Numerose evidenze scientifiche dimostrano l’esistenza di un’associazione inversa tra la durata del sonno e il rischio di insorgenza di numerose malattie, tra cui il Diabete, l’obesità e le malattie coronariche.
Lo studio della relazione tra la durata del sonno ed il rischio di Ipertensione, invece, ha portato finora a risultati inconcludenti, soprattutto in termini di valutazione dell’impatto di fattori come età e sesso su tale associazione.
Il presente lavoro è stato condotto al fine di valutare l’effetto della durata del sonno sul rischio di Ipertensione in soggetti stratificati per età e sesso. Per questo motivo sono stati analizzati i dati di 71.455 soggetti, partecipanti alle National Health Interview Surveys statunitensi.
Classificando i soggetti in funzione della durata del sonno (<6, 6, 7, 8, 9 e ≥10 ore/giorno), si osserva che la Prevalenza di Ipertensione risulta rispettivamente del 32,4%, 25,5 %, 22,2 %, 23,2 %, 25,5 e 32,5%; emerge pertanto una associazione a “U” tra durata del sonno e rischio di Ipertensione.
Nel complesso, e rispetto al gruppo preso come riferimento (durata del sonno=8 ore), si riscontra un aumentato rischio di Ipertensione negli adulti che riportano una durata del sonno sia troppo breve (<6 ore/giorno: Odds Ratio (OR)=1,49) e sia troppo lunga (≥10 ore/giorno: OR=1,20).
La stratificazione dei soggetti in funzione dell’età e del sesso fa inoltre emergere che il rischio di Ipertensione aumenta, per una durata del sonno <6 ore/giorno, nelle donne con più di 65 anni (OR=1,44) e negli uomini con età tra 45 e 64 anni (OR=1,29) e, per una durata ≥10 ore/giorno, nelle donne con 45-64 anni (OR=1,45).
In conclusione, i risultati di questo studio dimostrano l’esistenza di un’associazione complessa, e non lineare, tra la durata del sonno e rischio di Ipertensione; l’associazione è influenzata da fattori quali sesso e età, e, nel complesso, suggerisce una durata ottimale del sonno compresa tra 7 e 9 ore.
www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/22052075