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Domanda La calvizie, capiamola e "combattiamola"

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9 Anni 8 Mesi fa #31475 da sampei
Risposta da sampei al topic La calvizie, capiamola e "combattiamola"
Riprendo questa discussione per poter aiutare chi ha dei problemi con i capelli.
Per molto tempo grazie alla mia alimentazione priva di latticini i miei problemi ai capelli si sono attenuati tantissimo, quasi scomparsi.
Da circa 10 giorni ho reintrodotto 1 yogurt al giorno.
Sto parlando di yogurt fatto in casa con yogurtiera, fatto fermentare 24 ore, quindi TEORICAMENTE senza lattosio.
Dico teoricamente perchè nonostante le 24 ore di fermentazione i dolori intestinali non sono mancati, anche se lievi.
Ma la cosa incredibile è che con l'introduzione degli yogurt i capelli sono tornati a cadere in maniera esponenziale, tant'è che mi sono impaurito.
Insomma, questo mio post è per dirvi che il LATTE e i LATTICINI in generale fanno MALISSIMO ai miei capelli, e quindi, al mio organismo. Proverò a farlo fermentare per 36 ore, altrimenti dovrò desistere e abbandonare per sempre ogni tipo di latticino. Saluti

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9 Anni 8 Mesi fa - 9 Anni 8 Mesi fa #31483 da Deseb
Risposta da Deseb al topic La calvizie, capiamola e "combattiamola"
anch'io ho eliminato i latticini, o del 90% almeno, e ho avuto la regressione della seborrea
come prima non era mai successo, ma non sono sicuro però,
saranno altre cose che ho preso, tanto che non posso dire una cosa singola con certezza che abbia portato
ad un miglioramento dei capelli
tra queste cose prendo il luppolo in pellet, proprio quello per fare la birra
un mezzo cucchiaino di pellet almeno ad un pasto al giorno,
qualità BIO PACIFIC GEM, con 17% di idrossiacidi
che ha diminuito il testosterone e/o il sebo che avevo ad un certo punto in maniera preoccupante...
prendo anche AVODART... 0,5mg al giorno, a volte ogni due... da maggio-giugno, iniziando a febbraio ma con assunzione ogni 3-4 giorni
sembra infatti che la limitazione del testosterone in maniera brusca può portare a un rebound di estrogeni e ad una controreazione del testosterone, per me queste cose sono abbastanza complicate da capire... sto riportando quello che si trova in alcuni siti dedicati...
qualcuno reagisce con dosi diradate, qualcuno con dosi giornaliere... poichè non si sa ho diradato all'inizio e poi assunto più frequentemente...
Ultima Modifica 9 Anni 8 Mesi fa da Deseb.

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9 Anni 8 Mesi fa #31498 da sampei
Risposta da sampei al topic La calvizie, capiamola e "combattiamola"

Deseb ha scritto: anch'io ho eliminato i latticini, o del 90% almeno, e ho avuto la regressione della seborrea
come prima non era mai successo, ma non sono sicuro però,
saranno altre cose che ho preso, tanto che non posso dire una cosa singola con certezza che abbia portato
ad un miglioramento dei capelli
tra queste cose prendo il luppolo in pellet, proprio quello per fare la birra
un mezzo cucchiaino di pellet almeno ad un pasto al giorno,
qualità BIO PACIFIC GEM, con 17% di idrossiacidi
che ha diminuito il testosterone e/o il sebo che avevo ad un certo punto in maniera preoccupante...
prendo anche AVODART... 0,5mg al giorno, a volte ogni due... da maggio-giugno, iniziando a febbraio ma con assunzione ogni 3-4 giorni
sembra infatti che la limitazione del testosterone in maniera brusca può portare a un rebound di estrogeni e ad una controreazione del testosterone, per me queste cose sono abbastanza complicate da capire... sto riportando quello che si trova in alcuni siti dedicati...
qualcuno reagisce con dosi diradate, qualcuno con dosi giornaliere... poichè non si sa ho diradato all'inizio e poi assunto più frequentemente...


Devi proprio? :ohmy: :unsure: :ohmy:
Eccipienti - Inizio Pagina

Nucleo della capsula:

mono e digliceridi dell’acido caprilico/caprico,

butilidrossitoluene (E321).

Rivestimento della capsula:

gelatina,

glicerolo,

titanio diossido (E171),

ferro ossido giallo (E172),

trigliceridi a catena media,

lecitina.

04.3 Controindicazioni - Inizio Pagina

Avodart è controindicato in:

- donne, bambini ed adolescenti (vedere paragrafo 4.6)

- pazienti con ipersensibilità alla dutasteride, ad altri inibitori della 5-alfa reduttasi, alla soia, alle arachidi o ad uno qualsiasi degli altri eccipienti

- pazienti con grave insufficienza epatica.

04.4 Speciali avvertenze e precauzioni per l'uso - Inizio Pagina

La terapia di combinazione deve essere prescritta dopo un’attenta considerazione del rischio beneficio a causa del potenziale aumento del rischio di eventi avversi (inclusa l’insufficienza cardiaca) e dopo la considerazione di opzioni terapeutiche alternative incluse le monoterapie (vedere paragrafo 4.2).

Insufficienza cardiaca

In due studi clinici di 4 anni, l’incidenza di insufficienza cardiaca (un termine composito degli eventi segnalati, principalmente insufficienza cardiaca e insufficienza cardiaca congestizia) è stata superiore tra i soggetti trattati con la combinazione di Avodart e un alfa bloccante soprattutto tamsulosina, rispetto a quella riscontrata tra i soggetti non trattati con l’associazione. In questi due studi l’incidenza di insufficienza cardiaca è stata bassa (≤1%) e variabile tra gli studi (vedere paragrafo 5.1).

Effetti sull’antigene specifico prostatico (PSA) e la rilevazione del cancro alla prostata

Nei pazienti deve essere eseguita un’esplorazione rettale come pure altre valutazioni per il cancro alla prostata prima di iniziare il trattamento con Avodart e in seguito periodicamente.

La concentrazione sierica dell’antigene specifico prostatico (PSA) è un importante componente per rilevare la presenza di un cancro alla prostata. Avodart determina una diminuzione della concentrazione media dei livelli sierici di PSA di circa il 50% dopo 6 mesi di trattamento.

I pazienti in trattamento con Avodart devono avere una nuova valutazione del PSA basale stabilita dopo 6 mesi di trattamento con Avodart. In seguito si raccomanda di controllare i valori di PSA regolarmente. Qualsiasi aumento confermato rispetto al livello più basso di PSA durante il trattamento con Avodart può segnalare la presenza di cancro alla prostata (in particolare cancro di grado elevato) o la mancata compliance alla terapia con Avodart e deve essere attentamente valutato, anche se tali valori sono ancora all’interno dell’intervallo normale per gli uomini che non assumono un inibitore della 5α reduttasi (vedere paragrafo 5.1). Nell’interpretazione di un valore di PSA per un paziente che assume Avodart, devono essere valutati per il confronto i valori di PSA precedenti.

Il trattamento con Avodart non interferisce con l’uso del PSA come strumento per supportare la diagnosi di un cancro alla prostata dopo che un nuovo valore basale è stato stabilito (vedere paragrafo 5.1).

I livelli sierici totali di PSA tornano al valore di base entro sei mesi dall’interruzione del trattamento. Il rapporto tra frazione libera e PSA totale rimane costante anche sotto l’effetto di Avodart. Se il medico sceglie di usare la percentuale libera di PSA per diagnosticare il cancro alla prostata in uomini trattati con Avodart, non è necessario nessun aggiustamento dei valori.

Cancro alla prostata e tumori di grado elevato

I risultati di uno studio clinico (lo studio REDUCE) in uomini ad elevato rischio di cancro alla prostata ha rivelato un’incidenza maggiore di cancro alla prostata con punteggio Gleason 8-10 negli uomini trattati con dutasteride rispetto a quelli trattati con placebo. La relazione tra dutasteride e cancro alla prostata di grado elevato non è chiara. Gli uomini che assumono Avodart devono essere regolarmente valutati per il rischio di cancro alla prostata, compreso l’esame del PSA (vedere paragrafo 5.1).

Capsule non integre

La dutasteride viene assorbita attraverso la pelle, pertanto donne, bambini ed adolescenti devono evitare il contatto con capsule non integre (vedere paragrafo 4.6). In caso di contatto con capsule non integre, l’area interessata deve essere immediatamente lavata con acqua e sapone.

Compromissione epatica

La dutasteride non è stata studiata in pazienti con malattie epatiche. Si deve prestare attenzione nella somministrazione di dutasteride a pazienti con insufficienza epatica da lieve a moderata (vedere paragrafo 4.2, paragrafo 4.3 e paragrafo 5.2).

Neoplasia alla mammella

E’ stato segnalato cancro alla mammella negli uomini trattati con dutasteride negli studi clinici (vedere paragrafo 5.1) e durante il periodo successivo alla commercializzazione. I medici devono istruire i loro pazienti a segnalare tempestivamente qualsiasi variazione del tessuto della mammella come noduli o secrezione del capezzolo. Attualmente non è chiaro se vi sia una relazione causale tra l’insorgenza del cancro della mammella maschile e l’impiego a lungo termine di dutasteride.

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04.5 Interazioni - Inizio Pagina

Vedere paragrafo 4.4 per informazioni sulla diminuzione dei livelli sierici di PSA durante il trattamento con dutasteride e per indicazioni per rilevare la presenza di un cancro alla prostata.

Effetti degli altri farmaci sulla farmacocinetica della dutasteride

Uso concomitante di inibitori del CYP3A4 e/o inibitori della glicoproteina P

La dutasteride è eliminata principalmente tramite metabolismo. Studi in vitro indicano che questo metabolismo è catalizzato da CYP3A4 e CYP3A5. Non sono stati effettuati studi formali di interazione con potenti inibitori del CYP3A4. Tuttavia, nel corso di uno studio di farmacocinetica, in un piccolo numero di pazienti trattati contemporaneamente con verapamil o diltiazem (moderati inibitori del CYP3A4 ed inibitori della glicoproteina P) le concentrazioni sieriche di dutasteride risultavano mediamente aumentate da 1,6 a 1,8 volte in confronto agli altri pazienti.

L’associazione a lungo termine della dutasteride con farmaci che sono potenti inibitori dell’enzima CYP3A4 (es. ritonavir, indinavir, nefazodone, itraconazolo, chetoconazolo somministrati oralmente) può aumentare le concentrazioni sieriche di dutasteride. Non è probabile che si verifichi una ulteriore inibizione della 5-alfa reduttasi in seguito all’aumentata esposizione a dutasteride. Tuttavia una riduzione nella frequenza di dosaggio della dutasteride può essere presa in considerazione se si osservano effetti collaterali. Si deve considerare che in caso di inibizione enzimatica, la lunga emivita può essere ulteriormente prolungata e possono essere necessari più di 6 mesi di terapia concomitante prima di raggiungere un nuovo stato stazionario.

La farmacocinetica della dutasteride non è influenzata dalla somministrazione di 12 g di colestiramina un’ora dopo della somministrazione di una singola dose di 5 mg di dutasteride.

Effetti della dutasteride sulla farmacocinetica di altri farmaci

La dutasteride non ha effetti sulla farmacocinetica del warfarin o della digossina. Ciò indica che la dutasteride non inibisce/induce il CYP2C9 o il trasportatore glicoproteina P. Studi di interazione in vitro indicano che la dutasteride non inibisce gli enzimi CYP1A2, CYP2D6, CYP2C9, CYP2C19 o CYP3A4.

Durante un piccolo studio (N=24) della durata di 2 settimane su maschi volontari sani, dutasteride (0,5 mg al giorno) non ha avuto alcun effetto sulla farmacocinetica della tamsulosina o della terazosina. Non ci sono state nemmeno indicazioni di interazioni farmacodinamiche in questo studio.

04.6 Gravidanza e allattamento - Inizio Pagina

L’uso di Avodart è controindicato nelle donne.

Fertilità

È stato riportato che la dutasteride interferisce sulle caratteristiche del seme (riduzione nella conta spermatica, nel volume del seme e nella motilità spermatica) nel soggetto sano (vedere paragrafo 5.1). Non si può escludere la possibilità di una riduzione della fertilità maschile.

Gravidanza

Come altri inibitori della 5-alfa reduttasi, la dutasteride inibisce la conversione del testosterone a diidrotestosterone e può, se somministrata ad una gestante, inibire lo sviluppo dei genitali esterni nel caso di un feto di sesso maschile (vedere paragrafo 4.4). Nel liquido seminale di soggetti che assumevano 0,5 mg al giorno di Avodart sono state trovate piccole quantità di dutasteride. Non è noto se un feto di sesso maschile possa subire effetti negativi nel caso che la madre sia esposta al liquido seminale di un paziente in trattamento con dutasteride (il rischio è maggiore durante le prime 16 settimane di gravidanza).

Come con tutti gli inibitori della 5-alfa reduttasi, quando la "partner" del paziente è in gravidanza o può diventarlo, si raccomanda che il paziente eviti l’esposizione della propria "partner" al liquido seminale tramite l’uso di un profilattico.
I seguenti utenti hanno detto grazie : Lina

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9 Anni 8 Mesi fa #31502 da elena
Risposta da elena al topic La calvizie, capiamola e "combattiamola"
:side: :woohoo: :sick:
deseb... Ripensaci

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9 Anni 8 Mesi fa #31512 da Deseb
Risposta da Deseb al topic La calvizie, capiamola e "combattiamola"
eh bè... grazie Sampei... devo dire che non avevo ancora letto il resto della composizione, ma considerando che per me è l'unica fonte per esempio di titanio diossido posso, credo, sopportarla, visto che faccio uso di acido fulvico che lo elimerebbe...
per cui

elena ha scritto: :side: :woohoo: :sick:
deseb... Ripensaci

Elena è un farmaco che devo prendere e che mi dà risultati, sopporto ampiamente il resto delle sostanze che una sola cps al giorno mi dà... conservando il beneficio,
diverso sarebbe se fossero diverse cps con titanio diossido come in molti integratori si arrogano ad aggiungere, e che evito...
insomma una sola cps non ha tutto lo sfascio negativo...

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7 Anni 9 Mesi fa #48636 da Hectorsuperstar
Risposta da Hectorsuperstar al topic La calvizie, capiamola e "combattiamola"
A me hanno consigliato lo Sciampo Revita www.europacapelli.com/shampoo-anticaduta.../revita-shampoo.html
secondo voi funziona????

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