OFFERTE DI PRODOTTI VIA MAIL O MP

In un forum che tratta di salute e malattie, può succedere che improvvisamente qualcuno offra la soluzione tanto agognata, via mail o via messaggio privato.
DIFFIDATE sempre, controllate, ricercate e chiedete. Chiedete ad altri foristi se per caso conoscono questo prodotto, chiedete se esistono dei test e delle testimonianze attendibili.

La Medicina Ortomolecolare è una pratica terapeutica che si basa sull'introduzione della quantità ideale di nutrimenti nella dieta che mira a perseguire il livello di salute ottimale attraverso il riequilibrio dell'assetto biochimico.

Domanda Lisozima

  • miciofelix
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4 Anni 6 Mesi fa - 4 Anni 6 Mesi fa #63216 da miciofelix
Lisozima è stato creato da miciofelix
ciao a tutti,

prima di aprire questo nuovo topic ho effettuato una ricerca sul forum se già esistevano topic sull'argomento, ho trovato solo pochi accenni sparsi qua e là in altri topic e quindi ho pensato fosse giunto il momento di conoscere e approfondire anche questa sostanza :)

link: giacabi.blogspot.com/2016/07/lisozima.html (lo stesso testo si trova su consapevolezzalibera.altervista.org/in-p...terra-e-il-lisozima/ ma non è copiabile, però vi trovate le foto che non trovate nel testo qui sotto) (ho tralasciato come da (..) molti punti dove si parla d'altro o dove è eccessivamente prolisso)

"(..) Il lisozima trova frequente indicazione per le sue capacità batteriolitiche e per l'attivazione dell'immunità naturale, di cui è un costituente. È documentato il suo ruolo nella resistenza alle flogosi batteriche e virali e la sua carenza è spesso associata a fragilità degli epiteli aerodigestivi superiori e alla frequenza ed intensità di recidive. Anche se non ha una rilevante efficacia antitumorale diretta, può agire attivando macrofagi e cellule immunitarie e l'immunogenecità delle popolazioni neoplastiche. Attraverso la lisi di cellule batteriche e virali, può liberare molecole ad attività immunitaria e antitumorale. L'azione del lisozima si estende alla flora patogena protozoaria, raggiungendo un ampio spettro terapeutico esteso alle patologie gastrointestinali e del cavo orale. Potenzia decisamente l'effetto antibatterico degli antibiotici, che a seconda delle condizioni può sostituire o integrare, limitando notevolmente il deficit immunitario spesso associato alla patologia neoplastica e aggravato dai trattamenti chemioterapici. La sua assenza di tossicità, in quanto molecola biologica, e l'efficacia ne consigliano un uso frequente e soprattutto nelle situazioni conclamate di immunodepressione neoplastica".

Utilizzo:

"Fa parte del modulo variabile. Si può somministrare in dosaggi di 3 g al giorno, aumentabile al bisogno senza rischio di tossicità o sovradosaggio. Sono consigliabili 2 compresse da 500 mg per 3 volte al giorno ai pasti. Nelle lesioni del cavo orale o delle vie aerodigestive superiori, è consigliabile fare sciogliere in bocca lentamente una compressa da 500 mg anche ogni due ore. Le sue proprietà litiche su virus, batteri e protozoi sono dovute all'attività enzimatica e al fatto che, essendo una proteina fortemente basica, il lisozima può superare facilmente l'esile membrana della cellula virale e denaturarne il DNA fortemente acido".

Abbiamo tratto queste verità dal gemello sito medico-scientifico www.metododibella.org ., che riporta anche una vasta bibliografia, troppo lunga per riportarla in questo contesto. Vedasi:http://www.metododibella.org/it/mdb/

dettaglioDocumentazione.do?idPa=5879&idPrincipio=8749&pre=Lisozima

Il chilometrico elenco di lavori toglie di mezzo i soliti mistificatori di mestiere, iperattivi come certi alienati mentali.

In più noi abbiamo rintracciato una "chicca" (..)

La chicca consiste nell'avere reperito una corposo depliant dedicato agli addetti ai lavori, a suo tempo pubblicato dalla ditta produttrice, la SPA (Società pro Antibiotici) di Milano. Mancando la data di stampa, l'abbiamo fatto risalire ai primi anni sessanta, sulla base dei lavori citati nell'ampia bibliografia allegata e di alcune didascalie alle foto di testo (vedi copertina nell'immagine seguente).

La copertina del depliant

reca, come si può constatare, sotto i caratteri in grassetto "LISOZIMA SPA", la legenda delle principali indicazioni: antiflogistico, antibatterico, antivirale, antioncotico, eutrofico. Nella pagina successiva, la citazione di Fleming, che scoprì il Lisozima prima ancora degli antibiotici, alla quale segue un po' di storia. Ricopiamo.

"Le lacrime non sono acqua. Contengono un'importante sostanza scoperta da Sir Alexander Fleming, prima ancora della penicillina. Si tratta di un enzima che può distruggere numerosi ceppi batterici in pochi minuti. L'esistenza di questo enzima, che Fleming battezzò Lisozima, spiega perché un organo tanto delicato come l'occhio umano raramente possa essere infettato dai germi presenti nell'atmosfera.
Le due grandi ed apparentemente distinte scoperte di Fleming, della Penicillina e del Lisozima, hanno impresso un nuovo ed insospettato corso alla ricerca scientifica ed alla terapia.
Il Lisozima è presente nel sangue, nei tessuti e nelle secrezioni, specialmente nel latte della donna (mentre manca nel latte di mucca) e si trova in concentrazione elevatissima nel cervello e nel surrene.
Esso costituisce una barriera fisiologica, una difesa naturale, contro l'invasione di batteri e di numerosi virus. I microrganismi soccombono all'azione lisante, flocculante, agglutinante e decapsulante del Lisozima. I virus erpetici, gli adenovirus, come pure i virus influenzali e numerosi altri virus, vengono nettamente inibiti dal Lisozima. In molte affezioni si può dimostrare un deficit di Lisozima, espressione di abbassamento del potere immunitario e difensivo dell'organismo.
Anche molte tossine elaborate nell'organismo malato vengono inattivate dal Lisozima, come ad esempio i pirogeni endogeni della febbre, la malignolipina e la oncolipina dei tumori, la tossina difterica, ecc.
Il Lisozima, dotato di molteplici e complesse azioni, enzimatiche e non enzimatiche, ha rivelato sorprendenti e nuove proprietà terapeutiche in molteplici affezioni".

Qualche breve osservazione. Una rilevante omissione riguarda la segnalazione della presenza della sostanza nella saliva. Trattandosi, insieme alle vie nasali, del primo ingresso di microrganismi patogeni, appare chiara ed evidente la grande portata di questa difesa naturale. Se non disponessimo del lisozima nella saliva, una immensa quantità di infezioni di varia natura affliggerebbe l'uomo.
La seconda nota riguarda il latte materno e la sua insostituibile e preziosa attività. Non è solo saggezza popolare affermare che i bambini allevati al seno si dimostrano prevalentemente più robusti e con maggiori difese immunitarie di quelli allattati artificialmente, ma dato scientifico consolidato, anche se questa verità non riguarda solo il lisozima. (..)

"Il Lisozima fattore dell'immunità naturale.
Le indagini elettroforetiche indicano l'influenza diretta del lisozima sulle globuline plasmatiche, con un incremento della frazione gamma globuline nonché della properdina.
Non meno interessante, in relazione con l'immunità, è l'aumento dei tassi serici di agglutinine, evidente dopo la somministrazione di dosi relativamente modeste di lisozima (25-50 mg. pro die). Ha pure importanza l'aumento della fagocitosi leucocitaria; interessantissima poi la presenza di lisozima nel nucleo attivo della molecola della stessa properdina, che svolge un grande ruolo nei processi immunitari.
Il lisozima nell'organismo non si trova libero, ma in forma combinata, formando sali complessi con altri enzimi, con ormoni, con l'eparina, con vitamine, con glicoproteine e con lipoproteine ecc.
Ciascuno di questi complessi acquista proprietà peculiari di grande importanza fisiologica e terapeutica".

(..)

Circa l'impiego nelle infezioni virali, il citato dossier recita:

"Il suo spettro d'azione è notoriamente aspecifico ed ampio, estendendosi a virus delle più varie dimensioni. L'azione clinica del Lisozima può essere attribuita:

a)alla difesa aspecifica dell'enzima come fattore dell'immunità naturale

b)alla sua attività antiflogistica

c)ad un'azione diretta sulla proteina basica elettropositiva sopra i virus, elettronegativi;

d)alla proprietà del Lisozima di complessarsi con gli acidi nucleinici (DNA, RNA) e con le lipoproteine, elementi costitutivi di tutti i virus, ed essenziali per la loro vita;

e)alla proprietà competitiva enzimatica del Lisozima sopra substrati glicoproteici necessari per lo sviluppo dei virus".

Seguono alcune situazioni patologiche specifiche. Ne riportiamo alcune.

-Herpes Zoster (ed Herpes Simplex).

In queste patologie il Prof. Di Bella univa vit. A e vit. B12(intramuscolo). La vit. A la consigliava in sinergico impiego localizzato col Lisozima (assunto anche per os), ungendo le parti interessate, cospargendole con Lisozima polverizzato e coprendo il tutto con carta oleata (o altro materiale impermeabile, come le pellicole trasparenti per alimenti) assicurata da cerotti. L'effetto, avendo un minimo di pazienza, si manifesta in modo chiaro sia sull'estensione e la gravità della lesione, che con un assai gradito supporto antalgico.

-Stomatiti virali. Anche in questo caso l'applicazione topica è di grande efficacia.

-Forme influenzali.
Gli antipiretici, come non si stancava di ammonire lo scienziato, debbono considerarsi giustificati solo in caso di forti rialzi termici, specie nei bambini. Essendo ormai pressoché ignorata la Fisiologia, si dimentica che l'aumento della temperatura corporea costituisce una difesa naturale dell'organismo contro le affezioni esogene da microrganismi. Inibirne costantemente l'intervento significa "disabilitare" meccanismi delicati e porre le premesse per una futura debolezza immunitaria. Il Lisozima, in posologie significative (3 o più grammi intervallati nel corso della giornata), continuati fino a scomparsa della sintomatologia, hanno ragione della maggior parte dei fatti influenzali, a condizione che si intervenga prima di forti complicanze e si uniscano al Lisozima vit. A (che, ai tempi nei quali si studiava ancora, era nota come la "vitamina antinfettiva") e vit. C.
Naturalmente un buon medico, di fronte alla palese sovrapposizione e all'insediamento di resistenti ceppi batterici, specie a livello broncopolmonare, deciderà se ricorrere, per il tempo strettamente necessario e con posologie equilibrate, a specifici antibiotici. Un presidio formidabile, ed egualmente innocuo, sarebbero le gammaglobuline: anch'esse "radiate" (esclusivamente dalla farmacopea italiana...) in quanto concorrente di farmaci che, meno efficaci e con forti effetti collaterali, hanno almeno il pregio di rendere molto di più.

(..)

Quanto scritto, ovviamente con posologie più modeste, è applicabile in forma preventiva
. Ai primi sospetti starnuti...., o dopo una forte infreddatura, o anche dopo essere stati a lungo vicini a persone affette da influenza o raffreddore, la combinazione Lisozima (possibilmente, specie la sera, tenuto sotto la lingua prima del riposo notturno)+Vit. A+Vit. C scongiura il contagio o rende di breve durata e deboli le conseguenze. Specie nel bambino e nell'anziano questi presìdi terapeutici sono preziosi, evitando, fra l'altro, non sempre innocue vaccinazioni.....e, nel corso di malattie esantematiche dell'infanzia, riducendo decisamente la loro virulenza o guarendole.

-Virosi intestinali.
In diverse situazioni che interessano questo distretto, il Lisozima è sempre un valido coadiuvante. Non essendo corretto generalizzare, sarà il medico competente a decidere di aggiungerlo ad altri presìdi specifici (Cliochinolo, fermenti lattici, neomicina solfato e bacitracina ecc.).

-Sull'azione antibatterica ed antiflogistica ci riferiamo nuovamente al testo prima più volte citato.

"Il Lisozima, come affermò Fleming, rappresenta un mezzo di protezione naturale e di difesa contro i germi. L'azione antibatterica del lisozima è dovuta a diversi meccanismi: azione microbicida diretta; inibizione o rallentamento dello sviluppo dei germi per l'intervento, diretto o indiretto, nei processi immunitari e flogistici; distruzione della parete batterica. Lo stesso Fleming constatò l'azione lisante dell'enzima sulla Brucella abortus e, successivamente, sopra il bacillo del carbonchio; Wolff sopra lo stafilococco, lo streptococco emolitico, il meningococco, il gonococco e ilMicrobacterium tubercolosis. Gohar riscontò il lisozima attivo sopra le forme vegetative di germi sporigeni; Melnik e coll. confermarono le osservazioni sopra il Perfringens oedematiens ed altri clostridi; Cabezas e Vacaro controllarono l'attività sopra stafilococchi, gonococchi, meningococchi, pneumococchi, streptococchi; Albano sopra lo Shigellas e il bacillo difterico. Cavallo, Myrvick e coll., infine, confermarono una evidente azione battericida sul bacillo di Koch dopo un prolungato contatto con l'enzima, Giacardi e Baricalla sulTrichomonas vaginalis e Costa e Casciano sul Treponema pallidum ".

Ecco, suggestiva dimostrazione delle azioni descritte, tre immagini. La prima si riferisce ad un bacillo, tipicamente a forma di bastoncino.

La seconda e la terza mostrano come, sotto l'azione del Lisozima, il bacillo perda gradualmente la parete cellulare, assumendo forme rotonde (protoplasti o sferoplasti). Da: "Scientific American"-Fleming's Lysozyme-202, 6:134, giugno 1960. Ingrandimento a 15.000 diametri.

-Impiego in pediatria.
Era più sistematico che frequente, prima che la falce di scellerate linee guida ne inibisse, di fatto, il ricorso.
All'inizio del paragrafo relativo si legge:

"La pediatria è una delle specialità mediche che ha ottenuto maggior profitto dall'impiego del Lisozima dal punto di vista immunologico, nella terapia delle infezioni virali e batteriche, per regolarizzare la flora batterica intestinale e per la sua favorevole influenza sopra una migliore digestione del latte vaccino e in polvere.

Il Lisozima, aggiunto al latte vaccino, provoca la formazione di un coagulo più fine e uniformemente disperso.

L'enzima permette ai fermenti proteolitici di esercitare più facilmente la loro azione sopra coaguli più frazionati, facilitando una più completa e facile digestione del latte, che determina un incremento dell'assorbimento intestinale delle proteine, espresso come un aumento della percentuale di azoto totale ingerito. Questi fatti spiegano il benefico influsso del Lisozima sul decorso clinico dei disturbi della nutrizione, la più pronta risoluzione dei sintomi tossici e permettono di considerarlo come un fattore fisiologico anabolizzante di notevole interesse pediatrico. .....

(..)

1) Ci troviamo di fronte ad una sostanza fisiologica prodotta nel nostro organismo, della quale è dimostrata la formidabile azione di protezione, ad ampio spettro, da numerosissimi agenti infettivi. Se l'uomo non pullulasse di lisozima, sarebbe continuamente ammalato per l'offesa di germi patogeni;
2) E' una sostanza provatamente e completamente atossica, anche ad alte dosi;
3) Se ne conoscono nei più minuti dettagli i meccanismi d'azione e la sconfinata versatilità d'impiego;
4) Costa pochissimo e farebbe risparmiare - letteralmente - centinaia di milioni di euro all'anno al SSN e, quindi, a noi;
5) Consentirebbe un'azione preventiva efficace e senza preoccupazioni di effetti avversi dalla più tenera alla più avanzata età;

6) Eviterebbe o ridurrebbe in molti casi l'impiego di farmaci con serie controindicazioni, come polivaccini che possono comportare ed hanno comportato gravi ritorni (tra i quali l'insorgenza di mortali malattie ematologiche), od antibiotici ancor oggi disinvoltamente somministrati in modo indiscriminato con grande "gioia" del popolo dei batteri, che hanno avuto il regalo, generazione dopo generazione, di poter diventare sempre più resistenti;
7) Stante l'assenza di cautele d'impiego, consentirebbe di tenerselo in casa e di curarsi - magari seguìti dal medico di famiglia - lasciando perdere antibiotici, antipiretici, farmaci per le complicazioni di malanni di stagione, che potrebbero spesso essere bloccati sul nascere da opportune misure di prevenzione.

Insomma, senza volerne enfatizzare le proprietà (ripetiamo: non si possono gettare nel pattume tout court antibiotici o altri medicamenti, quando appropriati nell'uso) e farne una panacea, siamo di fronte ad uno dei pilastri basilari della farmacopea internazionale.

Ed è proprio questa la disgrazia del Lisozima: nuocere al riprovevole mercato del farmaco, agli utili illeciti, alle tangenti che umiliano la dignità e l'immagine del nostro Paese e della civiltà scientifica. Per cui: al rogo!
Nel ribadire ancora che si tratta di sostanza fisiologica, mancando della quale la specie umana si sarebbe estinta da millenni, diamo un'ultima, semplice occhiata all'impiego ed alle forme di somministrazione disponibili una cinquantina d'anni fa e paragoniamo il tutto alla situazione attuale.
Nella pubblicazione dalla quale abbiamo tratto spunto risulta che erano disponibili le seguenti confezioni:

1)Lisozima iniettabile:
a) Fiale da 25 mg. (pediatrico)
b) Fiale da 75 mg.
c) Flaconcino da 125 mg. con solvente
d) Flaconcino da 250 mg. con solvente

2)Lisozima Compresse:
a) Cp. da 2 mg. (pediatrico)
b) Cp. da 10 mg.

3) Lisozima pomata: tubetto da 10 grammi

4) Lisozima polvere aspersoria da 5 gr.

Negli anni successivi entrarono in commercio confezioni di compresse da 50, 250 e 500 mg., decisamente più efficaci, mentre sparirono tutte le altre. La limitazione di impiego fu grave (specie per la confezione in pomata e quella in polvere), dato che sottrasse ai pazienti importanti impieghi a livello topico. Fu per questa ragione che il Prof. Di Bella iniziò a consigliare di schiacciare le compresse fino a ridurle in polvere.

Ed oggi?

Oggi il Lisozima è sparito, come specialità farmaceutica. Fortunatamente è agevolmente reperibile presso una delle farmacie galeniche accreditate Mdb.

(..)

Dopo un lascia-e-piglia durato alcuni mesi, alias dopo fasi di assenza e ritorno sui banchi delle farmacie, ora non si trova più nemmeno nei depositi dei distributori.

PERCHE'??

Perché, nel tempo, dalle ampie indicazioni originarie (del Padreterno, non delle linee coadiuvanti Mdb) ci si è ridotti al solo impiego nell'Herpes e, da qui, alla scomparsa?

Perché, nonostante un prezzo al pubblico inspiegabilmente elevato, tenuto conto dei costi infimi della materia prima, ed una domanda forse non stratosferica, ma viva, non si è ritenuto conveniente (ammesso che il motivo sia questo....) proseguirne la produzione?

Perché un principio attivo insostituibile, senza alcuna alternativa a livello di efficacia e assenza di controindicazioni, non è stato mantenuto a carico del Servizio Sanitario Nazionale (lo sono frotte di farmaci inefficaci e nocivi)?

Perché - infine - non si è rispettata la disposizione di legge per la quale, quando case farmaceutiche non hanno interesse a produrre un principio attivo fondamentale, deve provvedervi lo Stato di propria iniziativa?

E voi, voi che blaterate di libertà, di progresso, di tempi oscuri tramontati con l'alba dello "stato democratico", volete rendervi conto che non pensate e dite verità, ma masticate semplicemente slogan e siete vittime di lavaggi del cervello durati decenni? Ma di quale libertà parlate? Sapete davvero cosa significhi libertà?

Il primo bene, il primo diritto, è quello di poter preservare la propria vita e la propria salute: ed i vostri guru hanno sostituito alla scienza i diktat dei servi delle case farmaceutiche, che "non hanno mai tastato il polso di un ammalato", opprimendo libera ricerca, libera medicina, libertà di cura (s'intende, quest'ultima, nel rispetto della letteratura scientifica).
(..)"

"(..) sei fuori di testa (..)"
"serve una vita intera di pratica...."
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4 Anni 6 Mesi fa - 4 Anni 6 Mesi fa #63217 da miciofelix
Risposta da miciofelix al topic Lisozima
www.vecchiaerboristeria.it/integratori/i...roteine/lisozima.asp

"Il lisozima è una sostanza proteica che si trova prevalentemente negli alimenti di origine animale, in particolare nelle uova e nel latte. Nel nostro corpo, inoltre, è contenuta nelle secrezioni biologiche, ovvero nella saliva, nelle lacrime, nel muco e nelle secrezioni genitali. Si tratta di un enzima la cui esistenza è nota soltanto da tempi recenti: si deve al batteriologo scozzese Fleming, nel 1922, la scoperta di questa sostanza. Si trattò di una rivelazione quasi casuale, alla quale fecero seguito un numero crescente di studi relativi alla sua natura, alle sue proprietà e alle sue possibili applicazioni, sia in campo medico, sia in quello alimentare. In Italia, come conservante, il lisozima è utilizzato soltanto dal 1992.

Il lisozima svolge una funzione importante per il nostro organismo: esso costituisce una vera e propria barriera che ci proteggere dall'attacco dei microbi, proteggendo le nostre aree del corpo più esposte, in quanto prime vie di ingresso per i microrganismi. In campo alimentare, il lisozima viene anche utilizzato per la protezione di formaggi stagionati. Proprio per via della sua funzione antibatterica, il lisozima ottenuto dal latte o dalle uova di gallina trova impiego nell'industria alimentare e medica, a difesa del nostro organismo, come arma naturale contro le infezioni batteriche e il proliferare dei più comuni disturbi ad esse correlati, come quelle che interessano l'apparato respiratorio o quello gastro intestinale.

Il lisozima per i neonati

L'importanza del lisozima è documentata attraverso numerosi studi scientifici, alcuni dei quali ne testimoniano l'efficacia anche per i neonati e i bambini piccoli. In particolare, è stato dimostrato che i neonati che assumono latte artificiale privo di lisozima in forma esclusiva, sono soggetti ad episodi diarroici tre volte più frequentemente rispetto ai neonati che sono invece alimentati con latte materno, il quale contiene naturalmente lisozima.

Questa sostanza proteica, dunque, è anche un importante strumento di trasmissione delle difese immunitarie dalla madre al proprio bambino. Per questo, in alcuni casi i pediatri possono prescrivere degli integratori specifici di lisozima, al fine di rafforzare le difese immunitarie dei bambini allattati artificialmente. In cucina come in medicina, dunque, questo particolare enzima svolge un ruolo fondamentale, in grado letteralmente di salvarci la vita e di proteggerci da una grande varietà di malattie, nonché da intossicazioni alimentari legati alla degenerazione del cibo conservato e preso sotto attacco dai batteri. Prodotti simili possono essere acquistati anche per adulti, per contrastare disturbi di origine batterica.

Lisozima in campo alimentare

Il lisozima è un conservante molto comune in campo alimentare e viene segnalato con il nome di E1105. Il suo impiego avviene prevalentemente per la conservazione dei formaggi stagionati, i quali risultano così protetti dai batteri. Il lisozima utilizzato in questo modo viene ricavato attraverso l'albume delle uova di gallina, il quale ne è particolarmente ricco. L'utilizzo del lisozima in campo alimentare è accuratamente controllato, poiché conservanti di scarsa qualità oppure prodotti con un quantitativo eccessivo di lisozima possono risultar dannosi per la salute.

Inoltre, devono prestare particolare attenzione alla presenza di lisozima le persone affette da allergia nei confronti di tale sostanza: proprio a difesa della salute, l'impiego di lisozima deve essere accuratamente segnalato dai produttori.


Dal punto di vista della salute, riscontrare livelli insufficienti di lisozima è una condizione particolarmente rara: gli integratori, piuttosto, possono venire prescritti per aumentare le difese di un organismo che può essere, per varie cause, debilitato. L'utilizzo deve avvenire sotto controllo medico, al fine di attuare una strategia su misura ed efficace.

Integratori di lisozima

Gli integratori di lisozima si trovano sul mercato sotto varie forme, come le gocce da diluire in acqua o le bustine con polvere solubile. L'utilizzo di lisozima per rafforzare il sistema immunitario può venire prescritto in un periodo di particolare affaticamento, di stanchezza, di stress, oppure nel caso in cui vi siano altri fattori che comportano un abbassamento delle difese naturali dell'organismo. Può essere il caso di patologie debilitanti, oppure di carenze alimentari: in ogni caso la causa primaria andrà ricercata e accuratamente curata. Gli integratori di lisozima vengono quindi utilizzati in modo temporaneo, per un periodo di tempo limitato, solitamente in supporto ad una terapia farmacologica specifica per contrastare i disturbi in corso. Va ricordato che gli integratori di lisozima sono ottenuti da uova di gallina e, dunque, non si adattano ad uno stile di vita vegano: allo stesso modo, anche gli alimenti che riportano la presenza di conservante E1105 fanno riferimento al lisozima, dunque non risultano idonei a chi sceglie di condurre uno stile di vita privo di alimenti e di derivati di origine animale. "

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Risposta da miciofelix al topic Lisozima
www.pianetachimica.it/mol_mese/mol_mese_...a/lisozima1_ita.html

Molecola del mese di settembre 2000
Il lisozima è un piccolo enzima che attacca la parete cellulare dei batteri

Aggredire i batteri
Il lisozima ci protegge dal continuo pericolo delle infezioni batteriche. E' un piccolo enzima che attacca la parete cellulare dei batteri. I batteri hanno un robusto rivestimento di catene di carboidrati, legate trasversalmente da piccole catene peptidiche, che avvolge la loro delicata membrana per difenderla dalla forte pressione osmotica interna della cellula. Il lisozima rompe queste catene di carboidrati, distruggendo l'integrità strutturale della parete cellulare e quindi i batteri esplodono per la loro stessa pressione interna.

Il primo antibiotico
Alexander Fleming ha soperto il lisozima mentre stava svolgendo una ricerca mirata per scoprire farmaci antibiotici. Egli ha continuato per anni ad aggiungere alle colture batteriche tutto quello che gli veniva in mente, cercando qualcosa che ne rallentasse la crescita. Fleming ha scoperto il lisozima per caso, un giorno, mentre aveva un forte raffreddore, ha aggiunto una goccia di muco ad una coltura e con sua grande sorpresa i batteri sono morti. Egli ha scoperto una delle nostre difese naturali contro le infezioni. Sfortunatamente il lisozima è una molecola troppo grande e non è utilizzabile come medicinale. Può essere applicato localmente, ma non può liberare tutto il corpo dalle infezioni, perchè è troppo grande per muoversi tra le cellule. Per fortuna Fleming ha continuato la sua ricerca fino a quando, cinque anni dopo, ha scoperto un vero farmaco antibiotico: la penicillina (mdm 5/2002).

Guardiano cellulare
Il lisozima protegge molti posti ricchi di cibo potenziale per i batteri con il quale questi potrebbero crescere. Il lisozima mostrato qui sopra (file PDB 6jxp) è stato estratto dall'albume di uovo di gallina, dove protegge le proteine e i grassi che sevono a nutrire il pulcino che si sta formando. Si notano 4 ponti disolfuro (con atomi di zolfo gialli) che rendono più stabile la struttura 3D della proteina e, nella profonda tasca del sito attivo dove si legano i carboidrati che devono essere tagliati, si notano due amminoacidi di acido aspartico (ossigeni rossi).
Anche le lacrime e il muco contengono lisozima per combattere le infezioni nelle superfici più esposte. Il sangue è il posto più pericoloso dove i batteri possono crescere, perchè verrebbero trasportati in tutti i distretti del corpo. Nel sangue il lisozima fornisce una certa protezione, insieme con le armi ancora più potenti del sistema immunitario.

Laboratorio molecolare
Il lisozima è un enzima piccolo e stabile che costituisce un modello ideale per la ricerca sulla struttura e la funzione delle proteine.
Brian Matthews, all'Università dell'Oregon, ha compiuto una serie notevole di esperimenti usando il lisozima come laboratorio molecolare. Egli ha realizzato centinaia di mutazioni sul lisozima utilizzando la tecnica del batteriofago, sostituendo uno o più amminoacidi nella catena proteica con altri diversi. Ha studiato gli effetti provocati dalla rimozione di amminoacidi ingombranti o dall'introduzione di un grosso amminoacido dove normalmente non ci sarebbe stato. Ha cercato di creare nuovi siti attivi creando nuove tasche in altri punti della molecola.
Negli archivi PDB sono disponibili le strutture di centinaia di questi lisozimi mutanti, in realtà queste strutture sono così numerose che il lisozima rappresenta la proteina più comune negli archivi PDB. Nella figura qui a fianco sulla destra (file PDB 1l35) è mostrato un mutante nel quale due amminoacidi (mostrati in verde) sono stati sostituiti con cisteina, formando un nuovo ponte disolfuro (due atomi gialli). Sulla sinistra, per confronto, è mostrato l'enzima nativo (file PDB 1lyd).

Esplorando la struttura
Il lisozima ha un sito attivo a forma di lunga fenditura che si lega alle catene di carboidrati della parete cellulare dei batteri. La struttura mostrata qui a fianco (file PDB 148l) contiene un frammento di parete cellulare batterica, con due zuccheri con struttura ciclica e un piccolo pezzo di peptide dei legami trasversali. Basandosi sui modelli molecolari al computer, è stato proposto che il lisozima distorga la forma di uno degli anelli di zucchero della catena, rendendolo più facile da rompere (altri studi hanno suggerito che effetti diversi, come quelli elettrostatici, siano più importanti).
Questa molecola mostra la possibile struttura di questo anello distorto (verde) che si trova legato con legame estere ad un acido glutammico, in alto, del sito attivo del lisozima.
Normalmente, gli anelli degli zuccheri adottano una forma a sedia (a zig-zag) come l'anello rosa sulla destra.
Confrontate questo anello con quello sulla sinistra, verde, che ha una forma piegata in su nella parte anteriore, ma appiattita nel resto dell'anello. Questa struttura, meno stabile, è detta a mezza sedia."

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Risposta da miciofelix al topic Lisozima
www.ok-salute.it/dizionario-medico/lisozima/

"enzima presente nelle secrezioni lacrimali, nella saliva e nel siero in grado di distruggere la membrana cellulare dei batteri. È considerato una delle più importanti sostanze fisiologiche di difesa antinfettiva, preposta alla protezione dei territori che più facilmente vengono a contatto con i microrganismi patogeni (cavo orale, congiuntiva, vagina ecc.). Viene impiegato come antinfiammatorio, antibatterico e antivirale, specie in oculistica. "

................................................................
come vedete sto postando vari siti, qualcuno dice che si può prendere a lungo, qualcuno solo per cicli, qualcuno scrive di un'efficacia generale, qualcuno solo localizzata, ecc.. .....comunque sia, sembra che tutti ne attestino il potere di rinforzare le difese immunitarie....qualcuno di voi ne ha esperienza diretta o ha trovato altre fonti?

"(..) sei fuori di testa (..)"
"serve una vita intera di pratica...."
Ultima Modifica 4 Anni 6 Mesi fa da miciofelix.

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4 Anni 6 Mesi fa #63223 da Kito
Risposta da Kito al topic Lisozima
Visto che non ti considera nessuno, vengo a farti compagnia.

www.giuseppedibella.it/it/gdb/dettaglioP...oAttivo.do?idPa=8749
I seguenti utenti hanno detto grazie : Liuc33, miciofelix

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4 Anni 6 Mesi fa #63242 da miciofelix
Risposta da miciofelix al topic Lisozima
assie Kito, non ci fossi tu ogni tanto a considerarmi sarei perso, totalmente! :P

"(..) sei fuori di testa (..)"
"serve una vita intera di pratica...."

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