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Domanda Intervista a Voeikov, sangue e luce

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9 Anni 3 Mesi fa #35868 da Clara
Intervista a Voeikov, sangue e luce è stato creato da Clara
Intervista al Prof. Voeikov

Spesso non ci chiediamo quale rapporto vi possa essere tra le nostre cellule, i nostri organi, i nostri corpi e gli altri corpi viventi. Possiamo considerarlo dal punto di vista fisico, matematico, biologico, filosofico, ambientale; ma ci siamo mai chiesti se riusciamo a vederlo dal punto di vista globale? Cosa li unisce?
Il concetto delle singole discipline, la conoscenza profonda di un singolo ramo scientifico, è troppo ristretto per arrivare alla completa conoscenza dei fenomeni. Pochi scienziati coraggiosi, con nuova coscienza, prendono in considerazione anche altri fenomeni ed eventi a cui non riusciremmo a dare spiegazioni con le nozioni della ricerca scientifica sperimentale. Ad esempio un fattore che influenza notevolmente i nostri sensi è la luce, ma che rapporto vi è tra le strutture viventi e la luce? Esistono energie che influenzano la creazione e la evoluzione della vita? Dire che il nostro corpo sia strutturato dalla luce, sembra un’immaginazione fantastica, ma oggi possiamo dire che uno scienziato lo ha provato con una serie di prove sperimentali che aprono le porte all’origine ed al manifestarsi della vita.

Presso la cattedra di Biochimica, della Università di Mosca, nel laboratorio del prof. Voeikov, si studia l’Unicità dei Sistemi Biochimici.

“I punti di vista moderni hanno basato la costruzione del sistema vivente dal basso, – mi spiega il professore, scostando un groviglio ordinato di palline che ricostruiscono una struttura molecolare – si dice che le sostanze siano costituite di vari complessi biologici come una macchina in cui si cambiano i pezzi. Però io dico che ogni pezzo ha le sue funzioni e tutto quello che farà, dipende da tutto l’organismo insieme, perché esistono certi fili di collegamento”.

Ecco – ribatto – quali sono?”

“Con le sole leggi del sistema nervoso o di quello ormonale, non possiamo spiegare nel tempo e nello spazio l’unità del corpo. Esistono altri collegamenti che fanno diventare unico il corpo e Alexander Gurvic, all’inizio del secolo, li ha chiamati «Campo di collegamenti morfogenetici», che sono quelli a cui va incontro la prima cellula umana quando si sviluppa nel corpo adulto. Lui ha anche postulato che esiste un campo energetico biologico, fatto di vibrazioni a vari livelli. Sappiamo che il corpo è fatto di liquidi e di molecole, ma ogni molecola ha la sua vibrazione e tutto è un campo vibrazionale. La forma vivente usa tutto, noi siamo il risultato, il nostro corpo è l’armonica riunione di tutte le vibrazioni di molecole, cellule, organi che influiscono l’uno sull’altro. Ogni cellula può essere sia autonoma che comandata dal corpo”.

Si influenzano reciprocamente anche per le malattie?

“Possiamo fare paragone con uomo e società nel loro stato di salute-malattia. La malattia interviene quando c’è dominanza di una delle parti. Nel caso della cellula, se questa domina, diventa cancerogena. Il dominio del corpo produce sclerosi, malattie psichiche, distrofie. Noi studiamo questo e lo dimostriamo nelle varie situazioni. Nella sua struttura, il corpo è movimento continuo, per cui la vita è un processo senza sosta come l’elettrone che vibra intorno al nucleo. Oggi la genetica molecolare studia il DNA e i GENI come strutture molto stabili e conservate, mentre in realtà si muovono e vibrano come dice Gurvic: «La vita è un processo strutturante e quindi le leggi principali sono processi variabili». Abbiamo l’esempio della Luce: il fotone ha dinamica costante, se lo fermi muore. La luce è la base delle strutture viventi ed abbiamo costruito strumenti per studiare queste vibrazioni dei corpi biologici”.

A quali risultati lei è arrivato?

“Qualunque oggetto vivo è generatore di vibrazioni luminose. L’oggetto che abbiamo preso in esame è il sangue umano che esprime tanta luce, anche se non la vediamo ad occhio nudo. Siamo arrivati al punto che, esaminando la sua luminosità, si possono avere dati diagnostici della persona e riconoscere da chi si è preso il sangue. Il sangue di una persona sana ha una buona luminosità, mentre quello malato ha flussi luminosi anomali. Inoltre il sangue conservato a lungo, produce altri tipi di flussi”.

A cosa sono dovute queste manifestazioni luminose?

“Nel sangue ci sono continue reazioni chimiche. Nel tessuto vivo quasi tutte le molecole sono in condizione dinamica. Questa agitazione si stabilisce con la respirazione cellulare, ed è la causa da cui nasce l’illuminazione. Quando il sangue esprime questi flussi vuol dire che esprime la sua energia, mentre il tessuto sano non la perde per caso, non si esprime a vuoto, la usa interamente. È come una squadra di pallavolo in cui, quando c’è gioco, la palla non cade, quando cade si ferma il gioco”.

Allora sangue sano e malato non esprimono la stessa luminosità?

“Se prendiamo due campioni di sangue e li mettiamo vicini, separati da un vetro, uno infettato da microbi e l’altro sano, succede che ì flussi che si liberano dal sangue sano, aiutano il sangue accanto, malato, che ne riceve l’energia”.

Questo scambio avviene anche tra persone vicine?

“Senz’altro. Abbiamo anche scoperto che queste reazioni non ubbidiscono alle leggi chimiche. Facciamo un esempio: se cambiamo la temperatura ad un processo che provochiamo nel sangue, si dovrebbe variare la reazione, ma non è così. Ho provocato nel sangue una reazione immunologica, cambiando la temperatura entro i limiti fisiologici di 35/38°. Solo quando il processo di variazione di temperatura arriva ad un livello stazionario, il sangue reagisce ma con ritardo. La linea a spirale del grafico è la memoria, perché il sangue ricorda il suo stato precedente e tende a restarci. In genere l’uomo è sempre un po’ malato, ma la Natura è più intelligente e tende a difendersi. Sarebbe meglio imparare dalla Natura, invece di inventare leggi diverse”.

Comprendiamo dunque come il sangue rivesta ruolo fondamentale come sede del flusso vitale, attraverso cui ogni parte del corpo vibra in sintonia con l’essere vivente che è una unità. Possiamo proprio pensare di essere fatti di polvere e di luce.

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