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Domanda Cancro: Il metodo Pantellini

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12 Anni 2 Mesi fa #1601 da Cecilia
Cancro: Il metodo Pantellini è stato creato da Cecilia
Il metodo Pantellini.

L’ascorbato di potassio. Il metodo del Dott. Gianfranco Valsé Pantellini nacque da un caso fortuito, o per meglio dire, da un errore. Nel 1947, il Dott. Pantellini consigliò ad un malato di cancro inoperabile allo stomaco, con prognosi di pochi mesi di vita, di bere limonate con bicarbonato di sodio al fine di calmare i forti dolori. Dopo un anno, lo rivide perfettamente ristabilito (il paziente morì infatti d'infarto vent'anni più tardi). Al momento di esaminare le radiografie, pensò che si trattasse di quelle di un altro. Cos'era successo? Il paziente, per errore, non aveva usato il bicarbonato di sodio, ma quello di potassio. "Ebbi come una botta in testa", raccontò un giorno Pantellini. "Feci delle separazioni di limone ed esperidati dei vari acidi presenti e mi accordai con dei colleghi medici, per sperimentarli su alcuni malati di cancro, ormai in fase terminale, che volontariamente si offrirono di assumere, per via orale, citrato di potassio, tartrato di potassio ed esperidato di potassio: non ottenni purtroppo alcun effetto. Quando poi somministrai ai malati l'ascorbato (vitamina C) di potassio, conseguii i primi riscontri positivi”. Proseguendo nella terapia, i malati di cancro presentavano apprezzabili miglioramenti, già nell'arco di 10-15 giorni. Il dolore scompariva, o quantomeno si attenuava, ed il paziente era in grado di riprendere la propria attività lavorativa. In alcuni soggetti, ancora oggi, a distanza di 40 anni, non risulta alcuna presenza del tumore. Pantellini proseguì le sue ricerche per quarant'anni, scoprendo che l'ascorbato di potassio trovava applicazione anche in alcune malattie degenerative ed autoimmuni. Continuò a tenere conferenze, partecipò a vari congressi di oncologia, pubblicò le sue scoperte su riviste mediche, curò con successo migliaia di persone. Risultato? Alcune denunce da parte dell'Ordine dei Medici (assolto), problemi a non finire, diffamazioni; ma l'aspetto più grave è che in tutti questi anni, Pantellini non è mai stato preso in considerazione dalla classe medica. Non viene confutato, semplicemente viene totalmente ignorato. Chi volete che abbia interesse a prescrivere l'ascorbato di potassio, un prodotto che costa poche decine di euro per un mese di terapia e che, oltre a tutto, non è brevettabile ? Di seguito viene riportato un discorso del Dr Pantellini fatto a 82 anni poco prima di morire:

"Nelle nostre cellule vi sono ogni attimo migliaia di reazioni chimiche
simultanee, compresa la lotta tra gli enzimi chiamati
superossidodismutasi ed i famosi radicali liberi detti i distruttori.
Nel caso in cui i radicali dovessero aumentare od il gene che costruisce
le SOD non funzionasse bene, entro 24 ore la cellula diventa
cancerogena. Da una quarantina d'anni ho scoperto l'efficacia di una
terapia antiossidante, che va in aiuto delle SOD, ed è l'Ascorbato di
Potassio. Questo, attraverso la ristrutturazione della pompa
sodio-potassio sulla membrana cellulare, penetra nella cellula non solo
riportandovi il potassio che viene espulso dalla degenerazione, ma
ricomponendo le catene dei messaggi genetici. La cellula, rimessa in
ordine, non viene più attaccata dal cancro. Questo prodotto è come un
integratore alimentare senza alcuna tossicità. I risultati clinici,
attestabili, dimostrano che in 17 pazienti su 20, la riduzione della
sintomatologia varia tra la completa guarigione e la regressione
variabile. Nel caso dell'angioma, l'ascorbato blocca l'azione
dell'ossigeno nelle cellule e ferma il processo. Anche il prof. Folkman
negli USA ha messo a punto un sistema per combattere questa
proliferazione di capillari, strangolandoli chimicamente con
angiostatina ed endostatina. È una via parallela, ma la mia agisce
dall'interno delle cellule come preventivo.
Il rimedio c'è, il problema è che non costa nulla!
In conclusione i risultati positivi, dove non ci sono tornaconti
economici, stranamente non vengono considerati, mentre la chemioterapia
distrugge l'organismo spesso prima del tumore.

La prevenzione dei tumori potrebbe essere per qualcuno, in termini
economici, un danno incalcolabile. Sempre più studiosi sono daccordo col
ginecologo tedesco Muller, secondo il quale il 70% dei nati morti, o
focomelici, è dovuto ai farmaci"

Alcuni ricercatori del NIDDK (National Institute of Diabetes and Digestive and Kidney Diseases) in alcuni esperimenti sui topi hanno scoperto che alte concentrazioni di ascorbato di potassio erano associate ad effetti antitumorali nel 75% delle linee cellulari tumorali. Più precisamente è stata osservata una riduzione della crescita tumorale e del peso dei tumori del 41-53%. Tuttavia, tra il 1979 ed il 1985, studi clinici sull´uomo in cui veniva somministrata vitamina C, controllati con placebo ed in doppio cieco, non confermarono effetti benefici.

Ancora una volta ci si trova dinanzi alla situazione dove una qual certa sostanza che sembra possedere un forte effetto antitumorale non viene riconosciuta dalla medicina ufficiale.Una sperimentazione seria sull´ascorbato di potassio non è stata mai condotta e probabilmente non lo sarà mai. Senz´altro le sostanze utilizzate da questa terapia sono totalmente atossiche. Per di più la vitamina C anche se assunta in alte dosi non può causare effetti indesiderati in quanto la parte in eccesso, che non può essere assorbita, viene naturalmente eliminata dall´organismo. Tuttavia l´ascorbato di potassio, andando ad agire sulla pompa sodio/potassio, è bene che venga assunto con il controllo costante di un medico.



Per chi volesse approfondire questa terapia, è possibile contattare la:

Fondazione Internazionale Pantellini Via Mattioli, 55 Firenze Tel. 055 491835 Fax 055 499634

www.pantellini.org

e-mail: fondazione@pantellini.orgQuesto indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.

La terapia con ascorbato di potassio prevede di assumere giornalmente 0,15 gr di acido ascorbico (vitamina C) in cristalli puri, conservati in bustine di alluminio, 0,30 gr di bicarbonato di potassio in cristalli puri. Il tutto va mescolato in ½ bicchiere d’acqua minerale con un cucchiaino di plastica per ben 3 volte al giorno, 1 ora prima dei pasti principali. La preparazione e la spedizione delle sostanze in cristalli puri viene realizzata dalla Farmacia:

New Mercuri in via Celso 13/R a Firenze Tel. 055 482558 – 499504

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  • Cecilia
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12 Anni 1 Mese fa - 12 Anni 1 Mese fa #4324 da Cecilia
Risposta da Cecilia al topic Re: Cancro: Il metodo Pantellini
Segnalato da Acqua :)
da www.facebook.com/notes/marco-markjoyce-d...-a/10150817562880285


Ciò che vi dirò in questa nota, e che mi sembrava doveroso scrivere, è il risultato del mio personale approfondimento sulle azioni dell'ascorbato di potassio + ribosio sulla cellula cancerosa umana. Si tratta di elementi di chimica e biochimica estremamente tecnici. Mi rendo conto che molti di voi troveranno indigesti tali concetti, ma è mia principale premura fornire queste informazioni anche e soprattutto agli addetti ai lavori ed al personale sanitario. Ci tengo a sottolineare che non è intenzione di chi opera queste ricerche (ivi compreso il sottoscritto che è qui a scrivere al solo scopo di INFORMARE) alimentare false speranze o altri incresciosi fenomeni, dettati dalla ben nota "Sindrome di Lazzaro" (cioè l'attaccamento ossessivo a qualsiasi cosa rappresenti una pur flebile possibilità di guarigione). Si tratta di evidenze e sperimentazioni scientifiche, dagli enormi possibili risvolti, che intendo sottoporre alla vostra attenzione. Questo perchè valuto l'argomento in questione di una tale importanza e delicatezza da non poter tacere le vecchie e nuove scoperte in merito. Come medico mi sento assolutamente in dovere di salvaguardare la salute e il benessere delle persone.

L'ASCORBATO DI POTASSIO è il sale potassico dell'Acido Ascorbico (Vitamina C) che sfrutta la proprietà dell'ascorbato di fungere da carrier per la reintroduzione del potassio nella cellula degenerata ed il ripristino della normale concentrazione intracellulare di tale fondamentale catione. E' ben noto, sin dai lontani anni '30, grazie agli studi di Moraveck e Kishi in relazione al sarcoma di Rous, che la quantità di potassio all'interno di una cellula degenerata, ivi compresa la cellula neoplastica, è abnormemente diminuita e sbilanciata a favore di una non fisiologica presenza del sodio. Questo fatto sembra essere un denominatore comune in tutte le patologie neoplastiche, verificabile anche attraverso un’attenta valutazione dei 4 elettroliti ematici (sodio, calcio, potassio, magnesio).Ciò è probabilmente da imputarsi al malfunzionamento della ATPasi Na+/K+ dipendente (meglio nota come pompa sodio/potassio), l'unica molecola di membrana che, con dispendio di energia, provvede a mantenere costanti le concentrazioni dei due cationi contro gradiente osmotico ed elettrochimico.

Il meccanismo descritto risulta MOLTO PERICOLOSO per la cellula, in quanto:

- innesca un rapido trasferimento di calcio dai depositi intracellulari (mitocondri), che potrebbe essere responsabile della spinta mitogenica;

- permette un trasporto rilevante di glucosio nel citoplasma, per il sinporto con il sodio, con una velocità che aumenta con la sempre maggiore alterazione della pompa sodio/potassio (unico elemento di controllo attivo sui due elettroliti).

La reintroduzione del potassio nella cellula produce quella salificazione di alcune proteine che il Prof. Pantellini riteneva requisito indispensabile per un corretto funzionamento della cellula, a fronte della degenerazione neoplastica.

L'azione dell'ASCORBATO DI POTASSIO + RIBOSIO è stata recentemente testata in vitro su linee cellulari cancerose umane (carcinoma della mammella), a conferma dei già straordinari risultati ottenuti dal punto di vista clinico dal Dott. Gianfrancesco Valsè Pantellini in più di quarant'anni di sperimentazione (più di 10.000 pazienti trattati, numerosi casi di guarigione da cancri inoperabili, numerosi casi di malattia stabile per molti anni ed impossibilitata a progredire, prevenzione con la somministrazione costante di ascorbato di potassio). Ero personalmente già a conoscenza dell'inversione del rapporto Na/K intracellulare nella cellula cancerosa, del malfunzionamento della pompa sodio potassio e della sua difettosa espressione di membrana nonchè della up-regulation della glicolisi con sbilanciamento del rapporto lattato/piruvato. L'ascorbato di potassio, in questo recente trial, ha mostrato di arrestare la crescita della linea tumorale utilizzata con meccanismo dose-dipendente. Infatti, nello studio di cui parliamo, un saggio di KHCO3+ribosio a 5 millimoli/litro rallenta la crescita mentre un saggio a 10 millimoli/litro la BLOCCA!

Il D-ribosio, normalmente sintetizzato nel nostro organismo dall'attività enzimatica transchetolasi, viene convertito in acido piruvico ed entra automaticamente nel ciclo di Krebs senza formare lattato. Ne consegue che la cellula tumorale riattiva il proprio metabolismo normale riacquistando l'apoptosi, cioè la CAPACITA' DI MORIRE, al termine del proprio ciclo biologico normale. Questo accade anche perchè il piruvato, abnormemente depleto all'interno della cellula tumorale, rappresenta uno dei più potenti segnali anti-mitotici posseduti fisiologicamente dalla cellula. Esso è, infatti, un inibitore dell’entrata in fase S della mitosi e la sua costante diminuzione nel citoplasma (per conversione in acido lattico) rimuove tale blocco sulla mitosi, spingendo la cellula verso una proliferazione incontrollata.
La reintroduzione del catione potassico favorisce la fuoriuscita del sodio il quale, trascinando con sè il glucosio con semplice meccanismo di sinporto, consente di privare la cellula tumorale del suo principale nutriente. Gli anelli furanosici dell'ascorbato si inseriscono, per semplice analogia chimica, al posto degli anelli pirrolici danneggiati o aperti in forma enolica. Questo è reso possibile dal fatto che il furano, il tiolo e il pirrolo sono isoforme di un medesimo gruppo chimico.

Tale sostituzione, che si rivela comune a tutte quelle molecole che condividono anelli tetrapirrolici (l'emoglobina, la superossidodismutasi, la ceruloplasmina), riattiva alcune proteine fondamentali per il funzionamento della cellula, come la SUPEROSSIDODISMUTASI, il più potente enzima antiossidante, cioè in grado di inattivare i più reattivi e mutageni radicali liberi dell'ossigeno, tra i quali certamente il più temibile è l'anione superossido. La ripresa del normale funzionamento metabolico della cellula tumorale interrompe la polimerizzazione a catena dell'RNA messaggero che codificava per proteine abberranti e produceva, anche per semplice trazione meccanica sul nucleo, provocata da forze di Van Der Waals, le mitosi mostruose tipiche del cancro. Il risultato di tutto ciò è L'ARRESTO DELLA CRESCITA E LA MORTE DELLA CELLULA TUMORALE.

CONCLUSIONI: appare chiaro, a mio avviso, che l'azione dell'ascorbato di potassio, integrata dal D-ribosio in quanto potente catalizzatore dell'azione chimica del sale, sul favorire la rigenerazione, la riparazione tissutale nelle malattie degenerative e l'involuzione di fenomeni proliferativi di tipo neoplastico, poichè BASATA SU EVIDENZE CLINICHE E SCIENTIFICHE, rappresenta la base razionale per l'utilizzo del composto e scopo preventivo e terapeutico in un vastissimo ambito di patologie umane. L'attuale sperimentazione del composto riguarda, ad esempio, l'utilizzo del medesimo anche in casi di S.L.A. (Sclerosi Laterale Amiotrofica). Mi giunge altresì recente notizia del suo utilizzo, sempre a scopo sperimentale, per la cura di alcuni casi di S.M. (Sclerosi Multipla).

Chi di voi, possedendo sufficiente dimestichezza con l'inglese, volesse approfondire consultando lo studio scientifico più recente sull'argomento (inerente l'inibizione della crescita di una coltura di cellule tumorali umane prelevate da carcinoma della mammella, ottenuta con saggi di ascorbato di potassio e ribosio), cioè quello pubblicato lo scorso 22 agosto 2011 sulla rivista scientifica Cancer Cell International, può utilizzare il seguente link:

www.cancerci.com/content/11/1/30/abstract

www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/21859451 (su quest'altro link, di mia più recente acquisizione, i medici, gli addetti ai lavori o quanti abbiano competenze in materia bio-medica, possono confrontare e valutare le foto e i grafici dei saggi, nelle loro evidenti variazioni a dosi millimolari scalari di potassio bicarbonato + D-ribosio, ivi anche paragonate alle colture di controllo).

Aggiornerò continuamente questa nota con tutte le nuove ed importanti notizie che mi perverranno.

Chiunque di voi lo ritenesse necessario può consultare direttamente la Fondazione Valsè Pantellini per lo studio e la cura delle malattie degenerative con sede italiana a Firenze.

Troverete tutti i contatti all'indirizzo:

www.pantellini.org


ED ORA VENIAMO ALLA SEZIONE CHE PIU' DOVREBBE DESTARE INTERESSE, QUELLA SUI CASI CLINICI. COME SI PUO' AFFERMARE LA VALIDITA' DI UNA TERAPIA SE NON SI PORTA, A SUFFRAGIO DELLA TESI, UNA NUTRITA CASISTICA DI SUCCESSI TERAPEUTICI OTTENUTI CON IL COMPOSTO CHIMICO IN QUESTIONE? I CASI CLINICI CHE QUI VI RIFERISCO PROVENGONO DALLE PIU' DIVERSE FONTI. ALCUNI SONO SEMPLICI RACCONTI DEI QUALI, PERALTRO, SI PUO' DUBITARE (ED E' GIUSTO FARLO), MA CHE SERVANO, QUANTOMENO AD ALIMENTARE UNA SANA CURIOSITA' SCIENTIFICA SULLA QUESTIONE.
DI ALTRI POSSEGGO LA DOCUMENTAZIONE CLINICA E SONO CASI LA CUI CURA E' IN ATTUALE CORSO. SI TRATTA DI PAZIENTI CHE ASSUMONO L'ASCORBATO DI POTASSIO + RIBOSIO DA SOLO, O INTEGRATO CON DEI FARMACI ADIUVANTI, SOMMINISTRATI PER VIA ENDOVENOSA O INTRAMUSCOLARE, CHE HANNO LA FUNZIONE DI POTENZIARE L'AZIONE DELL'ASCORBATO DI POTASSIO + RIBOSIO. ED ANCORA, TALUNI ALTRI PAZIENTI ASSUMONO IL SALE IN CONCOMITANZA CON LA TERAPIA UFFICIALE (CHEMIOTERAPIA E/O RADIOTERAPIA, O COME ADIUVANTE PRE-TERAPIA CHIRURGICA, O PIU' SEMPLICEMENTE DOPO L'ASPORTAZIONE CHIRURGICA DEL TUMORE PRIMITIVO).

Va da sè che nel più rigoroso rispetto della privacy di questi pazienti io abbia utilizzato, per ciascuno di essi, un nome assolutamente fittizio. QUESTA SEZIONE SARA' DA ME AGGIORNATA IN MODO COSTANTE E PUNTUALE, IN MODO DA FORNIRVI UN'INFORMAZIONE IL PIU' POSSIBILE CORRETTA E SCEVRA DA CONTAMINAZIONI O DISTORSIONI, COSA CHE AL MOMENTO NON SONO IN GRADO DI ASSICURARE. Prima di passare all'elenco dei casi clinici che meritano di essere presentati, vorrei ricordarvi alcuni pregevoli risultati ottenuti con l'ascorbato di potassio nell'ambito della seguente sperimentazione clinica.

Per 15 mesi, dal marzo ’99 al settembre 2000, 16 pazienti con diverse patologie neoplastiche sono stati oggetto di osservazione da parte del Dott. CARLO BIGLIOCCA, medico chirurgo, specialista in Medicina preventiva a Gattinara (VC).

La sperimentazione è stata condotta su un campione eterogeneo, composto di 9 donne e 7 uomini, di età compresa fra i 51 e gli 80 anni, che presentavano le seguenti diagnosi: 6 tumori mammari, 3 pancreatici, 3 gastrointestinali, 2 polmonari, 1 epatico e 1 vescicale. Tutti sono stati sottoposti ad una terapia di supporto a base di tre dosi di ascorbato di potassio + ribosio secondo i protocolli del Dott. Pantellini, solo ad alcuni sono state praticate delle fleboclisi contenenti vitamina C, Toxepasi, Tad, Milid, Bentelan.

RISULTATI: Dei 6 tumori mammari solo una donna decise per la chemioterapia, tutte le altre la rifiutarono. A tutte e 6 le pazienti fu somministrato il Tamoxifene. 5 non presentavano metastasi; durante i 15 mesi di osservazione successivi non comparvero metastasi. Dei 3 tumori pancreatici, uno risultava non operabile, uno fu operato con successo, la terza persona rifiutò l’operazione. TUTTI I PAZIENTI SONO ANCORA VIVI. Dei 3 tumori gastrointestinali, uno era un tumore gastrico inoperabile, mentre gli altri due erano colon-rettali. Questi ultimi furono operati, anche se uno dei 2 pazienti aveva già metastasi diffuse. Due sono deceduti. Dei 2 pazienti con tumori polmonari inoperabili, uno è deceduto. Entrambi i pazienti, sia quello con il tumore epatico e sia quello con il tumore vescicale, non operabili, SONO VIVI.


ELENCO DEI CASI CLINICI (** casi che ho avuto modo di osservare direttamente e di cui ho potuto esaminare la documentazione clinica)



1) Peppe, 51 anni, affetto da cancro tiroideo, si sottopone ad assunzione orale di ascorbato di potassio + ribosio prima e dopo la terapia radiante. Dopo alcuni mesi di cura la neoplasia sembra totalmente regredita.


2) Cosimo, 80 anni, risultava affetto da epatocarcinoma. La prognosi veniva stimata attorno ai 2 mesi di vita. Con la somministrazione orale di ascorbato di potassio + ribosio la neoplasia regredisce in maniera completa.


3) Soraya, 43 anni, con diagnosi di carcinoma surrenale metastatico. Con l'assunzione di ascorbato di potassio + ribosio vi fu un arresto della progressione di malattia ed un netto miglioramento del quadro clinico. La paziente, recuperate le forze, l'appetito e l'abilità al lavoro, tornò ad una vita assolutamente normale. Questo stato di quiescenza della malattia perdurò per 6 anni, allo scadere dei quali, però, la progressione del male riprese e la portò al decesso.

4) Lorenzo, 41 anni, affetto da carcinoma polmonare ed in attesa di essere sottoposto ad intervento chirurgico, inizia la cura con ascorbato di potassio + ribosio. Lo stupore dell'équipe medica è totale, quando, al momento di ristadiare il paziente per la procedura pre-intervento, si scopre che della neoplasia primitiva non vi è più traccia.

5) Amilcare, 53 anni, sostiene che da quando assume regolarmente l'ascorbato di potassio + ribosio, a dosi preventive, non ha più contratto alcuna forma di infezione virale.

6) Lanfranco, 43 anni, colpito dal terribile glioblastoma multiforme, a localizzazione cerebrale, ha purtroppo iniziato la terapia con ascorbato quando non c'era più possibilità di cura. Deceduto dopo 1 anno dalla diagnosi.

7) Patrizia, 43 anni, è affetta da cancro colo-rettale. Dopo la chirurgia ed alcuni cicli di chemioterapia, assume regolarmente ascorbato di potassio + ribosio ed il suo male residuo, nonostante lo stato fortemente debilitato, sembra quiescente ed in remissione.

8 ) Anna, 30 anni, svedese, era affetta da cancro del colon. Con alcuni mesi di terapia all'ascorbato di potassio + ribosio ha ottenuto la completa regressione del tumore. Dalla sua guarigione sono trascorsi 10 anni senza ricomparsa alcuna della malattia. Non ha usato null'altro che l'ascorbato. Anna riferisce di aver diffuso enormemente la notizia tra amici e conoscenti. Alcuni di questi, affetti da cancro e curatisi con l'ascorbato, sembrano aver ottenuto i suoi stessi risultati.

9) Ciro**, 68 anni, ha subito l'asportazione chirurgica di una porzione di rene (nefrectomia parziale) per cancro renale a cellule chiare. Scoperte numerose metastasi polmonari si sottopone attualmente a regime di ascorbato di potassio + ribosio a dosaggio terapeutico + adiuvanti per via endovenosa. Sono in attesa di rivalutarlo. Per il momento il paziente riferisce un ritrovato benessere ed un netto aumento dell'appetito. E' passato troppo poco tempo, ma la condizione attuale mi lascia ben sperare. Aggiornamento al 21/11/2011: Il paziente sta eseguendo la cura con costanza da circa due mesi oramai. Attendiamo di valutare i primi, significativi cambiamenti. Aggiornamento all'12/12/2011: Rileviamo un netto peggioramento della funzionalità renale del paziente (creatininemia 2,5 mg/100ml, a fronte del valore precedente: 1,25 mg, valore ai limiti superiori, ma ancora indice di una buona filtrazione).

Il parere del nefrologo depone per una tossicità acuta causata dalla somministrazione di un chemioterapico della categoria degli inibitori delle protein-chinasi. Non riferirò, ovviamente, il nome commerciale del farmaco, sulla cui tossicità marcata (nefrotossicità, mielodepressione), peraltro, ritengo si debba riflettere con grande attenzione. La famiglia del paziente è seriamente intenzionata ad interrompere la somministrazione del farmaco ed a proseguire con il solo ascorbato di potassio. Aggiornamento al 14/01/2012: La somministrazione di inibitore delle protein-chinasi, in base a quanto documentato da referto medico, ha prodotto nel paziente un quadro di scompenso cardiaco congestizio. Il farmaco viene sospeso. Il paziente prosegue con il solo ascorbato di potassio+ribosio per via orale. Le sue condizioni cliniche sono in lento recupero.

10) Iolanda**, 62 anni, è affetta da malattia residua di carcinoma mammario a localizzazione ossea ed epatica, dopo mastectomia radicale e cicli di polichemioterapia. Siamo in attesa che cominci ad assumere l'ascorbato di potassio. Aggiornamento al 15/11/2011: La paziente non ha ancora cominciato ad assumere l'ascorbato, poichè non ancora del tutto convinta della sua atossicità e dei benefici che potrebbero derivarne. Aggiornamento al 14/01/2012: La paziente non ha ancora iniziato la terapia. Essa è ora in possesso del protocollo standard della Fondazione Pantellini. Attendiamo sue notizie. Aggiornamento al 18/02/2012: Iolanda è ancora restia all'assunzione dell'ascorbato di potassio.

11) Renato**, 55 anni, era affetto da carcinoma polmonare metastatico. La sua Signora, posta di fronte alla possibilità di tentare la cura all'ascorbato, non ha prestato la minima attenzione a quanto prospettato. Paziente deceduto.

12) Donato**, di anni 41, ha scoperto di aver sviluppato un glioblastoma polare ( o multiforme), un terribile tumore dell'encefalo. La sua famiglia ha considerato la terapia all'ascorbato di nessuna utilità e gli ha impedito di tentare. Paziente deceduto.

13) Teresa**, 68 anni, ha una storia clinica assolutamente peculiare. Diagnosi di colangio-carcinoma metastatico nel 2007. Giudicata inoperabile. La figlia decide di non comunicarle la diagnosi e la prognosi di circa 6 mesi di vita. La riporta a casa e comincia a somministrarle, a sua insaputa, ascorbato di potassio e ribosio a dosi terapeutiche. Il tumore lentamente comincia a regredire. La paziente è tuttora viva e in ottima salute. Esami clinici e per immagini: del tutto nella norma. Seguiremo l'ulteriore evoluzione del caso. Aggiornamento al 15/11/2011: La paziente è viva e in ottime condizioni. Aggiornamento al 23/12/2011: Ricevo i recenti esami ematochimici della Sig.ra Teresa (speditimi dalla figlia). Dai valori si evince lo straordinario stato di salute e benessere della paziente. Continua ad assumere ascorbato di potassio + ribosio. Nessuna nuova manifestazione di malattia.

14) Magda **, 57 anni, è purtroppo un caso disperato. Operata 2 anni fa per un adenocarcinoma uterino, ha sviluppato, nel corso dei mesi, numerosi ripetizioni della malattia primitiva con localizzazioni ossee, polmonari, peritoneali ed un singolo focolaio rachideo cervicale che ne ha compromesso seriamente la motilità degli arti. La recente comparsa di una ripetizione cerebrale ed una addominale rende il quadro clinico di una gravità estrema. La paziente, tornata nella propria abitazione, comincia a sottoporsi in questi giorni a cura con ascorbato di potassio. Gli aggiornamenti che seguiranno sono, ad oggi, 15/11/2011, assolutamente fuori da ogni previsione. Aggiornamento al 21/11/2011: La paziente sta seguendo la cura con diligenza e dedizione. Mostra un aumento significativo dell'appetito ed un migliorato controllo della sintomatologia dolorosa. Restiamo in vigile attesa. Aggiornamento al 12/12/2011: paziente stabile, non segni di ulteriore aggravamento delle condizioni cliniche. Aggiornamento al 20/12/2011: la comparsa di modeste complicanze respiratorie non sembra imputabile alla diffusione polmonare della malattia.

La paziente ha terminato il ciclo mensile di terapia adiuvante per via intramuscolare e prosegue con il solo ascorbato di potassio + ribosio per via orale. Si valuterà nelle settimane come modificare lo schema posologico. Situazione clinica stabile. Aggiornamento al 14/01/2012: Purtroppo, il sopraggiungere di nuove ed intrattabili complicanze, ha portato la paziente al decesso nell'arco di pochi giorni. Si tratta di un caso in cui l'intervento, troppo tardivo, non ha prodotto significativi miglioramenti, a fronte di uno stato di salute già gravemente compromesso. Il mio più sentito messaggio di cordoglio a tutti i familiari e conoscenti della Sig.ra Magda.

15)
Ida, 48 anni, ha tutta l'aria di essere un caso clinico paradigmatico. L'astrocitoma (neoplasia cerebrale) di cui è portatrice si è ridotto di circa il 50% in diametro con la somministrazione di ascorbato di potassio + ribosio a dosi terapeutiche. La terapia va avanti da circa un anno. Questi dati si basano su quanto riferito dal marito della paziente, ma non possediamo un riscontro diretto.

16) Caterina**, 30 anni, è un caso gravissimo. Dopo aver subito, nel 2009, un'istero-annessiectomia per un carcinoma epidermoide uterino, a causa di un sopraggiunto peritonismo nel 2012, la paziente viene nuovamente sottoposta a laparotomia. Si riscontra una perforazione intestinale in prossimità di una grossa massa localizzata al sigma che all'esame istologico risulta essere una ripetizione del tumore primitivo. La paziente viene sottoposta ad asportazione del sigma, confezionamento di una stomia e cicli di chemioterapia e radioterapia. La situazione clinica sembra aggravata da una serie di nuove localizzazioni di malattia che dà luogo ad un manifesto linfedema all'arto inferiore sinistro. Quest'ultimo rappresenta certamente un segno prognostico infausto. La paziente, purtroppo già a questo stadio avanzato, si sta sottoponendo a terapia con ascorbato di potassio + ribosio con il supporto infusionale. Resto in attesa di novità e non perdo la speranza che siano incoraggianti. Aggiornamento al 21/02/2012: La paziente, unitamente al linfedema, mostra un importante deficit neurologico riferito al territorio di pertinenza del nervo sciatico popliteo esterno, sintomo sentinella di un interessamento del tronco comune del nervo grande ischiatico a causa di probabili ripetizioni ossee in prossimità del plesso sacrale. Questa ipotesi è avvalorata da una intensa dolorabilità al gluteo sn. e lungo tutto il decorso del nervo. Non vogliamo assolutamente perdere, nonostante l'estrema gravità del quadro clinico, le speranze sui benefici che l'ascorbato di potassio può portare. La paziente continua ad assumerlo.

16bis) Pietro** ha 39 anni e gli è stato diagnosticato, a seguito di sopraggiunti deficit neurologici e conseguenti esami di diagnostica per immagini, un glioblastoma multiforme. E' al corrente della metodica Pantellini, ma si rifiuta di assumerla. Pietro è padre di due bambini.



Dott. Marco Di Matteo - Medico Chirurgo, Musicoterapeuta (Terapia riablitativa dei disordini psichici e psico-motori delle età evolutiva ed adulta)
Ultima Modifica 12 Anni 1 Mese fa da Cecilia.

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