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Domanda Sull'equilibrio acido-base.

  • Raffaele/Michelangelo
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12 Anni 2 Mesi fa - 12 Anni 2 Mesi fa #1556 da Raffaele/Michelangelo
Sull'equilibrio acido-base. è stato creato da Raffaele/Michelangelo
Serve ribadire cosa sia il pH?

Bene: esso è la descrizione di quanti H+ (ioni idrogeno) siano concentrati in una soluzione.

Da ciò:

SOSTANZE ACIDE=quelle che rilasciano ioni d’Idrogeno;

SOSTANZE BASICHE=quelle che legano ioni d’idrogeno.

Diciamo ora che il nostro corpo è, come dire, “affogato” nei liquidi in cui sono immerse le sostanze acide e che nelle ore notturne queste vengono immesse nel flusso ematico quindi nelle urine, risultanti di regola leggermente acide di primo mattino, ossia con un pH di 6,8.

L’organismo sano bilancia perfettamente l’uso delle sostanze acide con quello delle sostanze alcaline, garantendosi così un pH urinario che sta tra 6,8 (concesso nelle urine di primo mattino) e 7,5.

Superfluo aggiungere che per via soprattutto di una scorretta alimentazione, la stragrande maggioranza degli uomini ha una prevalente propensione all’Acidosi.

Il nostro corpo, tuttavia, è in grado d’innescare innumerevoli dispositivi per bilanciare (tamponare, neutralizzare) le sostanze acide eccedenti, anche se a discapito delle scorte alcaline del nostro organismo (Sodio, Calcio, …).

Pensate, Amici, è proprio il protrarsi di uno stato di Acidosi del nostro corpo che causerà il decadimento dei nostri tessuti come pure delle nostre condutture ematiche, concomitatamente al fatto che, invecchiando, saremo sempre meno in grado di sopperire all’eccesso di scorie acide con le nostre riserve di ceneri alcaline.

E le sostanze acide, lo sapete, sono fortemente irritanti, esauriscono ingenti quantitativi minerali e Ossigeno, causando attività flogistiche (infiammatorie), declassamento del S.I. (Sistema Immunitario), usura delle mucose e dei dotti ematici, avviandoci alle patologie degenerative.

Sono alcalinizzanti i minerali quali il Calcio, il Ferro, il Magnesio, il Potassio, il Sodio mentre sono acidificanti il Cloro, il Fosforo, lo Zolfo.

Gli Acidi più complicati da espellere sono quelli che ci provengono dalla “digestione” delle proteine di derivazione animale, soprattutto l’Acido urico, quello acetico (glicidi e lipidi=dolci e grassi), l’ossalico (spinaci, cacao, …), il tannico (thè nero e caffè), il nitrico (formaggi), il lattico (eccessivo e cruento esercizio muscolare), …

La nostra dieta dovrebbe essere la primaria sorgente di rifornimento delle sostanze alcaline, dei minerali, degli oligoelementi, … utili per mantenersi e invecchiare sani.

Ma gli alimenti che rilasciano sostanze alcalinizzanti sono pochi: tutta la frutta fresca in linea generale, anche il nocciolame, tipo le mandorle, tutti i vegetali, incluse le patate con la buccia e poi poco, anzi pochissimo, altro ancora.

Diversamente, tra gli alimenti acidificanti non c’è che l’imbarazzo della scelta: tutti gli alimenti di derivazione animale, come la carne (includendo in essa anche il pesce), i formaggi, moltissima frutta secca, gli zuccheri, i dolciumi, tutti i cereali raffinati, anche quelli non*, che tuttavia hanno fibra e sostanze nutrizionali, tra cui abbondanza di minerali, quindi, da non escludere da una sana dieta, anche perché i loro acidi sono agevolmente espulsi con l’attività respiratoria.

Sappiamo bene quanto gli uomini preferiscano cibarsi di smodate quantità di proteine animali e di dolciumi di vario tipo e d’imbottirsi di Farmaci, propinati loro dalla M.U., che li vuole in un costante stato di malattia, curando i sintomi piuttosto che le cause, per non parlare di tutte le controindicazioni e gli effetti collaterali che essi (i farmaci) col tempo apportano, che frequentemente si rivelano guai ben peggiori di quello/i primario/i.

Anche lo stress, sia a livello fisico sia a livello psichico, è un’ottima fonte di acidificazione.

Bene, il nostro corpo, che non mi stancherò mai di definire “eroico”, proprio in virtù del suo tubo digerente, nonostante le “assecutate” che ogni giorno riceve (tipo la gatta del palazzo, tanto per associarvi un’immagine), si affanna quotidianamente, attraverso i suoi processi fisiologici, a diluire in un’adeguata soluzione acquosa le sostanze acidificanti in sovrabbondanza e a tamponarle con sufficienti quantità di minerali basici (alcalinizzanti) che deve purtroppo, ma anche per fortuna, attingere dalle scorte del nostro organismo (almeno finché ve ne sono: dei mali, il minore!).

Se, però, le scorte non fossero sufficienti, ecco che il prelievo del Sodio, del Calcio, … sarebbe effettuato a carico dei muscoli, delle ossa, dei capelli, delle unghie, …

Del resto, se l’organismo non approntasse questo rimedio rischierebbe la sopravvivenza stessa, perché, salendo fortemente e protraendosi l’acidità del sangue e dei tessuti, esso incorrerebbe i contraccolpi mortali.

In altre parole: meglio un declassamento della massa muscolare o un Osteoporosi piuttosto che la morte dell’intero organismo!

Almeno il 75% degli alimenti devono essere basici e solo un 25% acido, e non il contrario, come accade!!-altrimenti, ahimè, a causa della sistematica deplezione delle scorte basilari, sia minerali sia enzimatiche, sempre meno sostanziose col passare degli anni, invecchieremo presto e male.

Niente farmaci, dunque, a meno che non siano indispensabili e siano posti in un contesto energetico e di bilanciamento acido/base più allargato e saggio, e occhio sia allo stile di vita sia all’alimentazione.

Non è tutto: le sostanze acidificanti, oltre a consegnarci una precoce senilità, ci arrecheranno, poiché in grado di superare la cosiddetta barriera ematoencefalica, disturbi nervosi di non poco conto, fra cui emicrania, insonnia o sonno agitato, ansia, iperattivismo (nei bambini), …

L’azione dello stato di Acidosi sullo SNA (Sistema Nervoso Autonomo) è quella di sbilanciare il rapporto tra Ortosimpatico (SNS=Sistema Nervoso Simpatico) e Parasimpatico (SNP) e di condurre l’individuo verso una consistente simpaticotonia i cui sintomi, per come ci riferisce anche Hamer, hanno ripercussioni sia a livello psichico con pensieri conflittuali ossessivi sia a livello vegetativo con inappetenza, dimagrimento, insonnia, ipertensione, mani e piedi freddi.

Alla fine, lo stato di esaurimento funzionale delle surrenali porterà l’individuo ad avere attacchi depressivi, stanchezza cronica, … alle più disparate patologie.

Va sottolineato, drizzino le antenne le signore del gentil sesso, che le femmine hanno un’idoneità superiore e in parte diversa rispetto ai maschi di assorbire gli acidi.

Infatti, dall’adolescenza al climaterio (menopausa), la femmina ha un ciclo mestruale mensile, il quale non soltanto soddisfa accadimenti ormonali regolarmente ripetitivi (quando lo sono) ma attua anche una certa espulsione “mestruale” di acidi, elemento questo di forte agevolazione in suo favore rispetto al maschio (eh, benedetta parità!) durante tutto il tempo, che non è poco, in cui essa è feconda.

Ovviamente, una volta che la donna entra in menopausa, l’equilibrio tra femmina e maschio, almeno in tal senso, si ricompatta, con la piccola precisazione che mentre il maschio è più avvezzo a tamponare sistematicamnete le sostanze acide, la femmina dovrà riorganizzare il proprio metabolismo post-menopausale, sia per quanto concerne il suo stile di vita sia relativamente alle sue abitudini dietetiche.

Ovviamente, ciò non significa che la femmina, dato che non è in menopausa, si possa dare alla “bella vita”.

Occhio!

A dimostrazione che quanto da me scritto sia vero, apporto questa ulteriore riflessione.

Nei maschi, una strordinaria fonte minerale, al fine di tamponare le sostanze acide, sono i capelli.

La calvizie precoce maschile (androgenica), dalla quale (basta guardarsi intorno) sono molto più colpiti gli uomini delle donne, non è ascrivibile esclusivamente al compito degli ormoni androgeni (Testosterone, Diidrotestosterone, Deidroepiandrosterone, Androstenedione), perché tale accadimento, al di fuori del fatto genetico, occorre contestualizzarlo con lo sforzo metabolico urgente da parte del nostro stesso organismo di attingere i minerali alcalinizzanti da un distretto corporeo, quale quello appunto del cuoio capelluto, alla stregua di come riferito per i muscoli e per le ossa, ma potrei aggiungere anche delle unghie, …, per tamponare proprio il preesistente, costante stato di Acidosi dei tessuti.

Le femmine, ci facciano caso i maschi, hanno un’abnorme caduta dei capelli o riduzione degli stessi dopo la menopausa, se non vi sono cause ben precise che ne provochino anzitempo la caduta.

Anche l’Osteoporosi del dopo-menopausa, ascritta al declassamento estrogenico (soprattutto dell’Estradiolo), in grado di di ridurre l’assimilazione enterica del Calcio, la si può ricondurre a una deplezione del minerale sopracitato dalle ossa, al fine di neutralizzare la crescente acidificazione del corpo non più neutralizzata dal periodico ciclo mestruale.

Se a quanto finora espresso si assomma poi una quotidianità a elevato uso di proteine animali (carne, formaggi, latticini, …), di dolciumi, di medicinali, ecco che si connota il perché dell’uguale fattore di rischio tra maschi e femmine nei confronti della patologie cardiovascolari, equilibrio che si sbilancia sfavorevolmente per le donne nel periodo post-menopausale, qualora non via sia l’intelligenza e il buon senso delle stesse di rivedere il proprio stile di vita e la propria alimentazione, data la minor propensione a tamponare lo stato di Acidosi al di fuori del Climaterio.

Il fatto che la femmina con l’appropinquarsi del ciclo abbia un’innalzamento del valore di acidificazione, ebbene, questo la conduce a essere più nervosa, depressa, ad accusare un senso di rigonfiamento a livello addominale, ma anche delle mani, delle caviglie, del viso, dovuto proprio al fatto che l’organismo richieda liquidi per fluidificare le sostanze acide.

Si tratta della cosiddetta “Sindrome premestruale”.

Ciò che vi premuro, Amiche mie, di non ricorrere a terapie farmacologiche che propinano antidepressivi: la vostra connaturale intelligenza corporale sarebbe come se si andasse a infrangere contro, sapete che non uso il termine ad personam, me ne guarderei bene dal farlo, la stupidità della mente ma forse dovrei preferire di dire contro gli interessi delle multinazionali farmaceutiche.

Frequentemente, i Farmaci accrescono lo stato di Acidosi e dunque le ceneri acide da neutralizzare, generando ciò un accumulo di sali (per effetto del tamponamento delle sostanze acide in sali) che si vanno ad ammassare nei punti in cui il corpo può ospitarli, ossia sull’addome, sulle cosce, sui fianchi, sui glutei, determinando, avete intuito bene, la Cellulite.

Aggiungo anche che, in certe determinate circostanze, se tali accumuli di sostanze acide, “parcheggiati” nel tessuto adiposo sottoforma di Sali, non dovesso essere espulsi entro un certo periodo, ci potrebbe essere la possibilità per gli acidi tamponati di tornare nuovamente in libertà.

Facciano attenzione gli atleti, specialmente quelli professionisti, che hanno un “ruolino di marcia” che richiede un carico di lavoro faticoso e prolungato, al rialzo nella fabbricazione di Acido lattico, che condurrebbe loro verso una precoce senilità, se non tamponato con una dieta fortemente alcalinizzante e mineralizzante.

Infatti, e concludo, l’Acido lattico derivante da un eccessivo carico a livello muscolare non solo produce dosi massicce di Adenosina trifosfato, molecola essenziale nel metabolismo organico cellulare ma, se sovrabbondante per un lungo periodo, dato che non può essere del tutto convertito, esso coadiuverà un aggravamento dello stato di Acidosi.

Sì, dunque, alla pratica quotidiana di allenamento fisico, al fine di ben ossigenare i nostri tessuti, ma “modus in rebus” (la misura in ogni cosa), per non incorrere in una sgradita anticipazione della vecchiaia.

*L’unico cereale alcalinizzante è il Miglio.

A tutti gli Amici del Forum una serena e in salute sera; affettuosamente, Raffaele.
Ultima Modifica 12 Anni 2 Mesi fa da Raffaele/Michelangelo. Motivo: autocorrezione
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12 Anni 2 Mesi fa #1595 da feuxdartifice
Risposta da feuxdartifice al topic Re: Sull'equilibrio acido-base.
L'unica cosa che mi è mancata in questa piccola e pur brillante dissertazione, è stata qualche buona ricetta di miglio. E' da un pezzo che ne ho una confezione e non so proprio come cucinarlo. :cheer:

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12 Anni 2 Mesi fa #1694 da Deseb
Risposta da Deseb al topic Re: Sull'equilibrio acido-base.
Il miglio io l'ho sempre sostenuto come alimento alcalinizzante, ne ho consumato molto in passato (contiene tra l'altro lecitina ed è indicato per i convalescenti)

TUTTAVIA, ho trovato in un libretto:
La Dieta Acido-Base, Cristopher Vasey (Edizioni RED)

a pagina 44, questa frase:

"... Tra i cereali, il miglio viene spesso qualificato come un cereale rimineralizzante. Effettivamente il miglio è ricco di minerali e soprattutto di silice, ma la silice è presente sotto forma acida (acido silicico) e quindi avrà un effetto rimineralizzante solo per le persone che non soffrono di un deficit metabolico. ..."

ma io penso che una persona con deficit metabolico tale da non beneficare dal miglio è già in gravi problemi, perchè allora non dovrebbe mangiare quasi tutti gli altri cereali o alimenti, che sono sicuramente più acidificanti del miglio, a parte verdure e diversa frutta...

il libro tra l'altro sostiene, e mi trovo d'accordo (o almeno l'ho verificato) che:
"... bisogna considerare che l'effetto acidificante degli alimenti aumenta o diminuisce in funzione di quattro fattori:

- le quantità consumate
- la frequenza degli apporti
- l'ora del consumo
[nota mia: l'Ayurveda e anche la Cronobiologia, su cui sono poco informato quantomeno, prevedono nell'arco delle 24h un alternarsi delle funzioni corporee tali che alcune funzioni sono in latenza o in funzione... ]
- l'equilibrio [nota: nel pasto] tra alimenti acidi e alimenti alcalini"

io aggiungo anche altri 2 fattori, che sono:
- l'età,
(da piccoli si ha l'organismo con un ph vicino a 9 (...) mentre invecchiando (l'acidità invecchia... ) il ph diminuisce sempre di più, quindi la stessa sostanza acida data a un bambino e poi ad una persona con molti anni ha un effetto diverso...
da qui nasce anche l'abitudine-consuetudine dei giovani (ssimi), di consumare Coca-Cola (PH= 2,5 circa!!!!) come se fosse un passatempo, da giovani si hanno le risorse per sopportarla ma andando avanti queste risorse se non ripristinate con consapevolezza successivamente vengono a mancare,
però resta l'abitudine, dannosa, se non di più, quanto il consumo della "bevanda"

- i farmaci sono acidificanti (in quanto alterano l'equilibrio naturale nella gestione metabolica degli elementi... )

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  • Deseb
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12 Anni 2 Mesi fa - 12 Anni 2 Mesi fa #1696 da Deseb
Risposta da Deseb al topic Re: Sull'equilibrio acido-base.
riporto che il libro prosegue (ma è una cosa che si può acquisire da varie fonti) dicendo che non c'è una regola valida per tutti riguardo a consumare quanti e quali alimenti acidificanti o alcalinizzanti,
in questo rientra l'atteggiamento di chi sta mangiando, la tranquillità o meno (e questo è in grande parte imponderabile),
- importante anche l'ambiente dove si consuma il pasto

penso che in le regole citate nel thread siano più che indicative, comunque poi ognuno debba calibrare il tutto, ovviamente...

Riporto anche dalla stessa fonte che gli alimenti sono acidificanti se hanno prevalenza dei seguenti minerali, riassunti così:

Zolfo
Fosforo
Cloro
Fluoro
Iodio
Silice


Gli alimenti alcalinizzanti hanno prevalenza di:

Calcio
Sodio
Potassio
Magnesio
Rame
Ferro
Manganese

...

Esistono diversi metodi, me ne risultano almeno 3, per calcolare il PH degli alimenti, qualcuno è più accurato e veritiero
quello più diffuso almeno in passato, non è più molto veritiero poichè prevede la misurazione delle ceneri dei minerali (se maggiori i minerali acidificanti l'alimento è acidificante o altrimenti alcalinizzante...)
mentre si dovrebbe tenere conto non del risultato finale della quantità delle "ceneri" ma del percorso metabolico, riflesso più accuratamente da un altro medoto il PRAL (Potential Renal Acid Load = potenziale di carico acido renale)

e ancora... lo stesso alimento è meno acido o meno alcalino in relazione a come è stato prodotto: per esempio il latte (mucche da allevamento intensivo con farmaci vari o libere)
Ultima Modifica 12 Anni 2 Mesi fa da Deseb.

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12 Anni 2 Mesi fa #1698 da soani
Risposta da soani al topic Re: Sull'equilibrio acido-base.
..a me il miglio nn mi piace proprio(purtroppo) :( da quel che ho capito sia il riso integrale che il grano saraceno che fanno parte della nostra alimentazione sono acidificanti :(
ma la quinoa???? so che nn e in cereale,ma una pianta che appartiene alla stessa famiglia della barbabietola e degli spinaci,pero e anche vero che e estremamente salutare,al punto da essere soprannominata "cibo degli dei"gia'dagli inca.I principali punti forti di qst pianta sn il contenuto di proteine perfettamente equilibrate(sostituiscono qll della carne),di minerali e vitamine in grande quantita,l assenza di glutine e un altissima digeribilita'.
Quello che nn so e se e alcalinizzante :) o acidificante :(
Per fafore,qualcuno mi dia una buona notizia,cioe che la quinoa e alcalinizzante..grazie.

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  • Deseb
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12 Anni 2 Mesi fa - 12 Anni 2 Mesi fa #1699 da Deseb
Risposta da Deseb al topic Re: Sull'equilibrio acido-base.
soani l'acidità o l'alcalinità di un alimento non è in assoluto, ma in rapporto per esempio agli alimenti di una stessa specie, per esempio le prugne sono più acidificanti dell'arancia, l'arancia è più acidificante di mela, pera...
... c'è una scala in cui esistono diverse sfumature all'interno dei gruppi frutta, verdura, cereali, proteine animali, latticini, etc...

adesso non ho sottomano una tabella, sul web se ne trovano diverse..

magari la seguente orientativamente...
www.naturopataonline.org/articoli/14-mal...lcalinizzante/1.html

bisogna trovare una tabella degli alimenti suddivisi per gruppi e realizzata con il metodo più affidabile, non è facile, occorre un pò di tempo...

comunque se vuoi stare su un alimento sicuro considera le verdure, o per esempio le mandorle...

di queste ultime ovviamente se se ne mangiano che so... 1, 2 o 3 chili :cheer: , saranno dannose, non più alcalinizzanti
la moderazione significa che l'organismo mette in bilancio una quantità da trattare, superata questa anche il migliore alimento, il più alcalinizzante diventa dannoso (e acidificante)
ma le mandorle sono comunque uno dei migliori cibi alcalinizzanti...
Ultima Modifica 12 Anni 2 Mesi fa da Deseb.

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