Domanda Come vivere in salute con la Vitamina C

Nel corso della storia lo scorbuto, una grave carenza di vitamina C, ha provocato enormi sofferenze. Nel 450 a.C. il medico greco Ippocrate ne descrisse per primo i sintomi: gengive sanguinanti, perdita dei denti, ossa fragili oltre a dolori muscolari e delle giunture.

Lo scorbuto provocava anche perdita di peso, irritabilità, affaticamento, riduzione delle capacità mentali, difficoltà respiratorie, incapacità di cicatrizzare le ferite e le contusioni oltre a decessi improvvisi provocati da emorragie interne o blocchi cardiaci.

Vitamina C: differenza fra salute e malattia Tristemente noto tra i marinai impegnati in lunghi viaggi, durante i quali la frutta e la verdura fresche erano un lusso e non era possibile conservarle, lo scorbuto è stato un flagello per i soldati, gli esploratori e i pionieri. Alcuni cibi divennero ben presto noti per la loro capacità di prevenire o curare lo scorbuto: specialmente arance, limoni e altri frutti della famiglia degli agrumi.

Nel 1795 alla Flotta Reale Britannica venne richiesto di includere un'oncia (28,5 g) di succo di limetta nelle razioni giornaliere di tutti i marinai, che da allora portarono il soprannome "limeys".
Nei primi anni del XX secolo, gli scienziati riuscirono ad isolare la vitamina C e dimostrarono che riusciva a curare lo scorbuto. La vitamina C venne sintetizzata per la prima volta nel 1933, ed il nome scientifico, acido ascorbico, le fu dato ufficialmente nel 1938.

Da allora i ricercatori hanno scoperto molti ruoli in cui la vitamina C ci aiuta in modo determinante a restare in buona salute.

La vitamina C è un antiossidante molto importante e, insieme ai flavonoidi, agisce per proteggere i fluidi del corpo e la porzione acquosa delle nostre cellule dai danni che l'ossidazione può causare. Essa è concentrata nelle ghiandole surrenali che regolano le nostre reazioni allo stress, negli occhi, nel fegato, nella milza, nell'intestino, nel midollo osseo, nel pancreas, nel timo, nei reni, in alcune parti del cervello e nei globuli bianchi del sangue che costituiscono la nostra difesa contro virus, batteri e alcune patologie. La vitamina C, infatti, può ridurre il rischio di cataratta, tumore, aterosclerosi e colpi apoplettici.

La vitamina C e il sistema immunitario

Quando le persona sono esposte ad un'agente patogeno, alcune si ammalano mentre altre no. Spesso, a fare la differenza, è l'efficienza del sistema immunitario. La vitamina C è un importante componente di una squadra di nutrienti, che includono i carotenoidi, i flavonoidi, la vitamina E, oltre a diversi minerali, in grado di aumentare notevolmente la resistenza alle malattie. La vitamina C può incrementare la produzione dei globuli bianchi, e degli anticorpi(1)(2).

Il sistema immunitario risponde con maggior prontezza quando le cellule hanno molta vitamina C a disposizione.

Durante una malattia le riserve di vitamina C possono rivelarsi insufficienti, e anche una dieta equilibrata può non essere sufficiente a reintegrare il quantitativo necessario per un ottimale funzionamento del nostro corpo.

Molti studi indicano come la vitamina C possa aiutare a combattere anche infezioni virali più o meno gravi. E anche se la vitamina C non può impedire che possiate prendere un banale raffreddore, può però ridurne la durata e mitigarne gli effetti.

La vitamina C e la salute del cuore

La vitamina C ha proprietà protettive nei confronti del cuore e dei vasi sanguigni. La carenza di vitamina C può invece favorire l'insorgere delle malattie coronariche(3). Uno studio ha evidenziato come gli uomini con deficienze di vitamina C abbiano più probabilità di avere un attacco cardiaco rispetto a quelli che non presentano questa carenza.

La vitamina C e la salute dei polmoni

Dato che le sostanze ossidanti presenti nel fumo delle sigarette possono distruggere la vitamina C, i fumatori tendono ad avere livelli più bassi di questa vitamina nel sangue. Per questo la National Accademy of Sciences raccomanda per i fumatori l'assunzione del doppio della vitamina C rispetto a non-fumatori.

La vitamina C ha effetti antistaminici, e alcuni studi hanno dimostrato che può migliorare la capacità respiratoria di persone affette da asma.

La vitamina C e la vista

L'esposizione prolungata ai raggi solari è un fattore di rischio per l'insorgere della cataratta, la principale causa di cecità al mondo. I radicali liberi esposti alla luce solare possono infatti spezzare le proteine presenti nel cristallino e ricombinarle, rendendole opache. Ci sono vari studi che dimostrano una relazione inversa tra i livelli di vitamina C e la cataratta.

La vitamina C e l'esercizio fisico

Una scarsa presenza di vitamina C nell'organismo può compromettere un allenamento. Può infatti provocare anemia, ritardo nel recupero dagli infortuni, affaticamento muscolare e accumulo di acido lattico.
La vitamina C al contrario favorisce l'utilizzo dell'ossigeno, la resistenza, e il recupero(4)(5)(6).
Durante l'esercizio fisico vengono prodotti radicali liberi(7), ma le proprietà antiossidanti della vitamina C sono in grado di limitare i danni al minimo(.

La vitamina C e lo stress

La vitamina C è concentrata soprattutto nelle ghiandole surrenali, che producono ormoni in risposta a ogni tipo di stress: fisico, mentale ed emozionale. I normali livelli di vitamina C presenti in queste ghiandole risultano più bassi quando vengono prodotti gli ormoni dello stress. Gli scienziati ritengono che la vitamina C venga utilizzata nella sintesi di questi ormoni.
Maggiore è lo stress, maggiore la quantità di vitamina C che viene utilizzata.

La vitamina C e la gravidanza

La gravidanza aumenta il fabbisogno di molti elementi nutrizionali, compresa la vitamina C. La placenta trasferisce vitamina C dalla madre al bambino e alla nascita la concentrazione di vitamina C nel neonato è pari al doppio di quella della madre.
Quindi, le donne in gravidanza hanno necessità di assumere più vitamina C, specialmente nel secondo e nel terzo trimestre.
Anche durante l'allattamento prosegue il trasferimento di grandi quantità di vitamina C: ogni giorno con il latte materno, che ne è molto ricco, vengono trasferiti al lattante 25-45 mg di vitamina C.

Bibliografia:


(1) Cameron, E. Pauling, L., and Leibovitz, B. Ascorbic Acid and Cancer: A Review. Cancer Res. 39: 663-681, 1979

(2) Cameron, E., and Pauling, L. The Orthomolecular Treatment of Cancer. I. The Role of Ascorbic Acid in Host Resistance. Chem.-Biol. Interactions 9:273-283, 1974

(3) Kolonel, L.N., Nomura, A.M.Y., Hirohata, T., et al. Association of Diet and Place of Birth with Stomach Cancer Incidence in Hawaii Japanese and Caucasians. Am. J. Clin. Nutr. 34: 2478-85, 1981

(4) Wassertheil-Smoller, S., Romney, S.L., Wylie-Rosett, J., et al. Dietary Vitamin C and Uterine Cervical Dysplasia. Am. J. Epidemiol. 114: 714-724, 1981

(5) Bolton-Smith, C., Woodward, M., Casey, C., et al. Dietary Antioxidant Vitamins and Odds Ratios (OR) for Coronary Heart Disease. FASEB J. 5:A715, 1991

(6) Bendich, A., and Langseth, L. The Health Effects of Vitamin C Supplementation: A Review. J. Am. Coll. Nutr. 14:124-136, 1995

(7) Feldman, E.B., Gold, S., Greene, J., et al. Ascorbic Acid Supplements and Blood Pressure. A Four-week Pilot Study. Ann. N.Y. Acad. Sci. 669:342-344, 1992

(8 ) Hatch, G.E. Vitamin C and Asthma. In: Vitamin C in Health and Disease. Packer, L., and Fuchs, J., eds. Marcel Dekker, Inc., New York, 1997, pp. 279-294
GNLD: LA STORIA DELLA VITAMINA C; 9.06 (Ita)