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Domanda Villaggio case sugli alberi in Piemonte

  • Clara
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9 Anni 1 Mese fa #38611 da Clara
Villaggio case sugli alberi in Piemonte è stato creato da Clara
Ambiente
Un villaggio di case sugli alberi in Piemonte è in continua espansione
24 giugno 2014 Pianetablunews 27 commenti

villaggio alberi

Un intero villaggio che vive sugli alberi di castagno tra le montagne del NorOvest d’Italia. che coniuga perfettamente vita nella natura, sviluppo sostenibile e i comfort della modernità.

Piccola, di legno e sostenibile, la casa sull’albero è il rifugio in cui vivere una vita tranquilla e a contatto con la natura, una vita in cui non si deve correre e non si deve rincorrere.

Un progetto di vita che è il desiderio di molti, vivere liberi e in simbiosi con la natura pura e semplice è la sfida che si sono proposti di affrontare gli abitanti di questa piccola comunità nata in un bosco di latifoglie.

In Piemonte, il sogno della casa sull’albero è diventato realtà. A sette metri di altezza ecco le casette a un piano unico, di legno e con le pareti ricamate da decorazioni lignee, dove vivono 12 adulti e una bambina di un anno. Immersi tra i hanno creato il primo villaggio ‘arboricolo’ di Italia. Le case, realizzate con le più innovative tecniche di bioedilizia, si integrano perfettamente alla natura e sono costruite utilizzando quanto più possibile materiali del bosco o materiali riciclati, e sorgono tutte sugli alberi di castagno ad un’altezza di 6-7 metri, supportate da grosse travi di legno, in stile vecchia palafitta.«Non siamo “figli dei fiori” o delusi della società e tanto meno eremiti», spiega Dario, papà di Galatea. E a conferma delle parole arriva il mestiere: Dario fa il manager e dirige la sua azienda che importa in Italia rum cubano. «Volevamo solo recuperare una vita che tutti noi sentivamo di perdere nelle nostre città. Qui noi non sopravviviamo, qui riusciamo a vivere più intensamente». Molti lavorano lontano ma la sera tornano sui loro alberi.
Una delle case sugli alberi del villaggio arboricolo sui Monti Pelati

Ognuno qua si costruisce il proprio “nido” con non poca fatica. È il caso di Elisabeth, che da mesi si sta dedicando alla sua casa, con l’aiuto del resto degli arboricoli. È la più grande e spaziosa del villaggio, con tre piani e includerà anche un piccolo osservatorio che lambirà le sommità delle chiome. La poesia in questo lascia spazio alla vera fatica: «Servono carrucole, corde, volontà e buone braccia», spiega Elisabeth, intenta a issare le travi che serviranno per il terzo piano, «il resto, ce lo offre il bosco e la moderna tecnologia, come i materiali utilizzati per coibentare le pareti delle case contro il freddo». Un vero e proprio lavoro d’ingegneria, che è il risultato della loro esperienza e dello studio delle case già costruite in giro per l’Europa. «Da tempo cercavamo un posto così», dice Angelo, indicandoci la sua casa esagonale a due piani, con tanto di accogliente bagno, studio e camera da letto, «finalmente abbiamo trovato quello che volevamo e ci abbiamo messo radici. Il peso delle case non può essere sostenuto da tronchi giovani che non superano la quarantina d’anni; così usiamo travi di otto metri che pesano anche cinque quintali, poggiate su grossi massi e piantate accanto ai castagni».

ARBORICOLI-TORINO

Il risultato è un perfetto equilibrio di forme, con la massima attenzione e cura per l’ambiente circostante: «Inutile dire che, per noi tutti, il rispetto per l’ecosistema bosco è vitale, importantissimo», sottolinea Dario mentre ci offre un sorso del suo rum cubano. Bosco che sembra accettare bene i suoi inquilini: «Fino a due anni fa, questa zona che ci circonda», spiega Maria Pia, «era impoverita dall’eccessivo sfruttamento forestale. Ma rispettando l’ambiente, il numero delle specie vegetali, dagli alberi alla erbe spontanee, sta pian piano crescendo e la natura ritrova così il suo equilibrio».

Per raggiungere le abitazioni si percorre una stretta e tortuosa strada di montagna con l’auto, fino a quando diventa necessario proseguire a piedi per arrivare in questo luogo incantato. Gli abitanti sono manager, farmacisti, biologi, infermieri, orafi e ricercatori, e a differenza di chi potrebbe pensare che sono degli eremiti, ogni giorno si spostano per andare nei loro rispettivi posti di lavoro, per poi la sera fare ritorno nel loro piccolo mondo, dove il grande spirito di adattamento e il sacrifcio, viene ripagato con l’esperienza unica di vivere sugli alberi a strettissimo contatto con la natura. L’ora del pranzo viene comunicata a tutti i componenti della comunità con il suono di una conchiglia, e tutti si riuniscono per mangiare in uno scenario del tutto esclusivo e spettacolare.

ARBORICOLI-TORINO2

Tra le case sugli alberi del villaggio piemontese, niente strade di asfalto, ma ponti e passerelle di legno sospese, che permettono di non scendere mai a terra per spostarsi da un punto all’altro del villaggio. Ad essere sospeso in aria è quindi l’intero villaggio, i cui abitanti, nonostante l’altezza e l’insolita abitazione non rinunciano alle comodità e alla tecnologia. Chi abita la casa sull’albero, infatti, non si fa mancare telefonino, computer e internet. Il villaggio di case sull’albero, iniziato a costruire nel 2002, è in continua espansione.

L’articolo è inspirato da www.storiecredibili.it/2010/08/il-piccol...he-vive-sugli-alberi di Antonio Gregolin Copyright 2014, pubblicato su RepubblicaXL

Condiviso da:http://www.dionidream.com/villaggio-case-sugli-alberi-in-piemonte-in-continua-espansione/

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9 Anni 1 Mese fa #38618 da elena
Risposta da elena al topic Villaggio case sugli alberi in Piemonte
Uno dei miei sogni, quando ho visto le prime case sugli alberi maestosi del nord europa. Deve essere una esperienza specialissima, xc le case sembrano costruite con ogni comfort. La mia unica esperienza pregressa non era stata proprio felicissima, ma comunque unica e incredibile, in qualche modo, in un continente lontano dal nostro e in moltissime ampie zone molto suggestivo e primitivo.

Ho vissuto per soli tre giorni (meno male!) in una casa analoga nella foresta pluviale australiana di cape tribulation ma il caldo e l'umidità erano soffocanti e le casette non erano certo coibentate o condizionate. Ricordo che il letto era praticamente zuppo, certo c'era l'incanto di ciò che si vedeva al mattino ( se riuscivi a dormire la notte, visto che gli animali predatori uscivano di notte, ed era pieno di rumori, fruscii, squittii , strani ruggiti soffiati prodotti da chissà quale coccodrillo, unghie che trattavano i tronchi, colpi sul legno... E chi ha dormito...). Al mattino ti alzavi, facevi un minimo di colazione (eravamo attrezzati con scorte in scatola e biscotti gallette ecc) e ti incamminavi per sentieri entropici non molto battuti, visto che la vegetazione cresce a ritmi vertiginosi...Poi le piccole spiagge ( si fa per dire) che si aprivano all'improvviso agli occhi abituati solo alle sculture lignee delle radici delle mangrovie, l'aria si faceva più fresca e leggera, sembravano incantate baie solitarie dalle acque di cristallo verde azzurro, che penetravano ad abbracciare profondamente le radici contorte degli alberi, con alti fondali limpidi e invitanti, dove forse solo qualche avventuroso pirata o esploratore vi aveva messo piede in passato... Ma ti accorgevi presto che era stato posto in ognuna di esse una piccola cassetta di legno su un tronco conficcato profondamente nella sabbia dove c'era sempre un messaggio ripiegato su carta stropicciata e appiccicaticcia con un messaggio di avvertimento e una bottiglia che conteneva non rum ma aceto, l'unico che consentisse di sperare in una guarigione dal temibile incontro con le meduse scatola, tremende e trasparenti con i loro tentacoli velenosissimi, che prosperano a migliaia proprio durante la stagione estiva. Dei coccodrilli si vedevano tracce a terra, rami lacerati, altre impronte caotiche, ma di giorno ci avevano detto che di solito dormivano, per cui se uno non gli pigliava l'insana abitudine di fare esplorazioni notturne, non si correvano rischi.
Cape Tribulation e le sue case arboricole solitarie era stata proprio una delle tante avventure "forti" incontrate in terra australiana, lontano dai soliti percorsi per turisti...
I seguenti utenti hanno detto grazie : Clara, Midiclò

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9 Anni 1 Mese fa #38621 da Midiclò
Risposta da Midiclò al topic Villaggio case sugli alberi in Piemonte
Wow Elena per un momento mi hai catapultato in Australia :cheer:

Sto ancora e sempre imparando...

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9 Anni 1 Mese fa - 9 Anni 1 Mese fa #38628 da elena
Risposta da elena al topic Villaggio case sugli alberi in Piemonte
Allora ti racconto un altro piccolo frammento del viaggio... Una "piccola" disavventura, tra le tante cose magiche incontrate lungo il nostro walkabout :lol:
Siamo andati anche noi a un certo punto del viaggio, ad Alice Springsteen, la piccola cittadina al centro dell'Australia
però rispetto ai tanti turisti abbiamo scelto una guida aborigena e armati di tenda abbiamo bivaccato altri 3 giorni nel deserto. Ero stata avvertita di togliere cibo dalle borse, sarebbe stato tenuto da parte ultrachiuso nella jeep. Io avevo dimenticato DUE caramelle DUE in tasca :( avevamo fatto un bel giro a piedi nel canyon a vedere erbe medicinali e non, strani animali, qualche sparuto gruppo di aborigeni in mezzo al nowhere land, che vendeva i propri sogni a caro prezzo, ed eravamo stanchi, Paolo era crollato come un macigno nel suo sacco a pelo e ronficchiava beato. A un certo punto, mi ero quasi assopita, sento nel dormiveglia uno strano suono come quando grattate il parmigiano, ma più discreto, vellutato, e un curioso massaggio sotto al cuscino, lungo la schiena, vicino ai piedi, sembrava una enorme mano pelosa che si stropicciava sotto alla mia tuta (dormivo con la tuta da ginnastica, sciarpa e cappello)... Erano topi , enormi e con la bandana , ma banzai l'ho fatto io :woohoo: sti animalacci poiché hanno costole elastiche, e si appiattiscono fin quasi a schiacciarsi, dopo avermi forato la tasca della giacca imbottita, che avevo messo sopra al sacco a pelo per il freddo, e dopo che si erano rifatto l'alito con le caramelle alla menta, pappate con tutto l'involucro di carta, si erano infilati nel sacco a pelo alla ricerca di un posto caldo e comodo (il deserto la notte va sotto zero), e si stavano beatamente riscaldando cercando di infilarsi sotto il mio corpo e il mio cuscino. Anche Paolo aveva graditi ospiti, ma quelli si erano accontentati di starsene fermi accucciati dentro al sacco a pelo, senza muoversi, non si erano mica eccitati con la menta zuccherata come i miei :S
Credo di avere lanciato un urlo tale da aver svegliato due km quadrati di deserto :P
La notte successiva, dopo avere attentamente guardato dappertutto, ho dormito con la torcia accesa, mezzo occhio vitreo aperto a mezz'asta, una specie di sacco a pelo rintorcinato e rinforzato a mo' di mummia, perché mi era stato detto che in fondo avevo ospitato solo dei topoloni innocui e mi ero risparmiata così le formiche bulldog giganti ( nel deserto ci fosse un animale piccolo :S ) i cui morsi sono dolorosissimi, mentre i topoloni se non ti agiti troppo sono innocui e ti fanno pure lo shiatsu :evil:
Mi era stato anche detto che dovevo guardar bene e scuotere le scarpe prima di infilarle, perché ci si ficcavano i maledetti scorpioni, per cui se uno doveva fare in fretta perché magari gli scappava, era meglio andare scalzi o farsela addosso piuttosto che infilarsi gli scarponi senza avere controllato :S
Suppongo che di aver fornito materiale comico a mezza Australia :lol:
Ultima Modifica 9 Anni 1 Mese fa da elena.

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9 Anni 1 Mese fa #38630 da Laura80
Risposta da Laura80 al topic Villaggio case sugli alberi in Piemonte
Che storia fantastica Elena!!! :lol: :lol:
Sto ridendo da un'ora: non riesco a togliermi dalla testa l'immagine dei topoloni con alito mentolato :woohoo: :lol:
E della tua torcia accesa nel deserto...meraviglioso, a dir poco! :lol:

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9 Anni 1 Mese fa - 9 Anni 1 Mese fa #38633 da elena
Risposta da elena al topic Villaggio case sugli alberi in Piemonte
Ho riletto ora e il correttore automatico mi tradisce e mi fa concorrenza, come al solito... Alice Springs è diventata Alice Springsteen :laugh: e l'ultimo "che" deve essere stato lasciato lì dai topoloni :laugh:
Ultima Modifica 9 Anni 1 Mese fa da elena.

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