OFFERTE DI PRODOTTI VIA MAIL O MP

In un forum che tratta di salute e malattie, può succedere che improvvisamente qualcuno offra la soluzione tanto agognata, via mail o via messaggio privato.
DIFFIDATE sempre, controllate, ricercate e chiedete. Chiedete ad altri foristi se per caso conoscono questo prodotto, chiedete se esistono dei test e delle testimonianze attendibili.

In questa area del forum potrete trovare le ricerche scientifiche inerenti alle vitamine ed ai minerali.

Domanda Scrivere fa molto bene alla salute.

  • soani
  • Avatar di soani Autore della discussione
  • Visitatori
  • Visitatori
9 Anni 1 Giorno fa - 9 Anni 1 Giorno fa #39494 da soani
Scrivere fa molto bene alla salute. è stato creato da soani
www.compressamente.blogspot.it/2015/04/s...g-fa-molto-bene.html

SCRIVERE FA BENE ALLA SALUTE: MIGLIORA L’UMORE, RIDUCE LO STRESS, GUARISCE LE FERITE EMOTIVE E FISICHE (EMOTIONAL AND PHYSICAL HEALTH BENEFITS OF EXPRESSIVE WRITING)

La scrittura ha molti vantaggi che vanno ben oltre il semplice arricchimento del nostro vocabolario.
Non importa quale sia la qualità della prosa, è l’atto stesso dell’impugnare in mano una penna a portare benefici sia per la salute fisica sia per quella mentale.

L’umore, i livelli di stress, i sintomi depressivi sono solo alcuni degli aspetti a risentirne positivamente.
In uno studio del 2005 sui benefici per la salute emotiva e fisica della scrittura espressiva, i ricercatori hanno scoperto che buttare già qualche riga dalle tre alle 5 volte nel corso dei 4 mesi di ricerca, spendendo ogni volta dai 15 ai 20 minuti, aveva fatto la differenza nel migliorare la vita delle persone analizzate.

Scrivendo su eventi traumatici, stressanti o emotivi, i partecipanti avevano significativamente più probabilità di avere un minor numero di malattie e di essere meno colpiti da traumi.
I partecipanti alla fine, infatti, avevano passato molto meno tempo in ospedale, avevano avuto una pressione sanguigna più bassa e
avevano una funzionalità epatica migliore rispetto ai loro omologhi che non si erano dedicati alla pratica della scrittura.

Si scopre, addirittura, che la scrittura può fare in modo che le ferite fisiche guariscano più velocemente.

Nel 2013, i ricercatori neozelandesi hanno monitorato il recupero delle ferite da biopsie medicalmente necessarie su 49 adulti sani.
Gli adulti hanno scritto i loro pensieri e sentimenti per soli 20 minuti, tre giorni di fila, due settimane prima della biopsia. Undici giorni dopo, il 76% dei pazienti monitorati che si era esercitato nella scrittura era completamente guarito. Il 58% non aveva recuperato.
Lo studio ha concluso che scrivere di eventi dolorosi ha aiutato i partecipanti a dare un senso degli eventi e a ridurre angoscia.

Anche coloro che soffrono di malattie specifiche possono migliorare la loro salute attraverso la scrittura.
Gli studi hanno dimostrato che le persone con asma che scrivono hanno meno attacchi rispetto a quelli che non lo fanno.
Lo stesso vale per i malati di AIDS e per i malati di cancro che si aprono, scrivendo, a prospettive più ottimistiche e possono verificare un effettivo miglioramento della qualità della vita.

“Quando le persone hanno la possibilità di scrivere di sconvolgimenti emotivi, spesso sperimentano un miglioramento della salute,” ha detto James W. Pennebaker che ha condotto la ricerca sulla scrittura presso l’Università del Texas a Austin Pennebaker. “Si ammalano di meno e hanno dei cambiamenti nel loro sistema immunitario”.

Come mai?
Pennebaker ritiene che l’atto della scrittura espressiva permetta alle persone di fare un passo indietro e valutare la loro vita. Invece di essere morbosamente ossessionati dell’evento, possono concentrarsi per superarlo.
In questo modo, i livelli di stress si abbassano e la salute corrispondentemente migliora.
Non dovete essere un romanziere o riflettere costantemente su momenti più traumatici della vostra vita per ottenere questi grandi benefici.

Anche tenere un blog o scrivere articoli è sufficiente per vedere i risultati.
Uno studio ha trovato che scrivere dei post potrebbe innescare il rilascio di dopamina e produrre lo stesso effetto benefico della corsa o dell’ascoltare musica.

FONTE: Huffingtonpost
casabenessere.wordpress.com/2015/04/10/s...-expressive-writing/
Ultima Modifica 9 Anni 1 Giorno fa da .

Si prega Accedi o Crea un account a partecipare alla conversazione.

  • Avatar di
  • Visitatori
  • Visitatori
8 Anni 11 Mesi fa #39574 da
Ehm, non riesco a leggere tutti i post subito e cosí sono riuscita solo oggi a leggere questo :blush:

se permetti, Soani, mi piacerebbe raccontare la mia esperienza e chi non é interessato non ha che da passare oltre e cambiare pagina :lol: :lol:

come la maggior parte delle ragazzine anch´io ho tenuto sempre un diario ma, devo ammettere, che ci scrivevo solo quando le cose andavano male, quando avevo dei problemi grossi, quando improvvisamente la realtá era cosí pesante e pressante da non riuscire piú a portarla sulle spalle. E cosí ho continuato nella mia vita da adulta.
Quando anni fa mi arrivó la diagnosi ufficialmente funesta ( :lol: :lol: ) ricominciai a scrivere e, devo ammettere,v di nuovo, che non la smisi piú (per esempio ...vedi questo forum) :lol: :lol:
cominciai pochi giorni dopo, durante il mio soggiorno in ospedale (5 giorni da inferno puro), buttai su carta le mie paure, le mie incertezze e alla fine i miei desideri. Lo scrivere di getto mi permetteva di iniziare un processo che mi portava ad esternare sentimenti e sensazioni
generalmente quando cominciavo a scrivere era perché volevo solo sfogarmi, alleggerirmi, volevo cercare di buttare fuori pesi per me insostenibili e disumani ma, dopo alcune pagine mi trovavo improvvisamente a scrivere frasi con significati che non avevo (coscientemente) mai pensato e quando poi, alla fine, rileggevo mi trovavo a stupirmi di ció che avevo messo blu su bianco (non uso mai penne con inchiostro nero)
Insomma, quello che cerco di dire é che per me lo scrivere é stato ed é una specie di autoanalisi, un mezzo per tirare fuori pensieri nascosti,é come se improvvisamente si aprissero armadi e cassetti chiusi a chiave e il loro contenuto si riversasse fuori senza ritegno e senza remore alcune, tutto viene fuori, tutto quello che per diverse ragioni noi stessi celiamo o vogliamo celare a ... noi stessi.

Beh, in poche parole, concordo con quanto scritto nell´articolo postato da Soani, l´unica cosa che vorrei ancora aggiungere é che non solo lo scrivere puó portare a quella che si potrebbe definire liberazione e sollievo, ci sono anche metodi come per esempio il dipingere o il comporre musica. L´importante é riuscire ad esternare quello che si cerca di nascondere per paura o insicurezza:
aprire le porte e le finestre per fare uscire quei fantasmi che ululano e ci spaventano ma, ci siamo mai chiesti se per caso i fantasmi ululano solo perché vogliono essere portati fuori dai labirinti della nostra mente? :whistle:
Chissá! :)

Si prega Accedi o Crea un account a partecipare alla conversazione.

Di più
8 Anni 11 Mesi fa #39592 da elena
Risposta da elena al topic Scrivere fa molto bene alla salute.
Credo che Laura ci darà una bella risposta in proposito.
Quanto al dipingere, io posso garantire che ha un effetto terapeutico molto più spinto, perché si fa terapia con le onde di forma e i colori che si mettono su tela
Mi viene in mente la storia della grande pittrice Artemisia Gentileschi, che per curare il proprio trauma ( fu ripetutamente stuprata e subì anche un processo ignobile, inoltre anche il padre pare fosse coinvolto, in ogni caso il padre era pittore di minore spessore rispetto alla figlia) fece una serie di quadri, taluni retrodatandoli a bella posta, dove testimoniando ( si suppone) chi l'avesse stuprata ( Susanna e i vecchioni) scaricò la sua rabbia su tela ( la serie di Giuditta che taglia la testa a Oloferne, Giuditta e la sua ancella), altrettanto fece pure per dichiarare lo stato in cui venivano giudicate le sue opere, (quindi comprate e sovvenzionate, parliamo della prima metà del 600) rispetto a quelle dei coetanei pittori uomini, a prescindere dalla reale qualità delle sue tele (unanimemente riconosciuta eccelsa, oggi)
Basta mettere artemisia Gentileschi immagini su google e poi vedrete se è una verità o una bugia la bellezza suggestiva delle sue tele

Si prega Accedi o Crea un account a partecipare alla conversazione.

  • Avatar di
  • Visitatori
  • Visitatori
8 Anni 11 Mesi fa - 8 Anni 11 Mesi fa #39597 da
sí, credo anch´io che Laura magari scriverá due righe a proposito :)
Ultima Modifica 8 Anni 11 Mesi fa da .

Si prega Accedi o Crea un account a partecipare alla conversazione.

Di più
8 Anni 11 Mesi fa #39615 da Laura80
Risposta da Laura80 al topic Scrivere fa molto bene alla salute.
Care Elena e Cecilia, scrivo volentieri qualcosa sul tema, d'altra parte chiedermi di scrivere qualcosa sulla scrittura è (come si dice dalle mie parti) come invitare un'oca a bere... :blush:

Io pure ho sempre amato scrivere, e il classico diario mi ha accompagnato per tanti anni della mia adolescenza.
Tante volte la scrittura mi ha fatto sentire meno sola e mi ha permesso di esprimere sentimenti e pensieri che a certe età è difficile dire.

Però è da adulta che ho iniziato a capire davvero quanto sia importante poter scrivere di sé, di quello che si pensa e si prova.
Alcune volte mi sono trovata a dover scrivere per forza di me, soprattutto per lavoro. Tutte le volte è difficile. Anche se sono costretta a farlo, e ho delle scadenze da rispettare, faccio sempre molta fatica a cominciare. Trovo mille scuse per rimandare.
Eppure, tutte le volte, quando finalmente comincio a farlo, qualcosa si scioglie, e a un certo punto non è più faticoso, ma è bello.
Non saprei trovare un altro aggettivo: è proprio bello.

La scrittura ha tanti aspetti positivi secondo me: permette di pensare, di rielaborare delle cose vissute o provate, di poter dare loro un nome e uno spazio. Questo a volte ti salva la vita (quella mentale sicuramente), come raccontava Cecilia.
Ma c'è di più: quando scrivo in un certo senso è come se prendessi le distanze da certe cose prima troppo vicine per poter essere viste e pensate. Posso vedere (proprio fisicamente, scritte sul foglio) cose che prima non potevo vedere. Posso guardarle da un'altra prospettiva. Se serve, posso chiuderle in un cassetto, o tenerle ben in vista per ricordarmene.
Quindi la scrittura ha a che fare con la separazione, secondo me. Qualcosa di me si stacca, prende forma, e posso manipolarlo.

Non solo: lo scritto è mio, ma non è più solo mio e non è più del tutto mio. Cecilia l'ha spiegato bene: se si rilegge quello che si scrive a volte ci si stupisce. L'ho scritto io? O un altro? O un altro Io?
E chi legge? Nel momento in cui legge, non è forse anche un po' suo quello che ho scritto?
Quindi la scrittura introduce un elemento terzo, triangola una relazione che prima era solo tra me e me.
È un atto di svelamento dell'inconscio, e di apertura a una relazione.

E ancora: secondo me la scrittura, anche perché ha a che fare con la separazione, mi fa perdere qualcosa.
Non solo perché ciò che scrivo non è più solo mio, ma anche perché per ogni cosa che scrivo ce n'è una che non scrivo. Per ogni parola che scelgo ce ne sono mille che non ho scelto. La scrittura circoscrive i significati, definisce qualcosa nel momento in cui scelgo di dire proprio ciò che dico e non altro. Un simbolo sarebbe tutt'altro. Le parole, pur nel loro significato simbolico, fanno a patti col significato condiviso. Quindi secondo me la scrittura c'entra col lavoro del lutto. Lascio qualcosa di me, sia in ciò che scrivo che in quello che decido di non scrivere.

Sono d'accordo poi con Elena sull'analogo valore di altre forme espressive. Winnicott le collocava tutte in un'area transizionale tra me e non-me, tra realtà interna ed esterna. Ciò che produco, sia uno scritto, un dipinto o una sinfonia o altro, appartiene a due mondi contemporaneamente, è un po' dentro e un po' fuori.

Mio figlio ama disegnare. Tutti sappiamo quanto sia importante per i bambini. È il loro modo di rielaborare ciò che gli succede, e di comunicarlo. Un disegno di un bambino è come una finestra sul suo mondo interno, e questo vale anche per noi, se riusciamo a non dimenticarcelo e a correre il rischio. Già, il rischio...perché non sappiamo come i nostri scritti o disegni saranno accolti dall'Altro.

Quando ha iniziato l'asilo, mio figlio ha fatto fatica: da bravo coccolone quale è sempre stato, non è stato facile separarsi dai suoi affetti per dedicarsi ad amici e maestre. I primi tempi erano lacrime...
Le maestre hanno chiesto i primi giorni di scuola ai bambini di disegnare il loro viso su un cartellone, che è stato poi appeso in bella mostra nell'aula. Immaginate 25 facce stilizzate, che erano più o meno tutte uguali: capelli diversi, ma espressioni tutte sorridenti.
Tutte tranne una: mio figlio, con mano tremolante, aveva disegnato una bocca triste e grosse lacrime che scendevano dagli occhi.
Le maestre e le altre mamme erano imbarazzate e mortificate nel commentare la sua espressione, della serie : "Mi dispiace per te, povera mamma col figlio disadattato....".
Io ero orgogliosa. Perché lui era riuscito a essere esattamente se stesso, senza cedere all'accondiscendenza. Era triste, piangeva, e si era disegnato così, fiducioso che il mondo avrebbe accolto il suo stato d'animo come comprensibile e sensato rispetto al momento importante che stava vivendo.
Ora all'asilo ci va più che volentieri e non piange più da allora, ma penso spesso a quel suo disegno.
Penso che anche noi staremmo meglio se potessimo fare come lui: mettere noi stessi su un foglio, senza filtri o paure, con fiducia :)
I seguenti utenti hanno detto grazie :

Si prega Accedi o Crea un account a partecipare alla conversazione.

  • Avatar di
  • Visitatori
  • Visitatori
8 Anni 11 Mesi fa #39616 da
Sinceramente ti ringrazio per il magnifico scritto che ci hai regalato, almeno io lo vedo e sento come un regalo :)
sei riuscita a sviluppare ed ampliare le parole che avevo scritto e anche quelle che non avevo scritto :lol:

Mi piacerebbe peró, se non ti dispiace, dissentire parzialmente su un paio di punti e ovviamente parlo solo per me

1-

Quindi la scrittura ha a che fare con la separazione, secondo me. Qualcosa di me si stacca, prende forma, e posso manipolarlo.

manipolarlo?forse fraintendo quello che vuoi dire ma se non é cosí posso solo dire che io non riesco, c´é una mia vecchia e amatissima amica che spesso mi dice che io scrivo in maniera teleguidata :lol: :lol: :lol:
(che ne so! magari mi prende in giro da anni e ancora non l´ho capito! :lol: :lol: :lol: )
quando io comincio a scrivere so bene da dove voglio partire ma non so mai dove vado a finire, la penna, o i polpastrelli se uso la tastiera di un pc, vanno da sé, si muovono liberamente e le parole e le frasi prendono forma in una maniera che potrei definire autonoma, potrei dire che a volte scrivo quasi senza rendermi conto di cosa scrivo, é come se ci fosse un filo che direttamente collega le mani e una parte del mio cervello con tutti i suoi meandri e ... vanno da sé, le parole scaturiscono come dal nulla, voilá!

2-

secondo me la scrittura, anche perché ha a che fare con la separazione, mi fa perdere qualcosa.

no no, io, invece, ho la netta sensazione di guadagnarci invece che di perderci, io trovo una parte di me, quella che ama giocare a nascondino, la trovo e la porto allo scoperto anche se so che le parole che sono nate dalle mie dita sono quelle che ha scelto lei, quella che gioca a nascondino, sono le parole che lei stessa mi ha suggerito, proprio quelle e non altre

ma concordo, la scrittura, cosí come il linguaggio parlato, sono molto limitanti ed é questa triste convinzione che mi porta a volte a maledire chi ci ha volutamente castrato i cervello (almeno il 95%) e limitati alle parole sia scritte che parlate
ecco perché ho sottolineato che ci sono altre espressioni ben piú elevate e complete che non le parole, come l´arte che invece di parole usa le sensazioni.

Penso che anche noi staremmo meglio se potessimo fare come lui: mettere noi stessi su un foglio, senza filtri o paure, con fiducia

probabilmente sbaglio o pecco di presunzione: io penso di riuscirci, di riuscire ad esprimermi senza filtri alcuni, ammetto, peró, che questi miei scritti sono privati proprio per la nuditá estremamente vulnerabile che questi mostrano
un foglio puó diventare uno specchio e lo scritto la nostra immagine riflessa, sí, scrivere fa molto bene alla salute ma, come spesso é, bisogna aver amore per la veritá, per le veritá che noi stessi nascondiamo a noi stessi e inoltre dobbiamo superare la paura di guardare all´immagine di noi stessi che improvvisamente si puó mostrare senza veli.

Si prega Accedi o Crea un account a partecipare alla conversazione.

Tempo creazione pagina: 0.684 secondi