elena ha scritto: Chi non ha avuto esperienze traumatiche in ospedale?
Paolo si è fatto tre mesi di ospedale/ clinica. La dietologa, allertata dal fatto che fosse vegetariano no latte e intollerante al glutine, gli aveva assegnato come dieta fissa fagioli pranzo e cena, come esistessero solo quelli,
Accompagnati da rotazione verdure veramente geniale: pomodori peperoni patate melanzane, raramente insalata, immancabile il dolce colazione pranzo cena :evil:
In clinica purtroppo le cose nn erano migliori. A nuova villa Claudia ( ve la raccomando :evil: ) gli hanno servito persino due pasti chiaramente andati a male ( visto la quantità di danaro che hanno preteso la cosa addirittura è scandalosa...Almeno in ospedale si è preparati -paradossalmente- a esser trattati da schifo :evil: per cui i parenti suppliscono portando il cibo, che assai di rado è consono allo stato del malato.
La cosa che caratterizzava le dietologhe era costante: una ignoranza più o meno marcata sul significato di equilibrio alimentare in malattia, e una obesità più o meno pronunciata... La cosa farebbe ridere, se non si trattasse di affidarsi in momenti particolarmente critici della propria vita, a questi incompetenti, formati da altri incompetenti, spessissimo sovvenzionati dalle stesse ditte/aziende farmaceutiche, con l'obiettivo, neanche tanto velato, di crearsi clienti a vita.
Come spiegare alla dietologa in sovrappeso che forse nn era il caso di abbondare con gli zuccheri più malsani e con dolci da discount se si sono riscontrate infezioni o rigetti dei mezzi di sintesi o complicanze delle operazioni?
La più disponibile mi aveva persino mostrato le diete per singole malattie: ragazzi, veramente suicidi alimentari...
Senza voler indicare diete vegane o carnivoriane paleo, che comunque vanno declinate sul paziente e il suo terreno e rese varie, ho notato che vi era un incredibile stra uso di latte e latticini formaggini mozzarelle stracchini caciottine, e zuccheri vari, marmellarine merendine biscotti secchi ecc ecc .... Frutta? Si certo, per esperienza sempre immangiabile, dura, per niente matura, Paolo le faceva maturare nel cassetto in attesa di tempi migliori e regalava i suoi dolci al vicino, che era tutto contento, in cambio di una mela che quello buttava sistematicamente :woohoo: :silly:
ti ringrazio di cuore per avermi regalato qualche minuto di autentica ilarità. Hai mai considerato una carriera come autrice di comici? La nota sulle dietologhe più o meno obese è degna del miglior Checco Zalone. Quindi complimenti da parte mia.
Ovviamente si ride per non piangere, purtroppo.