Domanda Illazioni sul Cancro

Potenziale d'azione
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A. Schematica rappresentazione del potenziale d'azione B. Registrazione di un potenziale d'azione in neurone piramidale della corteccia dell'ippocampo di ratto
In fisiologia, un potenziale di azione è un evento di breve durata in cui il potenziale elettrico di membrana di una cellula aumenta rapidamente e scende, seguendo una traiettoria coerente. Potenziali di azione si verificano in vari tipi di cellule animali, chiamate cellule eccitabili, che comprendono i neuroni, cellule muscolari, e cellule endocrine, così come in alcune cellule vegetali. Il potenziale d'azione (PdA) è fenomeno d'eccellenza che si manifesta nei neuroni, e che prevede un rapido cambiamento di carica tra l'interno e l'esterno della loro membrana cellulare. L'esterno è caricato positivamente (+), l'interno negativamente (-). Durante un potenziale d'azione neuronale l'informazione nervosa viene trasmessa saltando da un Nodo di Ranvier all'altro (ovvero, negli spazi intermielinici, in cui la guaina mielinica che ricopre i neuroni si interrompe); dura circa 2 ms, seguiti da un periodo refrattario, prima assoluto, quindi relativo; infine si ristabilisce un potenziale di riposo, dove non avviene alcuna trasmissione di informazioni. La differenza di potenziale (ddp) misurabile ai due lati di una membrana cellulare di una cellula vivente è generalmente negativa. Il potenziale d'azione comporta una rapida inversione della ddp, dovuta all'ingresso nella cellula di ioni positivi attraverso specifiche proteine che fungono da canale.

Indice [nascondi]
1 Il potenziale d'azione nelle cellule del sistema nervoso
2 Il potenziale d'azione nelle cellule del miocardio
2.1 Comportamento delle fibre muscolari atriali e ventricolari
2.2 Comportamento delle cellule pacemaker
2.3 Inibizione del potenziale di azione
3 Funzione dei Canali ionici
3.1 Uso-dipendenza e voltaggio-dipendenza
3.2 Canali del sodio
3.3 Canali del potassio
3.3.1 Canali del potassio voltaggio-attivati
3.3.2 Canali del potassio rettificanti verso l'interno
3.3.3 Canali del potassio con domini per due pori
4 Voci correlate
5 Note
6 Altri progetti
Il potenziale d'azione nelle cellule del sistema nervoso[modifica | modifica wikitesto]
I potenziali d'azione sono rapide variazioni nel potenziale di membrana che passa dal normale valore negativo verso un valore positivo, e termina con una variazione che ripristina il potenziale negativo. Il potenziale d'azione nelle cellule del sistema nervoso permette la trasmissione di informazioni fra cellule: il potenziale d'azione si trasmette simultaneamente a tutte le membrane della cellula e dunque anche alle diramazioni più distanti costituite dagli assoni, dove causa la liberazione di sostanze (chiamate neurotrasmettitori) contenute in vescicole che agendo sulle cellule vicine determinano delle conseguenze, come per esempio la modifica del potenziale.

Il potenziale di riposo di una cellula nervosa è circa -70mV (nelle fibre muscolari invece è di -90mV); se la membrana si depolarizza fino a -55mV ("valore soglia") si ha l'apertura di proteine dette canali del sodio/potassio voltaggio-dipendenti, che fanno sì che ioni positivi entrino nella cellula, depolarizzando ulteriormente la membrana fino a valori di +35 mV innescando così il "ciclo di Hodgkin". Il ciclo di Hodgkin è un evento che avviene durante la fase ascendente dello stimolo neuronale o spike subito dopo aver raggiunto il valore soglia per innescare la propagazione del segnale. È un esempio di feed-back positivo: inizia con l’aumento della conduttanza al sodio che determina una depolarizzazione la quale aumenta maggiormente la conduttanza. Altre proteine utilizzano energia sotto forma di ATP per pompare all'esterno gli ioni sodio in eccesso; queste proteine sono dette pompe ATPasi Na+/K+ e sono costituite da 2 subunità alfa e da 2 subunità beta; queste pompe consentono - attraverso l'idrolisi di ATP - di portare fuori dalla cellula il sodio (Na+) in eccesso facendovi rientrare il potassio (K+): ogni 3 ioni Na+ che escono entrano 2 ioni K+. Il potenziale d'azione dura, nella trasmissione neuronale, circa 2 millisecondi; in quella muscolare striata scheletrica circa 5 millisecondi.

Il potenziale d'azione è caratterizzato dal susseguirsi di una fase di depolarizzazione, una fase di ripolarizzazione del potenziale di membrana, durante il quale il valore ritorna al valore di riposo, una fase di iperpolarizzazione postuma durante la quale il potenziale è più negativo che in condizioni di riposo avvicinandosi al potenziale di equilibrio del potassio (-94 mV).

Il potenziale d'azione nelle cellule del miocardio[modifica | modifica wikitesto]
Per quanto riguarda il sistema di eccitazione e di conduzione del potenziale d'azione all'esterno del cuore troviamo un comportamento leggermente differente rispetto alle altre cellule del corpo: all'interno del cuore troviamo due tipi di sviluppo del potenziale elettrico: uno riguarda le fibre atriali e ventricolari, un altro riguarda le cellule del nodo seno-atriale (o cellule del pacemaker). Questo comportamento particolare ha una spiegazione fisiologica: le fibre atriali e ventricolari devono comportarsi in maniera simile alle fibre muscolari, ma dovranno anche assicurare un alto rendimento della pompa cardiaca; il nodo seno-atriale si comporta in maniera diversa da qualsiasi altra fibra, poiché deve assicurare principalmente la generazione del potenziale d'azione.

it.wikipedia.org/wiki/Potenziale_d%27azione

Ho inviato uno studio di Wiki il quale consiglio di leggere, si tratta della descrizione dei Potenziali Elettrici di Membrana, detti anche Potenziali d'Azione, necessari per attivare le aree del Cervello, del Cuore, e dei Muscoli.
Quello che è indispensabile capire, che non è stato ancora capito dai ricercatori di Medicina e dai Medici, è la seguente realtà la quale dovrebbe essere studiata dalla Fisiologia Medica.
Nel copia-incolla ho evidenziato colorandola questa frase: potenziale elettrico di membrana di una cellula, e allora come può generarsi il potenziale elettrico di membrana di una cellula?
PRIMA DI TUTTO E' INDISPENSABILE CHE NEL SANGUE SIA IRRADIATA ELETTRICITA', e come è possibile irradiare elettricità nel sangue?
Questa è la risposta che i medici devono ancora capire: nel sangue si verifica questa realtà mai studiata finora dalla Scienza Medica, gli elettroliti scaldano le membrane cellulari, ad una temperatura di circa 55 °C si ionizza (strappo dell'elettrone) l'idrogeno, anch'esso presente nel sangue in minima quantità, attivando contemporaneamente le reazioni elettrochimiche con il paramagnetismo dell'ossigeno disciolto (pO2) consentendo in questo modo la generazione dei Potenziali
Elettrici di Membrana i quali determinano tutte le Attività Cerebrali, Cardiache, e Muscolari, irradiando nel sangue l'energia elettrochimica per le cellule di tutti gli altri Organi del Corpo.
Sono riuscito a spiegare la funzionalità dell'ossigeno disciolto paramagnetico?
In mancanza o in carenza di O2 paramagnetico nel sangue NON POSSONO GENERARSI I POTENZIALI ELETTRICI DI MEMBRANA, causando la disattivazione delle membrane cellulari e il conseguente deterioramento delle cellule, provocando l'insorgenza del cancro o altre malattie.
Per questo motivo, visto che normalmente nel sangue è presente una minima quantità di ossigeno paramagnetico, solo circa il 2% dell'intera ossigenazione, è bene che questa minima quantità di O2 non diminuisca troppo, e, per conservarne una buona percentuale è necessario svolgere un regolare e non affaticante esercizio fisico aerobico, in questo modo conserveremo quella energia elettrochimica irradiata dall'O2 in tutte le cellule per merito della quale si generano dei Sani Potenziali Elettrici di Membrana grazie ai quali il nostro Cervello e il nostro Corpo sono protetti dalle malattie e noi possiamo Vivere in Salute.
Riepilogando Amiche e Amici di Alleanza della Salute, il paramagnetismo dell'ossigeno nel sangue vuol dire energia per i nostri Organi, quindi più ce ne meglio è.
Siete tutti d'accordo? O solo qualcuno?
Ci vediamo

www.pierluigirossi.it/benessere/consigli...il-cibo-e-l-ossigeno

Questo è uno dei tanti studi che descrivono l'importanza dell'ossigeno nel sangue, ma, realtà fondamentale, neanche questo studio indica la funzionalità paramagnetica dell'ossigeno disciolto da me descritta nel post precedente la quale è ancora sconosciuta ai ricercatori di medicina e ai medici.

Ormai penso che anche voi avete capito l'importanza dell'ossigeno paramagnetico nel sangue, solo un nostro intervento, di noi Utenti del Forum, può essere decisivo per far capire ai medici che MOLTE MALATTIE compreso il cancro, sono causate dalla CARENZA di ossigeno disciolto paramagnetico la cui pressione parziale è indicata dalla pO2 arteriosa.
Devo dire però che non posso continuare a scrivere se non cè la vostra approvazione.

Pino,
non mollare...

Grazie per tutto...

ciao a tutti. ciao Pino.Io approvo e sottoscrivo,pero', nel mio piccolo, oltre che cercare di vincere le resistenze psicologiche di tanti miei conoscenti nel condurre una vita piu' salutare con metodi e prodotti diversi,non saprei cosa fare.Tu sei " l'esperto" del problema che poni, pertanto,il "carro" lo devi condurre tu.Io oltre mettere in pratica quello che dici ,posso aiutarti e sostenerti nella spinta.E' vero che l'unione fa la forza,ma uno o piu' rappresentanti ci vuole in ogni caso.Dall'altra parte, inoltre ,ci vuole qualcuno disposto all'ascolto.

Grazie Dario, Grazie Ser, apprezzo molto la vostra approvazione, vuol dire che sono riuscito in parte a descrivervi quali sono le cause che provocano l'insorgenza delle malattie, le quali pur non ancora studiate dalla Scienza Medica sono facilmente verificabili.

Quello che scrivo nei Forum l'ho già riferito ad alcuni medici primari di Oncologia e Neurologia, ma loro però si rifiutano di controllare perché non ritengono di verificare quello che ho intuito, perché, essendo un'autodidatta, non ho frequentato le Scuole di Medicina, ed è proprio perché ho studiato personalmente che ho avuto la possibilità di capire delle assolute realtà le quali "distrattamente" non sono state studiate dagli Istituti Scientifici di Ricerca.

Infatti, se avessi frequentato le Scuole di Medicina non avrei capito neanche io la VERA funzionalità paramagnetica dell'ossigeno disciolto.
Il grande errore della Scienza è quello di considerare ininfluente il paramagnetismo dell'ossigeno, mentre invece noi possiamo vivere in Salute o purtroppo in malattia proprio in base alla quantità (pressione parziale) di ossigeno paramagnetico nel sangue.
Nove anni fa ho iniziato questa ricerca, volevo capire quali erano le cause della malattia di Alzheimer, mio Zio, il fratello di mio Padre è morto che aveva questa malattia, i medici dicevano che le cause dell'Alzheimer erano un mistero.
Ho iniziato a leggere libri su libri anche Universitari, ho cominciato a rivolgermi a Istituti Scientifici e Medici di Ancona, ma anche Torino, Milano, Roma, cercando di capire, di approfondire, finché controllando su Internet ho letto che l'ossigeno nel sangue è paramagnetico, questa è stata l'illuminazione, ho semplicemente chiesto a un Medico Pneumologo: ma voi medici studiate il paramagnetismo dell'ossigeno?
Sinceramente mi ha risposto no, noi non abbiamo mai studiato la funzionalità paramagnetica dell'ossigeno nel sangue.
Capite il perché ancora la Scienza Medica non conosce le cause e le cure di molte gravi malattie?
Sono già quattro o cinque anni che ho capito dove sbagliano i medici, come dicevo non studiano l'ossigeno paramagnetico, e, anche a forza di scrivere nei Forum sono riuscito a capire perfettamente l'importantissima funzionalità paramagnetica, per quello che mi è consentito ho cercato di descriverla con il massimo della precisione nel post precedente il n° 42141.
Forza Giovani!!! Io confido sinceramente in voi, insieme potremo indicare a tutti come si prevengono o eventualmente si curano le malattie, potremo indicare cosa è davvero necessario per avere la Salute.
Grazie

Dopo aver capito le cause e come si cura l'Alzheimer continuando la ricerca ho capito anche le cause e le cure della malattia neuromuscolare Sclerosi Laterale Amiotrofica, anche queste due malattie neurologiche si curano risolutivamente aumentando l'ossigeno paramagnetico nel sangue, i cui livelli sono indicati dalla pO2 arteriosa.

Vi pare poco?

E ora veniamo al cancro, in parte ho già indicato le cause ma per maggiore comprensione le ripeto: frequentemente il cancro è preceduto da dolori all'interno del nostro corpo, quando il dolore si ripete nei giorni, e nelle settimane, vuol dire che nella zona nella quale c'è dolore si verificano le VASOCOSTRIZIONI, cioè, si chiudono più o meno consistentemente le arterie, impedendo in questo modo un sano afflusso di sangue e soprattutto di ossigeno disciolto paramagnetico in quell'area cellulare.
Le vasocostrizioni avvengono per varie cause, le più frequenti sono: insufficiente apporto di acqua, accumulo di sostanze tossico-nocive, (tabacco o altre sostanze nocive) alimentazione troppo ricca di grassi e povera di alimenti vegetali, e contusioni o lesioni non curate, e altre cause.
Dunque possiamo capire che, quando il dolore all'interno del corpo persiste la prima cosa che dobbiamo fare è controllare la nostra saturimetria e la frequenza cardiaca, poi, cambiare nettamente l'alimentazione, e anche iniziare un regolare esercizio fisico aerobico sempre utile per avere la Salute.
Quando, dopo due o tre mesi del costante esercizio osserviamo che è aumentata anche di poco la saturimetria ed è diminuita la frequenza cardiaca, possiamo rallegrarci perché percepiamo certamente delle migliori condizioni fisiche.
L'alimentazione come sappiamo già deve essere abbondante in frutta, verdura, minestroni con legumi, e spezie (soprattutto curcuma e peperoncino) le quali contengono le sostanze protettive che aumentano la circolazione grazie alle vasodilatazioni, aumentando l'apporto del sangue e principalmente dell'ossigeno disciolto il cui paramagnetismo determina una Sana Attività Bioelettrica di tutte le cellule.
Quindi evitiamo il più possibile le proteine animali, soprattutto perché frequentemente gli animali sono alimentati con mangimi che contengono sostanze nocive.
Il pesce pescato di piccole dimensioni (sardine, alici) è anche da consigliare.
Sono descrizioni che in parte ho già indicato, apprezzerei comunque i vostri commenti in proposito.