Domanda Farina 00 è davvero un veleno?

Il panino di oggi non è più il panino di ieri. Non va dimenticato.

Può darsi che ogni tanto sostanze tossiche o di scarsa qualità esercitino il corpo all'autodifesa e quindi paradossalmente lo rafforzino, ma penso che assunte con regolarità lo debilitino.

I giovani che frequentano le scuole hanno continuamente a portata di mano prodotti alimentari orrendi e finiscono con il nutrirsi in gran parte e QUOTIDIANAMENTE di questi prodotti industriali (bibite comprese every day).

Per quanto riguarda la citata pizza, quella attuale, metto l'attenzione sugli ingredienti: farina 00 defunta, prodotta, trattata e conservata (peraltro anche un anno nel silos) come sappiamo, oliaccio di bassa qualità, una massa improponibile di formaggio industriale dalle origini sconosciute rifuso e colloso, pomodori in scatola punto interrogativo, ecc. Il tutto portato ad altissime temperature.... Solo a pensarci a me scappa la voglia.
Che almeno uno se la autoproduca in casa con ingredienti il più possibile di qualità.

Salvo eccezioni, non dobbiamo aspettarci che chi ci vende il cibo o cucina per noi - sopratutto di questi tempi - lo faccia nel nostro interesse. Proprio no.

Senza discutere qui se una sostanza è, in se, più o meno valida per stare in salute, rilevo che gli alimenti in commercio sono generalmente la brutta copia dei prodotti che avevamo tempo fa a disposizione.
Me li ricordo i profumi degli alimenti, farina compresa...
La frutta supertrattata, colta acerba e conservata ad oltranza ora non profuma e odora spesso di muffa, tutto è replicato e finto.
L'alimento vero e sano è piacere, armonia, bellezza, vita. Posso commuovermi di fronte ad una pianta, ad un frutto, ad un seme.
Ora ci vengono proposti dei falsi su tutto.
Come si fa talvolta con i figli, ci hanno sommersi di giochi e giochini di tutti i generi per farci dimenticare la mancanza di cose importanti e vitali.
Stiamo diventando anche noi brutte copie, sempre più manipolabili incapaci di sentire e ascoltare il nostro corpo e dal gusto ormai deviato.
Siamo ridotti al punto di scegliere cosa introdurre nel nostro corpo solo con il ragionamento mentale; non siamo più in grado di percepire come violazione del nostro corpo l'assunzione di certi alimenti.
Non si tratta di rinunciare a certe cose, non mi piace affatto il concetto della rinuncia, o certi irrigidimenti da soldatini, si tratta di smascherare per quanto ci è possibile le falsità. Il resto più o meno viene di conseguenza anche se oggettivamente è sempre più difficile impegnativo e costoso procurarsi alimenti sani.
Sentire e vedere, è questa la parte di noi di cui dovremmo prenderci cura.
Non mi metto da parte, non sono in una condizione privilegiata, semplicemente riflettiamo tutti.

lu

o qui si parla di farina 00
oppure si parla di farina inquinata.

Mi sembra che siano due discorsi diversi.

Ferruccio
nel post mi sono riferita a queste tue considerazioni:

- Pensate che un panino, una pizza vi facciano così tanto male
da avvelenarvi?????

- ma mangiare un panino tutti i giorni non può
fare male,

In merito:

- Generalmente la pizza si mangia fuori casa e "generalmente" le pizze sono come ho descritto nel post...
(peraltro ho invitato nel post ad autoprodursi la pizza in casa).

- Difficilmente si mangiano "panini" in casa propia...e quelli del bar sono quello che sono (farine 00, sconosciute, precotte ecc.)...
E a mio parere un panino tutti i giorni non non fa bene. Possiamo fare di meglio...


Aggiungo :

Berrino fa bene ad organizzare la sua cucina con una macina a portata di mano (che sembra non sia poi così impegnativa) perchè il cereale macinato dopo 15 giorni perde molti dei suoi nutrienti.

Personalmente ho sperimentato la totale eliminazione del glutine, ma non so dire se la mia salute sia migliorata per questo.

Tempo fa ho smontato i tubi di scarico di un lavandino dove un pazzo aveva versato della farina otturandolo. Mi è vento spontaneo associare l'esperienza alla rappresentazione del mio intestino ostruito di colla di farina....

Dopo più di un anno che ho eliminato il pane scopro che l'odore del pane anche quello di qualità non mi piace più come prima, anzi provo un vago senso di rifiuto, trovo l'odore come acre, pungente...

Novità: settimana scorsa ho sperimentato il pane primus, quello osannato da Mainardi. Vedremo. ..

Lu @

Quoto tutto quello che hai detto
Anche a mè non attira piu l'odore del pane caldo come prima anche se sono solo pochi mesi che ho eliminato il glutine e me lo fa anche quando sento l'odore del caffè che non lo bevo da 2 anni. Però ora raramente ne mangio un po di glutine, credo che eliminarlo del tutto di colpo non sia sano

Io non ho eliminato il glutine dalla mia dieta, né ho eliminato del tutto la farina 00, nel senso che a casa non la uso mai ma a volte, quando esco a cena, mangio pane, grissini, pizza ecc fatti con farina 00. Molto raramente comunque.
A casa invece come dicevo prediligo cereali integrali, a rotazione costante. La farina integrale la uso al massimo 2 volte a settimana, una volta per la pasta e una per la pizza o la polenta.
Anch'io ho notato quello che diceva lu: da quando non uso più farina raffinata la mia lavastoviglie sembra nuova! Prima ero costretta a pulirla spesso con prodotti appositi perché era piena di residui collosi specie in zona scarico, ora non succede più, tanto che non acquisto nemmeno più i prodotti per pulirla. Se questo effetto è uguale nell'intestino per forza che sto meglio...

Mi piacerebbe molto acquistare una piccola macina da tenere in casa. Solo che i prezzi e l'ingombro dei prodotti che ho visto in giro mi hanno per ora disincentivato. Secondo me sarebbe comunque un buon investimento.

Sembrerebbe infatti che la i farina ingerita, trasformatasi in colla, contribuisca a creare la sindrome di permeabilità intestinale facendo così arrivare al sangue feci e infezioni con conseguenti reazioni dell'organismo sotto forma di allergie o patologie varie che coinvolgono il sistema immunitario.
Sarò vero?
Io ero una autentica mangiatrice di pane, lo mangiavo anche prima di pranzo e cena fin da piccola. il pane era come un vestito per gli alimenti che ora mi sembrano nudi.