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Al contrario di quanto si credeva nei tempi passati, oggi corpo e mente non sono più due mondi se­parati, ma sono due par­ti, in continua influenza reciproca, di un tutt’uno. L’uomo quindi è oggi considerato in tutta la sua unità somato – psi­chica, se l´intero sistema integrato di mente, corpo ed emozioni, che costituisce l´intera persona, non converge in direzione della salute, allora gli interventi puramente fisici possono non avere successo (Dott. O. Carl Simonton)

Domanda depressione in gravidanza malformazioni ssri

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12 Anni 2 Mesi fa - 12 Anni 2 Mesi fa #1837 da Scorbutico
depressione in gravidanza malformazioni ssri è stato creato da Scorbutico
www.stetoscopio.net/gravidanza/ipertensi...maci-antidepressivi/

Sono ormai moltissime le donne che, per motivi ancora non definitivamente chiariti dalla scienza medica, soffrirebbero di più o meno gravi forme di depressione nel corso della propria gravidanza.


A volte, purtroppo, la sensazione di disagio vissuta dalle pazienti è tale da richiedere un consulto psichiatrico specialistico, a seguito del quale si sarebbe soliti prescrivere l’assunzione di psicofarmaci antidepressivi, quali gli inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina, che, secondo le ultime indagini in merito, sarebbero tra i più diffusi ed utilizzati.


Eppure questa pratica, sicuramente utile alla donna sofferente, sarebbe vivamente nonché fermamente da sconsigliare poiché possibile causa di serissimi danni al nascituro.

Secondo quanto rivelato dal Karolinska Institute di Stoccolma al termine di uno studio osservazionale condotto su oltre 1,6 milioni di nascite, i cui risultati sarebbero stati in questi giorni divulgati grazie alla pubblicazione sull’eminente rivista scientifica British Medical Journal, l’assunzione di SSRI nel corso del trimestre conclusivo della gravidanza, infatti, potrebbe condurre ad un aumento del 50% delle probabilità del nascituro di sviluppare una gravissima forma di insufficienza polmonare cronica che, in termini assoluti, equivarrebbe ad un aumento da 1,2 a 3 nati malati ogni 1.000 nati vivi.

Sebbene, dunque, uno studio di codesto tipo non servirebbe allo scopo di dimostrare l’effettiva correlazione tra assunzione di psicofarmaci e sviluppo di malattie polmonari nel feto, i ricercatori di Stoccolma, nell’attesa dei trial clinici che la verifichino inconfutabilmente, consiglierebbero la massima prudenza nonché l’elaborazione di differenti strategie per il trattamento e la cura della depressione durante la gravidanza
Ultima Modifica 12 Anni 2 Mesi fa da Scorbutico.

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11 Anni 11 Mesi fa #8341 da lord_vivec
Risposta da lord_vivec al topic Re: depressione in gravidanza malformazioni ssri
bah... intanto, una donna che soffre di depressione, dovrebbe evitare accuratamente di concepire un figlio IN PRIMO LUOGO, dato che dal punto di vista energetico è una catastrofe...

uno dovrebbe prima risolversi i propri problemi, imparare ad apprezzare sinceramente la vita (o, per dirlo prosaicamente, acquisire una buona "igiene mentale", che è una cosa fondamentale per il benessere in generale e dovrebbero seriamente insegnarla nelle scuole, per prevenzione), e poi DOPO, quando avrà imparato a dare amore a sè stesso e agli altri, donare al mondo un figlio al MASSIMO delle proprie capacità "evolutive". Non prima di allora. Ma normalmente, si lasciano tutte queste cose al caso, con i risultati che si vedono al telegiornale.

Per quanto riguarda gli SSRI, sono una porcata immane. Io credo che la dannosità di questi "farmaci", venga eccessivamente sottovalutata: sono persino peggio degli antipsicotici, e ce ne vuole per essere "peggio" degli antipsicotici. Basta leggere un qualsiasi bugiardino di un qualsiasi psicofarmaco della classe SSRI (inibitori della ricaptazione della serotonina: i bugiardini aggiornati si trovano su internet). L'avete letto? Ecco, ora tenete presente che quei disturbi possono rimanere a tempo indeterminato, anche per una esposizione di pochi mesi al farmaco.

Tra l'altro, cè poca differenza tra le varie molecole: alla fine sono TUTTE basate sulla fluoxetina (Prozac), e infatti gli effetti collaterali tendono ad essere molto simili, quando non identici.

Tra le altre cose, è interessante menzionare: probabilità di sindrome serotoninergica (potenzialmente mortale), alterazioni del sistema nervoso con tutte le conseguenze del caso (ovviamente, i sintomi sono tantissimi, dall'aritmia alla distonia neurovegetativa, dalla colite spastica alla fibromialgia, dalla sindrome di affaticamento cronico ai disturbi extrapiramidali, cioè tremori e movimenti involontari, ridotta capacità di concentrazione e memoria, rigidità delle articolazioni ecc ecc).
disfunzioni renali ed epatiche (vabbè, quelle tutti i farmaci di sintesi le fanno...), disfunzioni sessuali PERMANENTI (PSSD, fate una ricerca), aumentato rischio di suicidio e comportamenti violenti (in America le commercializzano con una "black box", come quella delle sigarette "il fumo uccide", ma qui cè scritto che "può aumentare il rischio di comportamenti suicidi e violenti nei pazienti depressi, specialmente negli adolescenti"... dovrebbero scriverci a fianco "e sticazzi?")

quest'ultimo effetto è il più interessante,e dimostra senza dubbio la totale stupidità e mancanza di senso logico di questi "farmaci". Infatti è un effetto paradosso: la serotonina regola l'umore, l'aggressività, il cibo e il sonno. Il fatto che queste funzioni vengano alterate IN SENSO NEGATIVO, dimostra che non solo gli SSRI non riescono ad equilibrare i neurotrasmettitori, ma hanno addirittura un effetto TOTALMENTE OPPOSTO (che è una cosa nota ai ricercatori, lo chiamano "effetto rebound", rimbalzo)

E infine, cè da dire che la teoria dei "neurotrasmettitori squilibrati" è una balla montata ad arte, e messa in giro per mezzo della nota tecnica del "ghost writing".
Autorevoli riviste scientifiche, mettono in discussione il paradigma stesso di "squilibrio dei neurotrasmettitori", in particolare cè un interessante articolo del PLoS, ora lo vado a cercare...

f1.grp.yahoofs.com/v1/ILSfTwSh7nlz9AZSvI...20brain%20states.pdf

in effetti, va segnalato che in decenni di psichiatria "scientifica" (se mai esistesse una cosa del genere) non è MAI stato rilevato alcun "squilibrio nei neurotrasmettitori" sia nei pazienti schizofrenici che in quelli depressi. Poi all'improvviso sono cominciate a fioccare dal nulla tutte queste balorde teorie.

L'idea spiegata nell'articolo non è così balorda invece: lo psicofarmaco sta al depresso come l'alcool sta al timido. Cioè, non è che lo psicofarmaco "cura" uno stato anomalo del cervello, così come l'alcool non "cura" la timidezza, bensì CREA uno stato anomalo del cervello per "superare" la depressione nel primo caso, e la difficoltà relazionale nel secondo caso...
Dunque non CURA ma CREA stati anomali a livello nervoso.

il documento si trova sul gruppo Yahoo chiamato SSRISex. A proposito, quei disgraziati che hanno contratto il PSSD,che si vanno sbattendo da anni per trovare una soluzione nella totale indifferenza delle case farmaceutiche (che persino negano il problema), beh se potere aiutarli meritate un posto speciale in Paradiso...
questa è la loro pagina
health.dir.groups.yahoo.com/group/SSRIsex/

se non altro, almeno cercate di diffondere la consapevolezza di questo problema...
grazie dell'attenzione

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