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Domanda Vaccino per le malattie autoimmuni, dr. Roudier

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11 Anni 2 Mesi fa #17364 da Clara
Lettera in cui il dott. Roudier spiega il suo vaccino, questo medico, immunologo 87enne lavora ora a S.Marino


Miei Cari Colleghi,


Il trattamento immuno-modulatore é stato utilizzato in primo luogo nei reumatismi infiammatori post-streptococchi, una quarantina d'anni fa.
Con l'evoluzione delle conoscenze biologiche, le indicazioni si sono ampliate, e si estendono oggi all'insieme delle malattie auto-immuni.
Questo trattamento mira a proteggere i marcatori H.L.A. del malato, contro degli eventuali errori di riconoscenza del "me" ( se stessi ) , da parte delle cellule immuno-competenti.
Questo è il caso tipo di un sistema automatico che "devia", e non adempie più il programma per il quale è stato concepito. Ciò vuol dire che esso non dispone di un sotto-programma adeguato alla situazione che deve affrontare :
Si tratta, in generale, dell'incontro di un micro-organismo patogeno, portatore di un antigene mimetico, di uno dei marcatori definendo il "me" (marcatore H.L.A.).

La concezione attuale del modo di trasmissione dell'informazione, nel caso di una immuno-modulazione terapeutica, per trattare una malattia auto-immune, è il seguente :

1 Le immuno-globuline sono portatrici dell'informazione che permette la loro auto-regolazione. Questo spiega il loro tasso costante in uno stesso paziente, malgrado gli incontri microbici, batteriologici o virali ripetuti ogni giorno.

1 E' possibile utilizzare le immuno-globuline del rapporto per modulare la risposta immunitaria. (Confrontare l'articolo di Srini Kaveri in " Journal of Clinical Investigation" febbraio 1996. pag.865-869 :
"Antibodies to a Conserved Region of HLA Class I Molecules, Capable of Modulating CD8T Cell-Mediated Function, are present in Pooled Normal Immuno-globulin for Thérapeutic Use". INSERM Unità 430. Ospedale Broussais.75.014. PARIS).

E' necessario conoscere il gruppo HLA classi 1 e 2 per comprendere il meccanismo dell'errore di riconoscimento del "me".
Così le più grandi patologie infiammatorie reumatiche sono il fatto di pazienti HLA DR 4. Il marcatore HLA DR 4 comporta 12 sotto-gruppi, dei quali molti, del fatto della sequenza QKRAA, sono chimicamente apparentati a degli antigeni di capside del Cito-megalo-virus, e del virus di Epstein-Barr. Questi sono DR B1* 04.01; BR B1* 04.04; DR B1* 04.05 e DR B1* 04.08.
Il marcatore H.L.A. DR 1 ha gli stessi caratteri antigenici di uno dei sottogruppi di DR 4 portatori della sequenza QKRAA.
L'HLA DR 7 é imitato da un antigene di capside comune a tutti gli epatovirus.
L'HLA DR 2 e i suoi sottogruppi DR 15 e DR 16 sono imitati da un antigene di capside del virus varicella-zona.
Questo è uno dei grandi meccanismi della patologia infiammatoria.
Le spondiliti sono spesso HLA B27. Questo marcatore dell'uomo è imitato da una serie di batteri. Chlamydia Trachomatis; Yersinia Enterocolitica; Salmonella Typhi murium.
Il B35 è imitato da un antigene membranoso comune a tutta la numerosa famiglia degli streptococchi.

Ben inteso io non domando, e non utilizzo i risultati del gruppo HLA, che per la diagnostica e il trattamento delle affezioni auto-immuni.
Il trattamento immunologico permette di controllare circa il 90% delle spondilartriti, e dal 60 al 70 % delle artriti. I suoi migliori risultati sono tuttavia ottenuti nel trattamento delle arteriti, (tutte le forme), dove non esiste ad oggi alcun fallimento conosciuto. Tali risultati nella patologia arteriale mi han portato a cercare di migliorare l'ossigenazione cerebrale dei pazienti colpiti dalla malattia dell'Alzheimer. Noto spesso una stabilizzazione dei disordini neurologici.
Certe endocrinopatie: diabete giovanile insulino-dipendente, tiroiditi, sono talvolta in grado di essere così trattate.
Le rectocoliti, e illeiti di Crohn danno spesso dei buoni risultati.
Infine, ultime in data, le sclerosi a placche HLADR 2, DR 15 e DR 16 sono notevolmente controllate tramite l'innumo-modulazione.

Il trattamento immunologico delle artriti è incompatibile con gli immuno-soppressori, e i corticoidi a lungo decorso. Viceversa esso è perfettamente compatibile con l'Apranax o l'Aspirina.
Dal punto di vista farmacologico, gli allergeni utilizzati sono di altissima diluizione di Polygamma, o di Sandoglobuline nel Solvente per Allergeni Pasteur, o Lavoisier. Io preferisco d'altra parte parlare di solvente "attivato", perché non utilizzo che delle diluizioni molto superiori alla dodicesima diluizione centesimale, che corrisponde in numero d'Avogadro.
Di fatto non c'è molecola reale dell'anticorpo "informatore" nell'allergene utilizzato. (Il termine Polygamma che compare sulla domanda di intesa preliminare indica semplicemente l'origine dell'informazione utilizzata per indurre la tolleranza immunitaria della sequenza QKRAA).

Questo permette di conservare l'essenziale della risposta immunitaria, la tolleranza indotta tramite il trattamento, nel caso di un paziente HLA DR4 , limitandosi al piccolo peptide QKRAA, che costituisce la somiglianza antigenica tra l'ospite e il virus.

Vi segnalo un'indicazione di questo metodo, in una "situazione di disperazione". Un certo numero di malattie genetiche, sono delle malattie immuno-genetiche, ciò vuol dire che la mutazione in causa realizza la semplice permutazione il semplice scambio di un aminoacido su una proteina.
La proteina mutata è funzionale tanto quanto la proteina originale. Ma essa non è conforme allo schema memorizzato dal sistema immunitario. Una volta che la proteina mutata è localizzata, il sistema immunitario applica il sotto-programma di rigetto dei tessuti estranei…e ciò fin quando il malato ne muore !

Possiamo utilizzare le tecniche anti-rigetto preconizzate cioè raccomandate nelle malattie auto-immuni, per proteggere le proteine mutate, minacciate di distruzione dal fatto dell'errore di riconoscimento del "me".

Delle affezioni come la Malattia di Friedreich ( frataxine), di Charcot-Marie-Tooth, certe retiniti pigmentarie, la Miotonia di Thomsen, certe miopatie (distrofina per la malattia di Duchenne), e le muco-viscidosi ( proteine C.F.T.R), si lasciano così stabilizzare.

Per ciò che riguarda la PCR, l'utilizzo dell'immuno-modulazione dà dei risultati accettabili. Essa non necessita che di due intradermiche a settimana. Ciò riduce il costo sociale del trattamento di colui che fa uso delle due iniezioni settimanali.
La durata di un tale trattamento dipende dalla gravità del meccanismo in causa. Essa è al minimo di 18 mesi.
Generalmente l'utilizzo della immuno-modulazione, fino a quando è possibile, conduce a delle economie importanti in rapporto al trattamento medicamentoso corrispondente.

Dal punto di vista legale, vi rinvio

2 alla decisione definitiva resa dalla camera disciplinare del Consiglio Regionale Rhône-Alpes dell'Ordine dei Medici (17 Maggio 1992),
3 alla decisione resa il 28 Settembre 1994 dalla Sezione delle Assicurazioni Sociali dello stesso Consiglio,
4 alla decisione definitiva resa l'8 Aprile 1995 dalla camera disciplinare del Consiglio Regionale Rhône-Alpes dell'Ordine dei Medici,
5 alla decisione della Sezione delle Assicurazioni Sociali del Consiglio Nazionale dell'Ordine dei Medici, resa il 10 Dicembre 1997, sui ricorsi in appello del CPCAM di Lione e Saint-Etienne.


Vi prego di gradire i miei saluti più sentiti.

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11 Anni 2 Mesi fa #17368 da Clara
qui indirizzo e numero di telefono, chi fosse interessato chieda di Elena che è la segretaria di Roudier

S.H. Health Service – Poliambulatorio Medico Privato a San Marino - Via Dei Paceri 86/A, 47891 Falciano, Repubblica di San Marino
Tel. 0549.909299 - Fax 0549.909299 - info@sh.sm - C.O.E. SM04367
I seguenti utenti hanno detto grazie : elena

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11 Anni 2 Mesi fa #17418 da Clara
patologie trattate - pathologies traitées
Con il metodo del Dottor Roudier si trattano molte patologie fra le quali: poliartrite reumatoide, sclerosi multipla, spondiloartrite anchilosante, sclerosi laterale amiotrofica, Malattia di Still, diabete giovanile insulino dipendente, fibromialgia, artrite reumatoide, uveite, retinite pigmentosa, sclerodermia, psoriasi, sarcoidosi, lupus, malattia di Crhon (....) e altre malattie meno comuni, per maggiori informazioni contattare la segreteria.
Avec la méthode du Docteur Roudier on traite de nombreuses maladies notamment: polyarthrite rhumatoïde, sclérose en plaques (SEP), spondylarthrite ankylosante, sclérose latérale amyotrophique (SLA), Maladie de Still, diabète insulino-dépendant juvénile, fibromyalgie, arthrite rhumatoïde, uvéite, rètinite pigmentaire, sclérodermie, psoriasis, sarcoidose, lupus, maladie de Crhon (....) et d'autres maladies moins communes, pour plus d'information contacter le secrétariat.
dr-roudier.blogspot.it/2012/01/patologie...logies-traitees.html

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11 Anni 2 Mesi fa - 11 Anni 2 Mesi fa #17421 da Clara
Ho cominciato la serie di cinque inizienioni del vaccino proprio ieri per la mia autoimmune, anche se l'integrazione ha giovato tanto penso che il vaccino farà la differenza.
Il dr.Roudier è un immunologo ricercatore che ha curato negli anni migliaia di persone col risultato che la sua ricerca pare non sia stata convalidata dalle varie commissioni per cui gli era stato priobito in Francia la somministrazione ai pazienti. All'età di 85 anni è dovuto fuggire a S. Marino per poter continuare a curare le persone. La prima sèerimentazione la fece su di sè più di 50 anni fa, avendo egli una artrire autoimmune, le sue mani sono ancora oggi salde e perfette, il suo spirito lucido.
Gli effetti delle cinque somminstrazioni si vedono nel tempo.Il vaccino poi è da ripetere ogni sei mesi .
Io sono molto molto fiduciosa, anche perchè ho parlato al telefono con persone che hanno fatto la cura con esiti a dir poco prodigiosi.
Un grazie a questo scienziato.
Ultima Modifica 11 Anni 2 Mesi fa da Clara.
I seguenti utenti hanno detto grazie : yagoo40, Francesca, elena

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11 Anni 2 Mesi fa #17423 da francois
Ogni malattia autoimmune è connessa con altrettanti diversi microorganismi patogeni, che ne sono la causa di innesco.

Fare un vaccino significa inibire la crescita di qualcuno dei microorganismi patogeni, ma sarà impossibile fermarli tutti, bisognerebbe fare tanti vaccini.

Pertanto, l'uso dei vaccini nelle malattie autoimmuni darà solo qualche risultato limitato.

Non è questa la strada per colpire tali malattie alla radice.

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11 Anni 2 Mesi fa #17425 da Clara
Non hai capito Francois, il senso della cura di Roudier non è quello di inibire nessuna crescita di nessun microrganismo patogeno, il prodotto studiato da lui va a proteggere l' HLA ingannando in un certo senso il sistema di difesa che non si rivolge più contro il sè, e che viene orientato verso un enzima che è presente nel siero iniettato in altissime diluizioni omepotatiche e trasportato da una immunoglobulina.

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