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Domanda CURCUMA CONTRO IL CANCRO E NON SOLO
- Beppe
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Principi attivi: pigmmenti polifenolici chiamati Curcuminoidi (3-6% del rizoma), i principali sono: la Curcumina (circa 75%), la Demetossicurcumina (circa 20%), la Bisdemetossicurcumina (circa 3%);
Pianta originaria dell’India, dove il rizoma viene bollito, essiccato al sore e raffinato. L’India è il maggior produttore della curcuma. Viene chiamata anche Zafferano d’India ed è utilizzata da secoli in cucina anche per la preparazione de curry.
Il curcuminoide più studiato è la Curcumina.
Le proprietà dimostrate sono: antinfiammatoria, antiossidante, immunostimolante, anticancerogena, ipocolesterolemizzanti.
Azione antiossidante:
E’ esercitata tramite un effetto spazzino delle specie reattive dell’ossigeno (anioni superossido, perossido di idrogeno), inibizione della superossidazione lipidica e dell’ossidazione delle LDL
Attività antinfiammatoria:
Esercitata tramite inibizione delle cicloossigenasi e delle lopoossigenasi.
Attività antimutagena e anticancerogena:
Recentemente molti studi in vitro e in vivo hanno dato conferma che i curcuminoidi inibiscono il cancro e gli stadi di iniziazione promozione e progressione dello sviluppo di questa patologia.
Tramite azione antiossidante, interferenza sul metabolismo dell’acido arachidonico, inibizione dell’angiogenesi, aumento della frequenza dell’apoptosi, interferenze con alcuni modi di trasduzione del segnale, critici per la proliferazione cellulare, inibizione delle cicloossigenasi e delle lopoossigenasi a livello del colon, e inibizione dell’enzima farnesil protein transferasi.
Oltre alla sua attività nella prevenzione della trasformazione maligna e nell’inibire la crescita tumorale, la curcumina potrebbe avere anche un potenziale antimetastatico; si è dimostratoche inibisce la metalloproteinasi-9 di matrice in una lenea cellulare di carcinoma epatocellulare umano.
La possibile attività anticancerogena può essere in parte attribuita alla loro capacità di inibire l’attivazione dei fattori di trascrizione NF-KappaB e AP-1. Inoltre queste sostanze si sono dimostrate bersagliodel meccanismo di segnale angiogenico che fa capo al fattore 2 di crescita dei fibroblasti (FGF-2) e possono inebire l’espressione della gelatinasi B nel processo angiogenetico.
La curcumina ha mostrato in vitro, una diminuzione dose-dipendente della mutagenicità di varie sostanze, compreso il benzo(alfa)pirene e il condensato del fumo del tabacco.
Difende dal danno al DNA prodotto nei linfociti da condensato di fumo di petrolio.
La curcumina e la genisteina , un fitoestrogeno della soia (sappiamo che i fitoestrogeni hanno attività estrogenica o antiestrogenica , perché occupano i recettori dell’estrogeno naturale, ma essendo meno potenti di quest’ultimo, l’azione farmacologica che ne deriva è un’azione antiormonale), hanno mostrato la capacità di inibire la crescita delle cellule mammaria umane positive agli estrogeni indotte da una miscela di pesticidi o da estradiolo.
Quando la curcumina e la genisteina sono aggiunte insieme alle cellule, si osserva un effetto che porta a una totale inibizione dell’induzione cellulare.
La curcumina e la genisteina come integratori, dopo uno stile di vita corretto, possono quindi essere d’aiuto nella prevenzione del tumore alla mammella.
Alcune prove cliniche:
Somministrando 1,5 g curcumina die a 16 fumatori cronici, per 30 giorni, si è ridotta in modo significativo l’escrezione urinaria dei mutageni; nei 6 soggetti non fumatori, serviti da controllo, non c’è stata nessuna escrezione con le urine.
Un estratto etanolico al 50% di curcumina e una pomata contenente curcumina hanno migliorato i sintomi in persone con lesioni cancerose esterne che non rispondevano ai trattamenti convenzionali. Si è riscontrata una diminuzione dell’odore della lesione nel 90% dei casi, una diminuzione di essudato e prurito. Nel 10% dei pazienti si è ridotta l’ampiezza della lesione.
A Taiwan, ricercatori hanno effettuato una sperimentazione clinica in fase-1 somministrando per 3mesi dosi scalari da 500, 1000, fino a 12g die di curcumina a pazienti con 5 condizioni di rischio:
- cancro alla vescica resettata di recente
- malattia di Bowen
- neoplasia intraepiteliale cervicale
- leucoplasia orale
- metaplasia intestinale dello stomaco.
Essi hanno seguito 25 pazienti, ai quali hanno dosato la curcumina nel siero e nelle urine; non è stata riscontrata nessuna tossicità fino a 8g/die (al di sopra di questa dose, il consistente volume del farmaco era inaccettabile per i pazienti).
I picchi massimi nel sangue si avevano dopo 1-2 ore e diminuivano entro 12 ore.
In uno dei 4 con neoplasia intraepiteliale cervicale e in 1 dei 7 con leucopenia orale il tumore è progredito, mentre in 2 dei 7 con leucoplasia orale, in 1 dei 6 con neoplasia intestinale, in 1 dei 2 con vescica asportata, in 1 dei 4 con neoplasia intraepiteliale cervicale e in 2 dei 6 con malattia di Bowen, si sono osservati miglioramenti degli esami istologici delle lesioni precancerose.
Questa sperimentazione clinica ha confermato l’attività antitumorale e chemiopreventiva della curcumina e la non tossica fino a 8g/die per 3 mesi.
Anchel'attività antiossidante gioca il suo ruolo.
Le specie reattive dell’ossigeno (ROS) possono attivare l’AP-1 e il fattore NF-KappaB. Inoltre il fattore FGF-2 induce l’attivazione dell’AP-1 attraverso i ROS prodotti dalla NDAPH ossidasi.
I curcuminoidi, come antiossidanti, possono interferire con l’attività del FGF-2 nella stimolazione dell’AP-1 e possono inibire l’attivazione di NF-KappaB e AP-1.
L’attività antinfiammatoria può essere esercitata attraverso l’inibizione del COX (ciloossigenasi) e della LOX (lipoossigenasi), la riduzione del rilascio di ROS da parte dei neutrofili stimolati, l’inibizione dell’AP-1 e del NF-KappaB, e l’inibizione dell’attivazione delle citochine pro-infiammatorie come TNF (tumor necrosis factor)-alfa e dell’ILinterleuchine-1-beta.
Queste sono le proprietà della sola Curcumina (secondo il mio parere, molto più potenti a quelle riportate sopra) senza modificazione dello stile di vita, senza integrazione ortomolecolare e senza sinergia con altri fitofarmaci eccezionale tipo i POLIFENOLI DEL TE’ VERDE.
Saluti
Beppe
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- Nemo67
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Beppe ha scritto: Specie botanica: Curcuma longa L. (Famiglia Zingiberaceae).
Principi attivi: pigmmenti polifenolici chiamati Curcuminoidi (3-6% del rizoma), i principali sono: la Curcumina (circa 75%), la Demetossicurcumina (circa 20%), la Bisdemetossicurcumina (circa 3%);
Pianta originaria dell’India, dove il rizoma viene bollito, essiccato al sore e raffinato. L’India è il maggior produttore della curcuma. Viene chiamata anche Zafferano d’India ed è utilizzata da secoli in cucina anche per la preparazione de curry.
Il curcuminoide più studiato è la Curcumina.
Le proprietà dimostrate sono: antinfiammatoria, antiossidante, immunostimolante, anticancerogena, ipocolesterolemizzanti.
Azione antiossidante:
E’ esercitata tramite un effetto spazzino delle specie reattive dell’ossigeno (anioni superossido, perossido di idrogeno), inibizione della superossidazione lipidica e dell’ossidazione delle LDL
Attività antinfiammatoria:
Esercitata tramite inibizione delle cicloossigenasi e delle lopoossigenasi.
Attività antimutagena e anticancerogena:
Recentemente molti studi in vitro e in vivo hanno dato conferma che i curcuminoidi inibiscono il cancro e gli stadi di iniziazione promozione e progressione dello sviluppo di questa patologia.
Tramite azione antiossidante, interferenza sul metabolismo dell’acido arachidonico, inibizione dell’angiogenesi, aumento della frequenza dell’apoptosi, interferenze con alcuni modi di trasduzione del segnale, critici per la proliferazione cellulare, inibizione delle cicloossigenasi e delle lopoossigenasi a livello del colon, e inibizione dell’enzima farnesil protein transferasi.
Oltre alla sua attività nella prevenzione della trasformazione maligna e nell’inibire la crescita tumorale, la curcumina potrebbe avere anche un potenziale antimetastatico; si è dimostratoche inibisce la metalloproteinasi-9 di matrice in una lenea cellulare di carcinoma epatocellulare umano.
La possibile attività anticancerogena può essere in parte attribuita alla loro capacità di inibire l’attivazione dei fattori di trascrizione NF-KappaB e AP-1. Inoltre queste sostanze si sono dimostrate bersagliodel meccanismo di segnale angiogenico che fa capo al fattore 2 di crescita dei fibroblasti (FGF-2) e possono inebire l’espressione della gelatinasi B nel processo angiogenetico.
La curcumina ha mostrato in vitro, una diminuzione dose-dipendente della mutagenicità di varie sostanze, compreso il benzo(alfa)pirene e il condensato del fumo del tabacco.
Difende dal danno al DNA prodotto nei linfociti da condensato di fumo di petrolio.
La curcumina e la genisteina , un fitoestrogeno della soia (sappiamo che i fitoestrogeni hanno attività estrogenica o antiestrogenica , perché occupano i recettori dell’estrogeno naturale, ma essendo meno potenti di quest’ultimo, l’azione farmacologica che ne deriva è un’azione antiormonale), hanno mostrato la capacità di inibire la crescita delle cellule mammaria umane positive agli estrogeni indotte da una miscela di pesticidi o da estradiolo.
Quando la curcumina e la genisteina sono aggiunte insieme alle cellule, si osserva un effetto che porta a una totale inibizione dell’induzione cellulare.
La curcumina e la genisteina come integratori, dopo uno stile di vita corretto, possono quindi essere d’aiuto nella prevenzione del tumore alla mammella.
Alcune prove cliniche:
Somministrando 1,5 g curcumina die a 16 fumatori cronici, per 30 giorni, si è ridotta in modo significativo l’escrezione urinaria dei mutageni; nei 6 soggetti non fumatori, serviti da controllo, non c’è stata nessuna escrezione con le urine.
Un estratto etanolico al 50% di curcumina e una pomata contenente curcumina hanno migliorato i sintomi in persone con lesioni cancerose esterne che non rispondevano ai trattamenti convenzionali. Si è riscontrata una diminuzione dell’odore della lesione nel 90% dei casi, una diminuzione di essudato e prurito. Nel 10% dei pazienti si è ridotta l’ampiezza della lesione.
A Taiwan, ricercatori hanno effettuato una sperimentazione clinica in fase-1 somministrando per 3mesi dosi scalari da 500, 1000, fino a 12g die di curcumina a pazienti con 5 condizioni di rischio:
- cancro alla vescica resettata di recente
- malattia di Bowen
- neoplasia intraepiteliale cervicale
- leucoplasia orale
- metaplasia intestinale dello stomaco.
Essi hanno seguito 25 pazienti, ai quali hanno dosato la curcumina nel siero e nelle urine; non è stata riscontrata nessuna tossicità fino a 8g/die (al di sopra di questa dose, il consistente volume del farmaco era inaccettabile per i pazienti).
I picchi massimi nel sangue si avevano dopo 1-2 ore e diminuivano entro 12 ore.
In uno dei 4 con neoplasia intraepiteliale cervicale e in 1 dei 7 con leucopenia orale il tumore è progredito, mentre in 2 dei 7 con leucoplasia orale, in 1 dei 6 con neoplasia intestinale, in 1 dei 2 con vescica asportata, in 1 dei 4 con neoplasia intraepiteliale cervicale e in 2 dei 6 con malattia di Bowen, si sono osservati miglioramenti degli esami istologici delle lesioni precancerose.
Questa sperimentazione clinica ha confermato l’attività antitumorale e chemiopreventiva della curcumina e la non tossica fino a 8g/die per 3 mesi.
Anchel'attività antiossidante gioca il suo ruolo.
Le specie reattive dell’ossigeno (ROS) possono attivare l’AP-1 e il fattore NF-KappaB. Inoltre il fattore FGF-2 induce l’attivazione dell’AP-1 attraverso i ROS prodotti dalla NDAPH ossidasi.
I curcuminoidi, come antiossidanti, possono interferire con l’attività del FGF-2 nella stimolazione dell’AP-1 e possono inibire l’attivazione di NF-KappaB e AP-1.
L’attività antinfiammatoria può essere esercitata attraverso l’inibizione del COX (ciloossigenasi) e della LOX (lipoossigenasi), la riduzione del rilascio di ROS da parte dei neutrofili stimolati, l’inibizione dell’AP-1 e del NF-KappaB, e l’inibizione dell’attivazione delle citochine pro-infiammatorie come TNF (tumor necrosis factor)-alfa e dell’ILinterleuchine-1-beta.
Queste sono le proprietà della sola Curcumina (secondo il mio parere, molto più potenti a quelle riportate sopra) senza modificazione dello stile di vita, senza integrazione ortomolecolare e senza sinergia con altri fitofarmaci eccezionale tipo i POLIFENOLI DEL TE’ VERDE.
Saluti
Beppe
Sottoscrivo per esperienza diretta,dosaggi compresi. Risultati gia' da 3 gr al di'.
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- Leonardo
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tu che prodotto assumi o hai assunto?
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- alex86
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www.amicafarmacia.com/unicur-curcumina-f...da-20-compresse.html
"Not all cakes comes with hole"
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- Beppe
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Bisogna tenere conto anche della scarsissima quantità di vitamine presenti nel prodotto e della grossa quantità di eccipienti.
Insomma, qualitativamente ed economicamente, conviene sempre la materia prima.
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- Claudiano60
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