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Domanda I neuroni delle coccole..

  • soani
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11 Anni 1 Mese fa #18197 da soani
I neuroni delle coccole.. รจ stato creato da soani
Carezze..quel segreto nascosto sottopelle.

La carezza e' qualcosa di unico.
Abbiamo sulla pelle dei nervi speciali x percepirla e delle zone speciali nel cervello x goderne il calore.
Il senso del tatto va bene x toccare gli oggetti normali.

Per la pelle delle persone amate la natura ci ha dotato di un "organo" diverso: un circuito nervoso che
parte dalle mani,finisce nella testa ed e' dedicato esclusivamente alle coccole,sia nell'uomo che negli animali.
Questo "senso della carezza" si aggiunge agli altri cinque.
Non sente i pizzichi,resta indifferente se urtiamo uno spigolo.
La sua unica funzione e' percepire i segnali della pelle che indicano affetto,amicizia,gioco e amore
all' interno di un gruppo.
"I neuroni del massaggio che spiegano come mai sia un piacere essere accarezzati"e' il titolo di copertina
di Nature oggi.

La rivista racconta la scoperta delle cellule nervose specializzate nella
percezione di un tocco affettuoso.
Gli autori sono i neuroscienziati del California Institute of Technology di Pasadena,che hanno studiato un
gruppo di topolini sottoposti a un massaggio simile a quello della mamma.
I neuroni dell'affetto non si limitano ad attivarsi al momento della carezza.
A loro volta producono nel cervello una sensazione di gratificazione e relax:

ecco perche' di coccole non siamo mai sazi.

A mettere i ricercatori sulla pista dei" neuroni dei massaggi affettuosi" era stata un decennio fa
una donna svedese che,a causa di una malattia infettiva aveva perso il senso del tatto,
ma non la sensibilita' alle carezze.
Non sentiva nulla se la si colpiva con uno schiaffo ma percepiva "una sensazione piacevole" quando
la si accarezzava con le dita o con una piuma a una velocita' di circa tre centimetri al secondo.
Nel suo cervello il tocco gentile era associato all'attivazione di arre legate alle emozioni e all'eccitazione sessuale.

"Ipotizzammo-spiego' all'epoca il ricercatore dell'ospedale universitario di Goteborg Hakan Olausson-
che esistessero dei nervi incaricati di trasmettere al cervello la sensazione piacevole di una carezza".

I "sensori delle coccole" - si e' scoperto oggi- sono distribuiti sulla pelle a eccezione del palmo delle mani e
delle piante dei piedi e con una concentrazione maggiore su avambracci e viso.
Che la natura abbia dato tanta importanza a un meccanismo come la carezza,addirittura dedicandole un
circuito di neuroni specializzato,e' stupefacente solo all'apparenza.
I deficit emotivi mostrati dai bambini cresciuti in orfanotrofio e privati del contatto fisico con i genitori
sono infatti noti da tempo.
E molti animali non nascondono il loro piacere quando possono strofinarsi o coccolarsi fra loro o con l'uomo:
dai gatti che fanno le fusa alle scimmie che passano ore a pulire il pelo ai compagni con cui vogliono stringere amicizia.

Dall' ipotesi alla dimostrazione:
oggi i ricercatori del Caltech sono riusciti effettivamente a individuare i "neuroni delle coccole".
Con un esperimento sui topolini hanno osservato le terminazioni nervose che producono una particolare proteina
se vengono massaggiate affettuosamente.
E hanno dimostrato che qst sensori sono insensibili a stimoli diversi come pizzichi o pressioni.

A differenza delle fibre nervose normali,che trasmettono le sensazioni alla velocita' di 60 metri al secondo,
il" canale delle carezze" non ha nessuna fretta e fa arrivare il suo messaggio al passo di un metro al secondo.
Gli stessi massaggi troppo frettolosi(con una velocita' superiore ai 10 centimetri al secondo) perdono la loro
carica di dolcezza e sensualita',tanto da essere derubricati al ruolo di sensazioni tattili anonime.
Pur essendo lento,il segnale della coccola non conosce ostacoli e viene percepito anche in presenza di
una sensazione di dolore.

L'ipotesi secondo cui il palmo della mano e' meno sensibile alle carezze e' legata probabilmente alla distinzione
fra fibre nervose lente e veloci. Un organo prensile dalle funzioni cosi complesse e raffinate e' infatti inzeppato
di fibre rapide,e questo andrebbe a discapito di quelle dedicate alle coccole.
In compenso,il "senso" della carezza e' fra i piu' sviluppati gia' al momento della nascita.
E l'emozione piacevole nel cervello non viene prodotta solo dal contatto diretto con la pelle altrui,ma anche-e con
pari intensita' -dall' osservazione di un altro individuo mentre viene accarezzato.

La scienza delle coccole,
partita alla scoperta di uno dei segnali sociali piu' potenti e misteriosi dell' uomo e di molti altri animali,
e' oggi uno dei temi piu' affascinanti fra quelli affrontati nei laboratori.

Peccato solo che i ricercatori del Caltech non si accontentino,e ci promettano un giorno anche un farmaco
capace di simulare le coccole,stimolando le fibre nervose ad hoc
QUANDO DI COCCOLE VERE C'E' CARESTIA.

www.ricerca.repubblica/archivio/repubbli...topelle-cosi-le.html
:-):-)

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