Domanda Tolleranza & assuefazione della vitamina C

Sulla tolleranza, ho già tentato altre volte di dare una definizione, ma non sono mai approdato a un risultato valido. Vediamo così: il parametro tolleranza è definito come "arrivare alla diarrea e ridurre un grammo" e va bene, ma dopo? Con un intestino come il mio, storicamente (dopo peritonite+blocco in età adolescenziale) pigro, in presenza di dieta bilanciata e regolare, in assenza di disturbi, posso considerarmi in tolleranza semplicemente se sono regolare almeno una volta al giorno? E se nel fine settimana, cambiando il ritmo quotidiano (orari del riposo e dei pasti), mi ritrovo pigro? Devo incrementare a prescindere?

Sull'assuefazione: nessuno l'ha mai presa in considerazione come possibilità? Quando ho cominciato l'assunzione di C, l'aumento di benessere generale è stato molto sensibile, sebbene arrivassi già da un periodo di allontanamento dai medicinali, quindi non avevo molto di cui "ripulirmi". Adesso, dopo ormai 5 anni, non voglio certo dire di essere tornato come prima, ovvio, però..... è come se l'effetto fosse un po' smorzato, non so bene come spiegarlo; l'esempio basilare potrei farlo con l'afta: ne ho sempre sofferto, da far fatica o non poter proprio mangiare o parlare e mi è sembrato un sogno, cominciando con la vitamina, vedere remissioni spontanee nel giro di un paio di giorni. Ora però, da un annetto abbondante, pur se non sono più così invasive e molto meno frequenti, noto che la remissione è sensibilmente meno breve. Io leggo la cosa come un'asseufazione, però non so.

Salute a tutti.

A.

La verità é che con il passare degli anni in genere le condizioni migliorano e al limite i dosaggi si abbassano, ho paura che siano subentrate altre problematiche che hanno portato tale innalzamento. ..

Ti faccio un esempio, a me la tolleranza sale in presenza di forti allergeni, in alcuni periodi dell'anno o in determinate situazioni, si arriva ad una Ti anche doppia o tripla, ma finito il periodo di esposizione tutto ritorna normale.

Anch'io ho cinque anni di esperienza con la vitamina C e devo confermare che il discorso della tolleranza intestinale non è per niente semplice. Il problema principale sta nel fatto che la tollaranza varia di giorno in giorno a seconda di numerosi fattori, quali stress (sia fisico che mentale) e patologie varie, anche saltuarie. Quindi bisogna considerare tutte queste varianti e modificare l'integrazione adeguandola allo stile di vita giornaliera.

Grazie Hall: cercerò di monitorarmi e ti so dire. Cosa mi dici, invece, della t.i.? Tra l'altro, cercando ieri, prima di aprire il 3D (e adesso mi sono accorto di aver sbagliato la ricerca.... ) ho trovato questo www.alleanzadellasalute.info/salute-bene...biamo-integrare.html dove, personalmente, mi ritrovo alla perfezione nei 2/3 grammi ogni 3/4 ore, però vorrei capire meglio la questione dell'assorbimento. Se consideriamo una giornata attiva normale, di 16/18 ore, tenendo anche presente il consiglio di non assumere dopo le ore 20/21, per evitare di sollecitare il sistema simpatico e disturbare il sonno, viene fuori il ritratto di due soggetti tipo: il sig. A si alza alle 6 e, prendendo 3gr ogni 3 ore, finisce alle 21 con un totale di 18gr; il sig. B si alza alle 7 e, prendendo 2gr ogni 4 ore finisce alle 19 con un totale di 8gr. Entrambi potrebbero essere in tolleranza intestinale, ma quanto e come assorbono? Poste le premesse di essere in salute, ovviamente.

aoriggi ha scritto: Grazie Hall: cercerò di monitorarmi e ti so dire. Cosa mi dici, invece, della t.i.? Tra l'altro, cercando ieri, prima di aprire il 3D (e adesso mi sono accorto di aver sbagliato la ricerca.... ) ho trovato questo www.alleanzadellasalute.info/salute-bene...biamo-integrare.html dove, personalmente, mi ritrovo alla perfezione nei 2/3 grammi ogni 3/4 ore, però vorrei capire meglio la questione dell'assorbimento. Se consideriamo una giornata attiva normale, di 16/18 ore, tenendo anche presente il consiglio di non assumere dopo le ore 20/21, per evitare di sollecitare il sistema simpatico e disturbare il sonno, viene fuori il ritratto di due soggetti tipo: il sig. A si alza alle 6 e, prendendo 3gr ogni 3 ore, finisce alle 21 con un totale di 18gr; il sig. B si alza alle 7 e, prendendo 2gr ogni 4 ore finisce alle 19 con un totale di 8gr. Entrambi potrebbero essere in tolleranza intestinale, ma quanto e come assorbono? Poste le premesse di essere in salute, ovviamente.

Purtroppo gli articoli da salvare sono troppi e quello che spiegava l´assorbimento della C in maniera proporzionale non l´ho salvato, ma lo cercheró.
In linea di massima si puó di re che piú vit. C si prende e meno se ne assorbe, ma questo é relativo nel senso che l´organismo assimila quello che necessitá, niente di piú e niente di meno. Quindi, in un certo senso, é irrilevante sapere quanta C si assimila con precisione, l´importante é raggiungre e mantenere la TI che é sempre diversa da persona a persona e, per ogni persona, da situazione a situazione.

buona giornata

Cecilia ha scritto: ... l´importante é raggiungre e mantenere la TI che é sempre diversa da persona a persona e, per ogni persona, da situazione a situazione.

buona giornata

Grazie anche a Cecilia. Resto però a "credito" di un chiarimento su come si trova la tolleranza: quando dici che la TI è diversa per ognuno, intendi solo nel senso della quantità di C o anche nella "modalità" di tolleranza? Cioè: Tizio è a TI quando sente areofagia, Caio quando evacua al mattino, Sempronio invece ogni mezzora......
Capisco che l'argomento e poco invitante......