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Domanda Fibroblasti e disturbi di ansia

  • Clara
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11 Anni 11 Mesi fa #8923 da Clara
Fibroblasti e disturbi di ansia è stato creato da Clara
Ippocampo chiave del rapporto fra FGF2 e disturbi di ansia e umore





NICOLE CARDON







NOTE E NOTIZIE - Anno IX - 21 maggio 2011.

Testi pubblicati sul sito www.brainmindlife.org della Società Nazionale di Neuroscienze “Brain, Mind & Life - Italia” (BM&L-Italia). La sezione “note e notizie” presenta settimanalmente note di recensione di lavori neuroscientifici selezionati dallo staff dei recensori fra quelli pubblicati o in corso di pubblicazione sulle maggiori riviste e il cui argomento rientra negli oggetti di studio dei soci afferenti alla Commissione Scientifica, e notizie o commenti relativi a fatti ed eventi rilevanti per la Società Nazionale di Neuroscienze.





[Tipologia del testo: RECENSIONE]



È stata rilevata, in soggetti affetti da disturbi dell’umore, un’alterazione del sistema del fattore di crescita del fibroblasto (FGF, da fibroblast growth factor), che include una riduzione di FGF2 nell’ippocampo. La frequente connessione fra disturbi d’ansia e disturbi dell’umore, prima fra tutte la depressione da stress, accresce l’interesse per questo dato molecolare che ha attratto l’attenzione di molti gruppi di ricerca, anche se non è stato ancora possibile stabilire se le alterazioni sono la causa o l’effetto della fisiopatologia dei disturbi psichici in questione. Cortney A. Turner e colleghi hanno condotto un interessante lavoro che ha dimostrato uno stretto rapporto fra FGF2, sviluppo dell’ippocampo e fenotipo ansioso, giungendo a risultati di notevole interesse (Turner C. A., et al. Fibroblast growth factor-2 (FGF2) augmentation early in life alters hippocampal development and rescues the anxiety phenotype in vulnerable animals. Proceedings of the National Academy of Science USA 108 (19), 8021-8025, 2011)[1].

Cortney A. Turner e colleghi provengono dal Molecular and Behavioral Neuroscience Institute e Department of Psychiatry, University of Michigan.

I fattori di crescita dei fibroblasti[2], inizialmente identificati sulla base della loro proprietà di stimolare la proliferazione di queste cellule del connettivo, hanno una distribuzione molto estesa nell’organismo ed agiscono su un gran numero di tipi cellulari. Ad esempio, stimolano la proliferazione dei neuroni durante l’embriogenesi e delle cellule della glia durante tutta la vita. Nel sistema nervoso maturo sono presenti in quantità rilevanti solo due membri della famiglia: FGF1, detto anche FGF acido, ed FGF2, detto anche FGF basico.

I ricercatori hanno accertato che l’FGF2 nella fase iniziale della vita modifica il ritmo della neurogenesi, con una precoce accelerazione intorno all’epoca dello svezzamento, seguita da una decelerazione in età adulta. Cosa che determina un aumento di densità del giro dentato, importante sede di neurogenesi, con un maggior numero di neuroni. Per verificare l’impatto sulle risposte emozionali dell’FGF2 nella fase precoce della vita, Turner e colleghi hanno usato ratti selettivamente incrociati per differenze nella risposta locomotoria alla novità.

I ratti incrociati selettivamente per la bassa risposta (bred low-responder, bLR) mostravano bassi livelli di locomozione indotta dalla novità e manifestavano alti livelli di comportamento simil-ansioso e simil-depressivo, nel paragone con quelli incrociati come high-responder (bHR).

L’esposizione all’FGF2 nella fase precoce della vita riduceva il comportamento simil-ansioso dei roditori bLR, che presentano un alto grado di atteggiamenti ed attività considerate equivalenti agli stati ansiosi umani, senza alterare altri parametri comportamentali e senza produrre effetti sui ratti bHR.

I ricercatori hanno allora studiato gli effetti sull’espressione genica dei neuroni ippocampali. A tal fine, hanno impiegato la laser capture microscopy del giro dentato, seguita da microarray analysis, riscontrando una differenza di espressione genica nei ratti bLR esposti nella fase precoce della vita all’FGF2, rispetto ai bLR trattati con un veicolo. È emerso che alcuni dei geni espressi in maniera differente e positivamente associati all’ansia, erano regolati verso il basso, mentre i geni che promuovono la sopravvivenza cellulare erano regolati verso l’alto.

Nel complesso, i risultati emersi da questa sperimentazione, per il cui dettaglio si rimanda alla lettura integrale del testo del lavoro originale, dimostrano un ruolo chiave dell'FGF2 nella traiettoria di sviluppo dell’ippocampo, così come nella modulazione in età adulta del comportamento equivalente ai sintomi ansiosi umani, ed indicano potenziali obiettivi a valle per il trattamento dei disturbi psichiatrici dello spettro dell’ansia.



L’autrice della nota, che ringrazia la dottoressa Isabella Floriani per la correzione della bozza, invita alla lettura delle recensioni di argomento connesso che compaiono nelle “Note e Notizie”.


Nicole Cardon
BM&L-21 maggio 2011

www.brainmindlife.org
I seguenti utenti hanno detto grazie : nadiuccia

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