OFFERTE DI PRODOTTI VIA MAIL O MP

In un forum che tratta di salute e malattie, può succedere che improvvisamente qualcuno offra la soluzione tanto agognata, via mail o via messaggio privato.
DIFFIDATE sempre, controllate, ricercate e chiedete. Chiedete ad altri foristi se per caso conoscono questo prodotto, chiedete se esistono dei test e delle testimonianze attendibili.

La maggior parte degli organismi che generano malattia, entra nel corpo attraverso le mucose del naso, della bocca, del sistema polmonare o del tratto digestivo, non attraverso una iniezione, è contrario alla natura iniettare organismi nel corpo per provocare la immunità e la vaccinazione porta in sé un enorme potenziale per danneggiare seriamente la vostra salute.

Domanda Malattie autoimmuni e vaccinazioni

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7 Anni 2 Mesi fa #53074 da yagoo40
Risposta da yagoo40 al topic Malattie autoimmuni e vaccinazioni
Riprendendo l'allarme di lu:

La pubblicazione di Antonietta Gatti e Stefano Montanari sulle particelle inquinanti presenti nei vaccini (cliccate qui) ha suscitato un vespaio. Della peggior specie, però. Non una parola da parte del ministro della Salute o degli organi di controllo. Nessun intervento dei Nas ma un fiume di insulti al veleno e, quel che ė grave, minacce anonime ai due scienziati.

A poche ora dal rientro da Bruxelles, Gatti e Montanari hanno annunciato “che smetteranno di occuparsi di vaccini”. Lo ha fatto Stefano Montanari con queste parole pubblicate sul suo blog:

“Al ritorno, ora, ho trovato una raffica di minacce di una gravità assoluta che mettono a serio rischio anche le nostre ricerche sulle leucemie, sulle malattie dei soldati e quant’altro. Così, devo fare una scelta: o continuo a raccontare che cosa c’è nei vaccini e abbandono il resto o accetto la sconfitta e posso continuare almeno con il resto. La decisione è dolorosa ma inevitabile: ho perso e basta.”

Le indagini facciano il loro corso, speriamo in fretta. Intanto analizziamo le critiche che sono state mosse al lavoro.



Dottor Montanari, si dice che le nanoparticelle siano dappertutto: nel cibo che mangiamo e nell’aria che respiriamo, quindi la loro presenza nei vaccini è considerata normale.


“A metà dell’ 800 il patologo Rudolf Virchow poneva le stesse obiezioni a Pasteur: se è vero che i microbi sono dappertutto e sono patogeni dovremmo essere tutti morti. Come mai non è così? Un conto è quando respiriamo inquinanti, li inaliamo ma poi li buttiamo fuori. O quando li mangiamo. Ma è ben diverso quando le particelle sono iniettate sotto cute, in questo caso non ne esce nessuna, l’organismo non è capace di espellerle. E cosa succede allora? Chi lo sa. Certo non si possono ignorare i presupposti della tossicologia: i veleni sono sinergici, la somma di uno più uno può risultare un numero altissimo, e, di veleni, i vaccini ne contengono parecchi.”

Qualche esempio?


“Si racconta che il mercurio sia stato tolto dai vaccini. Non è così. Il mercurio è indispensabile alla preparazione perché le sostanze biologiche di cui sono fatti i vaccini possono essere attaccate da funghi e batteri. L’unico modo per evitare contaminazioni di quel tipo è inserire mercurio e poi cercare di eliminarlo. Ma il mercurio è tecnicamente impossibile da eliminare del tutto. Questo è il procedimento di ogni vaccino. Il mercurio che entra in circolo è tossico perché si lega allo zolfo che fa parte delle proteine con cui i batteri intestinali fabbricano i loro enzimi. A quel punto, gli enzimi – deputati a far funzionare le cellule anche cerebrali – vanno in tilt. Morale: l’effetto dannoso non è dato dalla somma di uno più uno ma da una concatenazione di effetti negativi. È importante sapere che gli enzimi sono dei catalizzatori, cioè delle sostanze che, in quantità piccolissime, rendono possibile lo svolgersi velocissimo di miliardi di reazioni chimiche essenziali per l’organismo. Dunque, di mercurio ne basta davvero poco, ma non è solo quell’elemento a disturbare i batteri del cosiddetto microbiota, cioè quella popolazione di batteri che un tempo chiamavamo flora intestinale, che soffrono della presenza di non pochi inquinanti.”

Un’altra critica: il suo lavoro è carente di confronti. Lei ha analizzato i vaccini ma non altre fiale di soluzione iniettabile, pertanto non si può sapere se le nanoparticelle sono presenti anche in altri preparati. E soprattutto non si può escludere che l’inquinamento dei vaccini dipenda dai suoi strumenti di indagine.

“Sono 44 anni che faccio analisi e di confronti ce ne sono a iosa. A parte il fatto che il vaccino per i gatti esaminato non contiene le particelle riscontrate nei campioni pediatrici e se le trovo o non le trovo in una fiala di vitamina B12 questo non sposterebbe di una virgola il risultato del lavoro. Nascondersi dietro eventuali inquinamenti di altri farmaci assomiglia molto all’atteggiamento dei bambini che hanno commesso una marachella e che si difendono dicendo “l’ha fatto anche lui.” Insomma, un atteggiamento ingenuamente infantile.”

Perché?


“Perchè in ogni campione che ho analizzato ho trovato inquinanti diversi. In uno piombo e silicio, in un altro tungsteno e acciaio. In un vaccino arrivatomi dalla Francia ho trovato le stesse nanoparticelle presenti in quello prodotto in Italia.
Il confronto si fa col pulito. Se fossi io a inquinare, troverei sempre la stessa sporcizia. Non ho analizzato solo vaccini. Nel 2009 ho pubblicato i risultati di un’indagine sui prodotti da forno: su 135 tipi di pane e biscotti il 40% aveva nanoparticelle di metalli, il 60% è risultato pulito. Chi dice queste cose non ha idea di come funzioni il microscopio né di come si fanno le analisi.”

Come funziona ?

“È uno strumento sofisticatissimo (oggi costa quasi 500mila euro) ma concettualmente molto semplice: prendo la fiale del vaccino e ne faccio cadere una goccia su un filtro e lo osservo. Il risultato è di un’evidenza cristallina”.

Vi accusano di aver usato vaccini scaduti.

“Non cambia il risultato sulle particelle inorganiche che sono eterne. Scade la materia organica, il principio attivo, in questo caso l’antigene, non i metalli. Sono proprio obiezioni del genere che indicano con chiarezza la totale incompetenza di questi personaggi.”

Dicono che non si presenta una ricerca cominciata 15 anni fa.

“Dove è scritto? Pubblicare risultati che dispiacciono a chi mantiene economicamente le riviste è quasi impossibile e 15 anni possono essere un tempo del tutto normale di attesa prima di trovare qualcuno disposto a rischiare. Comunque, per quello che può valere, moltissimi vaccini sono stati analizzati molto recentemente.”

Un’obiezione è preoccupante: qualcuno ha detto che anche la lama del frullatore può rilasciare particelle metalliche nella farina e che un qualsiasi coltello contamina con particelle ciò che taglia. In altre parole, se lei analizzasse al microscopio una torta fatta in casa, ci troverebbe ferro o tracce di metalli degli utensili.

“(Risata) Non mi prenda in giro, lei conosce la scala di Mohs, delle durezze? Le pare che la farina possa scalfire una lama? Nessun formaggio o salame affetta l’acciaio”.

Per dimostrarle che in qualsiasi ambiente ci sono nanoparticelle è stato detto che le molecole di idrogeno ‘contaminano’ il vuoto assoluto.

“Ehh???. Se è assoluto come può contenere l’ idrogeno che oltrettutto non è un inquinante?”

Parliamo di quantità. Qualcuno sostiene che le concentrazioni di inquinanti sono infinitesimali, si paragona la più grande a un miliardesimo di milionesimo di mole…una piccolezza simile non può nuocere.

“Ma un’ignoranza così grande sì. La mole è l’unità di misura delle molecole non delle particelle che contengono a loro volta centinaia di molecole. Non ho mai parlato di ‘sali precipitati’ se non quando ho precisato di aver trovato i sali di sodio e di alluminio dichiarati dal produttore. Noi abbiamo riscontrato particelle, cioè pezzi di materia inorganica spesso metallica che sono ben diversi dai precipitati di alluminio (ciò che resta quando il liquido evapora). I pezzi di metallo non precipitano come fa un sale. Aggiungo: con le nanoparticelle non si può applicare la regola di Paracelso secondo cui è la dose a fare il veleno. Perché può bastare una sola particella che danneggia una cellula a scatenare un danno irreversibile. Con le particelle ciò che conta è dove finiscono la loro corsa, quanto sono grandi, che forma hanno e che composizione chimica. La quantità è un fattore decisamente secondario che può solo influenzare statisticamente la possibilità di colpire bersagli più o meno sensibili. Fino a che i tossicologi non avranno digerito questa nozione fondamentale di nanotossicologia, resteremo ancorati al tardo Medioevo. Comunque l’Oms ha catalogato queste particelle come cancerogene di classe 1, vuol dire che sono certamente cancerogene”.

Si fa riferimento a studiosi francesi che hanno replicato i suoi esperimenti e che hanno concluso che “la presenza di tracce di metalli rispecchia la realtà ambientale e non deve essere considerata un rischio sanitario”.

“Ho risposto diverse volte. Non è stato usato il mio strumento. La mia e la loro sono due analisi che non si possono comparare, uno viaggia in nave, l’altro sull’auto da corsa. Purtroppo o per fortuna, per esprimersi è sempre opportuno conoscere la materia. Quel gruppo francese non conosce la nanopatologia e, dunque, esprime concetti grottescamente errati. Alla loro obiezione ho avuto modo di rispondere mesi fa e la reazione è stata il silenzio”.

Anche l’Agenzia del farmaco francese è stata informata.

“Sì, dopo che ho analizzato campioni di vaccino anti meningite contaminati, prodotti da diverse aziende. Sono stati visti gli inquinanti. L’agenzia dei farmaci ha riconosciuto gli elementi, ne ha preso atto senza, però, capirne il significato.”.

E non è successo niente?

“Al momento no. È successo pochi mesi fa”.

Circola una foto tratta dai suoi esperimenti che mostra i globuli rossi rintracciati in un vaccino anti-papilloma. Si mette in dubbio che quella foto ritragga globuli rossi.

“(Risata) Quello scatto è di una chiarezza disarmante. L’immagine parla da sè. Risulta immediata anche a uno studente del primo anno, di medicina o di biologia. Forse non a chi guarda cartoni animati in 3D…”

Circola una seconda foto che mostra un rettangolo sullo sfondo. E si dice che è stata artefatta.

“È il segno dell’inquadratura col raggio elettronico ad alto ingrandimento. È l’effetto del riscaldamento del raggio, una cosa normale. Noto che si continua a discorrere di quello che non c’è e non del contenuto…”

Infatti è stata molto criticata anche la rivista su cui ha pubblicato. A proposito qual è l’Impact factor?

“Avevo telefonato e mi avevano detto 2,3. E se invece è più basso cosa cambia? L’Impact factor è un indice dato dal numero di volte che una rivista viene citata. Se devo dire la verità mi sono stupito anch’io che avessero accettato il lavoro. Non era accaduto in tanti anni. Posso dire che la bibliografia è completa e soddisfa le curiosità, basta consultarla”.

Qualcuno ha avuto da ridire anche su questa. Quando lei ha citato il vaccino trivalente ricordando che è sospettato di causare l’autismo, ha inserito due studi che smentiscono la sua affermazione.

“Sì, perché l’unico studio che parlava della necessità di verificare se vi fosse un legame – tra vaccino trivalente e autismo – è stato ritirato. Era quello di Lancet, scritto da Wakefield. Quando si scrive qualcosa che non fa comodo alle industrie (che pagano le riviste) nessuno pubblica”.

Cosa è successo con l’agenzia europea Ema?


“Mia moglie aveva cercato di comunicare con l’agenzia ed è stata richiamata. Ha proposto che la ricerca venga replicata in diverse università”.

Che farete ora?


“Non ci occuperemo più di vaccini. L’abbiamo fatto per anni, per anni abbiamo comunicato i risultati nella più totale indifferenza, e ora, a bomba scoppiata, ci è stato fatto chiaramente intendere che, se continueremo a interessarci di vaccini, anche le altre ricerche, per esempio quelle sulle leucemie, potranno avere problemi. Nessuna minaccia scritta ma solo “consigli” come si fa in certe tradizioni. Se si pensa che le nostre indagini possono essere utili, ci si deve rendere del tutto indipendenti, fornendoci un microscopio e i mezzi economici per mantenere apparecchio e ricerche. La cifra è altissima, equivalendo a un paio di settimane di stipendio di un calciatore di primo livello e per questo nessuno sborserà mai una cifra tanto esorbitante. Dunque, non c’è bisogno di noi.”

Vedremo quel che succederà. Grazie delle spiegazioni a Stefano Montanari e a Antonietta Gatti.

blog.ilgiornale.it/locati/2017/02/11/vac...ce-ai-ricercatori-2/
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7 Anni 2 Mesi fa - 7 Anni 2 Mesi fa #53523 da lu
Risposta da lu al topic Malattie autoimmuni e vaccinazioni
ilnuovomondodanielereale.blogspot.it/201...ta-che-indagava.html

Il giorno prima della riunione dove si dovevano presentate le prove sul collegamento vaccini-autismo al presidente Trump, Dan Olmsted è stato trovato morto nella sua casa di Falls Church, in Virginia.
Ultima Modifica 7 Anni 2 Mesi fa da lu.
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7 Anni 1 Mese fa #53770 da Clara
Risposta da Clara al topic Malattie autoimmuni e vaccinazioni
VACCINI: I TRIBUNALI ITALIANI SI SONO ESPRESSI CONTRO OBBLIGO VACCINAZIONE PER INGRESSO IN SCUOLE E ASILI

Una legge nazionale che imponga la vaccinazione obbligatoria come requisito per la frequentazione di scuole e asili nido, sarebbe in netto contrasto con la giurisprudenza consolidata, e darebbe vita ad una valanga di ricorsi da parte delle famiglie, destinati ad essere tutti accolti.
Lo afferma il Codacons, che ricorda come i tribunali italiani si siano già espressi contro l’obbligo della vaccinazione per l’ingresso nelle strutture scolastiche.


Tra le ultime sentenze in materia, spicca quella del Tribunale per i minorenni di Bologna, che ha stabilito come i genitori non possano essere obbligati a sottoporre i figli a vaccinazione come requisito per la frequentazione delle scuole. Scrive infatti esplicitamente il Tribunale:
“gli approfondimenti istruttori svolti hanno chiarito che il rifiuto opposto dai genitori è lungi dal denotare incuria verso la figlia ma è dettato dall’intento di evitare i rischi per la salute della medesima a seguito dello stesso vaccino in aderenza a quanto sostenuto da una non irrilevante corrente nell’ambito della medicina scientifica. Del resto è noto che non si può escludere con assoluta certezza la possibilità per cui, a seguito del vaccino, subentrino conseguenze nocive anche di natura permanente sul minore sottoposto al trattamento, come implicitamente riconosciuto dallo stesso legislatore, nella L. 210 del 1992, quando ha previsto un indennizzo per i danni biologici conseguenti alle vaccinazioni. Né il rifiuto di procedere alla vaccinazione può integrare un comportamento pregiudizievole nei confronti della minore sotto il diverso aspetto dell’impedimento alla frequenza scolastica, atteso che con l’art. 47 del DPR n. 355 del 1999 lo Stato Italiano, nell’ambito di una nuova politica, intesa a controbilanciare la tutela della salute pubblica con quello del diritto alla persona all’autodeterminazione consapevole, in ossequio ai principi espressi dagli ordinamenti di molti Stati membri della UE (ove le vaccinazioni non sono imposte bensì consigliate), ha eliminato il divieto di ammissione scolastica del minore non sottoposto alle vaccinazioni d’obbligo”.


Ma anche il Tar del Friuli, con la sentenza emessa pochi giorni fa, ha chiaramente espresso parere contrario a misure coercitive nei confronti delle famiglie in tema di vaccinazioni, scrivendo:


““quanto all’asserita impossibilità dell’oggetto della delibera, che riguardando solo le vaccinazioni obbligatorie, implica la possibilità per i cittadini di sottoporre i loro figli alle sole vaccinazioni per le 4 malattie citate, laddove secondo i ricorrenti non esisterebbero nel mercato e nelle strutture pubbliche vaccini limitati a dette 4 vaccinazioni… non si può costringere nessun genitore a sottoporre il figlio alla vaccinazione non obbligatoria per legge, quindi è indiscutibile il suo diritto ad accettare solo quelle obbligatorie e non le altre“.


“Proprio tali sentenze aprirebbero la strada ad una valanga di ricorsi da parte dei genitori, nel caso in cui si arrivasse ad una legge nazionale sulla vaccinazione come requisito per l’ingresso in scuole e asili – spiega il presidente Carlo Rienzi – Al di là dell’aspetto tecnico della questione, legato all’assenza di vaccini singoli in Italia, si pone anche l’aspetto sanitario: centinaia di segnalazioni delle famiglie raccolte dal Codacons denunciano reazioni avverse anche gravi all’esavalente, segnalazioni attualmente al vaglio di una commissione di medici ed esperti”.

www.vacciniinforma.it/2017/02/01/vaccini...contro-lobbligo/5006
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7 Anni 1 Mese fa #53776 da elena
Risposta da elena al topic Malattie autoimmuni e vaccinazioni
Se da una parte è un sollievo, dall'altra nella pratica c'è un ostacolo di nn poco conto. Bisogna intentare causa, pagare un avvocato , intanto la scuola potrà fare resistenza... insomma mi parlano tanto di politiche a favore della famiglia e della salute poi nei fatti ci sono degli impedimenti, delle contrarietà, degli intralci di un certo grado che mettono a dura prova la resilienza dei genitori. Bisogna essere guerrieri tutto il tempo :( una fatica

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7 Anni 1 Mese fa #53779 da elena
Risposta da elena al topic Malattie autoimmuni e vaccinazioni
il vaccinazismo

Miedico non è l’unico a esser stato richiamato dagli organi professionali per le posizioni su vaccini e obbligatorietà vaccinale, sulla quale la conferenza Stato-Regioni ha da poco avviato una «interlocuzione» in vista di una legge nazionale. La Federazione nazionale degli ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri (Fnomceo) aveva già fatto sapere che «solo in casi specifici, quali ad esempio alcuni stati di deficit immunitario, il medico può sconsigliare un intervento vaccinale», ma «il consiglio di non vaccinarsi nelle restanti condizioni, in particolare se fornito al pubblico con qualsiasi mezzo, costituisce infrazione deontologica». Che può portare alla radiazione, appunto.

In base ai dati forniti dalla Fnomceo, per le posizioni dei medici in materia di vaccini sono stati aperti procedimenti anche dagli ordini di Firenze, Treviso e Venezia. Anche se, spiegano, la funzione disciplinare è di competenza del singolo ordine provinciale e quindi è possibile che ci siano altri procedimenti in corso senza che la Fnomceo ne sia informata.

Il mondo dei medici antivaccinisti in Italia è più affollato di quanto si creda. Basta guardare i nomi che lo scorso 29 ottobre hanno partecipato a Roma alla prima “Giornata nazionale contro l’obbligatorietà vaccinale”, dove era presente anche Andrew Wakefiled, l’ex medico radiato dal Medical Register britannico per aver prodotto una pubblicazione scientifica ritenuta fraudolenta sulla correlazione, poi smentita, tra il vaccino trivalente e la comparsa dell’autismo.

Insieme a Miedico e Lesmo, tra i relatori di Roma c’era pure il dottor Massimo Montinari, di origini pugliesi, medico della Polizia di Stato al Reparto Mobile di Firenze, diventato uno dei simboli della guerra ai vaccini. Il dottore, sottoposto da poco a procedimento disciplinare da parte dell’ordine dei medici di Firenze, sostiene la correlazione tra vaccini e autismo, propaganda cure alternative contro la malattia e si è specializzato nella consulenze delle famiglie nelle battaglie legali contro le case farmaceutiche. Dopo un suo convegno del 2014, la procura di Trani ha aperto addirittura un’inchiesta, arrivando poi a giugno 2016 alla conclusione sulla inconsistenza del legame tra vaccinazione trivalente e autismo. Intanto il medico-poliziotto continua a esercitare, e da maggio 2016 conduce pure una rubrica sulla web radio “Colors Radio” dal titolo “Il fallimento di Ippocrate”, in cui divulga le sue teorie sulle cause della comparsa dell’autismo, proponendosi come voce eretica della medicina.

Con Montinari, gli altri medici presenti alla Giornata nazionale contro l’obbligatorietà vaccinale erano Claudio Colombo e Gerardo Rossi. Ma la lista del fronte contrario alla obbligatorietà dei vaccini nella medicina italiana è ancora lunga. A ottobre 2015, dopo che Walter Ricciardi, presidente dell’Istituto superiore di sanità aveva chiesto di «richiamare e sanzionare» medici e pediatri «che gettano discredito sui vaccini e suggeriscono ai genitori di non vaccinare i propri bimbi», 120 medici gli hanno scritto una lettera in cui sostengono – tra le altre cose – che «dopo un’attenta osservazione minuziosa e prolungata nel tempo di bambini vaccinati e non vaccinati, questi ultimi appaiono indubbiamente e globalmente più sani». E aggiungono: «Riteniamo doveroso che venga superato l’obbligo vaccinale».

La lista dei firmatari, dove compare anche Miedico, porta in testa il nome di Roberto Gava, farmacologo, tossicologo e cardiologo di Padova. Che nega per sé l’etichetta di “antivaccinista”, schierandosi però contro le vaccinazioni pediatriche obbligatorie in nome della personalizzazione dei trattamenti medici. E pur non sostenendo la correlazione tra vaccini e autismo, racconta di «sentirsi ripetere con troppa frequenza dai genitori che i disturbi sono iniziati dopo le prime vaccinazioni pediatriche» e che «sono migliaia e in netto aumento i genitori che nel nostro Paese fanno questa correlazione». Eppure dati scientifici che sostengano la tesi non ce ne sono. A stabilire che il vaccino trivalente causa l’autismo è solo lo studio di Wakefield, che è stato definito falso.

Il secondo nome della lista è quello del pediatra Eugenio Serravalle, altro nome noto in Rete attraverso il suo blog e una pagina Facebook con oltre 21mila fan. Serravalle è autore di libri come Vaccinazioni: alla ricerca del rischio minore. perché ho vaccinato i miei figli ma non i miei nipoti e Bambini super-vaccinati, in cui racconta gli interessi economici che si nasconderebbero dietro l’introduzione di alcune vaccinazioni e spiega come i bambini non vaccinati siano più sani di quelli vaccinati.

Qualcuno in Rete parla già di “vaccinazismo”, a proposito dell’obbligatorietà introdotta già da alcune regioni. Nei forum e sulle pagine si incontrano anche medici e pediatri. Una delle pagine esistenti, si chiama “Dissenso medico”, gestita dal dottor Fabio Franchi. Sul sito c’è anche un rubrica titolata “Burioni’s opinions” (ripresa anche dal Comilva) sulle posizioni in tema di vaccini espresse dal noto virologo Roberto Burioni, che invece appartiene al fronte opposto ed è ormai diventato lo sceriffo degli antivaccinisti. Senza fare sconti a nessuno. Colleghi compresi
www.linkiesta.it/it/article/2017/01/28/m...ecco-chi-sono/33072/
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