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Domanda ESSIAC: La formula di Renè Caisse

  • Cecilia
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12 Anni 2 Mesi fa #1604 da Cecilia
ESSIAC: La formula di Renè Caisse è stato creato da Cecilia
ESSIAC. La formula di Renè Caisse.

L’essiac è una miscela di erbe con la quale l’infermiera Renè Caisse cominciò a curare i malati di tumore, intorno agli anni 30 in Canada. La ricetta originale apparteneva ad un medico indiano, ma la Caisse ne venne a conoscenza da una signora guarita da un cancro al seno dallo stesso medico indiano. Dopo averla provata su sua zia, malata terminale di cancro allo stomaco, la quale incredibilmente guarì, la Caisse cominciò a curare con successo moltissimi malati con la collaborazione dei migliori medici di Toronto. Tuttavia la medicina ufficiale non fece altro che ostacolare puntualmente ogni tentativo della Caisse di “legalizzare” la sua cura, pretendendo che svelasse la formula della tisana. Per paura di speculazioni, la Caisse si rifiutò sempre (rifiutando anche un compenso di 1 milione di dollari da una casa farmaceutica) e continuò in semi-clandestinità a curare i malati senza alcuna retribuzione. Queste le testimonianze di alcuni illustri medici sull’efficacia della tisana:

“ho potuto constatare che nella maggior parte dei casi le deformazioni scomparivano, i pazienti denunciavano una forte diminuzione dei dolori. In casi serissimi di cancro ho visto interrompersi le emorragie più gravi. Ulcere aperte alle labbra ed al seno rispondevano alle cure. Ho visto scomparire cancri alla vescica, al retto, al collo dell’utero e allo stomaco. Posso testimoniare che la bevanda riporta la salute nel malato, distruggendo il tumore restituendo la voglia di vivere e le funzioni normali degli organi” - Dottor Benjamin Lesile Guyatt, responsabile del dipartimento di anatomia dell’università di Toronto.

E ancora…”ero venuta abbastanza scettica, ed ero risoluta a rimanere solo 24 ore. Sono rimasta 24 giorni ed ho potuto assistere a miglioramenti incredibili su malati terminali senza più speranza e malati diagnosticati terminali, guarire. Ho esaminato i risultati ottenuti su 400 pazienti” – la Dott..ssa Emma Carlson arrivata dalla California.

Durante il processo in cui la si accusava di curare senza legittimità tramite una cura non testata, ben 387 ex pazienti accettarono di testimoniare in suo favore, oltre a numerosi medici. Tutte queste persone si dichiararono convinte di essere state guarite dall’infermiera dopo essere stati definiti “senza speranza” dai medici dell’ospedale di Bracebrigde di Toronto. Il risultato del processo, fu che la tisana non era una cura per il cancro e che se non avesse svelato la formula avrebbero impedito alla Caisse di continuare le sue cure e avrebbero chiuso la sua clinica. In realtà durante il processo fu permesso di testimoniare solo ad una piccola parte di ex pazienti e una parte di medici che avevano promesso di sostenerla, ritrattarono, riconoscendo la possibilità di essere caduti in errore. Nonostante tutto la Caisse continuò a curare i suoi malati fino a all’età di 89 anni, tra mille disavventure. Un anno dopo , morì. Al funerale dell’infermiera parteciparono diverse centinaia di persone. In altri esperimenti mal condotti e non seguiti dalla Caisse la sua tisana fu giudicata atossica ma inefficace. Fino a quando nel 1984 una giornalista radiofonica fece un’intervista al Dr Brush, un rispettato medico che aveva collaborato con la Caisse negli ultimi anni prima della sua morte. Dall’intervista, seguita da un numero incredibile di persone, emerse che la tisana poteva essere ritenuta una cura per il cancro. Più precisamente il Dr Brush disse: “ho potuto constatare che la bevanda può far regredire il cancro ad un punto tale che nessuna conoscenza medica attuale è in grado di raggiungere”. In altri programmi radiofonici altri medici confermarono quanto sostenuto dal Dr Brush ed ormai l’opinione pubblica si era completamente spostata a favore della Caisse. Nonostante tutto la strada legale si dimostrava ancora tortuosa, pertanto alla giornalista venne in mente di smetterla di tentare di combattere contro le istituzioni per far riconoscere la tisana come una cura per il cancro. Si sarebbe venduta come una tisana innocua ed atossica. In questo modo chiunque avrebbe potuto continuare a curarsi senza alcuna difficoltà, trovando la tisana anche nelle erboristerie. Grazie a questa intuizione oggi la tisana “Essiac” viene regolarmente venduta in tutto il mondo come fosse un thè.

Oggi conosciamo l’esatta formulazione della tisana che comprende ben 4 erbe miscelate nella giusta proporzione: Rumex Acetosella, Arctium Lappa, Ulmus Rubra, Rheum Palmatum. La Rumex Acetosella ha ottime proprietà depurative per le cellule, contiene tutte le vitamine e sali minerali e sostanze immunomodulatrici. L’Arctium Lappa è la radice di bardana. È ricca di vitamine, sali minerali, favorisce il metabolismo degli zuccheri ed è immunomodulante. Inoltre è depurativa per fegato, polmoni e reni. Il Rheum Palmatum è la radice di rabarbaro. Ha la proprietà di rimuovere la sostanza viscosa che circonda le cellule tumorali, permettendo in tal modo il passaggio dei principi attivi delle erbe. L’Ulmus Rubra deriva dalla corteccia dell’olmo. Ha proprietà protettive per i tessuti degli organi ed un ottimo antinfiammatorio. Già prima della morte della Caisse, la tisana fu completata da altre tre erbe aventi un’azione inibente sul cancro: foglie di Plantago Mayor, fiori di Trifolium pratensis e bacche di Xanthollium Fraxiensu.

Nelle erboristerie o farmacie specializzate in preparazioni galeniche è possibile acquistare la tisana completa con tutte le erbe.

Per chi si trova a Roma possiamo suggerire di visitare, presso il quartiere San Paolo, l’ ”Abbazia San Paolo fuori le Mura” . Fin dal VIII secolo è il luogo dove vivono i monaci benedettini che propongono particolari rimedi (tisane, decotti, unguenti, erbe dalle spiccate proprietà terapeutiche tipo Aloe, composti fitoterapici, etc..) erboristici naturali, selezionando accuratamente le materie prime e controllando scrupolosamente i processi di lavorazione.

L’indirizzo è il seguente: via Ostiense, 186 00120 Città del Vaticano (metro B San Paolo)

tel. 06/45435574

e-mail: salute@abbaziasanpaolo.netQuesto indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.

www.abbaziasanpaolo.net

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12 Anni 2 Mesi fa #2586 da alex86
Risposta da alex86 al topic Re: ESSIAC: La formula di Renè Caisse
questa formulazione in thè... ad esempio dove si trova??

grazie

"Not all cakes comes with hole"

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12 Anni 2 Mesi fa #2655 da caramella
Risposta da caramella al topic Re: ESSIAC: La formula di Renè Caisse
e per chi volesse cimentarsi con le erbe...


Per il preparato da fare in casa, le proporzioni, riferite a 100 grammi di prodotto, sono le seguenti:

(A)
Radice di bardana: g 53,33
Acetosa: g. 35,56
Corteccia olmo rosso: g. 8,89
Radice di rabarbaro: g. 2,22

LA FORMULA, come detto precedentemente, ha subito nel corso degli anni dei miglioramenti (sarebbe meglio dire "integrazioni") ad opera di medici e studiosi.

L'integrazione più accreditata, quella di De Sylva, definita "Caisse Formula" ha aggiunto altri 100 grammi, in proporzioni uguali di:


(B)
Corteccia frassino spinoso (Xantoxilum fraxineum): g. 33,33
Foglie di piantaggine maggiore (Plantago major): g. 33,33
Foglie e sommità di trifoglio dei prati (trifolium pratense): g. 33,33


La preparazione da fare in casa è quindi la seguente:
Si prendono 100 grammi di erbe del quadrato (A) + 100 grammi di erbe del quadrato (B) e si immergono in 5 litri di acqua in una pentola d'acciaio inox di almeno 10 litri di capienza.
Si porta ad ebollizione facendo bollire il tutto per 12 minuti, con la pentola chiusa.
Si spegne il fuoco e si immergono le erbe che fossero rimaste attaccate alle pareti della pentola.
Si rimette il coperchio e si lascia riposare per almeno 6 ore o per tutta la notte.
Si rimuove il coperchio e si dà una rimescolata.
Si riporta sul fuoco fin quasi alla bollitura ma senza far bollire di nuovo la tisana.
Si aspetta che le erbe si depositino sul fondo e si versa il contenuto ancora caldo in 4-5 bottiglie da un litro ciascuna, possibilmente sterilizzate in precedenza.
Analogamente all'Aloe arborescens, conservare i preparati al buio e in frigorifero.
Le dosi consigliate sono le seguenti: 8 cucchiai grandi da minestra 3 volte al giorno, a digiuno, da aggiungere in bicchiere con acqua calda per rendere tiepida la bevanda. Se viene indotta la risposta immunitaria, iniziare la fase di mantenimento con 4 cucchiai grandi da minestra 3 volte al giorno, a digiuno.

Nota: per digiuno si intende: 1 ora prima dei pasti, oppure due ore dopo i pasti.


non so citarne la fonte perchè l'avevo copiata qualche anno fa non ricordo dove

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