Domanda vitamina D ..la mia disperazione ..

ade ha scritto: Ragazzi ma perchè dalla vitamina D siamo addirittura andati a finire sulle frequenze? Elena cara,giusto per chiarire,la mia non era assolutamente irritazione nei tuoi confronti ma il fatto è che quando si salta di pali in frasca si perde spesso il succo..o meglio ,il senso dei discorsi.
Io sn daccordo con te sull'importanza dell'aspetto emotivo ma quello è un aspetto che merita un'altro discorso e approfondimento a sè e le lascio volentieri a "tempi migliori", come coronamento della guarigione...tutto qua.
Se nn assorbi la D è difficile nel breve termine che ci riesca con qualche tecnica di rilassamento o altre tecniche di tipo emozionale.Insomma ,quando la chimica è molto coinvolta bisogna agire su quella velocemente in quanto il risultato è garantito, nn facciamoci troppe illusioni. Le tecniche emozionali funzionano ma sono per pochi e vincolate a moltissimi aspetti,tra l'altro richiedono molto tempo ed un coinvolgimento del paziente che riesce a partecipare scarsamente se afflitto da pene e dolori...poi se vogliamo parlare dei miracoli anche quelli funzionano ma mica siamo tutti Santi o Santoni.


Pio caro, vedi che ho invitato a casa mia x venerdì un ingengere radiestesista che si proclama molto bravo e vediamo dove arriviamo con lui e il Rife insieme ,,,,nn si sa mai che facciamo anche qualche miracolo ;...ti faccio arrivare le frequenze fino in America se va.....altro che fantascienza

be tanto per iniziare pratico taichi qigong e meditazione da 30 anni e faccio tante altre cose ......sempre carente di D sono

Clara ha scritto: Che il tumore sia una risposta a suo modo intelligente dell'organismo, di questo ne parlava anche Hammer, infatti per analogia cercava poi di capire da un punto di vista psichico a quale bisogno o desiderio il paziente tentava di rispondere, la domanda era "a cosa ti serve la malattia?" visto che all'organismo serviva a qualcosa...

questo invece per quel che riguarda l'osteocalcina:
Roma - Malattie molto diverse come il diabete e l’infertilità sono unite da un `attore´ insospettabile, lo scheletro, attraverso gli ormoni prodotti dall’osso che ha, dunque, anche funzione di ghiandola. Il punto sulle ultime scoperte in questo campo, e sulle possibili terapie, è stato fatto a Roma durante il convegno organizzato da Andrea Lenzi dell’università Sapienza e Paolo Pozzilli del Campus Biomedico.

«In questi ultimi anni si è scoperto che l’osso dialoga con le altre cellule endocrine - spiega Lenzi - regola il metabolismo energetico e la produzione degli ormoni sessuali. Questo può essere sfruttato sia per la diagnostica che per future terapie, ad esempio nel caso del diabete in cui l’osso ha un ruolo».

La mia esperienza personale con l'integrazione di vitamina D è che non ho più beccato una influenza, che invece mi veniva anche tre volte alll'anno in modo debilitante. Singolare che la C invece non mi garantisca questo stesso effetto.

in realtà si sapeva da un pezzo che anche le ossa partecipavano (come il grasso corporeo del resto) al dialogo metabolico ormonale complessivo. Puzzilli&C hanno provato che la funzionalità pancreatica è regolata anche dall'osteocalcina (proteina prodotta dagli osteoblasti).
Gli ormoni (una cinquantina ma secondo me sono di più) sono la chiave del mantenimento o della perdita del benessere di tutto il corpo. E non sono solo proteine, aminoacidi, peptidi, steroidi e derivati dagli acidi g.p. a essere classificabili come tali... ci sono anche altre sostanze (i fattori di crescita per dirne una, ma gli effetti non sono sempre così lineari come ci si aspetterebbe, le prostaglandine, le cellule T, le citochine ecc). Poi ci sono le sostanze ormonosimili, per es le endoteline/prostacicline, ecc che vengono rilasciate durante traumi o infiammazioni sia dall'endotelio dei vasi sanguigni - producendo azione vasocostrittrice o vasodilatatrice alla bisogna, sia - in misura minore - dal cervello, dall'intestino, dai muscoli lisci, dai polmoni o dai reni.
Questo a significare che non esiste solo una sede deputata al rilascio o alla creazione degli ormoni (le ghiandole), ma in realtà molti altri tessuti partecipano in una specie di concerto alla loro produzione. Se si forma una specie di intoppo da qualche parte, si ultrasollecita il tessuto circostante (o quello collegato) nella produzione. La Medicina Tradizionale Cinese è un esempio di comprensione di questo semplice principio.

Tornando alle ossa, che tradizionalmente vengono percepite come organo di sostegno del corpo, in realtà lo "sostengono" in modi più complessi che non si pensi. La sollecitazione delle cellule osteoprogenitrici, meccanicamente o chimicamente, stimolano sia la secrezione insulinica sia, guarda caso, quella di un altro ormone, l'adiponectina, da parte degli adipociti e hanno una ricaduta sulle altre ghiandole, oltre al pancreas: fegato, surreni, tiroide/paratiroidi, ipofisi e gonadi.

Se la vit K e la D (prodotta per sintesi a livello renale/epatico o cutaneo via UV) sono stimolanti la sintesi dell'osteocalcina da parte degli osteoblasti di cui sopra, (c’è il famoso esame del sangue che ci dice a che punto sta il nostro metabolismo osseo) questa a livello osseo funziona con un’azione modulatrice della matrice ossea (= idrossiapatite+ proteoglicani+collagene ecc) sia in senso di costruzione che di distruzione ossea. Perciò se la vit D non riesce ad essere processata (non solo per motivi genetici, ma anche, ad esempio, per danni derivanti dall’avvelenamento da metalli pesanti) possono sorgere problemi (per squilibrio di produzione) sia a livello osseo sia negli altri distretti interessati dall’azione ormonale prodotta dagli osteoblasti, ma soprattutto a livello di regolazione del sistema immunitario. Ecco perché la vitamina D/K è così importante per la salute in generale.
Per inciso, l’osteocalcina viene prodotta anche dagli odontoblasti e dai condrociti: parliamo di tessuto cartilagineo, insomma, e, di nuovo, di denti. Chi ha problemi di tipo osseo (o ghiandolare) sviluppa anche problemi ai denti e alle articolazioni (a volte il fenomeno lo precede e indica linee di possibile approfondimento del problema metabolico con spiccata risonanza denti-organi, come ben sa la MTC e l’omeopatia).

Perciò nelle infiammazioni croniche tipiche delle autoimmuni, (di cui fanno parte anche l’osteomalacia e l’osteoporosi, anche se ai miei tempi, all’università, queste patologie venivano classificate diversamente) quello che fa la differenza non è l’ormone (per esempio l’estrogeno, che provoca se presente, l’attivazione degli osteoblasti, ma se carente, come durante la postmenopausa o in presenza di patologie a carico dell’apparato gonadico, contribuisce alla superattivazione della popolazione linfocitaria T ) ma l’infiammazione.
La superattivazione dei linfociti è dovuta perciò primariamente all’infiammazione cronica che appunto aumenta l’esposizione all’antigene e superattiva l’azione fagocitaria. La brutta notizia risiede nel fatto che non sono solo i linfociti T residenti a procurare danni da iperattivazione, ma anche altri linfociti provenienti dal timo che accorrono a dare manforte e iperstimolano gli osteoclasti (i distruttori del tessuto osseo).

Chi è affetto da LES o artrite reumatoide (o altre malattie similari) incorre in questo fenomeno: è come se a malattia autoimmune insomma se ne sommasse un’altra. Insomma, hai vinto alla lotteria :S

Il discorso dell'infiammazione cronica riporta dritti dritti a quanto affermato in precedenza. Ma qui mi fermo per non ripetermi.

Quindi a prescindere diresti di assumere la Vit D e K?

Un gruppo di ricercatori, coordinato dalla Duke University, ha scoperto il Trpv4, la particella che potrebbe aiutare a combattere i tumori della pelle

Lo leggo dopo MAI PIÙ SCOTTATURE da sole. Un gruppo di ricercatori, coordinato dalla Duke University, ha scoperto la molecola Trpv4 che potrebbe aiutare a combattere i tumori della pelle e creare nuove creme solari anti-bruciore. I risultati dello studio sono stati pubblicati sulla rivista dell'Accademia delle Scienze degli Stati Uniti (Pnas). Le radiazioni solari, in particolare i raggi ultravioletti di tipo B (Uvb), aiutano le cellule della pelle a produrre molecole, come ad esempio la vitamina D, necessarie per benessere del corpo. Una sovraesposizione a questi raggi può però essere molto dannosa in quanto possono arrecare danni al Dna e quindi malattie della pelle. In questo contesto le dolorose scottature rappresentano un allarme per 'invitare' a non restare ancora sotto al Sole.

Cercando di comprendere i meccanismi cellulari che governano il 'segnale' di dolore e prurito associato alle scottature, i ricercatori statunitensi ne hanno identificato la causa: si chiama Trpv4 ed un canale di ioni, una sorta di cancello posto sulla superficie delle cellule per controllare i livelli di calcio. Il lavoro è stato possibile utilizzando inizialmente topi modificati geneticamente a cui era stato 'spento' il gene responsabile della formazione della Trpv4 e topi normali.

Esponendo agli Uvb i due diversi tipi di topi i ricercatori hanno osservato che mentre nei secondi si osservavano i classici segni delle bruciature, nei primi i segni erano quasi completamente assenti. Utilizzando poi cellule umane è stato possibile svelare i meccanismi molecolari che avvengono a seguito di lunghe esposizioni agli Uvb.

Secondo quanto scoperto, questi raggi porterebbero all'attivazione della Trpv4, che quindi permette l'entrata di un gran numero di ioni calcio all'interno della cellula. A loro volta le molecole di calcio portano all'attivazione di un'altra molecola chiamata endotelina che a sua volta, come in un circolo vizioso, stimola la Trpv4 a far entrare altri ioni calcio. "Questi risultati - ha spiegato Martin Steinhoff, uno dei responsabili
dello studio - indicano che la Trpv4 debba essere il nuovo obiettivo per prevenire e trattare le scottature solari, e probabilmente le malattie croniche provocate dal Sole, come il cancro della pelle oppure l'invecchiamento della pelle provocato dai raggi. Bisogna fare però ancora molta strada prima che gli inibitori della Trpv4 possano diventare un'arma di difesa solare. Immagino che verranno aggiunti ai tradizionali filtri solari per garantire una migliore protezione".

dome_84 ha scritto:
Molto utile anche questo foglio di Excel per calcolare (indicativamente) i livelli sierici in base a esposizione, peso , latitudine etc.
www.vitamind3-cholecalciferol.com/downloads/D-Estimator.xls

il link qui sopra per il foglio excel non è più attivo, ora (settembre 2022) quello aggiornato dello stesso sito credo sia questo:

vitamind3-cholecalciferol.com/how-to-est...our-vitamin-d-level/

in basso nella pagina potete scaricare il foglio excel....

se qualcuno volesse tradurlo in italiano (NON la pagina ma il foglio excel!) a quel punto anche noi comuni mortali ignorantelli d'inglese potremmo magari usarlo assssie....