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Domanda Sugli Omega 3 e Omega 6 ossia degli Acidi grassi.

  • Raffaele/Michelangelo
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12 Anni 1 Mese fa - 12 Anni 1 Mese fa #4405 da Raffaele/Michelangelo
Sugli Omega 3 e Omega 6 ossia degli Acidi grassi. è stato creato da Raffaele/Michelangelo
Attraverso una sana dieta dovremmo garantirci una giusta assunzione sia degli Omega 3 sia degli Omega 6.

Tuttavia, quale debba essere il giusto rapporto d’equilibrio tra questi due Acidi grassi risulta essere una spinosa questione.

Già, perché magari al tempo del nostro predecessore cavernicolo l’ingestione dei due nutrienti si presume avvenisse in egual rapporto mentre oggidì tale bilanciamento si è molto rovesciato in favore degli Omega 6, secondo un rapporto pari a circa 15-20/1.

Ovviamente, è superfluo precisare che un tale disequilibrio risulta essere estremamente deleterio.

Per prima cosa, gli Omega 3 promuovono il movimento della membrana citoplasmatica, pertanto dei suoi componenti estremamente utili per i processi cellulari essenziali quali la motilità, lo sviluppo, la scissione, la costituzione di nessi intercellulari, la secrezione e l’endocitosi, soprattutto nel livello cerebrale.

Infatti, la trasmissione interneuronica, l’accrescimento e la preservazione del buon funzionamento elettro-chimico delle cellule nervose è dovuto proprio a queste sostanze grasse.

In secondo luogo, gli Omega 3 sono efficaci antinfiammatori e antiaggreganti (inibenti l’aggregazione piastrinica, pertanto in grado di evitare trombi).

Di contro, gli Omega 6 svolgono mansioni quasi contrarie, dato che promuovono le ostruzioni circolatorie, la cronicizzazione dei processi infiammatori e una certa disfunzionalità del livello cerebrale.

Senza voler “promuovere” gli uni e “bocciare” gli altri, serve un miglior bilanciamento nel consumo dei due, con un rapporto Omega 3/Omega 6 direi di 1/4-5.

I due Acidi possono essere riforniti sia dal mondo animale sia da quello vegetale.

Per es., l’Acido alfa-linolenico o ALA, Omega 3 a catena corta, si estrae dai vegetali quali l’olio di lino, di noci, di canapa, di cànola, una particolare varietà di colza (olio canadese=Canadian oil low acid), dalle verdure a foglia verde, mentre gli EPA (acido eicosapentaenoico) e i DHA (acido docosaesaenoico), Omega 3 a catena lunga, provengono dalle alghe, dal pesce e dall’olio che se ne estrae.

Per quanto attiene a questi primi acidi, è basilare ch’essi derivino sia dal regno vegetale sia da quello animale.

I secondi invece, a catena corta (Acido linoleico), li troviamo nell’olio di soia, di girasole, di càrtamo (proveniente dal Càrtamo alias Zafferano falso o Zafferanone), nei semi di cotone, nella carne (per lo più d’allevamento), nelle salse, nelle margarine, nella maionese.

Alle nostre latitudini, dove cioè l’alimentazione include il pesce azzurro (sardine, sgombro, aringhe, …), si tende a immettere una discreta quantità di Omega 3 con esiti piuttosto giovevoli, vantaggiosi per la buona salute.

Cerchiamo in ogni caso di fare a meno dei pesci allevati nelle vasche perché hanno un minor livello di Omega 3 a tutto vantaggio invece dell’Acido arachidonico, una sostanza molto infiammatoria.

Ora, ritenendo il pesce poco frequentato, almeno da una certa parte della popolazione che si preoccuppa della tossicità da metalli pesanti, particolarmente del mercurio, sempre più presente da un po’ di tempo a questa parte nei grossi pesci oceanici, è evidente che serva un’integrazione sia di Omega 3 sia di altri grassi polinsaturi.

Se, tuttavia, biochimicamente parlando, gli Acidi grassi sono ossidati mediante il ciclo di Krebs al fine di ricavarne energia, dal punto di vista enzimatico occorre precisare che gli Omega 3, EPA e DHA a catena lunga, condizionano direttamente la fabbricazione in più o in meno di quegli, se lo ricordate, eicosanoidi “favorevoli” o “sfavorevoli”.

Non solo: gli Omega 3 preservano in buona salute il sistema cardiovascolare.

Diversamente, una loro insufficienza al nostro interno esiterà nei processi cronici infiammatori e in diverse altre patologie cosiddette del “benessere”.

Le affermazioni fatte partono dall’osservazione, per es., della scarsa rilevanza delle affezioni al sistema cardiovascolare presso gli Eschimesi, i quali fanno un ampio consumo di acidi grassi polinsaturi Omega 3 contenuti nel pesce pescato per lo più lungo le coste sia della Groelandia sia del Giappone.

Anche dalle nostre parti, la soprannominata “dieta mediterranea” permette (lo scrivente per dovere di cronaca non la segue affatto) un giusto rapporto di equilibrio nell’immissione di Omega 3 e di Omega 6.

Precisando meglio, essa è significativamente abbondante di Omega 3 e di Omega 9 (olio d’oliva) e più bassa in Omega 6.

Tale discreto bilanciamento ha tutta una serie di positivi contraccolpi, come ho più volte asserito, sul sistema cardiovascolare, sulla diminuizione dei processi infiammatori, sulla protezione delle cellule del sistema nervoso, preservandole da una loro prematura dipartita, sulla sollecitazione d’un meccanismo, definito “apoptosi” o, se preferite, “suicidio cellulare”, vòlto a eliminare le cellule cancerogene o degenerate.

Come avete letto, c’è da stare allegri.

Ma attenzione: tutti questi benefici effetti sono azzerati dalle carni grasse, dalle fritture, dai latticini interi, … i quali contengono i grassi saturi, artefici delle sclerotizzazioni a livello delle membrane citoplasmatiche con tanto di disfunzione e precoce senilità.

Raffaele.
Ultima Modifica 12 Anni 1 Mese fa da yagoo40.
I seguenti utenti hanno detto grazie : Marduk740

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12 Anni 1 Mese fa #4407 da Nataku
ho letto su un libro questo: www.ibs.it/code/9788848111089/pizzorno-j...totale-imparare.html
che troppi omega3 (4-5 grammi o piu) invece inibiscono il sistema immunitario, in special modo i neutrofili, rallentandoli nel movimento in caso di infezioni
I seguenti utenti hanno detto grazie : erpiso

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12 Anni 1 Mese fa - 12 Anni 1 Mese fa #4415 da Raffaele/Michelangelo
Risposta da Raffaele/Michelangelo al topic Re: Sugli Omega 3 e Omega 6 ossia degli Acidi grassi.
Io parlo di rapporto non di grammi, Alberto.

Volendo fare dei calcoli, un soggetto che consumi mediamente al di sotto delle 2000 calorie/dì, quotidianamente potrebbe assumere 3 g di Omega 3 e diciamo 12 g di Omega 6.

Un affettuoso saluto, Raffaele.

P.S. La collana libri "Natura e Salute" edita da Tecniche Nuove è ottima.
Ultima Modifica 12 Anni 1 Mese fa da Raffaele/Michelangelo. Motivo: autocorrezione

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