altro sito interessante:
www.xtrawell.com/magnesio-si-ma-quale/
questo permette il copia incolla quindi eccovi un estratto:
Ossido e idrossido di Magnesio
L’ossido di Magnesio è un minerale che si trova comunemente sulla crosta terrestre. Presenta una biodisponibilità molto bassa e per questa ragione è considerato la forma meno consigliabile per un’integrazione alimentare.
L’ossido di Magnesio lo potrete trovare sotto forma di latte di magnesia ed ha un effetto lassativo piuttosto marcato. Questo effetto è in sé una bandiera rossa, se l’obiettivo è quello di aumentare il livello di Magnesio nell’organismo, infatti l’effetto lassativo è sintomo di scarsa ritenzione del Magnesio da parte dell’organismo oppure che la dose assunta è troppo elevata.
Sfortunatamente molti integratori di Magnesio sono a base di ossido di Magnesio, per il basso costo di questa materia prima.
Magnesio citrato
È un composto a base di Magnesio facilmente reperibile, è versatile e offre una solida biodisponibilità, è per così dire un’opzione di facile reperibilità. Facilmente gli integratori che vi ha consigliato il medico o il vostro specialista possono essere stati a base di Magnesio citrato.
Esso è reperibile in capsule, tavolette, liquido ionico o polvere da mescolare ad una bevanda, va bene anche per chi è attento al prezzo dell’integratore che sceglie!
Magnesio cloruro
È la forma più comune di Magnesio. Esso è estratto ad esempio dall’acqua marina. Si ritiene che presenti la più alta biodisponibilità del minerale Magnesio e può essere assunto in capsule o in forma liquida.
Olio di Magnesio
Gli oli di Magnesio stanno guadagnando rapidamente popolarità perché sono semplici e sicuri da assumere. Gli oli di Magnesio di qualità sono fatti con cloruro di Magnesio ed acqua, creando una salamoia sovrassatura. Questa salamoio minerale permea la pelle senza lasciare residui indesiderati. L’olio di Magnesio si vende in confezioni spray e viene vaporizzato sulla pelle dopo la doccia o dopo il bagno, con il doppio vantaggio che esso nutre e idrata anche molto bene la pelle.
È un’ottima scelta! [***Leggere in fondo un’importante puntualizzazione]
Magnesio solfato
Ne avrete già sentito parlare, ma sotto un altro nome. Mai sentito parlare dei sali epsom? È solfato di Magnesio!
A meno che non proviate piacere a deglutire gli integratori, questo è effettivamente una dei modi più gradevoli per assumere Magnesio, semplicemente fate sciogliere una o due tazzine di sali epsom nella vasca da bagno ed immergetevici. Sfortunatamente la biodisponibilità sarà piuttosto bassa…a meno che non vogliate restare a mollo molto, molto a lungo!
Il solfato di Magnesio contiene anche lo Zolfo, che può essere utile per lenire una muscolatura affaticata, per questa ragione alcuni atleti hanno gradito molto i sali epsom!
Magnesio chelato con aminoacidi
Vi siete sempre chiesti cosa diavolo fossero questi integratori “chelati” ed ecco spiegato l’arcano: sono minerali che vengono legati a molecole di aminoacidi.
Perciò, il Magnesio chelato è una sostanza creata nei laboratori unendo il Magnesio con una molecola di aminoacido contenente Azoto.
Giacché è possibile legarlo a diversi tipi di aminoacidi, il Magnesio chelato può avere benefici diversi, differenti anche dalla normale integrazione di Magnesio di cui abbiamo parlato finora.
Il Magnesio chelato include quindi:
●Magnesio Glicinato – Ottima biodisponibilità
●Magnesio Lisinato – Buona biodisponibilità
●Magnesio Orotato – Supporto per la salute del cuore
●Magnesio Taurato – Supporto per la salute del cuore e aiuta la tranquillità
●Magnesio Aspartato – Aiuta a combattere l’affaticamento e a promuovere la produzione di energia cellulare
●Magnesio L-Treonato – Promuove la lucidità mentale e la salute cognitiva
●Magnesio Malato – Sostiene l’ATP e la produzione di energia cellulare
Gli integratori di Magnesio chelato tendono ad essere più costosi per via dei complicati procedimenti chimici necessari a produrli.
La cosa positiva è che il corpo umano assorbe molto facilmente gli aminoacidi, di solito le sostanze chelate presentano alta biodisponiblità perché essi passano “dall’autostrada proteica” piuttosto che affidarsi solo alla solubilità in acqua.