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Domanda Possibili Cause della Sclerosi Multipla

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6 Anni 9 Mesi fa #55859 da Ricercatore3
Possibili Cause della Sclerosi Multipla è stato creato da Ricercatore3
www.aism.it/index.aspx?codpage=sm_domande_risposte

Buongiorno, chiedo il permesso per indicare una molto probabile realtà la quale non è ancora conosciuta ai Medici e ai Ricercatori di Medicina, quindi, se consentito, dopo la ricerca svolta studiando autonomamente, descrivo le possibili cause e cure della malattia neurodegenerativa Sclerosi Multipla.

Prima realtà: sappiamo che della SM purtroppo si ammalano più frequentemente le Donne rispetto ai maschi, come mai questa negativa prevalenza?
Appena una Donna si presenta dal Medico con certi sintomi neurologici, e, in seguito agli esami diagnostici il Medico indica la Sclerosi Multipla, quali altri esami dovrebbe richiedere quel Medico alla Donna?

Le Ragazze e le Donne che si ammalano della SM solitamente hanno la Capacità Polmonare-Respiratoria minore della norma, sia perché non praticano una sufficiente Attività Fisica, e anche perché i Polmoni e i Muscoli Respiratori hanno un'attività ridotta, dunque il Medico dovrebbe richiedere il molto importante esame della ossigenazione sanguigna che si chiama Emogasanalisi Arteriosa.

Se il Medico richiedesse questa analisi si accorgerebbe che, tutte le Donne e Uomini con SM (o altre malattie neurologiche) hanno la Pressione Parziale di Ossigeno Disciolto (pO2 arteriosa) molto ridotta rispetto alla norma, in questo modo i Medici deciderebbero di aumentare i livelli dell'importantissimo Ossigeno Disciolto Paramagnetico nel sangue che fluisce nel Cervello e in tutto il Sistema Cardiocircolatorio.
Domanda: i medici richiedono la Emogasanalisi alle Persone con la Sclerosi Multipla o qualunque altre malattia Neurologica?

No, non ritenendolo necessario (sbagliando grossolanamente) non richiedono mai questo fondamentale esame della ossigenazione sanguigna, per questo motivo i Ricercatori di Medicina ancora non conoscono le cause delle malattie degenerative del Cervello e del Corpo.

E allora dobbiamo essere noi a richiedere ai nostri Medici di Base l'impegnativa per fare le Emogasanalisi, così ci accorgeremmo se possiamo stare tranquilli, vedendo una normale pO2, oppure, osservando la pO2 arteriosa molto minore in confronto alla norma, è veramente il caso di iniziare un regolare esercizio fisico non affaticante ma continuato nelle settimane e nei mesi, in questo modo saremo immuni alla Sclerosi Multipla o altre malattie degenerative.

Mercoledì prossimo parlerò con una Neurologa di Roma, Specialista della Sclerosi Multipla, Le indicherò queste mie certezze, chiederò alla Dottoressa se ha mai controllato, con la Spirometria, la Capacità Polmonare-Respiratoria alle sue Pazienti con la SM, e poi Le suggerirò la seguente realtà, fino a che i Ricercatori di Medicina e i Medici non decideranno di controllare la VERA funzionalità dell'Ossigeno Disciolto Paramagnetico e generatore di energia elettrochimica nel sangue, richiedendo anche le Emogasanalisi, le cause delle malattie soprattutto Neurologiche e Oncologiche rimarranno sconosciute.
Ma, se i Ricercatori decideranno di controllare nei laboratori la reale funzionalità dell'Ossigeno Disciolto Paramagnetico nel Sistema Cardiocircolatorio, allora si, le brutte malattie citate sopra saranno solo un ricordo.
Buona Giornata

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6 Anni 9 Mesi fa #55860 da Liuc33
Risposta da Liuc33 al topic Possibili Cause della Sclerosi Multipla
Grande Pino grazie e facci sapere comè andata con la Dottoressa :)

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Paolo Borsellino
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6 Anni 9 Mesi fa #55861 da Ricercatore3
Risposta da Ricercatore3 al topic Possibili Cause della Sclerosi Multipla
Certamente Gianni, indicherò con precisione le risposte della Dottoressa.

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6 Anni 9 Mesi fa - 6 Anni 9 Mesi fa #55944 da Ricercatore3
Risposta da Ricercatore3 al topic Possibili Cause della Sclerosi Multipla
www.fondazioneserono.org/sclerosi-multip...-giovanna-borriello/


Buongiorno, auspicando che interessi anche voi, racconto in breve le risposte che ieri la Gentile Dottoressa Giovanna Borriello Neurologa di Roma, ha indicato riguardo alla mia descrizione sulle possibili cause della Sclerosi Multipla.

Ho proposto alla Dr.ssa queste domande: I Medici Neurologi quale motivazione indicano sul fatto che le Donne si ammalano della Sclerosi Multipla il doppio rispetto agli Uomini?

La Dott.ssa ha risposto che la SM è una malattia multifattoriale (molte cause possibili) ma non è ancora chiaro il perché le Donne si ammalano più dei maschi di questa malattia neurodegenerativa.

Allora ho domandato: i Medici considerano la possibilità che nelle Donne e negli Uomini affetti dalla SM si riscontri, per cause genetiche, e per la insufficiente attività fisica, la Ridotta Capacità Polmonare-Respiratoria in confronto alle Persone non ammalate?

La Dott.ssa Borriello Sinceramente ha risposto NO, non abbiamo mai controllato, perché non ritenevamo importante, controllare se le Ragazze, le Donne, e gli Uomini che si ammalano della SM hanno la minore Capacità Polmonare Respiratoria

Altra domanda: Dott.ssa, i Medici controllano la Pressione Parziale di Ossigeno Disciolto nel sangue (pO2 arteriosa) rilevabile con la Emogasanalisi alle Persone con la Sclerosi Multipla?

La Dottoressa con altrettanta sincerità ha risposto ancora una volta no, non abbiamo mai controllato, con la Emogasanalisi, perché fra l'altro, è un pò invasiva, se le Persone ammalate con SM hanno la pO2 arteriosa Molto Ridotta rispetto alla norma o comunque Ridotta rispetto alle Persone Sane di pari età.

In seguito riflettendo la Dott.ssa ha ammesso che posso avere ragione riguardo alle mie domande e descrizioni, e ha promesso che si interesserà e controllerà personalmente, sia parlandone con i suoi Colleghi Medici, e anche richiedendo le Emogasanalisi ad alcune sue Pazienti con la Sclerosi Multipla.

Ho ringraziato la Dott.ssa Giovanna Borriello, stringendole calorosamente la mano, per la Sua Gentilezza, Sincerità, e Competenza.
Ora non rimane che aspettare, vedremo, se abbiamo finalmente raggiunto il traguardo, un pò di merito lo avete anche voi di Allenza della Salute, perché, tramite anche le Vostre osservazioni ho avuto la possibilità di esercitarmi in questo apprezzato Forum, ma soprattutto il merito sarà di una Sincera e Brava Dottoressa di Roma.
Buona Giornata
Ultima Modifica 6 Anni 9 Mesi fa da Ricercatore3.

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6 Anni 9 Mesi fa #55947 da Clara
Risposta da Clara al topic Possibili Cause della Sclerosi Multipla
Perché le malattie autoimmuni colpiscono più le donne?

Le malattie autoimmuni colpiscono nell’80% dei casi le donne. Il rapporto rispetto agli uomini però è variabile: nel caso della sclerodermia o sclerosi sistemica, il rapporto è di 7-8 donne a 1, nel caso del lupus, invece, la frequenza è dieci volte maggiore nelle donne che negli uomini. Sono poche le malattie autoimmuni a prevalenza maschile mentre solo in alcuni casi la frequenza fra i due sessi è simile.
Perché le malattie autoimmuni sono malattie “rosa”?

«I motivi sono diversi. Ad esempio, alla base della predilezione femminile delle malattie autoimmuni può esserci un meccanismo di tipo ormonale», dice il professor Carlo Selmi, responsabile di Reumatologia e immunologia clinica di Humanitas e docente all’Università di Milano. «Questa possibile spiegazione trova conferma nel fatto che l’artrite reumatoide ha un andamento favorevole durante la gravidanza. Ancora, il lupus – prosegue l’esperto – è molto più comune nelle donne giovani e in età fertile e può invece riacutizzarsi durante la gestazione».
In che modo gli ormoni sarebbero coinvolti nello sviluppo delle malattie autoimmuni?

«Gli ormoni sessuali sarebbero coinvolti nella risposta immunitaria stimolando i linfociti T e B. La prolattina, ad esempio, è un ormone tipicamente femminile e “immuno-stimolatorio”», risponde il professore.

Un secondo meccanismo è di natura genetica. «Un ruolo decisivo sarebbe svolto in particolare dal cromosoma X, presente con due copie nelle donne e con una negli uomini. Questo cromosoma, infatti, presenta diversi geni direttamente coinvolti nelle risposte immunitarie, ad esempio per i linfociti T regolatori. Un gruppo di ricerca del nostro ospedale – sottolinea il professor Selmi – ha dimostrato come le donne affette da malattie autoimmuni avessero in circolo linfociti che più spesso erano monosomici (ovvero con un solo cromosoma), un fenomeno fisiologico con l’invecchiamento».

Ancora:


Gli estrogeni sono gli ormoni rappresentativi della funzione ovarica.1.3. Estrogeni e Lupus LES

Una delle considerazioni più importanti per ritenere che gli estrogeni giochino un ruolo importante nella eziopatogenesi del LES è dato dalla osservazione che le donne hanno una maggiore suscettibilità alle malattie autoimmuni, e ciò può essere ricondotto al fatto che nelle donne la risposta immunitaria è più elevata rispetto agli uomini. In base alle statistiche di incidenza è stato calcolato che le patologie autoimmuni hanno una frequenza 9 volte più alta nelle donne che negli uomini. La correlazione con gli estrogeni viene ancor più evidenziata dal fatto che la maggiore incidenza della patologia si riscontra nelle donne giovani, quando è massima la secrezione di estrogeni. Invece, con l'aumentare dell'età la suscettibilità alla malattia autoimmune decresce nella donna ed aumenta nell'uomo. Esistono delle importanti connessioni tra estrogeni e sistema immunitario. In primo luogo è da ricordare che recettori per gli estrogeni sono presenti sulle cellule del sistema immunitario coinvolte nel meccanismo patogenetico della malattia autoimmune. Ciò significa che legandosi al suo recettore, che è una struttura che riconosce solo gli estrogeni, questi ormoni possono modificare le funzioni di quella determinata cellula. Gli studi effettuati in vitro hanno dimostrato che con questo meccanismo gli estrogeni stimolano i linfociti T e B. Anche sui moniciti del sangue periferico è stato dimostrato che gli estrogeni riducono il processo di morte cellulare programmata (apoptosi). Quindi, questi esperimenti suggeriscono che gli estrogeni stimolano i linfociti T e B e potenziano la sopravvivenza delle cellule autoimmuni.
In una particolare famiglia di topi, denominata NZB/NZW F1, che costituisce un modello genetico di LES, l'importanza degli estrogeni nel favorire la malattia è suggerita da diverse osservazioni: 1) la malattia si manifesta più precocemente nelle femmine che nei maschi, 2) la malattia è più grave nelle femmine che nei maschi, 3) la castrazione dei maschi seguita da un trattamento con estrogeni peggiora la malattia.
Gli studi effettuati sugli animali spiegano alcune osservazioni cliniche presenti nella donna. Infatti, è stato riportato che l'uso dei contraccettivi orali può favorire la comparsa di LES in donne senza segni clinici o di laboratorio della malattia e, in donne con LES è stato riportato un peggioramento della malattia durante l'assunzione dei contraccettivi orali. Queste osservazioni inducono a ritenere che i componenti dei contraccettivi orali, costituiti da estrogeni (etinilestradiolo) e composti ad attività progestinica, siano in grado di modificare l'assetto del sistema immunitario. Nonostante queste evidenze si accordino per un indubbio ruolo stimolatorio degli estrogeni sulle cellule immuno-competenti, è necessario ricordare che altri ormoni sono in grado di interferire sul sistema immunitario. E' quindi necessario valutare quali essi siano, e quale sia il loro ruolo sul sistema immunitario.

1.4. Androgeni e sistema immunitario

Gli androgeni sono ormoni secreti in grande quantità dalla gonade maschile dopo la pubertà. E' noto che gli androgeni riducono la risposta del sistema immunitario e, per questo motivo, gli uomini sono meno predisposti alle malattie immunitarie. Condizioni che riducono la secrezione di androgeni riducono anche la protezione dal rischio per la malattia autoimmunitaria. Anche nelle donne sono presenti gli androgeni. Tuttavia, nella donna le concentrazioni di androgeni non raggiungono i livelli presenti negli uomini. Nelle donne la fonte di produzione degli androgeni è rappresentata dalle gonadi femminili (ovaie) e dal surrene. L'importanza di una riduzione della secrezione di androgeni quale fattore favorente la malattia autoimmune si può evincere dall'osservazione che nelle donne con LES gli androgeni di provenienza surrenalica e ovarica sono presenti a concentrazioni più basse rispetto a donne non malate, e che anche negli uomini affetti da artrite reumatoide sono presenti livelli di androgeni ridotti rispetto alla norma. Pertanto, è possibile ritenere che nelle donne con LES esistano bassi livelli di androgeni ovarici e surrenalici a cui segue alterato rapporto tra androgeni ed estrogeni, a favore degli estrogeni.

1.5. Prolattina e sistema immunitario

La prolattina (PRL) è un ormone secreto dall'adenoipofisi, ghiandola endocrina di vitale importanza, situata all'interno del cranio, in una zona denominata sella turcica. La PRL non è l'unico ormone secreto dall'ipofisi, che è deputata alla secrezione delle gonadotropine, ormoni che stimolano le gonadi, l'ormone tireostimolante (TSH), ormone che regola la funzione della tiroide, l'ormone somatotropo (growth hormone, GH), ormone deputato all'accrescimento, e l'ormone che stimola il surrene (adrenocorticotropin hormone, ACTH). La regolazione della secrezione di PRL da parte dell'adenoipofisi vede nel sistema dopaminergico il più importante sistema centrale che inibisce la secrezione dell'ormone a livello ipofisario, ove, a livello delle cellule che secernono la PRL (cellule lattotrope) sono presenti recettori specifici per il mediatore del sistema dopaminergico, la dopamina. A livello delle cellule lattotrope agiscono anche altre sostanze che arrivano a questo livello dalla periferia. Tra queste sostanze, gli estrogeni svolgono un ruolo molto importante di tipo stimolatorio. La PRL è un ormone di estrema importanza biologica perché grazie alla sua azione nel corso della gravidanza (periodo nel quale le concentrazioni di PRL sono alte per l'effetto stimolatorio esercitato sulle cellule lattotrope dalle alte concentrazioni degli estrogeni provenienti dalla placenta) la ghiandola mammaria viene preparata alla lattazione. Dopo il parto la secrezione di PRL viene stimolata dal meccanismo della suzione del capezzolo con lo scopo di stimolare la produzione del latte a livello della ghiandola mammaria. Accanto a questa attività biologica principale, è però possibile che la PRL eserciti altre azioni. Per quanto riguarda le correlazioni tra PRL e sistema immunitario, recettori per la PRL sono stati identificati a livello dei linfociti ed è stato anche dimostrato che sebbene la maggior fonte di produzione della PRL sia l'adenoipofisi, anche gli stessi linfociti siano capaci di produrla. E' quindi possibile ipotizzare che condizioni patologiche di iperprolattinemia possano portare ad una aumentata stimolazione del sistema immunitario, il quale potrebbe rispondere con una secondaria ipersecresione di PRL che, a sua volta, potrebbe svolgere un'attivazione paracrina (cioè stimolatoria sulle cellule vicine a quelle dalle quali è stata prodotta). Sulla base delle note correlazioni tra estrogeni e PRL si potrebbe quindi ipotizzare un complesso meccanismo che vede negli estrogeni e nella PRL due importanti stimolatori del sistema immunitario.

Da quanto sopra esposto emerge una prima considerazione: nelle pazienti affette da LES dovrebbe essere sempre effettuata una corretta valutazione della funzione ovarica, con particolare considerazione delle concentrazioni di estrogeni, androgeni e PRL.

E ancora:
si cominciano a individuare alcune ragioni di questa eccessiva aggressività del sistema immunitario femminile, che spinge i «poliziotti» dell’organismo a danneggiare anche i tessuti sani (e non solo batteri, virus e altri nemici). Secondo alcuni studiosi, l’iperattività dell’apparato difensivo femminile sarebbe da collegare all’antichissima necessità, per le donne, di potenziare i meccanismi immunitari per proteggersi dalle infezioni conseguenti al parto. In altre parole: l’evoluzione avrebbe «selezionato» donne che avevano un sistema immunitario così forte da debellare efficacemente, e in fretta, i microrganismi patogeni, spesso molto pericolosi, presenti soprattutto nella fase post-partum. Ma un sistema di difesa tanto reattivo e aggressivo può andare incontro più facilmente a regolazioni sbagliate, al di fuori dei periodi legati alle gravidanze, specialmente oggi che le donne fanno in media pochi figli e le condizioni igieniche sono enormemente migliori rispetto al passato, almeno dalle nostre parti.
Il ruolo degli ormoni

malattie-autoimmuniEffettivamente molte ricerche dimostrano che l’organismo femminile è capace di attivare più rapidamente, rispetto agli uomini, le difese contro i «nemici» – in vari modi, complessi e ancora in parte misteriosi. Un ruolo importante nella regolazione del sistema immunitario è sicuramente affidato agli estrogeni, i principali ormoni sessuali femminili, che, per esempio, sono in grado di stimolare maggiormente la risposta contro i virus, rispetto a quanto avviene nell’organismo maschile. Negli uomini il testosterone ha, al contrario, un «potere» anti-infiammatorio, che tende a rallentare le risposte difensive.
Il cromosoma X e le malattie autoimmuni

Un ruolo significativo va attribuito anche al cromosoma X, dove sono presenti numerosi tratti del codice genetico che controllano i meccanismi di difesa dell’organismo. Come si sa, le donne possiedono due cromosomi X, e gli uomini un cromosoma X e uno Y. Nell’organismo femminile uno dei due cromosomi X viene disattivato, per evitare problemi, ma a volte qualcosa sfugge a questo «silenzio» (a questa disattivazione) e spinge anche il secondo X a intervenire sul sistema immunitario, potenziandone in modo sbagliato l’attività. Al contrario, negli uomini, la presenza di un unico cromosoma X è considerata una possibile concausa delle immunodeficienze, più frequenti nel mondo maschile. Insomma, l’organismo delle donne tende, in vari modi, ad «accendere» il sistema immunitario e quello degli uomini, per certi aspetti, a frenarlo. E le conseguenze di queste due spinte opposte sono più negative, complessivamente, per le donne, perché favoriscono l’insorgenza delle malattie autoimmuni.

Fonte: fondazioneveronesi.it

Basta che fai questa ricerca e ti trovi sbadilate di articoli che rispondono alla tua domanda....Saluti

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6 Anni 9 Mesi fa - 6 Anni 9 Mesi fa #55949 da Ricercatore3
Risposta da Ricercatore3 al topic Possibili Cause della Sclerosi Multipla
Grazie per il Commento Clara, però, consentimi una osservazione, tu indichi giustamente gli studi di illustri professori e medici, ma resta il fatto che le cause della Sclerosi Multipla rimangono ancora sconosciute.

Invece io, suggerisco una realtà facilmente verificabile, io indico che la Sclerosi Multipla, come altre malattie ritenute erroneamente autoimmuni, sono causate dalla ridotta Capacità Polmonare-Respiratoria.

Ora Clara ti chiedo il favore di seguire il mio discorso perché sono certo che saprai riflettere, lasciamo stare gli studi attuali e cerchiamo di ragionare per conto nostro: facciamo il caso delle Persone Giovani, Ragazze e Ragazzi di 20 o 30 anni che si ammalano della SM, o altre malattie considerate autoimmuni, tu Clara sai che a 20 o 30 anni la Pressione Parziale di Ossigeno Disciolto (pO2) nel sangue dovrebbe essere circa 90-100 mmHg, (questo è un dato incontrovertibile) però, se richiedendo la Emogasanalisi queste Persone Giovani riscontrano i livelli della pO2 arteriosa molti ridotti, poniamo che abbiano dei livelli corrispondenti a 60-70 mmHg rispetto ai normali livelli di 90-100 mmHg, non pensi anche tu Clara che è necessario approfondire il motivo della forte riduzione della pO2 arteriosa?
Il motivo è abbastanza semplice, cerco di descriverlo così: poniamo che i Genitori dei Giovani ammalati durante la crescita, cioè dai circa sei ai diciotto-venti anni, abbiano svolto una scarsa attività fisica, dunque i loro polmoni e i muscoli della respirazione NON SI SONO SVILUPPATI COME AVREBBERO DOVUTO, quindi, queste Persone hanno una Capacità Polmonare-Respiratoria ridotta rispetto alla Capacità Polmonare di Persone che, durante la crescita hanno svolto una regolare attività fisica.
Appare chiaro che, i Genitori sedentari quando generano una Figlia o un Figlio trasmetteranno i Geni che determinano delle scarse Capacità Polmonari-Respiratorie ai loro Figli.
Questo è il motivo principale che indica il perché a 20 o 30 anni troviamo molte Ragazze o Ragazzi affetti dalla SM.

Avendo la Capacità Polmonare Respiratoria diminuita rispetto alla norma, conseguentemente si ridurrà pericolosamente anche la Pressione Parziale di Ossigeno Disciolto Paramagnetico e Generatore di energia elettrochimica nel sangue, causando il deterioramento delle Cellule Mieliniche della Guaina degli Assoni, impedendo in questo modo la trasmissione degli Impulsi Nervosi, provocando così soprattutto i danni Muscolari, Sensoriali, e altri danni Cerebrali che si riscontrano nella Sclerosi Multipla.

Vedi Clara? Quello che penso di aver capito con la ricerca è abbastanza e facilmente verificabile, è sufficiente che le Persone ammalate richiedano al proprio Medico di Base l'impegnativa per fare la Emogasanalisi Arteriosa.
Ciao Clara, se rispondi ne sarei lieto.
Ultima Modifica 6 Anni 9 Mesi fa da Ricercatore3.

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