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Domanda Cancro: la Terapia del vischio di Rudolf Steiner

  • Cecilia
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12 Anni 2 Mesi fa - 12 Anni 2 Mesi fa #1610 da Cecilia
L'introduzione del vischio come pianta
medicinale specifica nella cura dei tumori
risale a RUDOLF STEINER (1861-1925).
Negli anni dal 1920 al 1924, con la
collaborazione di Ita Wegman, egli offrì a
medici e farmacisti il vischio come cura
contro il cancro. A questa conclusione era
giunto con le sue ricerche scientifiche e
spirituali

www.rudolfsteiner.it/

l vischio dipende dall’albero su cui cresce per
assumere acqua e sali: si tratta di un parassitismo
non distruttivo.
Le forze vitali eccedenti dell’albero vengono in
qualche modo assunte dal vischio che ne è ospite,
e queste forze possono agire secondo Steiner a
rafforzare le forze animiche dell’uomo.
Il vischio, che cresce nell’aria e nella luce, lontano
dalla terra, porta in sé forze di luce e di calore,
forze opposte ai processi di indurimento, di freddo e
di materializzazione che sono l’humus
preferenziale del tumore.
Secondo questa visione il punto chiave della
terapia del cancro sia pertanto un’azione
sull’astralità, e quindi un lavoro sull’anima

Effetti della terapia del vischio:
Miglioramento delle condizioni generali
Aumento del benessere
Aumento dell'appetito e miglioramento del sonno
Diminuzione degli stati depressivi
Riduzione della sintomatologia dolorosa indotta dal tumore
Incremento, stabilizzazione e migliore distribuzione del calore corporeo
Stimolazione delle difese immunitarie
Arresto della crescita tumorale senza danno ai tessuti sani
Normalizzazione del peso corporeo
Riduzione della suscettibilità alle infezioni

Lectine
Viscotossine
Polisaccaridi
Alcaloidi
Lipidi
Enzimi
Tioli - Glutatione


Il vischio, come preparato,contiene piú di 500 diversi componenti, che stimolano il sistema immunitario e che hanno anche la proprietá di bloccare le cellule cancerogene.

A secondo della produzione dei diversi preparati di vischio, si trovano, in un´ampolla fra i 50 e 350 diversi componenti.

Ci sono 39 tipi di preparati di vischio, che hanno un contenuto assolutamente diverso.

Ogni paziente possiede un SI individuale, che deve essere danneggiato, altrimenti non si sarebbe creato un tumore.
Il sistema immunitario di ogni persona malata di cancro reagisce a un determinato preparato di vischio.

In passato, un medico sceglieva un tipo di vischio, basandosi sulla propria esperienza professionale, il margine di successo, con questo tipo di scelta, era ed é sotto il 10%.

Il test differenziale per il vischio ( MDT in tedesco), puó adesso mostrare a quale preparato le cellule singole del paziente reagiscono meglio.
Quindi, con una provetta di sangue vengono testati tutti i 39 tipi di vischio.
Il malato viene trattato con il tipo che ha piú efficenza.
In questo caso, attraverso questo test, la quota di successo nello scegliere il preparato giusto raggiunge il 90% !!

Ogni 3 mesi si dovrebbe testare di nuovo il sangue della persona in terapia, per assicurarsi che non ci siano segni di adattamento, cioé del corpo e le sue cellule, oppure per vedere se il preparato non é piú adatto e quindi inattivo.
In questo caso si drovrá cambiare il tipo di preparato.


Mammella
Tumori ginecologici (ovaio, endometrio, cervice, CIN)
Tumori gastrointestinali (stomaco, intestino tenue e colon- retto, fegato, pancreas, metastasi epatiche)
Apparato respiratorio (faringe, polmone)
Cute (melanoma, condilomi anali)
Malattie ematologiche (NHL, MM, leucemie, mielodisplasie)
Versamenti neoplastici (ascite, versamenti pleurici, e pericardici)
Tumori uro-genitali (rene, vescica, prostata)
Tumori cerebrali


www.siomi.it/privato/lettopervoi/antrop_conc.pdf

Per eventuali approfondimenti si suggerisce di contattare:

* Associazione antroposofica Rudolf Steiner, con sede a Milano Tel. 02/6595558

* Lukas Klinik con sede in Svizzera Tel. 0041/61723333

* AMOS (Articoli Medicinali Omeopatici Svizzeri) con sede a milano Tel. 02/40090132

* Dr Rosiello Massimo con sede a Roma Tel. 06/3053269
Ultima Modifica 12 Anni 2 Mesi fa da Cecilia.

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  • Cecilia
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12 Anni 2 Mesi fa #1621 da Cecilia
tratto dal libro - Cancro puoi guarire - di Lorenzo Acerra e Valerio Pignatta
macro

«ESTRATTO DI VISCHIO
Più di 40 studi clinici sono stati effettuati sull'uso di Iscador® ed altri estratti di Viscum album (l'Isorel®, il Viscum Abnoba®, l'Iscucin® e l'Helixor®, Eurixor®) per il trattamento del cancro.

La maggior parte di questi studi sono stati effettuati alla Lukas Klinik in Arlesheim (Svizzera), ma anche al Ludvig Boltzmann-Institute di oncologia in Austria e alla Clinica Dermatologica dell'Università di Basilea.

L'Iscador è un estratto di vischio (Viscum album), una pianta semiparassita che vive su numerose specie di alberi (inclusi querce, pioppi, abeti, meli).

Come abbiamo visto nel caso clinico riportato, sebbene nei casi di cancro terminale non riesca ad ottenere grandi riduzioni della massa tumorale, argina la virulenza del fenomeno tumorale supportando il sistema immunitario e apportando un notevole benefico effetto sulle sintomatologie.

Come scrive la dott.ssa Rita Leroi:
«L'Iscador raramente porta a spettacolari remissioni nei carcinomi bronchiali, ma può spesso portare ad una stabilizzazione a lungo termine del tumore maligno e ad un buono stato di salute generale (con pazienti che continuano a poter andare al lavoro)».

Nel caso di stadi avanzati di carcinoma del retto, nessuno del gruppo di controllo era sopravvissuto a 5 anni, mentre il 37% del gruppo trattato con Iscador aveva una sopravvivenza a 5 anni. Insieme alla normalizzazione dei macrofagi si verifica un notevole miglioramento della qualità della vita dei pazienti con cancro.

Mai come in questo caso si parla giustamente di terapia «dolce». Il giorno in cui la qualità della vita del paziente con cancro sarà un criterio per la scelta della terapia, l'Iscador potrebbe conquistare uno dei primi posti.

Duplice è l'effetto dell'Iscador. Da una parte supporta il sistema immunitario, stimolando il timo, organo centrale delle reazioni immunitarie.

Si è visto che dopo ventiquattr'ore dalla somministrazione di Iscador® c'è un aumento di numero e attività dei linfociti natural killer, che sono quei globuli bianchi (circa il 20-25% di tutti quelli che circolano nel sangue) che svolgono un'attività di distruzione specifica di cellule infettate da virus o di cellule tumorali.

Inoltre aumentano i livelli di Tumor Necrosis Factor, le interleukine e l'attività dei macrofagi. L'Iscador® aiuta anche la rigenerazione dei tessuti produttori di globuli rossi dopo i trattamenti di irradiazione. Dall'altra parte il Viscum album è in grado di inibire o rallentare la crescita del cancro.

Questa pianta era conosciuta sin dall'antichità e i druidi celti, che la consideravano sacra, la usavano come medicinale contro qualsiasi male.

I naturopati dell'età moderna (il parroco Kneipp, il dott. Bohn ecc.) hanno confermato il potere terapeutico di questa pianta che hanno usato con successo per curare l'epilessia, i disturbi isterici, il congelamento, la regolazione della pressione e della circolazione sanguigna, le emorragie e le malattie metaboliche croniche come il diabete.

Nella comune fitoterapia del vischio si usano prevalentemente i rami giovani e le foglie (freschi o disseccati).

Con gli studi recenti si sono scoperte nuove proprietà terapeutiche di questa pianta per cui oggigiorno essa è usata anche per curare nefriti croniche, aterosclerosi, gotta, prostatismo, asma, eczemi, emicrania, reumatismi ecc.

Fu Rudolf Steiner, filosofo e medico tedesco fondatore della medicina antroposofica, ad indirizzare nel 1916 le proprie ricerche verso un rimedio anticancro sa base di vischio.

Il sistema immunitario, o con le parole del dott. Steiner, «le forze superiori dell'organismo», risultano sgretolate nei casi di cancro, facendo prendere il sopravvento alle «forze inferiori», o meglio le forze cellulari che, alterate, si riproducono in modo accelerato.

Il vischio ha questo carattere di «organizzazione superiore» e quindi aiuta il sistema immunitario a ristabilirsi.

Del vischio gli antroposofi usano la pianta intera da cui viene ricavato un estratto che viene lasciato fermentare con il lactobacillus plantarum, poi filtrato, diluito e veicolato in fiale iniettabili.

Per la terapia a base di vischio è meglio non affidarsi a preparazioni fatte in casa perché superata la dose ideale si va incontro a quantità di vischio che possono risultare tossiche».

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