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Domanda Vit D e K2

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6 Anni 4 Mesi fa #57342 da Liuc33
Risposta da Liuc33 al topic Vit D e K2

miciofelix ha scritto: anche se Kate dicesse separate, qualcuno dovrebbe spiegarmi perchè il 90% delle maggiori aziende le mette insieme B)

Le mettono fino a quando non si diffonde la cosa, come in tutte le cose. le aziende campano anche sulla ignoranza della gente. Poi posso anche sbagliarmi è :)

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6 Anni 4 Mesi fa #57351 da BadLinhat
Risposta da BadLinhat al topic Vit D e K2
Io ho trovato questo articolo che specifica che la vitamina D è meglio assumerla la mattina in quanto interrompe temporaneamente la produzione di melatonina, quindi la sera potrebbe inficiare la qualità del sonno e quest'altro articolo che invece indica che c'è competizione nell'assorbimento delle vitamine D,E,K: quindi di tutte e tre ne andrebbe distanziata l'assunzione

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6 Anni 4 Mesi fa #57355 da CMN
Risposta da CMN al topic Vit D e K2
Per curiosità ho letto le avvertenze stampate su molti flaconi di vitamina K2 di vari fabbricanti.
Ebbene la maggior parte sconsigliano l'assunzione a chi fa cure anti-coagulanti (Coumadin).
Sappiamo che le molecole K1 e K2 sono molto simili
la K1 è diffusa in molti vegetali e viene trasformata in K2 per attività batterica nell'intestino,
ma in percentuali molto ridotte.
Quindi evidentemente - assumendo vitamina K - si finisce per assumere entrambe le sostanze
K1 e K2 avendo una indicazione quantitativa della vitamina K2 (di solito misurata in mcg o milionesi di grammo)
MA SENZA ALCUNA INDICAZIONE SUL CONTENUTO di K1, che ricordo, è la vitamina legata alla
coagulazione del sangue che in molti casi non c'è bisogno di integrare se si assume una normale quantità di vegetali.
E' noto inoltre che eccessi di K1 non sono senza rischi di trombosi.
Così la domanda sorge spontanea:
Perché assumere K2 se questa contiene anche una quantità ignota di K1 e nessun produttore si cura di indicarla?

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6 Anni 4 Mesi fa #57356 da BadLinhat
Risposta da BadLinhat al topic Vit D e K2

CMN ha scritto: Per curiosità ho letto le avvertenze stampate su molti flaconi di vitamina K2 di vari fabbricanti.
Ebbene la maggior parte sconsigliano l'assunzione a chi fa cure anti-coagulanti (Coumadin).
Sappiamo che le molecole K1 e K2 sono molto simili
la K1 è diffusa in molti vegetali e viene trasformata in K2 per attività batterica nell'intestino,
ma in percentuali molto ridotte.
Quindi evidentemente - assumendo vitamina K - si finisce per assumere entrambe le sostanze
K1 e K2 avendo una indicazione quantitativa della vitamina K2 (di solito misurata in mcg o milionesi di grammo)
MA SENZA ALCUNA INDICAZIONE SUL CONTENUTO di K1, che ricordo, è la vitamina legata alla
coagulazione del sangue che in molti casi non c'è bisogno di integrare se si assume una normale quantità di vegetali.
E' noto inoltre che eccessi di K1 non sono senza rischi di trombosi.
Così la domanda sorge spontanea:
Perché assumere K2 se questa contiene anche una quantità ignota di K1 e nessun produttore si cura di indicarla?


Scusa, non so se ho capito bene ma a me risulta che sia possibile solo la conversione da K1 a K2 (che per altro risulta molto inefficiente nell'uomo) e non il viceversa ( fonte ).
Si parla invece di integrare la K2 che lavora in stretta correlazione con la D (e ne elimina la tossicità, fonte ).
Non ho capito da dove proverrebbe il pericolo di un eventuale sovrassunzione della K1.

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6 Anni 4 Mesi fa - 6 Anni 4 Mesi fa #57357 da miciofelix
Risposta da miciofelix al topic Vit D e K2
come già avevo detto, so anche io di studi che suggerirebbero il distanziamento della D dalla K al momento dell'assunzione, ma non riesco a spiegarmi allora come mai molte ditte continuano a metterle insieme....

comunque segnalo altri siti molto interessanti:

www.piuvivi.com/salute/vitamina-d-con-vi...one-integratori.html

articolo riportato in parte qui di seguito, mancano anche alcuni grafici presenti nell'articolo e anch'essi molto interessanti:

Quando si ha bisogno di assumere integratori alimentari è importante seguire sempre le indicazioni riportate sulla confezione o fornite dal proprio medico. Per quanto riguarda la vitamina D, alcune fonti scientifiche sostengono che la sua integrazione può risultare dannosa per la salute nel caso in cui si ha una basso livello di vitamina K nell'organismo. Per tale motivo è consigliabile assumere la vitamina D con la vitamina K.

(..)

La vitamina K è indispensabile per una buona coagulazione del sangue e per favorire la fissazione del calcio nelle ossa e nei denti.

Sia la vitamina D sia la vitamina K sono dunque nutrienti fondamentali per il corretto metabolismo del calcio nell'organismo umano.
Le vitamine D e K lavorano insieme

Quando si tratta di metabolismo del calcio, entrambe le vitamine D e K giocano un ruolo importante.

(..)

La vitamina K regola la presenza di calcio nell'organismo in almeno due modi:

1. Promuove la fissazione del calcio nelle ossa mediante l'attivazione dell'osteocalcina, una proteina che permette l'accumulo del calcio nelle ossa e nei denti [6].

2. Riduce la calcificazione dei tessuti molli attivando la proteina GLA della matrice (MGP), impedendo così al calcio di accumularsi nei tessuti molli, come per esempio nei reni e nei vasi sanguigni [7, 8].

A questo punto, pochi sono gli studi controllati svolti sugli esseri umani che hanno analizzato gli effetti degli integratori di vitamina K sulla prevenzione delle calcificazioni cardiovascolari, ma ulteriori studi sono in corso [9, 10, 11]. La calcificazione vascolare è coinvolta nello sviluppo delle malattie croniche, come le malattie cardiache e renali [12, 13, 14].

Riassumendo, una delle funzioni principali della vitamina D è quella di garantire che vi siano adeguati livelli di calcio nel sangue. La vitamina K invece è necessaria per la fissazione del calcio nelle ossa, riducendo al tempo stesso il suo accumulo nei tessuti molli come i vasi sanguigni.

La vitamina D può diventare pericolosa senza la vitamina K?

Alcuni sono preoccupati che un elevato apporto di vitamina D possa portare a una calcificazione dei vasi sanguigni nonché allo sviluppo di malattie cardiache in coloro che hanno bassi livelli di vitamina K. Questo concetto è, almeno in parte, comprovato da alcune ricerche scientifiche:

● L'intossicazione da vitamina D provoca ipercalcemia: livelli di vitamina D molto alti, tanto da causare una tossicità, portano allo sviluppo dell'ipercalcemia, una condizione caratterizzata da eccessive quantità di calcio nel sangue [15].

● L'ipercalcemia genera calcificazioni vascolari: la presenza di calcio e fosforo diventa talmente alta che il fosfato di calcio inizia ad accumularsi nelle pareti dei vasi sanguigni.

● Le calcificazioni vascolari sono associate allo sviluppo di malattie cardiovascolari: secondo alcune ricerche, la calcificazione vascolare è una delle principali cause delle malattie cardiache [16, 17].

Una carenza di vitamina K è associata alle calcificazioni vascolari: studi osservazionali hanno constatato che bassi livelli di vitamina K aumentano il rischio di calcificazione dei vasi sanguigni [18].

Grandi dosi di vitamina K sotto forma di integratori alimentari aiutano a prevenire le calcificazioni vascolari negli animali: uno studio controllato effettuato sui ratti con un elevato rischio di calcificazione ha dimostrato che la supplementazione di vitamina K2 ad alto dosaggio impedisce la calcificazione cardiovascolare [19].

Gli integratori di vitamina K possono ridurre la calcificazione cardiovascolare negli esseri umani: uno studio controllato effettuato sulle persone anziane ha dimostrato che l'integrazione quotidiana con 500 mcg di vitamina K1 per tre anni ha diminuito del 6% la calcificazione delle arterie coronariche [20].

Alte dosi di vitamina K possono diminuire il rischio di malattie cardiache: coloro che riescono a ingerire grandi quantità di vitamina K2 tramite la dieta presentano un rischio ridotto di calcificazione cardiovascolare e di malattie cardiache [21, 22, 23].

In sostanza, dosaggi notevoli di vitamina D - tanto da causare un'intossicazione - aumentano il rischio di calcificazioni cardiovascolari, mentre la vitamina K può aiutare a prevenire che ciò accada. Anche se le prove scientifiche appena riportate concordano su questo aspetto, mancano ancora alcuni pezzi del puzzle.

Innanzitutto, se da un lato abbiamo visto che ingenti dosi di vitamina D possono portare a livelli pericolosamente elevati di calcio e alla calcificazione cardiovascolare, non è ancora chiaro se dosi più basse di vitamina D possono essere ugualmente dannose nel lungo termine [15, 24, 25].

Inoltre, nel 2007, il nutrizionista Chris Masterjohn ha affermato che alte dosi di vitamina D possono provocare una deplezione di vitamina K, con una conseguente carenza di vitamina K. Sono tuttavia necessarie ulteriori ricerche prima che la validità di questa tesi possa essere pienamente confermata [26].

Non vi sono invece prove sufficientemente forti a sostegno del fatto che moderate quantità di vitamina D possano risultare pericolose senza un adeguato apporto di vitamina K. La ricerca, in questo senso, è tuttora in corso.

In sostanza, le evidenze scientifiche suggeriscono che un'elevata assunzione di integratori di vitamina D senza la vitamina K potrebbe essere dannosa per la salute dell'organismo umano, ma non si è ancora giunti a una conclusione definitiva.

Come ottenere sufficienti dosi di vitamina K

La vitamina K si trova naturalmente in diverse forme, tradizionalmente divise in due gruppi:

1. Vitamina K1 (fillochinone): è la forma più comune di vitamina K. È presente principalmente nei vegetali, in particolare nelle verdure a foglia verde come i cavoli e gli spinaci.

[Potrebbe interessarti: Verdure A Foglia Verde: Quali Sono Le Più Ricche Di Antiossidanti]

2. Vitamina K2 (menachinone): questa forma di vitamina k è più rara negli alimenti, e si trova soprattutto in alimenti di origine animale e nei cibi sottoposti a fermentazione batterica, come per esempio il natto.

La vitamina K2 è in realtà costituita da una grande famiglia di composti, tra cui il menachinone-4 (MK-4) e il menachinone-7 (MK-7). Gli alimenti più abbondanti in MK-4 sono quelli di origine animale, in particolare il fegato, il grasso, il tuorlo dell'uovo e i formaggi. L'MK-7 si ottiene invece mediante il processo di fermentazione batterica, ed è quindi presente nei cibi fermentati, come quelli contenenti probiotici (natto, miso, crauti e altri). È naturalmente prodotto anche dai batteri intestinali [27, 28].

Le attuali raccomandazioni dietetiche non fanno distinzione tra la vitamina K1 e K2. Secondo alcune ricerche, per le persone da 19 anni in su l'apporto adeguato di vitamina K è di 90 mcg per le donne e di 120 mcg per gli uomini [29].

I due grafici qui sotto rappresentano il risultato di diversi studi, e mostrano le fonti alimentari più ricche di vitamine K1 (in blu) e K2 (in arancio), nonché le loro quantità fornite da una porzione di 100 grammi di prodotto [27, 30, 31].

(..)

Dato che la vitamina K è liposolubile, consumare questi alimenti o gli integratori nutrizionali di vitamina K insieme ad altri cibi grassi aiuta a migliorare l'assorbimento del nutriente. Per esempio, si potrebbe aggiungere un po' di olio extravergine d'oliva per condire le verdure a foglia verde. Fortunatamente, molti alimenti ricchi di vitamina K2 sono anche piuttosto grassi: formaggio, uova, e carne.

Nel caso in cui vi sia la necessità di assumere integratori di vitamina K, è necessario parlarne prima con il proprio medico, in modo da capire bene quali sono le dosi necessarie al proprio caso specifico. Dosaggi elevati di supplementi di vitamina K potrebbero interagire con alcuni farmaci [32].

.............

l'ultimo passo richiama i noti rischi dell'assumere la K insieme ad anticoagulanti, così come c'è sempre il rischio di assumere diverse sostanze in diverse patologie e naturalmente se uno prende dei medicinali deve sempre stare anche attento almeno alle dosi di vitamine, minerali, ecc....

per tutto il resto direi che l'importanza della K in generale viene ribadita anzi quasi esaltata, sia per una "buona" coagulazione come scrive l'articolo e sia anche e soprattutto per la salute di ossa e denti e dell'intero apparato cardiovascolare, riducendo moltissimo il rischio di calcificazione dei tessuti molli come per le arterie....

ognuno poi legga articoli e studi che ritiene più affidabili, ci sono articoli che sconsigliano anche la C oltre 1 grammo al giorno, ormai sul web si legge di tutto e di più, sta poi alle persone valutare e continuare ad informarsi facendo le proprie scelte in maniera responsabile....

"(..) sei fuori di testa (..)"
"serve una vita intera di pratica...."
Ultima Modifica 6 Anni 4 Mesi fa da miciofelix.

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6 Anni 4 Mesi fa - 6 Anni 4 Mesi fa #57359 da BadLinhat
Risposta da BadLinhat al topic Vit D e K2

miciofelix ha scritto: come già avevo detto, so anche io di studi che suggerirebbero il distanziamento della D dalla K al momento dell'assunzione, ma non riesco a spiegarmi allora come mai molte ditte continuano a metterle insieme....

comunque segnalo altri siti molto interessanti:

www.piuvivi.com/salute/vitamina-d-con-vi...one-integratori.html

articolo riportato in parte qui di seguito, mancano anche alcuni grafici presenti nell'articolo e anch'essi molto interessanti:

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Forse non mi sono spiegato bene: io concordo al 100% con quello che hai riportato.
L'unica mia interpretazione che differisce dalla tua è che K e D vadano assunte "nello stesso istante" per goderne dei benefici.
Dico questo perchè essendo entrambe liposolubili "vanno in accumulo" nel corpo e quindi il loro effetto dura nel tempo al contrario delle vitamine [strike]liposolubili[/strike] idrosolubili (come la C appunto) che vanno integrate più volte al giorno.
I problemi che hai citato infatti si manifestano nei casi di carenza.
Visto che ci sono evidenze sulla competizione di E, D e K io preferisco assumerle distanziate nell'arco della giornata.
Per quanto riguarda il mondo degli integratori spesso e volentieri ci sono dietro ragioni commerciali sulla loro composizione, per cui non li premderei "come modello" per una corretta assunzione dei micro o macro nutrienti

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Ultima Modifica 6 Anni 4 Mesi fa da yagoo40.
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