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Domanda Sulla Medicina Ufficiale

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8 Anni 7 Mesi fa #42768 da alexpio
Risposta da alexpio al topic Sulla Medicina Ufficiale

PinoFronzi 1 ha scritto:
Alexpio, normalmente gli atti respiratori sono dai 12 ai 16 al minuto.


Lo so Pino, lo so. Era per fare un esempio esagerato, ma tu ovviamente non l'hai voluto capire.

Te lo rifaccio supponendo che i miei atti respiratori siano 16 al minuto ed io abbia necessita' di incrementarli perche' la mia PO2 e' bassa. Come faccio ad aumentarli se non respiro piu' velocemente? 1 ciclo completo richiede 3.75 secondi, se i miei atti sono 16 al minuto. Se voglio aumentarli solo di 2 cicli al minuto e portarli a 18, ogni ciclo dovra' completarsi in 3.33 secondi. Secondo te non saro' costretto a respirare piu' velocemente?

Hai delle referenze circa la temperatura di 55 gradi della membrana cellulare?

Pio

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8 Anni 7 Mesi fa - 8 Anni 7 Mesi fa #42771 da PinoFronzi 1
Risposta da PinoFronzi 1 al topic Sulla Medicina Ufficiale

alexpio ha scritto:

PinoFronzi 1 ha scritto:
Alexpio, normalmente gli atti respiratori sono dai 12 ai 16 al minuto.


Lo so Pino, lo so. Era per fare un esempio esagerato, ma tu ovviamente non l'hai voluto capire.

Te lo rifaccio supponendo che i miei atti respiratori siano 16 al minuto ed io abbia necessita' di incrementarli perche' la mia PO2 e' bassa. Come faccio ad aumentarli se non respiro piu' velocemente? 1 ciclo completo richiede 3.75 secondi, se i miei atti sono 16 al minuto. Se voglio aumentarli solo di 2 cicli al minuto e portarli a 18, ogni ciclo dovra' completarsi in 3.33 secondi. Secondo te non saro' costretto a respirare piu' velocemente?

Hai delle referenze circa la temperatura di 55 gradi della membrana cellulare?

Pio


Vediamo di capirci Alexpio, supponiamo che a riposo i tuoi atti respiratori siano 16, ma se fai attività fisica gli atti respiratori aumentano in conseguenza del maggiore sforzo muscolare, quindi nel fare esercizio fisico da 16 atti respiratori al minuto puoi arrivare a 20 atti respiratori o più, moltiplicando l'attivazione dei muscoli respiratori in base all'intensità dello sforzo fisico.
Ma possiamo anche dire che si respira più velocemente.

Riguardo alla temperatura di circa 55 °C da me indicata che si verifica nelle membrane cellulari per poter generare i potenziali d'azione i quali determinano tutte le attività del Cervello e del Corpo, questa temperatura l'ha suggerita un Fisico dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare di Frascati, il quale, tramite un suo prototipo reattore, si è accorto che l'Idrogeno si Ionizza (strappo dell'elettrone) a circa 55 °C.

Dunque Alexpio, essendo gli atomi di Idrogeno presenti in minima quantità anche nel sangue, è stato facile pensare che quei pochi atomi si ionizzano alla stessa temperatura di 55 °C, attivando le REAZIONI elettrochimiche con l'ossigeno paramagnetico, consentendo in questo modo l'irradiazione di energia nel sangue tramite la quale possono generarsi i potenziali d'azione delle membrane cellulari producendo così le attività del Cervello e del Corpo.

Consentimi un'altro esempio Alexpio, hai presente quelle popolazioni antiche i quali per accendere un fuoco utilizzavano una bacchetta facendola girare velocemente nelle mani, a un certo punto si accendeva la fiamma, ma la domanda è, qual'è il meccanismo che consente l'accensione del fuoco?
Facendo girare velocemente la bacchetta con la punta su un legno, la temperatura aumenta progressivamente fino ad arrivare (anche in questo caso) a circa 55 gradi, nell'attimo stesso del raggiungimento dei 55 gradi si ionizza l'Idrogeno presente nell'aria, attivando la reazione elettrochimica con l'ossigeno paramagnetico, ed è proprio grazie a questa reazione che può accendersi il fuoco essendo presente la materia combustibile, erba secca, foglie, rametti e cose di questo genere.
Alexpio, indico una realtà mai considerata dalla Scienza: non è il legno, la carta, la benzina, il gas, o altre materie che si incendiano, queste materie contengono l'idrogeno necessario per le reazioni con l'ossigeno, innescando la fiamma dovuta all'energia paramagnetica dell'ossigeno.
Riepilogando, è l'ossigeno paramagnetico che si accende non le materie combustibili.
In un Futuro che penso abbastanza vicino l'Energia Paramagnetica dell'Ossigeno sarà molto utilizzata, così avremo l'aria più sana, non utilizzeremo più i combustibili fossili e l'energia costerà molto meno.
Ultima Modifica 8 Anni 7 Mesi fa da PinoFronzi 1.

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8 Anni 7 Mesi fa #42773 da elena
Risposta da elena al topic Sulla Medicina Ufficiale
:woohoo: :woohoo: :woohoo: :S
libera applicazione della proprietà transitiva del sillogismo aristotelico...
Lebewohl poroporoaki adiaŭ Zàijiàn farvel au revoir

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8 Anni 7 Mesi fa #42782 da PinoFronzi 1
Risposta da PinoFronzi 1 al topic Sulla Medicina Ufficiale

elena ha scritto: :woohoo: :woohoo: :woohoo: :S
libera applicazione della proprietà transitiva del sillogismo aristotelico...
Lebewohl poroporoaki adiaŭ Zàijiàn farvel au revoir


www.filosofico.net/schema.htm

Non conosco il Greco Elena, forse questo articolo può interessarti?

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8 Anni 7 Mesi fa #42798 da Cecilia
Risposta da Cecilia al topic Sulla Medicina Ufficiale

PinoFronzi 1 ha scritto:

alexpio ha scritto: Hai delle referenze circa la temperatura di 55 gradi della membrana cellulare?

Pio




Riguardo alla temperatura di circa 55 °C da me indicata che si verifica nelle membrane cellulari per poter generare i potenziali d'azione i quali determinano tutte le attività del Cervello e del Corpo, questa temperatura l'ha suggerita un Fisico dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare di Frascati, il quale, tramite un suo prototipo reattore, si è accorto che l'Idrogeno si Ionizza (strappo dell'elettrone) a circa 55 °C.

Dunque Alexpio, essendo gli atomi di Idrogeno presenti in minima quantità anche nel sangue, è stato facile pensare che quei pochi atomi si ionizzano alla stessa temperatura di 55 °C, attivando le REAZIONI elettrochimiche con l'ossigeno paramagnetico, consentendo in questo modo l'irradiazione di energia nel sangue tramite la quale possono generarsi i potenziali d'azione delle membrane cellulari producendo così le attività del Cervello e del Corpo.

Consentimi un'altro esempio Alexpio, hai presente quelle popolazioni antiche i quali per accendere un fuoco utilizzavano una bacchetta facendola girare velocemente nelle mani, a un certo punto si accendeva la fiamma, ma la domanda è, qual'è il meccanismo che consente l'accensione del fuoco?
Facendo girare velocemente la bacchetta con la punta su un legno, la temperatura aumenta progressivamente fino ad arrivare (anche in questo caso) a circa 55 gradi, nell'attimo stesso del raggiungimento dei 55 gradi si ionizza l'Idrogeno presente nell'aria, attivando la reazione elettrochimica con l'ossigeno paramagnetico, ed è proprio grazie a questa reazione che può accendersi il fuoco essendo presente la materia combustibile, erba secca, foglie, rametti e cose di questo genere.
Alexpio, indico una realtà mai considerata dalla Scienza: non è il legno, la carta, la benzina, il gas, o altre materie che si incendiano, queste materie contengono l'idrogeno necessario per le reazioni con l'ossigeno, innescando la fiamma dovuta all'energia paramagnetica dell'ossigeno.
Riepilogando, è l'ossigeno paramagnetico che si accende non le materie combustibili.
In un Futuro che penso abbastanza vicino l'Energia Paramagnetica dell'Ossigeno sarà molto utilizzata, così avremo l'aria più sana, non utilizzeremo più i combustibili fossili e l'energia costerà molto meno.


Buonasera Pino, sarebbe gentile da parte tua se tu ci confidassi il nome di questo Fisico dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare di Frascati altrimenti, e sono sicura che anche tu ne converrai, l´affermazione dei 55° é, come dire?!, aria fritta.

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8 Anni 7 Mesi fa #42799 da PinoFronzi 1
Risposta da PinoFronzi 1 al topic Sulla Medicina Ufficiale
www.francescocelanienergy.org/

Ciao Cecilia, non ho problemi ad indicare lo Studioso di Fisica Francesco Celani, il quale, in un suo prototipo-reattore ha ottenuto la produzione di Fenomeni Elettrici a soli 55 °C utilizzando l'Idrogeno nel reattore.

Ho parlato per telefono con il Professor Celani, gli ho detto che quei fenomeni elettrici sono dovuti alla ionizzazione dell'Idrogeno che si è verificata a 55 °C, attivando in questo modo la reazione elettrochimica con l'ossigeno paramagnetico presente anch'esso nel prototipo-reattore.
Il Professor Celani probabilmente non ha capito con precisione il mio suggerimento, perché anche per la Fisica, per ora, la reazione elettrochimica Idrogeno Ionizzato-Ossigeno Paramagnetico risulta non comprensibile.
Vedremo, cercherò di parlare ancora con Francesco Celani, magari fra un pò di tempo, quando e se avrò delle prove riguardo all'esattezza della mia idea.

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