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Domanda scanner non invasivo scopre tumore della prostata

  • feuxdartifice
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11 Anni 11 Mesi fa - 11 Anni 11 Mesi fa #8780 da feuxdartifice
scanner non invasivo scopre tumore della prostata è stato creato da feuxdartifice
Nuova metodica diagnostica

www.italiasalute.it/5107/Uno-scanner-non...-della-prostata.html





Niente più dolori e imbarazzi. Stop a fastidiosi e invadenti esami rettali per scoprire il tumore alla prostata. Una nuova tecnologia è in grado di evitare le esplorazioni digitali rettali dell'urologo e l'introduzione nell'ano della più fastidiosa e ingombrante sonda ecografica.
L'apparecchio in gradi cancellare perplessità, dolori e disagi si chiama Trin-Prob: lo ha messo a punto l'azienda Galileo Avionica realizzando l'idea originale del fisico pugliese Clarbruno Vedruccio.
L'apparecchio è paragonabile ad un metal detector degli aeroporti o dei magazzini. Invece di segnalare la presenza di metallo, il Trin-prob, segnala "a vista" l' esistenza, in un determinato soggetto, del tumore della prostata e sa anche dire precocemente se trattasi di neoplasia benigna o maligna.
E' sufficiente che il medico faccia passare, per un minuto, sul perineo del soggetto una specie di spazzola (sonda), dall'esterno, e senza nemmeno che il paziente si spogli.
La sonda emette onde elettromagnetiche sono assolutamente innocue per il soggetto e per il medico. Un ricevitore che è collegato ad un computer elabora ed interpreta le onde che vengono assorbite o meno dall'organo sottoposto all'esame. Sullo schermo si presenteranno, in tempo reale, le risposte ai quesiti diagnostici: c'è un tumore? E questo è di natura benigna o maligna?
L'esperienza del prof. Jacobellis, nel Centro di Riferimento Regionale Pugliese per le Malattie della Prostata e dell'Apparato Genitale Maschile che egli dirige, in pochi mesi di utilizzazione dell'apparecchio, riguarda 1.500 pazienti. Tra questi, sono state scoperte ben 60 neoplasie allo stadio iniziale e nemmeno sospettate né sospettabili in base alla sintomatologia presentata dai soggetti. Il grado di accettabilità dell'esame è stato del cento per cento.
L'apparecchiatura è, attualmente, sperimentata per possibili applicazioni anche nell'esplorazione, dall'esterno, del torace.
La fastidiosa visita per la prostata dall’urologo è rifiutata da 72 uomini su cento. Un rifiuto, all’origine del 31 per cento di ritardo nella diagnosi della forma grave. Ora l'apparecchio Trin-Prob cancella ogni perplessità ed evita disagi.
Esplorazione della prostata. Si tratta - com'è noto - di un gesto medico che dovrebbe diventare di routine nella visita del medico generico e, ovviamente, dello specialista urologo. Parla il professor Ulrico Jacobellis, co-presidente, insieme al professor John Libertino di Boston, del 10th Meeting European – American Urological Association.
Ma quell'intrusione rettale del dito esploratore del medico non viene gradita dalla maggior parte degli uomini. Il 72,1% degli uomini tra 18 e 65 anni di età dichiara di aver rifiutato o che rifiuterebbe una visita di questo tipo.
Quell'esplorazione viene percepita come un insulto alla persona, una insinuazione degradante. E la rifiutano.
Nei soggetti che hanno superato i 65 anni, la pratica diventa - due volte su tre - una necessità per dirimere i dubbi relativi ad alcuni disturbi, soprattutto urinari, che il soggetto lamenta. Ma, anche in questo caso, il 34,7% dei soggetti non ha esitato a sottrarsi sia evitando di recarsi dal medico (21%), sia rifiutando l'esame (7,9%). Chi si è fatto visitare ha rimediato, nel 43,1%, una impressione negativa, una sensazione di disagio, un difficile recupero del proprio equilibrio così che il 12%, pur invitato a ripresentarsi per un controllo dopo un determinato periodo di tempo, non lo ha fatto, nonostante che (5,9%) la sintomatologia permanesse.
Situazioni ancora peggiori si rilevano quando, invece del dito esploratore, bisognerà far uso della sonda ecografica che deve usare la stessa via ed ha dimensioni e consistenza maggiori. Al disagio psicologico, in questi casi, si aggiunge la paura del dolore. E, pur se sono presenti sintomi, 3 soggetti su 100 rifiutano decisamente l'esame mentre nel 18,5% di coloro che vi si sottopongono, pur sempre loro malgrado, residua una sensazione negativa che, per l'1%, diventa "mai più" portato nella pratica.
Il rifiuto, quindi, impera e, gran parte delle volte, il medico e lo specialista urologo devono far ricorso alla propria capacità di convincere il paziente per procedere all'esame.
Questi rifiuti, purtroppo, sono all'origine del 31 per cento di diagnosi di malattie, anche gravi, nelle quale vi è stato un ritardo di riconoscimento della patologia in atto, con conseguenze negative sul soggetto.
Grazie a Tri-Prob e a metodiche sempre meno invasive si può abbinare la diagnosi tempestiva di un cancro alla prostata con il rispetto del corpo e delle preferenze dei pazienti.


Dove si può fare questo tipo di esame?
Ultima Modifica 11 Anni 11 Mesi fa da feuxdartifice.

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