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Risolto Ha l'aviaria, ma gli diagnosticano un raffreddore.

  • Mario
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10 Anni 10 Mesi fa #21014 da Mario
Ha l'aviaria, ma gli diagnosticano un raffreddore. Fa causa al medico.
E' cominciato tutto con una banale influenza, curabile con “tachipirina e sciroppo”. Una diagnosi però che si è rivelata totalmente errato. Lui, un impiegato 42 enne di Spresiano (Treviso), è rimasto per due settimane tra la vita e la morte, perché colpito in realtà da una polmonite bilaterale causata dal virus dell’aviaria. L'uomo fortunatamente si è ripreso. E dopo essere uscito dal reparto di Rianimazione nel quale era ricoverato ha deciso di fare causa al suo medico, accusato di aver sottovalutato i sintomi di una malattia potenzialmente letale. “Non l’ha mai visitato nonostante l’aggravarsi del quadro clinico”, dice l’avvocato Francesco Burighel, il legale dell’impiegato che ha chiesto al dottore un risarcimento di 52 mila euro, secondo quanto scrive il Gazzettino. “È un caso emblematico di malasanità – precisa il legale – il mio cliente ha rischiato di morire e ora vuole giustizia. Il medico non ha voluto sentire ragioni e non ha risposto ai nostri tentativi di trovare un accordo bonario”.
E' cominciato tutto con una banale influenza, curabile con “tachipirina e sciroppo”. Una diagnosi però che si è rivelata totalmente errato. Lui, un impiegato 42 enne di Spresiano (Treviso), è rimasto per due settimane tra la vita e la morte, perché colpito in realtà da una polmonite bilaterale causata dal virus dell’aviaria. L'uomo fortunatamente si è ripreso. E dopo essere uscito dal reparto di Rianimazione nel quale era ricoverato ha deciso di fare causa al suo medico, accusato di aver sottovalutato i sintomi di una malattia potenzialmente letale. “Non l’ha mai visitato nonostante l’aggravarsi del quadro clinico”, dice l’avvocato Francesco Burighel, il legale dell’impiegato che ha chiesto al dottore un risarcimento di 52 mila euro, secondo quanto scrive il Gazzettino. “È un caso emblematico di malasanità – precisa il legale – il mio cliente ha rischiato di morire e ora vuole giustizia. Il medico non ha voluto sentire ragioni e non ha risposto ai nostri tentativi di trovare un accordo bonario”.
Aviaria confusa con un raffreddore –
E' il 3 gennaio di quest'anno quando il 42 enne avverte i primi sintomi dell'influenza: raffreddore, stato di spossatezza, bruciore agli occhi, ect. Si reca comunque al lavoro all’Olivetti di San Biagio, ma lo rispediscono a casa. Con 38,5 di febbre. Il mattino seguente si reca dal medico che lo rassicura e gli prescrive tachipirina e uno sciroppo. Ma le condizioni dell'uomo cominciano a peggiorare. Così ricontattata il medico che si limita a tranquillizzarlo. Il 7 gennaio il 42 enne, sempre più debilitato, torna dal suo dottore che stavolta gli consiglia di prendere un antibiotico. “Anche in questo caso non lo ha visitato” denunciato l'avvocato del 42 enne trevigiano. E' il 9 gennaio quando l'uomo decide di rivolgersi alla guardia medica che, a sua volta, gli consiglia di recarsi in ospedale. Qui il responso: polmonite bilaterale causata dal virus dell’aviaria e ricovero in medicina. Ma la situazione sembra precipitare due giorni dopo: l'uomo viene trasferito in rianimazione dove resta, in condizioni critiche, fino al 26 gennaio. Le sue condizioni iniziano a migliorare. Ma solo il 14 febbraio il 42 enne esce dall'ospedale.
www.intopic.it/notizia/5037636/

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