Studiandoci un po' su, a forza di domandare e ritrovare ricordi passati, venne fuori che durante l'università viveva nella casa dello studente, dove c'era solo la doccia. Quello fu un periodo problematico, nn tanto perché non riusciva bene negli studi, imposti dai genitori, quanto perché per lui era tempo sprecato, non era quello che voleva fare nella sua vita. Qualcun altro aveva scelto per lui il cammino futuro e benché potesse essere diligente e bravo da superare tutti gli esami, pure ogni volta si sentiva di sprecare tempo. Collegava questo senso con le frequenti docce che era costretto a fare per togliersi di dosso l'appiccicaticcio del sudore di lezioni ed esami sgradevoli per lui, portandolo a un punto di esasperazione. In seguito la doccia veniva collegata a questo senso di esasperazione. Liberarsi di quella frustrazione portó alla fine del prurito.
Allergia ai fiori primaverili
I seguenti utenti hanno detto grazie : Lina, Laura80

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