OFFERTE DI PRODOTTI VIA MAIL O MP

In un forum che tratta di salute e malattie, può succedere che improvvisamente qualcuno offra la soluzione tanto agognata, via mail o via messaggio privato.
DIFFIDATE sempre, controllate, ricercate e chiedete. Chiedete ad altri foristi se per caso conoscono questo prodotto, chiedete se esistono dei test e delle testimonianze attendibili.

La maggior parte degli organismi che generano malattia, entra nel corpo attraverso le mucose del naso, della bocca, del sistema polmonare o del tratto digestivo, non attraverso una iniezione, è contrario alla natura iniettare organismi nel corpo per provocare la immunità e la vaccinazione porta in sé un enorme potenziale per danneggiare seriamente la vostra salute.

Domanda Vaccino leishmaniosi utile a chi ?

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11 Anni 7 Mesi fa - 11 Anni 7 Mesi fa #11783 da Hall
Vaccino leishmaniosi utile a chi ? è stato creato da Hall
Vaccino per la leishmaniosi canina

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Il vaccino per la leishmaniosi canina (CaniLeish) è stato immesso sul mercato nei primi mesi del 2011, dapprima in Portogallo e poi in Francia, Grecia e Italia (aprile 2011). Purtroppo la fretta di arrivare sul mercato con un prodotto potenzialmente interessantissimo non ha spinto l'azienda produttrice (la Virbac SIMBOLO TM) a fare un'ottima campagna d'informazione, forse ritenendo sufficienti i documenti presentati all'atto della richiesta d'autorizzazione al CVMP (Comitato per i prodotti veterinari dell'Agenzia europea dei medicinali, EMA).
Tale documentazione è molto complessa e di fatto poco comprensibile all'utente che deve decidere se vaccinare il suo cane o meno (in altri termini, non è facile capire quanto funzioni il vaccino).
In questo articolo abbiamo isolato i punti essenziali, tralasciando quelli dubbi o quelli che non portavano un contenuto d'informazione concreto.
Il vaccino
Frutto della ricerca dell'Institut de Recherce pour le Développement di Montpellier, il vaccino per la leishmaniosi canina si basa sulle proteine escrete/secrete di Leishmania (in ragione di 0,1 mg per ogni ml di vaccino), fondamentali in molte funzioni del ciclo del parassita (interazione con la cellula ospite, sviluppo del parassita, risposta immunitaria) con l'aggiunta di un adiuvante (Quillaja saponaria) che favorisce la risposta immunitaria di tipo 1.
Il vaccino ha lo scopo di indurre un'immunità cellulomediata di lunga durata. Le cellule dendritiche (specializzate nella cattura di antigeni: a differenza dei macrofagi, esse non sono in grado di fagocitare l'antigene, ma lo espongono sulla propria superficie in seguito all'interazione con esso) dermiche migrano nei linfonodi tubulari per presentare gli antigeni derivati da Leishmania ai linfociti T CD4 e CD8 che si accumulano nelle lesioni infiammatorie e operano per la distruzione del parassita.
Lo schema vaccinale (per cani di età superiore ai sei mesi) consiste in una prima iniezione, da ripetere altre due volte dopo 3 e 6 settimane, e poi c'è il richiamo dopo un anno; è necessario un test di negatività propedeutico alla vaccinazione. Per il primo anno il costo si aggira fra i 250 e i 300 euro (test e vaccinazioni).
La sicurezza del vaccino sembra decisamente confermata dai test condotti; come effetti collaterali si segnalano quelli tipici dei vaccini, quali una leggera ipertermia e rigonfiamenti cutanei nel luogo dell'iniezione.

Il vaccino è efficace?




Qui le cose si complicano. Purtroppo non si può rispondere con un semplice: sì! La marea di dati statistici che accompagna la documentazione dà sicuramente un'idea della serietà con cui l'azienda ha affrontato il problema, ma è anche una cortina fumogena su dati non molto ottimistici.
Anzi, il caso può essere proprio un utile esercizio per chi vuole muoversi nei meandri della statistica (vedi Migliora la tua intelligenza).
Esistono due difficoltà oggettive nella valutazione dell'efficacia.
1. La difficoltà di riprodurre l'infezione e la malattia in laboratorio. Si è ovviato al problema con l'esposizione dei cani in zone endemiche ad alto rischio; anche ammesso che tutti i cani vivessero nelle stesse condizioni, appare evidente che il tasso di rischio della zona influenza grandemente i risultati dal punto di vista statistico (il caso ideale si avrebbe in un luogo dove il 100% dei cani non vaccinati fosse positivo, tant'è che dei tre siti scelti, uno, Ibiza, è stato scartato perché presentava solo un 14% di esposizione a Leishmania).
2. I cani esposti alla Leishmania non possono essere classificati in due gruppi (tipo positivi/negativi), ma è necessario considerare 4 insiemi:
A) cani non infetti, cultura e PCR negative
B ) cani con infezione non ancora stabilita, cultura negativa, ma PCR positiva
C) cani infetti, ma asintomatici, PCR positiva e cultura positiva, ma assenza di sintomi
D) cani con malattia conclamata, PCR positiva e cultura positiva, presenza di sintomi tipici.
Ovviamente i quattro insiemi hanno casi borderline che possono falsare i risultati statistici.
Vediamo i risultati che sono stati ottenuti con uno studio di due anni su insiemi di cani (due gruppi di circa 60 soggetti) sufficientemente numerosi da essere statisticamente significativi (il problema non è quindi il basso numero di soggetti).
Il primo risultato è che il 43% dei cani vaccinati è risultato negativo (cioè sono rimasti nell'insieme A) dopo due anni mentre solo il 28% dei non vaccinati lo è rimasto.
Il secondo risultato è che la probabilità che si arrivi a un'infezione clinicamente attiva (insieme D) è 3,8 volte inferiore per i cani vaccinati rispetto agli altri.
Il terzo dato è che dopo due anni il 30% dei vaccinati presentava un'infezione (insieme C+D); nei due terzi di essi i sintomi erano così deboli (un concetto che statisticamente non è preciso e può falsare grandemente i risultati) da non poter essere dichiarati sintomatici (insieme D).
Frettolosamente, dal terzo punto si potrebbe concludere che il vaccino funziona al 70%. Ma non è così!
Infatti i valori ottenuti su un solo periodo non sono esaustivi. Per capirlo, provate a cercare in Rete la vita media di un trapiantato (umano) di cuore. Curiosamente nessuno vi dirà che è molto bassa, ma tutti si affanneranno a dire che a 3 anni la sopravvivenza è dell'X%. Una tecnica operatoria che avesse X=90 verrebbe recepita dal paziente come eccellente. Peccato che la statistica di sopravvivenza crolli dopo 3 anni!
Analogamente, per il vaccino per la Leishmania avere un solo periodo di 2 anni non permette di stabilire nulla. Anzi, paradossalmente se il vaccino funzionasse solo probabilisticamente, se 7 cani non sono infetti dopo due anni, basta un banale calcolo e si scopre che solo il 24% resta non infetto dopo 8 anni e solo l'11,7% dopo 12 anni. Percentuali veramente molto basse che diventano molto vicine a quelle dei cani non vaccinati.
Non a caso, molti veterinari consigliano di continuare a usare i rimedi topici con una strategia molto simile a quella con cui si tende a promuovere i poco efficaci dimagranti associati a dieta ipocalorica ed esercizio fisico (ma se si segue una dieta ipocalorica e si fa sport si dimagrisce, che bisogno c'è del dimagrante?).
Concordando con il parere del dott. Gradoni, il vaccino è "un primo, limitato progresso che però dimostra come sia possibile sperare in vaccino "moderno" per l'immunoprotezione da questa parassitosi".


www.albanesi.it/Veter/vaccino_leishmaniosi.htm
Allegati:
Ultima Modifica 11 Anni 7 Mesi fa da Hall.

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11 Anni 7 Mesi fa - 11 Anni 7 Mesi fa #11811 da emiliano
Risposta da emiliano al topic Re: Vaccino leishmaniosi utile a chi ?
Questo che tu citi è solo un PARERE........quello di Albanesi ......che in mezzo a qualcosa di giusto su altri argomenti dice parecchie castronerie di cui tu non sei sicuramente d'accordo......

Hai citato un parere e basta..... e per giunta di una persona non del settore ...........

Se io abitassi in un luogo a rischio.....al mio animale per sicurezza glielo farei......avrei sicuramente una copertura maggiore rispetto a non fare nulla........

e mi pare che facendogli il vaccino .......non è che il mio cane muore subito......per colpa sua no ?

Alla fine ognuno si deve fare la conta dei rischi e decidere.......
Nel caso del vaccino della poliomelite o del tetano.....c'è stato sicuramente un campione (una percententuale su migliaia o milioni di individui) a cui il vaccino ha fatto malissimo.....è vero.
Pero' sulla bilancia bisogna metterci anche i milioni di persone che sono rimasti in vita grazie a quel vaccino...........a cui non si pensa quando si punta il dito solo sui danni collaterali.
Alla fine tutto si riduce sempre ad una valutazione se siano piu numerosi i pro ...o i contro.
E questa trovo che dovrebbe essere una valutazione che dovrebbe rimanere sempre libera.......mai obbligatoria per Legge...........
Ultima Modifica 11 Anni 7 Mesi fa da emiliano.

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11 Anni 7 Mesi fa - 11 Anni 7 Mesi fa #11815 da emiliano
Risposta da emiliano al topic Re: Vaccino leishmaniosi utile a chi ?
Metti tutto l'articolo........e non solo un pezzettino estrapolato con il solo parere di Albanesi.....

;) ;) ;) ;) ;) ;) chissa' forse a leggerlo Tutto qualcuno potrebbe avere un idea diversa.....

www.leishmania.it/?p=1283


:evil: :evil: :evil: :evil: :evil:

Ma poi cosa mi posti ?????? il PARERE di ALBANESI..... UN LAUREATO IN INGEGNERIA ELETTRONICA ????????????????

:sick: :sick: :sick: :sick: :sick: :sick: :sick: :sick: :sick:

Sarebbe questo il Grande Esperto di cui tu citi l'AUTOREVOLE PARERE ???????????????

Magari cerca la prossima volta pareri se non proprio di Veterinari ....almeno di Laureati in Medicina o in Farmacia...........magari ci vai piu' vicino.....

:sick: :sick: :sick: :sick: :sick:
Ultima Modifica 11 Anni 7 Mesi fa da emiliano.

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11 Anni 7 Mesi fa #11825 da Hall
Risposta da Hall al topic Re: Vaccino leishmaniosi utile a chi ?

Metti tutto l'articolo........e non solo un pezzettino estrapolato con il solo parere di Albanesi.....

chissa' forse a leggerlo Tutto qualcuno potrebbe avere un idea diversa.....

www.leishmania.it/?p=1283


Hai ragione, quindi ora ti scrivo due righe tratte dal link da te postato:

3.3 Conclusioni generali sull’efficacia

Gli studi presentati nel dossier hanno confermato la difficoltà di valutare l’efficacia di un vaccino contro una malattia parassitaria caratterizzata da un’evoluzione e da manifestazioni eterogenee. La dimostrazione dell’efficacia del vaccino è stata basata su uno studio di campo della durata di due anni, che ha coinvolto cani vaccinati e controlli, esposti naturalmente all’infezione in zone ad alta endemia. Dopo questi due anni, il vaccino ha dimostrato di ridurre il numero dei cani che sviluppano un’infezione attiva nel gruppo dei vaccinati e, dal punto di vista del singolo cane, di ridurre significativamente la probabilità di infettarsi e di sviluppare la malattia. In condizioni di debole pressione infettiva, non è stato possibile individuare un beneficio chiaro derivante dalla vaccinazione.

Gli studi di laboratorio hanno fornito informazioni limitate, nonostante l’esecuzione di molte indagini biologiche come la valutazione dell’immunità umorale (IgG1 e IgG2 contro gli antigeni vaccinali e IgG totali) e cellulare: non è stato possibile definire in maniera netta alcun biomarker o profilo immunologico che fosse associato alla protezione dall’infezione. Tuttavia i dati delle prove sperimentali hanno mostrato che l’infezione può essere rilevata da 4 a 9 mesi dopo l’infezione sperimentale e che la vaccinazione determina una risposta costante ed omogenea. Comunque tale risposta non può essere collegata in maniera chiara alla protezione e alla risposta futura dei cani all’infezione.

Considerando la diversità dell’evoluzione dell’infezione ed il periodo d’incubazione variabile (che può essere anche di diversi mesi), è risultato difficile definire per questo vaccino i tempi quali l’inizio e la durata dell’immunità e della protezione negli studi di laboratorio, ma una durata dell’immunità di un anno dopo l’ultima ri-vaccinazione ed un inizio dell’immunità di 4 settimane, sono stati supportati dai dati di campo (1).
TOP
4. Valutazione beneficio/rischio

La valutazione del dossier presentato dalla ditta richiedente ha tenuto conto che questo vaccino è destinato ad un mercato limitato, e sono state implementate alcune riduzioni nei dati normalmente richiesti dal CVMP per l’autorizzazione dei vaccini secondo le linee guida sui dati richiesti per i prodotti veterinari immunologici per usi e specie minori (5).

CaniLeish® è il primo vaccino ad essere autorizzato per la profilassi contro l’infezione da Leishmania infantum in Europa. In considerazione della diffusione dell’infezione, della sua natura zoonotica e della difficoltà della terapia, benché i risultati sull’efficacia non abbiano mostrato la protezione completa dei cani vaccinati, si può concludere che la vaccinazione contro la leishmaniosi possa rappresentare un’alternativa valida e/o complementare ai mezzi che già sono a disposizione (terapeutici e profilattici). Anche se la protezione completa contro la leishmaniosi o l’eradicazione della malattia non sono possibili, questo vaccino è in grado di ridurre il rischio di sviluppare l’infezione attiva e la malattia a livello individuale, e di concorrere a diminuire l’incidenza della malattia al livello della popolazione canina. Inoltre, benché l’impatto epidemiologico globale non possa essere stimato dai dati del dossier, ci si può aspettare che, in relazione alla leishmaniosi, il miglioramento della situazione nel cane potrà avere un impatto positivo anche sulla salute umana. Infine nessun rischio grave è stato associato alla vaccinazione, neanche nei cani già infetti.

Secondo il CVMP il rapporto beneficio/rischio è a favore del primo e quindi del vaccino e quindi della concessione dell’autorizzazione.

Ma poi cosa mi posti ?????? il PARERE di ALBANESI..... UN LAUREATO IN INGEGNERIA ELETTRONICA ????????????????
Sarebbe questo il Grande Esperto di cui tu citi l'AUTOREVOLE PARERE ???????????????
Magari cerca la prossima volta pareri se non proprio di Veterinari ....almeno di Laureati in Medicina o in Farmacia...........magari ci vai piu' vicino.....


Lo so un ingegnere non è un medico, :huh: solo a loro sono permessi certi argomenti ..... ma c'e di peggio ... pensa a Pauling, laurea in chimica e si permetteva di dispensare consigli di salute B)

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11 Anni 7 Mesi fa #11849 da emiliano
Risposta da emiliano al topic Re: Vaccino leishmaniosi utile a chi ?

Hall ha scritto:

... pensa a Pauling, laurea in chimica e si permetteva di dispensare consigli di salute B)


Eh si certo....una Laurea in Chimica secondo te non c'entra nulla con chi studiava l ACIDO ASCORBICO.... :side: :side: :side: :side:

Mentre invece una Laurea in Ingegneria Elettronica.........ti mette allo stesso livello di un chimico.

:P :P :P :P :P :P

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11 Anni 7 Mesi fa #11925 da Odur
Risposta da Odur al topic Re: Vaccino leishmaniosi utile a chi ?
Partendo dal mio personalissimo parere che i vaccini sono metodi per spillare soldi a persone che godono di buona salute o in questo caso animali...

Consiglierei la lettura di questi libri:
1) www.macrolibrarsi.it/libri/__basta-vaccini.php
2) www.stefanocattinelli.it/libri.html
3) www.ilgiardinodeilibri.it/libri/__shock-al-sistema.php

Per quanto riguarda la Leishmaniosi , consiglio di leggere ques'articolo:

www.tipresentoilcane.com/2012/05/16/leis...-davvero-affidabile/

“ Riportiamo  infine il pensiero di due esperti:

Prof.L.Madeira De Carvalho (Facoltà di Medicina Veterinaria di Lisbona/Portogallo): ‘’Non potendo garantire ne efficacia, ne sicurezza, lo sconsiglio’’
Dott. Saverio Paltrenieri (membro del work in progress sulla leishmania gruppo SCIVAC -  sono gli esperti che dettano le linee guida da seguire per terapia e prevenzione): “Il gruppo di studio SCIVAC ritiene necessaria la pubblicazione su riviste internazionali scientifiche peer-rewied (cioè sostenute da 3 esperti internazionali) di studi prima di poter valutare il vaccino’’. “
Buona lettura
I seguenti utenti hanno detto grazie : Hall

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