anna7000 ha scritto:
Noi sinceramente non sappiamo più cosa fare e a chi rivolgerci. Avevamo perfino pensato di andare in Canada, mi hanno detto che c'é un centro ortomolecolare che cura la schizofrenia e tante altre malattie. Potrei provare anch'io a somministrargli la niacina ma non so le quantità, se c'é qualcos'altro da aggiungere non so niente !
Puoi sicuramente iniziare con le basse dosi di Niacina, che di certo potranno solo portare giovamento... per "basse dosi" mi riferisco ai dosaggi presenti in un buon multi ortomolecolare (nel Two per Day sono presenti 50 mg di Niacina).
Inoltre sul "
qualcos'altro da aggiungere", cosa che puoi benissimo fare tu o i tuoi familiari, puoi controllare tramite esame del sangue il valore di Vitamina D (25-OH-D), che sicuramente sarà carente, e integrare.
La salute del cervello e l'attività mentale possono migliorare con la Vitamina D (che non è una Vitamina ma un ormone) e con gli acidi grassi Omega3 (DHA e EPA). La vitamina D agisce come un ormone perchè regola la conversione del triptofano, amminoacido essenziale per la sintesi della serotonina. Questa non è l'unico neurotrasmettitore importante del cervello, ma influenza una vasta gamma di funzioni insieme al comportamento cognitivo (umore, processo decisionale, comportamento sociale e impulsivo). Inoltre la ricerca collega proprio i disordini della serotinina a molte condizioni cliniche come l'autismo, il disturbo da deficit di attenzione (ADHD), il disturbo bipolare e la schizofrenia in questo caso.
A differenza della medicina convenzionale, nel mondo della medicina Naturale non vi è alcuna reale distinzione tra cervello e salute cognitiva, tra emozione, umore e salute mentale.
Secondo un recente studio pubblicato sulla rivista FASEB (fonte:
www.fasebj.org/content/29/6/2207), la Vit. D e gli Omega3 potrebbero migliorare la funzione cognitiva e il comportamento sociale, in particolare combattere il Disturbo da Deficit dell'Attenzione (DDA); l'iperattività ADHD (Attention Deficit Hyperactivity Disorder); la
schizofrenia e il Disturbo Bipolare.
I ricercatori hanno riconosciuto il legame tra disturbi "cognitivi" e disturbi "psichiatrici", e se un trattamento funziona per i disturbi di tipo cognitivo dovrebbe funzionare anche per i disturbi psichiatrici.
Omega3 e vit. D hanno dimostrato di migliorare le funzioni cerebrali, e i ricercatori pensano che questi micronutrienti possono agire insieme in sinergia, per ridurre il disturbo psichiatrico.
Il meccanismo di azione che spiega come e perchè agiscono insieme questi nutrienti si basa sulla necessità del cervello di alcuni acidi grassi essenziali e vit. D per sostenere la normale produzione di serotonina.
Le aziende farmaceutiche pubblicano gli studi sugli antidepressivi in modo selettivo e ingannevole, cioè pubblicano gli studi che mostrano i benefici dei farmaci SSRI (sigla di "Selective Serotonin Reuptake Inhibitors) e quasi nessuno di quelli che ne dimostrano l'inefficacia! (fonte:
www.nejm.org/doi/full/10.1056/NEJMsa065779)
Chi distorce la visione sugli antidepressivi porta a pensare che funzionino, alimentando così l'enorme mercato degli psicofarmaci, secondo solo a quello delle statine; 1 paziente su 7 si sente meglio SOLO per l'effetto placebo (fonte:
www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC4172306/)
Secondo un rapporto del febbraio 2015 (fonte:
www.sciencedaily.com/releases/2015/02/150217114119.htm), la teoria scientifica che riguarda la depressione e l'attività dei farmaci SSRI nel cervello potrebbe essere completamente sbagliata.
Per fortuna esiste la possibilità di intervenire in modo naturale nei confronti della depressione, con vit.D e Omega3.
L'acido grasso eicosapentaenoico (EPA) facilita il rilascio di serotonina nelle sinapsi, e attraverso le sue proprietà antiinfiammatorie riduce le molecole infiammatorie prostaglandine E2, le quali hanno un impatto negativo perchè bloccano il rilascio di serotonina nelle sinapsi. Mentre l'acido grasso docosaesaenoico (DHA) influenza i recettori della serotonina aumentando la fluidità della membrana cellulare.
La vitamina D viene convertita in un ormone steroideo che influenza 1/3 del patrimonio genetico e si pensa possa cambiare l'espressione genica di oltre 1000 diversi geni, molti dei quali sono espressi nel cervello.