RICERCHE AIRC
Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro
www.airc.it/media/Fondamentale/ottobre-2...evenzione-cancro.pdf
Cancro: i miti da sfatare
Circolano molte false informazioni sul cancro: se alcune di esse possono essere innocue, altre incidono negativamente sui comportamenti delle persone. Ecco qualche chiarimento.
Nessuna malattia come il cancro è oggetto di miti e credenze, superstizioni e informazioni falsate. Questo perché per molti anni su questo tema l'informazione per il grande pubblico ha preferito sorvolare, dato che l'argomento suscitava timore. E così dietro espressioni come 'malattia grave', 'male incurabile' eccetera si è creato un mondo di disinformazione, di convinzioni sbagliate e talvolta anche potenzialmente pericolose per la salute dell'individuo, perché non si mettono in atto, nella vita di tutti i giorni, i comportamenti più utili a prevenire questa malattia.
"Qualche anno fa l'American Cancer Society ha commissionato un sondaggio su alcune false credenze in materia di cancro per vedere quanto fossero diffuse" spiega Paolo Vineis, responsabile dell'Unità di ricerca in epidemiologia e genetica molecolare alla Human Genetics Foundation (HuGeF) di Torino e anche professore di epidemiologia ambientale all'Imperial College di Londra. "I risultati sono sconcertanti: un intervistato su quattro pensa che non è necessario modificare il proprio stile di vita in età giovanile per prevenire la malattia, tre persone su dieci sono convinte che i cellulari facciano venire il cancro (anche se si tratta di un argomento ancora molto controverso e oggetto di studio, per il quale non vi sono prove scientifiche definitive)".
Le credenze errate possono anche portare gli individui a comportarsi in modo negativo per la salute: per esempio la convinzione che operare un cancro può portare alla disseminazione delle cellule maligne, o che la radioterapia sia più pericolosa della malattia stessa possono indurre la persona a rifiutare cure che costituiscono invece la sua possibilità di salvezza. L'American Cancer Society segnala anche che il 28% degli intervistati è convinto che esista già una cura definitiva per il cancro, ma che per qualche ragione viene tenuta nascosta. È la cosiddetta 'teoria del complotto', che nasce ovviamente dalla inconscia difficoltà ad accettare che non vi possa essere un rimedio unico e definitivo contro una malattia ancora troppo spesso mortale, ma è quasi inutile dire che non ha alcun fondamento."
È però una teoria pericolosa, perché apre le porte ai ciarlatani, agli individui che si spacciano per scienziati incompresi e che sostengono di avere la soluzione al problema. Così i malati si affidano a loro invece di ricorrere a terapie di provata efficacia. Tutto ciò dipende in gran parte dalla mancanza di una cultura scientifica nella popolazione" continua Vineis. "Bisogna invece insistere con questo messaggio; solo la ricerca scientifica può contribuire a dare risposte ai dubbi degli individui, e quando le risposte non sono certe, ma solo ragionevolmente vere, è perché la ricerca deve procedere per successive approssimazioni. Le nozioni che acquisiamo ogni giorno grazie al lavoro dei ricercatori servono proprio a diradare le incertezze e a fornirci solide basi per scegliere la migliore cura possibile o il giusto comportamento".
Si dice che...
Fare esercizio fisico previene il cancro
VERO, alcuni tipi di cancro sono sensibili agli effetti del movimento, che ne riduce l'incidenza: la relazione diretta è stata dimostrata per il cancro del colon, dell'endometrio e del seno, mentre per altri, come quello della prostata, i dati non sono ancora sufficienti per trarre conclusioni definitive.
Anche se il meccanismo per cui l'attività fisica esercita un'azione anticancro non è ancora del tutto chiaro per alcuni tumori, chi fa sport si ammala meno di chi conduce una vita sedentaria perché il movimento induce l'organismo a produrre sostanze protettive o a ridurre il livello di infiammazione dell'organismo e le concentrazioni di sostanze pro-cancro (come alcuni ormoni femminili o l'insulina). Non si sa neanche a che età è meglio cominciare, ma questo vale solo per il cancro: l'esercizio, infatti, è utile per la prevenzione delle malattie cardiovascolari e per evitare l'osteoporosi. Per questi obiettivi, prima si comincia meglio è.
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Saluto le Amiche, Amici, e tutti i Componenti del Forum
Per dimostrare le realtà di quello che ho scritto riguardo alle cause e cure delle malattie, è sufficiente capire l'esatto meccanismo di azione dell'attività fisica, il quale tuttora non è chiaro per le Associazioni della Ricerca Medica.
Infatti, da questi articoli che ho inviato possiamo leggere gli studi dell'AIRC, anche questa importante Associazione per la ricerca sul cancro indica che praticare una regolare attività fisica è veramente consigliabile per la prevenzione e anche la cura del cancro, però, realtà molto importante, i ricercatori affermano che il meccanismo per cui l'attività fisica esercita un'azione anticancro NON E' ANCORA DEL TUTTO CHIARO.
Incredibile ma vero.
I Ricercatori di Medicina e i Medici consigliano l'esercizio fisico per la prevenzione e la cura del cancro e altre malattie degenerative ma non conoscono gli esatti meccanismi di azione terapeutica.
E allora qual'è una delle prime verifiche da controllare quando si pratica la costante attività fisica aerobica?
E' necessario controllare l'ossigenazione nel sangue, verificare se con il regolare esercizio otteniamo una maggiore ossigenazione nel plasma sanguigno, questa è stata la mia idea, e trovo davvero strano che questo controllo non è richiesto anche dai Ricercatori-Medici.
Se i Ricercatori richiedessero l'Emogasanalisi alle Persone che praticano la COSTANTE attività fisica, si ACCORGEREBBERO che i livelli dell'Ossigeno Disciolto la cui pressione parziale è indicata dalla pO2 arteriosa AUMENTANO nel sangue, indicando inequivocabilmente la direzione verso la quale vanno approfonditi gli studi.
In questo caso si ACCORGEREBBERO che l'Ossigeno Disciolto ha una CARATTERISTICA mai studiata dalle Scuole di Medicina, si accorgerebbero che l'Ossigeno è Paramagnetico nel sangue.
Dunque, questo paramagnetismo dell'Ossigeno a cosa può servire?
Pensandoci un pò risulterebbe chiaro che l'Ossigeno Paramagnetico, presente nel sangue in minima quantità, solo circa il 2% dell'intera ossigenazione ematica, non è utilizzato per la respirazione delle cellule, a questo scopo c'è l'ossiemoglobina, ma l'O2 proprio perchè paramagnetico è indispensabile per irradiare nel sangue l'energia elettrochimica necessaria per consentire la generazione dei potenziali elettrici di membrana, detti anche impulsi elettrochimici, o potenziali d'azione, i quali determinano l'attività bioelettrica di tutte le cellule del Cervello, del Cuore, e dei Muscoli, generando l'energia per le cellule di tutti gli altri organi del corpo.
Ecco qual'è l'esatto meccanismo di azione dell'attività fisica, è quello di AUMENTARE STABILMENTE l'Ossigeno Paramagnetico nel sangue, per merito dell'aumento del quale otteniamo quella maggiore energia elettrochimica che rafforza il Sistema Immunitario, producendo insieme la Rigenerazione Cellulare, ed è proprio grazie alla crescita delle Nuove Cellule che possiamo prevenire efficacemente o curare risolutivamente il cancro e altre malattie degenerative, beneficiando di una Vita più lunga in Buona Salute.
Possiamo quindi essere certi che l'aumento stabile dell'ossigeno nel sangue cura le malattie, "stranamente" però i medici non ritengono utile la cura delle malattie con l'aumento dell'ossigeno, ma, "vai a sapere perché".
Buon Sabato
Autore della discussione
