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Domanda Rimedi omeopatici in patologie gravi

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11 Anni 4 Mesi fa #15643 da Clara
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Il rimedio omeopatico in patologie croniche gravi.
Di Spinedi Dario - 13 dicembre 1988
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IL RIMEDIO OMEOPATICO IN PATOLOGIE CRONICHE GRAVI.

SVIZZERA - Dr. Dario Spinedi.

SOMMARIO: Malattie, che per esperienza in medicina allopatica hanno: un decorso cronico che richiede una medicazione continua o ripetuta; una prognosi negativa per quel che concerne la qualità di vita; delle malattie che richiedono l’asportazione di un organo importante per giungere ad una palliazione della malattia e per garantire la vita stessa.

(Atti del Convegno trasnazionale sul tema “Rimedio omeopatico: il non farmaco. Una proposta di riconoscimento” - Roma, 12 e 13 dicembre 1988).

1. DEFINIZIONE

Per patologia cronica grave intendo quelle malattie, che per esperienza (in medicina allopatica) hanno:

1) Un decorso cronico che richiede una medicazione continua o

ripetuta come ad esempio: colite ulcerosa, epatite cronica

aggressiva, asma bronchiale, epilessia, ecc.

2) Una prognosi negativa per quel che concerne la qualità di

vita, come ad esempio: poliartrite cronica, sclerosi multi-

pla, psicosi endogene, paresi dopo poliomelite o intra

partum.

Oppure una prognosi infausta come ad esempio:

lupus eritematodes disseminatus, rene policistico familiare,

gravi psicosi con ripetuti tentativi di suicidio.

3) Delle malattie che richiedono l’asportazione di un organo

importante per giungere ad una palliazione della malattia e

per garantire la vita stessa, come ad esempio: morbo di

Werlhoff che è asportazione della milza, ovaie policistiche

(morbo di Stein-Leventhal), gravi endometriosi, tumori, ecc.

Per ognuna delle patologie citate ho curato nel mio studio uno o più pazienti raggiungendo in molti casi la guarigione.

2. CRITERI DI GUARIGIONE

a) Miglioramento e normalizzazione dei parametri di laboratorio.

b) Scomparsa dei sintomi oggettivi e soggettivi per cui il

paziente mi ha consultato.

c) Periodo di osservazione minimo di 2-3 anni.

3. VALUTAZIONI STATISTICHE

Per un singolo medico è difficile proporre uno studio statistico che risponda alle moderne esigenze in questo campo.

A questo scopo bisognerebbe avvalersi di un centro con una vasta casistica e con lunghi periodi di osservazione.

Io mi accontenterò, vista la brevità dell’intervento, di proporre quattro casi ad esempio di quanto sopra esposto.

4. CASISTICA

Vorrei proporre alla Vostra attenzione un caso di patologia grave acuta e tre casi di patologia cronica.

a) PRIMO CASO

In onore al mio maestro Dr. Jost Kunzli.

Dieci anni or sono mia moglie partoriva e doveva subire un taglio cesareo molto complicato con conseguente stato di setticemia.

Sintomatologia: semi incoscienza, brividi, febbre a 41 gradi.

Proposta dell’ospedale e del Professore curante: somministrazione tempestiva di una combinazione di tre antibiotici, cortisone, aticoagulanti ed ergotamina.

A questo punto telefonavo al Dr. Kunzli in cerca di consiglio. Lui mi invitava a portare mia moglie ed il neonato a casa e ad osservare i sintomi tralasciando qualsiasi medicamento.

Naturalmente il Professore ed il consiglio dei medici reputarono che io fossi irresponsabile e solo dopo aver firmato un foglio in cui mi sarei assunto la responsabilità di quanto sarebbe accaduto, aiutato dai vicini, portai mia moglie a casa: con febbre altissima e con annessi drenaggi della ferita.

Giunto alla nostra dimora cominciai ad osservare i sintomi.

Nel corso delle ore mi accorsi che ogni qualvolta entravo nella cameretta dove giaceva mia moglie, questa cominciava a tossire, e solo quando entravo in camera, altrimenti no.

Questo fatto strano lo comunicai al Dr. Kunzli, che dopo avermi sottoposto qualche altra domanda, mi consigliò di somministrare FOSFORO alla trentesima centesimale ( 30CH ).

Alle ore 23:00 misi sulla lingua di mia moglie febbricitante un globuletto di FOSFORO 30CH.

Il giorno dopo la febbre era svanita.

Più tardi scopersi nel Repertorio di Kent la rubrica “tossisce quando qualcuno entra in camera”, con un solo rimedio rappresentato da questo sintomo: FOSFORO.

Tre giorni dopo toglievo i punti dalla cicatrice e mia moglie ed il bambino stavano bene.

Questo era il caso di una setticemia guarito in una notte da FOSFORO 30CH.

b) SECONDO CASO

Tre anni or sono mi consultava una giovane donna (16 anni) piangendo, perchè non voleva più ingerire cortisonici che a sua detta, le causavano mal di stomaco e di ossa.

Diagnosi: stato acuto di colite ulcerosa.

Sintomatologia: negli ultimi mesi perdita di peso corporea di 19 Kg., diarree sanguinolenti 15-20 volte al giorno, forti dolori addominali.

Sedimentazione 54 la prima ora malgrado una terapia di 50 mg di cortisone e di salazopirina da parecchi mesi.

La scelta del Rimedio Omeopatico cade su MERCURIUS SOLUBILIS, soprattutto perchè la paziente ogni notte sogna di persone tagliate a pezzi: gambe, braccia, teste tagliuzzate oppure persone senza testa o estremità.

Nel Repertorio di Kent sotto la rubrica “Mutilazione” si trova fra gli altri rimedi anche MERCURIUS SOLUBILIS che copre la totalità dei sintomi della paziente.

MERCURIUS alla duecentesima centesimale (200CH) viene prescritto.

Decorso: il cortisone vien messo subito in disparte. Un mese dopo il dolore addominale è scomparso. Feci pressocchè normali.

Sei mesi dopo: la sedimentazione è scesa da 54 a 28 senza l’uso di un mg di cortisone. Feci normali. Aumento del peso di 10 Kg.

Un anno dopo controllo da parte dell’Ospedale Universitario di Berna che constata un grande miglioramento oggettivo e soggettivo della paziente. Consiglio dell’Ospedale: continuare con la cura Omeopatica.

Un bell’esempio di collegialità da parte dei colleghi allopatici.

c) TERZO CASO

La terza paziente mi consulta il 06/06/1986. Età 30 anni.

Diagnosi: purpura emorragia idiopatica o morbo di Werlhoff.

La diagnosi avveniva nel 1984 e appunto da questa data, per due anni, la paziente era stata curata con il cortisone senza successo.

Per questo il Professore curante proponeva l’asportazione chirurgica della milza.

Dati di laboratorio: 20.000 trombiciti.

Gli anticorpi contro i propri trombociti sono altissimi.

Le immunoglobuline G sui trombiciti sono ad esempio 685 e la norma sarebbe fino ad un massimo di 10. Le IgM sono 2.110 con una norma massimale pure di 10.

Inizio della cura Omeopatica il 06/06/1986 con CROTALUS HORRIDUS, ovvero il veleno del serpente a sonagli.

Questo Rimedio venne scelto soprattutto in base al sintomo molto pronunciato: “avversione verso le persone amate”. Ad esempio suo padre le voleva un gran bene, ma lei si sentiva a disagio, male in sua presenza. Questo valeva anche per le altre persone della sua famiglia.

Il 6 Giugno 1986 veniva somministrata una dose di CROTALUS HORRIDUS alla millesima centesimale (C) e si sospendeva subito e totalmente il cortisone.

Il 20 Agosto, cioè due mesi dopo, la paziente telefonava dicendo di stare benissimo, di avere 220.000 piastrine.

Il rapporto con i famigliari non era ancora migliorato ed in più l’ultima mestruazione era dolorosa, per questo ripetizione di un globulo di CROTALUS alla millesima centesimale (C 1000) l’ 1 Settembre 1986.

60 giorni dopo il trombociti sono 246.000. Il rapporto affettivo con i famigliari è migliorato, ma la mestruazione è ancora dolorosa. Perciò il 20 Novembre 1986 CROTALUS alla decimillesima centesimale (C 10.000).

Da allora sono passati due anni. La paziente gode ottima salute ed i trombociti sono sempre rimasti al di sopra del limite dei 200.000.

Il chirurgo in questo caso ha dovuto rinunciare all’asportazione della milza, motivo per cui la paziente mi aveva consultato.

d) QUARTO CASO

Cinque anni or sono mi consultava un giovane paziente omosessuale che da tre anni soffriva di epatite cronica aggressiva tipo B con gli enzimi epatici e le transaminasi molto alte.

Da tre anni assumeva cortisonici eppure le transaminasi e la gamma-GT non tendevano a normalizzarsi.

Malgrado l’opposizione del suo medico curante, Professore di gastroenterologia che affermava di appendere il suo mantello al chiodo se l’Omeopatia fosse riuscita a curarlo, il paziente iniziò la cura Omeopatica.

Il Rimedio era NATRIUM MURIATICUM, il semplice sale da cucina che, dinamizzato, possiede delle facoltà miracolose.

Non è a caso che un filosofo orientale scrisse: “V’è qualche cosa di stranamente santo nel sale, si trova nell’oceano e nelle nostre lacrime”.

NATRIUM MURIATICUM alla millesima centesimale (C 1.000) viene somministrato il 21/09/1983. Le transaminasi sono GOT 149, GPT 230 (mi riferisco ai vecchi valori).

Il 18 Novembre 1983, cioè due mesi dopo, i valori sono 86 e 113, perciò dimezzati con un solo globuletto invisibile di sale da cucina dinamizzato e senza un mg di cortisone.

Senza più alcuna ripetizione sino al 26/02/1984, 5 mesi dopo, le transaminasi sono pressocchè normali: GOT 27 e GPT 38.

Dopo una delusione sentimentale nel Giugno del 1984 le transaminasi salgono a 74 GOT e 105 GPT. NATRIUM MURIATICUM alla millesima è ripetuto. Tre mesi dopo, il 27 Settembre 1984 le transaminasi sono normali.

Il Professore di gastroenterologia parla di possibile guarigione perchè anche i valori della gamma GT sono rientrati nella norma.

Il 09/10/1985, un anno dopo, la somministrazione dell’ultima dose, senza motivo apparente, le transaminasi salgono a valori molto alti, cioè 330 la GOT e 590 la GPT.

Ripetizione di una dose di NATRIUM MURIATICUM alla centomillesima centesimale (C 100.000) il 26 Maggio 1986, cioè un anno dopo l’ultima dose a causa di un ulteriore delusione sentimentale e profonda prostrazione psichica. Malgrado questo episodio i valori di laboratorio si sono mantenuti nella norma.

Ultima dose di Rimedio somministrato circa un anno e mezzo fa il 17 Giugno 1987, di nuovo a causa di una grave problematica affettiva che rischiava di decompensare questo paziente molto labile.

Da due anni tutti i parametri di laboratorio si sono mantenuti nella normalità, cosicchè si può parlare di guarigione.

Analisi eseguite: GOT, GPT, Gamma-GT, Fosfatasi alcalina, Anticorpi e antigeni dell’epatite.

Lo stato psico-fisico del paziente è di molto migliorato e può così meglio superare le difficoltà che si presentano nella vita quotidiana.

Periodo di osservazione 5 anni.

Globuletti somministrati in questo periodo: sei.
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11 Anni 4 Mesi fa #15707 da elena
Risposta da elena al topic Re: Rimedi omeopatici in patologie gravi
approfitto di questi begli esempi per parlarvi un po' di come funziona l'omeopatia

il medico fa diagnosi di rimedio personalizzato e non diagnosi di malattia
Hahnemann infatti paragonava le malattie alle nuvole, che non portano mai nomi individuali
non si devono cercare somiglianze tra due malattie, una naturale (polmonite, bronchite ecc) e una artificiale, bensì tra sintomi e gruppi di sintomi affini a quelli che manifesta il paziente
la sintomatologia va personalizzata
i sintomi devono essere qualificati da segni etiologici che descrivono le circostanze di aggravamento e di miglioramento dei sintomi stessi
così non annoteremo sintomi comuni generici e banali, ma ogni sintomo porterà un nome, quello del malato e quello del rimedio
si cura una persona concreta con un rimedio specificamente personalizzato e non una malattia astrattamente intesa che coincide con trattati di farmacologia

nell'esempio che ci ha dato clara (l'ultimo) questo signore ha una sua storia emotiva molto marcata che lo caratterizza
quando il medico va a fare la diagnosi del rimedio simillimo, si accorge che i sintomi sono precisi e confrontandoli con i rimedi della materia medica salta fuori che somigliano in modo consistente a natrum muriaticum, il sale da cucina ;-)

allora per riassumere
i sintomi da soli non valgono molto
devono essere accompagnati da modalità cioè qualificazione dei sintomi, individualizzazione: quando si aggravano quei sintomi e quando migliorano?
che modalità psichiche presentano?
quando succede che ci si sente peggio? in quale posizione? modalità perciò legate a movimento, riposo, atti fisiologici, emozioni, sogni, pensieri
perchè sono gli unici che possono dire che quella persona è tale e non un artificio in un bugiardino di un farmaco, dove siamo tutti uguali e standardizzati

trovare il simillimo vuol dire poi trovare quell'unico rimedio, che per la sua grande caratterizzazione e similitudine con il paziente, agisce sul disordine generale e da solo risana
prescritto a potenza elevata ed elevatissima, come avete visto

poi c'è il similare, che ha una similitudine parziale, corrispondente a quadri più circoscritti, solo a malattie di un apparato o di un sistema o a fenomeni vasomotori con segni simpatici o vegetativi periferici
agisce sulle perturbazioni a livello di un tessuto o di un organo
rimedio ad azione limitata, di solito può essere un policresto (rimedio a largo spettro) che è come un laser: agisce solo su un tessuto o un organo
si prescrive a bassa o media diluizione
agisce subito sul sintomo o su una sindrome chiara e precisa
per esempio
sanguinaria copre l'emicrania di destra
spigelia quella di sinistra

l'azione terapeutica si limita al quadro coperto dalla similitudine non guarisce energeticamente il malato, non essendo diretta al riequilibrio della forza vitale
ha certo una funzione importante, perchè ci dà il tempo di cercare il simillimo
ci mette una pezza, insomma
e spesso si alterna a un altro similare complementare o omogeneo o antitetico, spesso anzi a più rimedi (un po' come sparare con mille pallini tentando di beccare il centro... del resto se non si riesce a trovare il simillimo tocca accontentarsi)

ecco che la conoscenza del paziente è essenziale per la prescrizione di un rimedio
si annotano i sintomi tipici della sua reazione alla malattia
sintomi psichici, mentali ed emozionali
sintomi generali nelle diverse categorie
sintomi etiologici
e sintomi locoregionali

insomma ricapitolando
se fossimo seguaci dell'allopatia e cercassimo un rimedio, ci basterebbero i segni patognomonici che ci dicono molto sulla malattia ma molto poco sul malato...quindi nulla del vero squilibrio interno che ha generato quella malattia
valore prossimo allo 0 per una corretta prescrizione omeopatica, ma che fa guadagnare un mare di soldi a molti medici... far medicina così è quasi un giochino. Con tutto il rispetto. Si impara un prontuario ed è fatta

in omeopatia invece sono i sintomi soggettivi che vanno attivamenet ricercati interrogando il malato e hanno valore massimo
è qui che le domande (e le risposte date dal paziente) diventano essenziali
certo bisogna essere imparziali e distaccati e non pilotare le risposte, altrimenti si falsa tutto

tornando all'esempio offerto da Clara, rileggiamo un attimo quel che dice questo medico da lei riportato sul signore omosessuale che ha avuto ripetute delusioni sentimentali, tormentato dall'epatite, un tipo fragile, sempre abbandonato dai compagni che frequenta... e ora leggiamo un po' che ci dice la materia medica




natrum muriaticum è il tipico rimedio per chi ha una depressione profonda dopo dispiaceri, propensione alla solitudine, melanconia e rancore, ansietà e paura del temporale, indifferenza ai piaceri, il soggetto rimugina di cose spiacevoli

sintomi strani
scosse improvvise al cuore, sensazione di capello sulla lingua
sintomi generali
sensazione di forte astenia con brividi di freddo
forte appetito e nello stesso tempo dimagramento
bocca secca con intensa sete di acqua fredda
desiderio o avversione di sale e pesce
avversione per cibi grassi pane nero
lingua a carta geografica
insonnia dopo dispiaceri, il soggetto sogna ladri briganti cose che spaventano

sintomi locali
vertigini periodiche, il soggetto tende a cadere a sinistra
eruzioni crostose sul cuoio capelluto, pruriginose intorno alle sopracciglia, herpes labiale
afte piaghe dolorose ferite alle gengive
dolori laceranti al retto durante la defecazione
dolori lombosacrali che migliorano su letto duro
rinorrea acuta, acquosa abbondante con starnuti

aggravamento
con la consolazione,
il calore,
il sole
dalle 10 alle 11
in una camera calda,
in riva al mare
coricato
con la luna piena

miglioramento
all'aria aperta,
lavandosi con l'acqua fredda
coricato sul lato destro
o sul lato dolente


natrum muriaticum agisce
su sistema nervoso centrale, sistema nervoso vegetativo, tubo digerente, fegato vescica utero mucose e pelle

cura
anemia demineralizzazione dimagrimento amenorrea asma bronchiale cefalee nervose anemiche digestive mestruali
cardiopatie
debolezza sesssuale
diarrea cronica
dispepsia atonica, acida
herpes
eczema
febbre intermittente
ipotensione
orticaria psoriasi
rachialgia
reumatismo stipsi tic nervoso tubercolosi polmonare

E' indicato in
soggetti pallidi che appaiono esausti, facilmente irritabili, pessimisti, depressi
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11 Anni 4 Mesi fa #15708 da elena
Risposta da elena al topic Re: Rimedi omeopatici in patologie gravi
certo non abbiamo interrogato il paziente, non lo abbiamo visto, però ce lo possiamo immaginare
sicuramente, come vedete, natrum muriaticum appare piuttosto vicino alla modesta (per motivi probabilmente divulgativo editoriali) descrizione offerta da questo omeopata

un buon medico omeopata è in grado, grazie alla sua conoscenza dei sintomi riferibili ad ogni rimedio, di fare una gerarchizzazione valida dei sintomi attuali e storici del paziente, cioè di capire se è la malattia che ha determinato un certo modo di pensare o agire, o se invece è proprio nel tessuto, nel terreno psicologico di quella persona che si è innestata la patologia
poi deve distinguere cronicità e acuità, e non è sempre facile
qualche volta uno si confonde e ricorda male quando è cominciata una certa patologia... per esempio, se le modificazioni che crediamo di avere subito a causa della malattia siano successive alla malattia o facciano parte invece di noi, ma ne siamo coscienti solo dopo un certo evento, la malattia appunto (esempio: prima memorizzavo di più e meglio, ora dimentico tutto, sono sempre stanco e non mi va di studiare; prima parlavo in modo chiaro e le parole fluivano, ora incespico, mi dimentico le parole, sudo freddo e ho dolore al petto; prima ero sempre calmo/a ora mi arrabbio per un nonnulla, però mi sembra di avere sempre sofferto di un dolore a destra, fegato o colon non so...ecc)


c'è da dire, inoltre, che quando dobbiamo parlare dei sintomi mentali, delle nostre risposte all'ambiente, non è sempre facile, spesso si hanno idee vaghe sul significato delle parole, ahimè... collera, eccitazione, ipersensibilità alle notizie: facile... ma quando dobbiamo chiarire meglio e dare una sfumatura più accentuata non è così facile


i sintomi legati ai cinque sensi sono anche importanti,
i sintomi climatici di aggravamento o miglioramento (migliora al caldo? al freddo? in una stanza chiusa? o all'aria aperta? con sole? con la pioggia?)
i sintomi di desideri e avversioni o intolleranze alimentari (i desideri sono più importanti delle avversioni) (es: se uno mangiando migliora, o bevendo te caldo, o mangiando freddo peggiora ecc)

insomma se uno piglia la materia medica, si accorge che ad ogni rimedio corrispondono tutti questi sintomi caratterizzanti quel rimedio su tutti i livelli fisico emotivo e mentale
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11 Anni 4 Mesi fa #15764 da Clara
Risposta da Clara al topic Re: Rimedi omeopatici in patologie gravi
Il dott. Spinedi lavora in una clinica in Svizzera dove c'è un reparto solo per l'omeopatia
www.omeopatia.clinicasantacroce.ch/it/cl...a/presentazione.html
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