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Le industrie farmaceutiche ci nascondono molte verità insieme cerchiamo di scoprirle tutte.

Importante Gli effetti collaterali della chemio

  • Cecilia
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9 Anni 10 Mesi fa - 9 Anni 10 Mesi fa #28396 da Cecilia
Gli effetti collaterali della chemio è stato creato da Cecilia
Quando si parla di chemio il primo pensiero va gli effetti collaterali.
Una buona parte delle persone malate rifiuta la chemioterapia all´inizio per poi chinare la testa accettando di sottoporsi a quella non-cura.
Gli oncologi spiegano a grandi linee i possibili eff. collaterali, spiegano che sono transitori, che non incideranno gravemente sulla salute della persona, aggiungono che cmq non necessariamente tutti gli eff. collaterali si presenteranno, e infine sottolineano che non c´é alternativa e che bisogna stringere i denti accettando gli eventuali eff. coll., sempre che questi si presenteranno, ovviamente!

Mio padre, tutte le volte che io mi lamentavo di determinate difficoltá nel raggiungere un mio scopo diceva:
Chi bella vuol diventare, tante pene deve passare!
questa frase si adegua alla perfezione alla chemio, chi vuole guarire tante pene deve passare. Oplá.

Quello che gli oncologi non dicono é che esistono eff. coll. a lungo termine, non dicono che la chemio stessa é cancerogena, non dicono che le infermiere incinta non possono maneggiare quei prodotti per salvaguardare il feto, non dicono la chemio non é una cura bensí un mero trattamento.
Al limite della sfacciataggine aggiungono che la chemio aiuta nella qualitá della vita, che allunga la vita mentre invece essa rende la vita una tortura, toglie la dignitá alla persona che la riceve e provoca metastasi (ricordate che i prodotti chemioterapici sono cancerogeni?) peggiorando cosí molto pericolosamente la salute del malcapitato.
La chemio viene dispensata come un´ostia, a tutti indistintamente, teoricamente curativa ma spesso solo palliativa, e non importa se la persona é al terzo o quarto stadium, viene fatta lo stesso.

Sono acida, sí, sono acida.
Uno dei migliori amici si é ammalato, al quarto stadio, ha praticamente pochi mesi di vita e, sinceramente spero che non raggiunga il prossimo Natale.
Chemio palliativa venduta come curativa, prima poteva camminare e andare al bagno da solo portandosi dietro il suo tumore e le sue metastasi, ma giá dopo la prima chemio ha cominciato a non potersi alzare dal letto e da allora va in giro con la sedie a rotelle. Ha perso 10 chili (era giá magro di suo), ha rischiato la totale disidratazione, le mucose della bocca e della gola sono andate a pezzi ma tutti questi problemi non hanno niente a che fare col suo tumore bensí con la chemio PALLIATIVA, che tanto muore lo stesso ma noi gliela facciamo lo stesso.. Gli hanno raccontato che grazie alla chemio potrá vivere alcuni mesi in piú e lui ha beccato. Sono acida.

Il cancro non provoca nausea e vomito, piaghe, stipsi o diarrea, infezioni, funghi, bensí la chemio
il cancro non fa perdere i capelli, la memoria, un tumore al seno, per es., non rovina i muscoli delle sfintere o della vescica

Leggendo quanto riporta the Department of health - Chemoterapy services in England - November 1998
troviamo che negli ultimi 4 anni ( al 1994 al 1998) si é registrato un massiccio aumento nell´utilizzazione della chemioterapia = un 60% in piú!!

NCEPOD report highlights concerns over chemotherapy

A report published by the National Confidential Enquiry into Patient Outcome and Death (NCEPOD) on 13 November 2008 ....

www.ucl.ac.uk/operational-research/or-news-publication/2

Un rapporto pubblicato nel 13 Nov. 2008 ha sollevato molte preoccupazioni circa il trattare i pazienti terminali con la chemioterapia.
In uno studio su piú di 600 casi che morirono nello spazio di 30 giorni dall´assunzione del trattamento, lo stesso aveva probailmente causato o accellarato la morte nel 27% dei casi.
(scusate se é poco!)

La parola citossico significa che il prodotto, citossico, uccide le cellule che sono molto ative, come quelle cancerose ma, guarda caso, le cellule attive in un corpo umano, anche se malato di cancro, sono molte di piú che non quelle cancerose. Anche quelle vengono uccise.
Ecco perché cadono i capelli, e peggio ancora, a volte si finisce oltre ad avere il cancro anche la leucemia.

II rispetto e la dignitá umana diventano parole dal significato sconosciuto, la persona viene degradata, umiliata, menomata.
La psiche viene maltrattata profondamente e indelebilmente.

La chemio é l´esempio piú eclatante di come l´industria farmaceutica sia diventata, ormai da parecchi anni, la fonte migliore di introiti e guadagni per i proprietari di azioni delle ditte chimico-farmaceutiche.

E non mi si venga a dire che alcuni guariscono, insomma, se tutti morissero la chemio sarebbe sputtanata ehhh!

La paura.
La paura é l´arma migliore che l´oncologia usa ai danni dei malati.
Quando un camice bianco afferma con decisione e tono serio che l´alternativa é inesistente la maggior parte dei malati non puó fare altro che credere e accettare. La paura che si prova quando ci si sente dire che se non ci si sottopone a quel trattamento si morirá prima, si morirá male.
La paura di non guarire, di metastisi.
La chemio non guarisce da cellulose cancerose, esse nascono con noi e muoiono con noi. Sono parte integrante del nostro organismo cosí come il Sistema Immunitario che peró viene schiacciato, depresso, stressato e spesso strangolato a morte.
La paura di cercare un´alternativa, di sceglierne una tra la miriade di esistenti.
La paura di affidarsi a terapie che hanno provato il loro successo ma che, per questioni economiche (cioé, poso costose e poco fruttuose) sono state ufficialmente etichettate come inutili, dannosi, mortali.
La paura di affidarsi a se stessi, la paura di tutto.

E anche quando ci si rende conto che la chemio non solo non ha avuto successo ma ha peggiorato la situazione, anche allora, si vá avanti, si sorride all´oncologo di turno, ci si rimbocca la manica e si offre il braccio sacrificando se stessi come un agnello, nel tentativo di salvare ... se stessi.
E anche quando si comcia a rendersi conto che i conti non quadrano, la fiducia in se stessi viene a mancare e il rispetto supino prende il sopravvento.
Ah!! quel camice bianco, quella laurea dietro il vetro incorniciata di legno di ulivo, la prova di anni e anni di studi, ah! quel camice bianco, lui sí che sá piú di me, ha studiato e io no. Chi sono io per controbattere? che cosa conosco io? niente.
Che fortuna avere un oncologo al proprio fianco! (al proprio fianco quando non siede nella sua Porsche guidando in direzione della sua casa al mare!).

Sentire il proprio corpo? ascoltare quello che dice?
mavvá! sono storie senza fondamento alcuno, cosa da anteguerra, mistiche, da guru.
Il corpo non parla.

Gli effetti collaterali di una non terapia, di una non cura, di una fonte di guadagno che fino ad oggi, e ancora per un bel pó, si stá dimostrando assolutamente fantastica,
gli effetti collaterali, dicevo, sono cosí tanti come tante sono le cellule del nostro corpo, come tanti sono gli organi nel nostro corpo, come tanti sono i neuroni che cercano di nascondersi, inutilmente.

E se dopo 5 anni e 1 giorno ci si ritrova con un nuovo tumore, beh, non ha niente a che vedere col vecchio, o no?!
se dopo 5 anni e 1 giorno si muore, dopo 5 anni di tribulazioni, beh, si é guariti, ma certo! per la MU si é guariti
l´importante, per le statistiche sono i 5 anni, ma come si é vissuto in quei 5 anni non importa, non fa testo.

Sono acida.
Ultima Modifica 9 Anni 10 Mesi fa da Cecilia.

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9 Anni 9 Mesi fa #29161 da erpiso
I seguenti utenti hanno detto grazie : elena

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9 Anni 9 Mesi fa #29169 da simo
Risposta da simo al topic Gli effetti collaterali della chemio
:woohoo: mia cugina senza chemio a 10 anni dall'intervento la scorsa settimana era con me a fare immersioni,suo marito con la chemio è in cielo! Ma è un caso isolato giusto?

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9 Anni 9 Mesi fa #29192 da elena
Risposta da elena al topic Gli effetti collaterali della chemio
purtroppo due mie amiche giovanissime, una mia allieva e mia zia sono morte disumanamente per via di chemio che le hanno ridotte uno scandalo
un altro mio amico, una mente brillante, alla fine non sapeva nemmeno più chi fosse, grazie alla chemio palliativa: ci si era sottoposto perchè i parenti la pensavano come te e aveva ceduto, spossato, all'insistenza loro e dell'oncologo, con l'idea di sopravvivere altri 5 anni, ma è morto dopo nemmeno due, in preda a dolori tremendi (siamo in Italia, nn ce lo scordiamo)
un'altra conoscente operata male, finita peggio per via della chemio
mio suocero, due anni di dolore, aveva contratto persino l'alzheimer, effetto collaterale della chemio
mia cognata sopravvive con la chemio da 10 anni! ecco lei rientra nella tua statistica perfettamente... ma come sopravvive? ogni anno operazione, ogni anno 6 mesi li passa in ospedale, chemio. Poi esce, irriconoscibile. In 10 anni ha perso letteralmente 20 cm di altezza, i capelli, i denti, svariati organi, tutte le ghiandole linfatiche e gira col catetere e il girello... a 50 anni c@zzo che vita...

Pacio cambia aria, qui non sei il benvenuto
e per favore non mandarmi più email, grazie
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9 Anni 9 Mesi fa - 9 Anni 9 Mesi fa #29407 da Cecilia
Risposta da Cecilia al topic Gli effetti collaterali della chemio
TRATTO DAL BLOG DI VALDO VACCARO
valdovaccaro.blogspot.de/2012/04/la-voce...to-di-chemio-45.html

venerdì 27 aprile 2012
LA VOCE DI DANIELE. MORTO DI CHEMIO A 45 ANNI



LETTERA

MIO CUGINO E' MANCATO IL 18 APRILE

Ciao Valdo, Questa volta non ti scrivo per chiederti consigli sulla dieta ma per chiederti un favore.
Purtroppo mio cugino Daniele é mancato pochi giorni fa. Insieme eravamo venuti ad ascoltarti alla Bioteca di Udine lo scorso 23 Dicembre. Mio cugino era una persona veramente straordinaria che, tra mille difficoltà, avrebbe voluto combattere la sua malattia utilizzando sempre e solo metodi naturali.

CI TENEVA A DENUNCIARE L'ENORME INGIUSTIZIA DELLA CHEMIO

Questa testimonianza é stata scritta da Gabriele, fratello gemello di Daniele e rispecchia fedelmente il pensiero di Daniele. Spero tu possa condividerla sul tuo blog perché la sua esperienza possa servire a denunciare l’enorme ingiustizia verso coloro che vogliono avere la libertà di scelta. Sono sicuro che mio cugino avrebbe sconfitto la malattia. Aveva già fatto dei progressi enormi. Se non é più qui tra noi la colpa é di uno stato che ti considera malato solo se accetti la chemioterapia. Grazie in anticipo per il tuo aiuto.
Alessandro Polidoro

*****

LASCITO CULTURALE DI DANIELE (R.I.P.)

SONO MORTO, AL PARI DI TUTTI QUELLI CHE CONOSCEVO

Sono un giovane uomo di quarantacinque anni. Sono morto. Tutte le persone che ho conosciuto fino ad ora, quelle ammalatesi di cancro, quelle che hanno praticato la chemioterapia o la radioterapia, quelle di cui ho saputo, quelle di cui mi ricordo, tutte quelle persone sono morte. Non credo nella chemioterapia e nella radioterapia. Mi hanno dato due anni e mezzo senza chemio, mi hanno dato a denti stretti tre anni con la chemio. Forse, almeno in questo, sono stati sinceri.

IO VOLEVO VIVERE 10 O 20 ANNI ANCORA, NON 2 ANNI E MEZZO SENZA CHEMIO O TRE ANNI CON LA CHEMIO

Quando mi sono espresso in modo risoluto spiegando che non avrei seguito il percorso proposto, mi hanno chiesto del perché avessi deciso di morire, del perché mi rifiutassi di lottare. Ma io non avevo deciso di morire. Io volevo vivere, per questo ho rifiutato la chemio. Mi hanno detto che bisogna continuare a sperare, che non bisogna accettare la morte. Io speravo, non accettavo la morte, per questo ho rifiutato la chemio.

MI HANNO RIEMPITO DI DISGUSTO I PALADINI DELLA CHEMIO

Ciò nonostante ho anche sempre rispettato le scelte altrui, chi ha accettato la chemioterapia, chi ha preferito la radioterapia. Ho sempre rispettato chi ha scelto una qualunque altra strada. Mi sembra giusto e legittimo che valutazioni e scelte debbano poter essere personali. Ma sono rimasto disgustato da coloro che con insistenza presentano la chemio come unica e indiscussa via di guarigione. Quelli sono per me tali e quali ai falsi guaritori di cui si legge nei giornali, esattamente come quelli che loro stessi affermano di combattere.

NON VOLEVO CHE SI SAPESSE

Non volevo che si sapesse della mia malattia. Lo ho chiesto esplicitamente alle poche persone che ne erano informate. Sono rimasto amareggiato e deluso che non sia andata così. Non sono arrabbiato con loro, forse avrei dovuto tenere tutto per me. Non volevo che la gente mi stesse vicino per questo motivo. Non volevo che provassero pena per me. Non volevo che mi compiangessero. Non volevo ricevere mille diversi consigli, anche se sinceri. Non volevo che, guardandomi, vedessero in me un morto che cammina. Non volevo che mi immaginassero sotto terra prima del tempo. Non volevo ritrovarmi a perdere tempo, a spiegare il come e il perché.

NON AVEVO PREVISTO I DOLORI

Non sono dimagrito per colpa del male. Sono dimagrito per mia scelta, per affamare il male. Dopo l'operazione, tramite una alimentazione mirata sono lentamente migliorato. Mi sono tenuto costantemente sotto controllo, non facevo le cose a caso. Ultimamente però, condizionato da tutti quelli che dicevano di vedermi troppo magro, avevo messo su del peso, e uno dei miei sgraditi ospiti interni, ha invertito tendenza ed è cominciato a crescere. Ero cosciente che il finale sarebbe potuto essere anche non positivo, ma ero ottimista. Poi però ho iniziato ad avvertire dolori. Non li avevo previsti.

TENTATIVO ESTREMO DI ATTACCARE IL TUMORE

Questo fatto mi avrebbe impedito di continuare una vita dignitosa come avrei voluto, durante la guarigione o fino ad una eventuale morte. Dopo circa due settimane di dolori crescenti ho deciso che era tempo di attaccare direttamente il tumore. Una soluzione naturale, compatibile con la dieta alimentare adottata, ma per molti versi rischiosa. Una procedura delicata, tanto banale quanto efficace, ma impegnativa. In Italia non viene praticata. Ho voluto ugualmente provare, perché in quel momento di difficoltà non vedevo altre chance.

SCOMPARSA DEL DOLORE CON LE PRIME DUE APPLICAZIONI

Alla prima applicazione è quasi scomparso il dolore. Alla seconda applicazione il dolore è svanito, ho cercato allora di migliorare la strumentazione di misura, per la sicurezza. Sono sempre stato molto metodico nelle mie azioni. Sembrava che tutto andasse per il meglio. Ero entusiasta, volevo poter dare una bella notizia a mia madre, a mio fratello, a mio cugino, alle persone con cui mi ero confidato. Ero certo di aver chiuso il cerchio, che quella fosse la parte mancante del puzzle, ero felice di questo, ero raggiante, i miei dubbi si erano dissolti.

LA TERZA APPLICAZIONE E' STATA FATALE

Era una sensazione estatica, poi con il terzo giorno è arrivato il momento della terza applicazione.
Non so esattamente cosa sia successo. Forse l'entusiasmo, forse la fretta, mi sembra ormai evidente che devo avere oltrepassato i limiti di sicurezza, oppure è stato semplicemente un caso. Avrei avuto bisogno di qualcuno accanto a me. Sarebbe bastata una persona che sapesse cosa facevo, che conoscesse i rischi e che fosse preparata per ogni emergenza, lì vicino a me. Magari anche una strumentazione mirata, ma nulla di più. Dalla sicurezza di essere a buon punto, sono passato al drammatico intorpidimento della scomparsa.

MORTO PER AFISSIA DA ANNEGAMENTO

Non sono morto di cancro. Sono morto annegato, sono morto per asfissia da annegamento. Non me lo aspettavo, non lo avevo previsto. Vi prego credetemi. Non volevo che finissero così tutti i sacrifici fatti fino a quel momento, la volontà di mantenere un corpo sano, capace di combattere la malattia. Non volevo che finisse così. Non volevo sciupare le attenzioni amorevoli e l'infinita pazienza di mia madre, che mi ha permesso di mantenere la dieta come da programmi, lasciandomi il tempo e la possibilità di continuare a lavorare.

NON VOLEVO LASCIARVI

Non volevo lasciarvi. Non volevo lasciare nessuno di voi. Non volevo che finisse così. Stavo bene. Stavo meglio. Sarei guarito. Non ho dubbi a riguardo. Io sarei guarito. Purtroppo per via della mia scelta incostituzionale ho dovuto fare tutto da solo. L'ho fatto tanto nella ricerca quanto nella pratica. Nessuno poteva aiutarmi, nessuno poteva prestare la benché minima assistenza per terapie che vengono praticate in altre parti nel mondo ed in Europa, ma non in Italia, pena il linciaggio mediatico.

SONO MORTO INDIRETTAMENTE DI CHEMIO

Io sono morto di chemio. Indirettamente è vero, ma sono morto per il veto che il mercato della chemioterapia ha imposto, tramite la classe medica e politica, contro tutto ciò che può diminuirne gli utili. Sono morto per il grosso affare economico che la chemio continua a rappresentare. Sono morto perché nessuno in Italia può permettersi di fornire assistenza medica per cure alternative che potrebbero minare il futuro economico della chemioterapia.

L'IMPLACABILE ARROGANZA DEL FARMACO

Quando ero alla ricerca di metodi alternativi ho trovato solo porte chiuse, dinieghi, rifiuti. Chi si è permesso di alzare il dito nei confronti delle terapie ufficialmente riconosciute è stato messo alla gogna. Chi ha studiato e tentato nuove vie, per ottenere risultati che si possono definire tali, è stato espulso dalla classe medica. VIA TUTTI: il mercato del cancro è nelle mani dei produttori di chemioterapici.

HO PERSO COSCIENZA DEGLI ULTIMI ISTANTI

Non ricordo se mi sono accorto che stavo respirando acqua. Non ricordo se ho avuto il più piccolo barlume di coscienza di ciò che stava succedendo, che quelli erano i miei ultimi momenti. Non ricordo se ho tentato di ribellarmi, se sono riuscito a muovermi o se mi sono perso nell'oblio. Non ricordo se ho pensato a qualcuno. Non ricordo quegli ultimi istanti.

IO VOLEVO VIVERE, GLI ALTRI VOLEVANO AVERE

Ricordo però di avere fino a quel momento lottato per quello in cui credevo, con tutta la mia volontà e convinzione, ricordo che è stato un confronto impari fra la mia voglia di vivere e la voglia altrui di avere, di possedere, di arraffare. Questo senso di ingiustizia mi ha accompagnato fino alla fine, ed anche oltre.

Daniele (01/04/1967 - 18/04/2012)
Ultima Modifica 9 Anni 9 Mesi fa da Cecilia.

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9 Anni 9 Mesi fa #29993 da Cecilia
Risposta da Cecilia al topic Gli effetti collaterali della chemio
Ancora uno

ho appena ricevuto una telefonata, iieri sera alle 21.20 é morto uno dei miei piú grandi amici, malato di cancro diagnosticato 6 mesi fa.

Radio e chemio, perde qualcosa come 15 chili in poche settimane, ed era giá un uomo molto magro, le mucose della bocca, della gola e l´esofago sono talmente irritate da non permettergli piú di ingoiare neanche la sua stessa saliva, dopo la prima chemio non poteva piú alzarsi dal letto e dopo la seconda i muscoli della vescica e delle sfintere erano completamente distrutti.
Le metastasi si sono sparse come olio nel suo corpo ma hanno continuato imperterriti ad avvelenarlo.
Convinto di poter vivere un paio di mesi in piú e meglio, la famosa qualitá della vita che viene tanto promessa!!!!!!!!!!!!, ha accettato di continuare.

Ieri sera, in un letto sporco della sua stessa uriina é morto.

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