OFFERTE DI PRODOTTI VIA MAIL O MP

In un forum che tratta di salute e malattie, può succedere che improvvisamente qualcuno offra la soluzione tanto agognata, via mail o via messaggio privato.
DIFFIDATE sempre, controllate, ricercate e chiedete. Chiedete ad altri foristi se per caso conoscono questo prodotto, chiedete se esistono dei test e delle testimonianze attendibili.

Area dedicata alla scienza e tecnologia a tutto campo, dalle ricerche scientifiche ai nuovi prodotti tecnologici, dall'informatica alla matematica. Un mondo che diventa semplice da leggere e da capire, per restare al passo con i tempi.

Domanda L'acqua ha memoria. Montagnier

  • Clara
  • Avatar di Clara Autore della discussione
  • Offline
  • Platino Utente
  • Platino Utente
Di più
12 Anni 1 Mese fa #4681 da Clara
L'acqua ha memoria. Montagnier è stato creato da Clara
L'acqua ha memoria.
Montagnier: «Così si
diagnosticano le malattie»

Alcune sequenze di Dna possono indurre segnali elettromagnetici di bassa frequenza in soluzioni acquose altamente diluite, le quali mantengono poi “memoria” delle caratteristiche del Dna stesso: è quanto emerge da due studi paralleli, uno francese coordinato dal premio Nobel per la medicina Luc Montagnier, e uno italiano guidato dal fisico Emilio Del Giudice dell'International Institute for Biophotonics di Neuss (Germania), che hanno dato vita a una pubblicazione sul Journal of Physics.



Grazie a questo studio, spiegano i ricercatori, sarà possibile sviluppare sistemi diagnostici - finora mai progettati - basati sulla proprietà “informativa” dell’acqua biologica presente nel corpo umano: malattie croniche come Alzheimer, Parkinson, sclerosi multipla e artrite reumatoide, e malattie virali come Hiv, influenza A ed epatite C, “informano” l’acqua dell'organismo della loro presenza, emettendo particolari segnali elettromagnetici che possono essere poi “letti” e decifrati.



Non solo diagnosi, però. Anche la terapia potrebbe guadagnarci: la ricerca indica infatti la strada per arrivare a una migliore comprensione dei meccanismi di funzionamento del paradigma medico omeopatico ed omotossicologico. Intervenendo sulla memoria dell'acqua biologica, infatti, in futuro potrebbe essere prospettata la possibilità di realizzare rimedi farmaceutici senza effetti collaterali che basano il proprio meccanismo d’azione sull’acqua “informata” dal segnale elettromagnetico prodotto dalle sostanze in essa disciolte a bassissime concentrazioni (e quindi con i principi attivi altamente diluiti) e “attivata” tramite specifiche tecnologie chimico-fisiche. Farmaci dalle proprietà curative, ma che - grazie all’alta diluzione del principio attivo - sarebbero privi di effetti collaterali: “Il dato molto importante da sottolineare - spiega Giuseppe Vitiello, fisico teorico del Dipartimento di Matematica e informatica dell'Università di Salerno che ha partecipato allo studio italiano guidato da Del Giudice - è che una rivista ufficiale di fisica come il Journal of Physics ha pubblicato per la prima volta una ricerca che normalmente sarebbe di competenza di una rivista di biologia o medicina. Un passo ulteriore a dimostrazione che la moderna fisica quantistica può dare un contributo fondamentale alle ricerche mediche di frontiera”.

di red (26/07/2011)

Si prega Accedi o Crea un account a partecipare alla conversazione.

  • Clara
  • Avatar di Clara Autore della discussione
  • Offline
  • Platino Utente
  • Platino Utente
Di più
12 Anni 1 Mese fa #4684 da Clara
Risposta da Clara al topic Re: L'acqua ha memoria. Montagnier
COMUNICATO STAMPA
LA MEDICINA DEL FUTURO:
LE BASSE DOSI HANNO ORA UN FONDAMENTO SCIENTIFICO.
NUOVE PROSPETTIVE ANCHE PER L’OMEOPATIA

Straordinaria rivelazione – in anteprima mondiale – del
Premio Nobel Prof. Luc Montagnier in occasione del convegno
“Integrazione tra fisica, chimica e biologia alla base della medicina del futuro”
Milano, 1 ottobre 2009 – Luc Montagnier, Premio Nobel 2008 per la medicina, ha partecipato al convegno
“Integrazione tra fisica, chimica e biologia alla base della medicina del futuro”, tenutosi ieri a Milano presso
il Circolo della Stampa. Durante il suo intervento Luc Montagnier ha rivelato in anteprima mondiale
alcune sorprendenti scoperte relative alla natura del DNA umano, ottenute dal suo staff attraverso i
percorsi di ricerca sull’AIDS.
Partendo dal presupposto che il DNA si organizza intorno all’acqua, che è la base dell’organismo umano,
Montagnier ha dichiarato: “Questo principio è sempre stato evidente, ma è stato altrettanto trascurato, come
trascurate sono state le necessarie interazioni tra la medicina e la fisica, discipline che invece sono
strettamente interdipendenti, specie per quanto riguarda l'analisi della struttura dell'acqua. A queste nuove
scoperte siamo arrivati seguendo i nostri percorsi di ricerca sull'AIDS, collaborando con laboratori di varie
parti del mondo. Abbiamo utilizzato sensori a bassa frequenza, osservando sia i filtrati delle colture di virus
sia il plasma di persone infette. E ciò che abbiamo visto è una variazione nelle frequenze delle onde
elettromagnetiche, abbiamo osservato dei picchi nella fascia da 0 a 20.000 hertz”
Montagnier parla dunque di un vero e proprio fenomeno di "risonanza" nelle molecole dell'acqua quasi
che essa fosse "condizionata" e quindi "condizionabile". Questo condizionamento può essere interno od
anche esterno, ed in questo acquistano certamente peso certi fattori ambientali, come l'inquinamento
elettromagnetico delle nostre città. Al di la di questo, è dunque possibile affermare, in estrema sintesi, che
quando si diluisce una sostanza fino a far rimanere "solo acqua", essa mantiene comunque un suo
background elettromagnetico.
“Abbiamo svolto molti studi sui batteri - ha proseguito Montagnier – e ci sono segnali da parte di molecole
ad alto peso molecolare che anche se diluite alla 10 alla diciottesima mantengono un loro proprio
segnale: abbiamo dimostrato che questo fenomeno non dipende dalla quantità, ma è un fenomeno che
afferisce alla fisica quantistica, alla struttura fisica dell'acqua. Ad esempio abbiamo lasciato due distinte
provette in un contenitore di lega metallica che impedisce l'irradiazione verso l'esterno, ed abbiamo visto
che tra le due provette, una diluita a 10 alla terza ed una a 10 alla nona, c'era uno scambio di informazioni
e di connotazioni a livello molecolare. Questo ci ha dimostrato che le molecole hanno un loro background
elettromagnetico ed esso è in grado di trasferirsi da una molecola all'altra, da una provetta all'altra.
Abbiamo poi misurato questi fenomeni per settimane nel sangue dei pazienti, estraendo e misurando la parte
liquida del plasma umano. La maggior parte degli agenti patogeni, i batteri ma anche i virus, incluso l'HIV,
producono questi segnali. Noi li abbiamo mappati, con molte tecniche di disamina differenti, e quelle che
abbiamo visto è congruente con tutto quanto ho appena esposto”.
Occorre ovviamente raffinare l’interpretazione di questi fenomeni – hanno precisato gli esperti presenti al
congresso - ma quello che è certo è che rispetto agli esperimenti di Benveniste sulla memoria dell'acqua degli
anni ‘80, si è ora in grado di fare degli esperimenti e poi di ripeterli, esperimenti che hanno il requisito
della riproducibilità e quindi scientificamente attendibili. Tutto ciò potrebbe aiutare ad uscire dalla
logica del "tanto più alto è il dosaggio del farmaco, tanto più efficace è la terapia" – ha poi aggiunto
Montagnier - ed aprire nuove interessanti prospettive terapeutiche basate su paradigmi differenti da quelli
indagati fino ad oggi.
All’intervento del Premio Nobel è seguito un interminabile applauso di diversi minuti, ed i contenuti della
sua relazione sono stati commentati “a caldo” in modo estremamente positivo da molti accademici
presenti, con parole come “innovativo, entusiasmante, questa è la medicina del futuro”, come confermato
dal breve videoclip scaricabile all’indirizzo internet www.youtube.com/gunatv
www.guna.it/news.php?id=249

Si prega Accedi o Crea un account a partecipare alla conversazione.

Di più
12 Anni 1 Mese fa #4693 da francois
Risposta da francois al topic Re: L'acqua ha memoria. Montagnier
Bisogna tenere ben presente che i medici di qualunque scuola hanno una formazione impostata sul toccare, palpare, sezionare, ecc. ossia tutte cose pratiche e manulai, alle quali si aggiungono delle valutazioni personali, legate alla specializzazione, alla formazione, alla esperienza.

Purtroppo, questa categoria manca in assuluto della conoscenza della Fisica Atomica e di tutti i suoi risvolti, per cui sarà sempre difficile impostare un discorso comune, resterà sempre un discorso tra due sordi che parlano due linguaggi diversi, con la differenza che la medicina classica non intende ragioni.

Si prega Accedi o Crea un account a partecipare alla conversazione.

Tempo creazione pagina: 0.549 secondi