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Domanda Le ricerche scientifiche del Prof. Alberto Fidanza

  • Gabriele
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12 Anni 1 Settimana fa #7638 da Gabriele
Le ricerche scientifiche del professore iniziano nel 1949 quando primo nel mondo studiando l’intimo meccanismo d’azione della vitamina B12, da poco scoperta, mette in evidenza l’importante ruolo che la vitamina, come coenzima, svolge nella reazione di metilazione dell’omocisteina a metionina catalizzata dell’enzima 5-METIL THF OMOCISTEINA METILTRANSFERASI.

Di grande importanza sono state successivamente le ricerche sull’acido pantotenico e su uno dei più importanti coenzimi, il coenzima A nel quale il gruppo SH costituisce il sito attivo della molecola a cui si uniscono, col legame altamente energetico, radicali acilici per formare TIOESTERI, detti ACIL-CoA.

Il professor Fidanza osservò che il più importante derivato acilico del CoA è l’ACETIL-CoA sotto la cui forma l’acido acetico proveniente dal metabolismo dei glicidi, degli acidi grassi e di alcuni aminoacidi, o costituisce il prodotto iniziale di molte biosintesi (colestorolo, ormoni steroidei, acidi grassi) oppure entra nel ciclo di Krebs per essere completamente ossidato
.
Moltissime altre ricerche scientifiche pubblicate su riviste nazionali ed internazionali e raccolte nei 20 volumi delle pubblicazioni scientifiche del professore presenti nella biblioteca dell’Istituto di Fisiologia Generale della Università “La Sapienza” di Roma si riferiscono ad altri argomenti di vitaminologia come gli aspetti nutrizionali e terapeutici, i rapporti tra ormoni e vitamine, il ruolo delle vitamine nei processi immunitari, le vitamine e la funzione visiva, le vitamine e la sindrome metabolica, le vitamine e lo sport.

Ma non vi è dubbio che la scoperta più rilevante fatta dal Professor Fidanza è quella di aver messo in evidenza come le vitamine in opportuna dose svolgono effetti protettivi sulle cellule e sugli apparati dell’organismo animale.

La vitamina C, l’acido pantotenico e l’acido nicotinico, somministrati in opportune dosi, svolgono una notevole azione ipocolesterolemizzante ed ipolipemizzante e pertanto proteggono l’apparato cardiovascolare dai danni determinati dall’accumulo di colesterolo e di lipidi nei liquidi biologici.
Ma sono la vitamina E, la vitamina C ed il beta carotene che, per la loro azione antiossidante, devono essere considerate sostanze naturali dotate di un’eccezionale potere protettivo nei confronti dei radicali liberi che sempre più incidono nella patologia degenerativa delle cellule e dei tessuti.

I Radicali liberi sono composti instabili che si formano continuamente nel nostro organismo durante le reazioni chimiche del metabolismo intermedio.

Sono altamente reattivi e quando in eccesso possono danneggiare le strutture cellulari: membrane -organuli-DNA; essi sono:

- Idroperossidi H00°, Superossido O2, Perossile ROO, Alcossile R0°, Idrossile H0°;
e si generano da:

- Ozono O3, Idrogeno perossido H2O2, Ossigeno singoletto ‘O2.

I Radicali liberi si formano a causa dell’invecchiamento, di esercizi fisici intensi, per stress, per il fumo, per inquinamento ambientale, per carenza di ossigeno nel sangue e per radiazioni solari (nelle radiazioni solari sono presenti i raggi ultravioletti che hanno una lunghezza d’onda compresa tra 4000 °A e 100 °A; questi raggi hanno una grande attività chimica e facilitano numerose reazioni di ossidazione).


I Radicali liberi danneggiano le strutture cellulari modificandole e danneggiando l’integrità della cellula.

A livello delle membrane, il danno è relativamente limitato, mentre è molto più grave quello subito dal nucleo cellulare (cioè dal DNA), che può subire alterazioni di tipo carcinogenetico.

Il tessuto connettivo elastico può subire un’alterazione dei suoi componenti (mucopolisaccaridi ed elastina), con perdita delle proprietà elastiche; a carico del sistema nervoso si possono avere alterazioni della conduzione nervosa, dovute al fatto che le cellule nervose rispondono in modo errato agli stimoli; a carico dei polmoni si possono manifestare enfisema e degenerazione fibrosa; a carico dell’apparato cardiovascolare possono manifestarsi fenomeni aterosclerotici (con le loro conseguenze: infarto, ictus), trombosi, affezioni dei vasi sanguigni; il processo generale di invecchiamento è accelerato.

I danni da Radicali liberi si possono evitare, specie in estate, non esponendosi ai raggi solari.
Evitando il fumo di sigarette; facendo attenzione all’alimentazione ed assumendo sostanze antiossidanti, come la vitamina C, i tocoferoli, raggruppati sotto il nome generico di vitamina E; affinché i tocoferoli possano svolgere un’efficace azione antiossidante, è importante che tra gli acidi grassi e la vitamina E esista quantitativamente un rapporto non inferiore a 0,79.
Nell’olio di oliva tale rapporto è pari a 1,87.

Ed ancora, assumendo sostanze come il beta-carotene, o provitamina A, la cui azione antiossidante è, per così dire, “protetta” dalla vitamina E; e poi i polifenoli, comprendenti un vasto gruppo di sostanze, i bioflavonoidi, largamente diffuse in natura; nell’olio di oliva si trovano quantità oscillanti tra 50 e 500 milligrammi per kilo.

Ed infine gli acidi ad azione antiossidante: acidi felurico, acido vanillinico, acido cumarico, acido protocatechico.

Poiché le quantità di vitamine ed altre sostanze antiossidanti presenti negli alimenti non sono sufficienti è necessario integrare l’alimentazione con complessi vitaminici che contengano tali sostanze antiossidanti in adeguata concentrazione.

È sempre più evidente che gli agenti patogeni, siano essi di origine batterica o virale, possono determinare lo stato di malattia se prendono il sopravvento sui poteri naturali di difesa dell’organismo.

Le vitamine, assunte in quantità ottimale, potenziando al massimo i meccanismi biologici di difesa, ci danno la possibilità di bloccare l’attività, sia degli agenti patogeni, che di quelli oncogeni, di vincere le malattie e di godere di un ottimo stato di salute e di efficienza fisica e, di conseguenza, ottenere un reale benessere.

Le vitamine infine, per il loro potere di attivare tutti i processi metabolici, contribuiscono notevolmente a ritardare l’invecchiamento generale, specie quello di alcuni organi e tessuti come il nervoso e il cutaneo, la cui efficienza è espressione di attività e giovinezza.

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