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In un forum che tratta di salute e malattie, può succedere che improvvisamente qualcuno offra la soluzione tanto agognata, via mail o via messaggio privato.
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Domanda Argento colloidale si o no?

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8 Anni 9 Mesi fa #41461 da jasper
Argento colloidale si o no? è stato creato da jasper
Ciao a tutti. Avendo una prostatite batterica avevo pensato di utilizzare argento colloidale ma in rete mi sono imbattuto in un post di Molinari che mi ha lasciato alquanto perplesso.

Riporto cosa dice per sapere cosa ne pensate e se esistono forme di argento colloidali esenti da questi problemi.

È tutto inutile: contro la credulità popolare non esistono armi. Anzi, tentare di sfatare le bufale, anche le più palesemente assurde, non è solo inutile: è controproducente. Davanti all’evidenza il credulone erge barriere che, per grottesche che siano, sono insuperabili.

Qualche giorno fa, nel corso di uno dei miei interventi periodici a Radio Studio 54

di Firenze, ebbi modo di accennare all’abitudine di non poche persone di assumere argento colloidale, cioè nanoparticelle d’argento, e da allora sto ricevendo una piccola raffica di mail. Dal punto di vista scientifico siamo di fronte ad una follia vera e propria, non avendo il nostro organismo la capacità di eliminare particelle inorganiche non biodegradabili così come è per l’argento colloidale. Dunque, quel prodotto potrebbe essere causa di una lista di malattie anche gravi, patologie oggi ben conosciute da chi si occupa delle cosiddette nanopatologie. Insomma, parliamo di parecchie forme di cancro, di malattie cardiovascolari, di malformazioni fetali e quant’altro.



Per cercare di limitare le mail che mi arrivano regolarmente da parte dei consumatori di argento (ma anche di silice, d’oro e di altro particolato inorganico) con un’impennata in questi giorni, vedo di chiarire brevemente la questione, una questione che, chi vuole, può trovare trattata più ampiamente nei miei libri.

Come è per l’oro, per il mercurio e per altri metalli, anche l’argento ha proprietà battericide, vale a dire che la capacità di uccidere i batteri. Sui virus e sui funghi non sarei altrettanto sicuro, ma, per comodità, mettiamoci anche quelli. Sulla base di questo fatto incontestabile c’è chi, e non sono pochi, pensa bene d’ingerire quei metalli. Ripeto allora per l’ennesima volta ciò che ho detto e scritto innumerevoli volte: una parte dell’argento, quella che non entra in contatto immediato con le pareti dell’apparato digerente, viene eliminata con le feci. Una parte, però, quella che con le mucose resta in contatto per un certo tempo, passa nel sistema circolatorio e, da lì, finisce in tutti i tessuti e in tutti gli organi, impossibile indovinare quali. A questo punto si deve considerare che l’organismo umano non riesce ad eliminare quella roba che resta imprigionata in un organo e viene percepita come corpo estraneo. La reazione biologica a questo incontro è la formazione di un tessuto infiammatorio che, alla lunga, fa guai, i tempi della comparsa dei quali possono essere anche lunghissimi.

La Food and Drug Administration, l’ente statunitense che si occupa di farmaci, è stata chiara: quella roba non si può usare per uso umano. Eppure i consumatori sono tantissimi e molti di loro testimoniano di risultati miracolosi, esattamente come i consumatori di corna di rinoceronte e di organi genitali di coccodrillo.

Non è impossibile che esistano davvero risultati positivi immediati. In fondo l’azione antibatterica è innegabile. È l’effetto a lungo termine che passa inosservato, e questo un po’ per la sua lentezza a comparire, un po’ perché eventuali effetti negativi non vengono correlati all’uso delle particelle.

Fatta salva la libertà di ognuno di credere ciò che gli aggrada e di comportarsi di conseguenza, se si chiede il mio parere, io quello do: di fronte all’assunzione di nanoparticelle inorganiche non biodegradabili siamo di fronte a follia pura. Vorrei qui solo ricordare un concetto fondamentale che sfugge anche a molti tossicologi: il problema fondamentale è quello del corpo estraneo e non esistono differenze sostanziali tra elemento chimico ed elemento chimico quando si tratta di corpi estranei nanodimensionati. In fondo questi sono assimilabili a pallottole di un’arma da fuoco che trapassano il cuore. Ognuna di esse può essere mortale, sia fatta di piombo, d’acciaio o, vedi mai, d’argento.


www.stefanomontanari.net/sito/blog/2664-...ento-colloidale.html

Meditavo di comprarlo, ma adesso ho fortissime perplessità, qualcuno può aiutarmi a capire meglio?
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8 Anni 9 Mesi fa #41465 da elena
Risposta da elena al topic Argento colloidale si o no?
Scusa hai appena postato lo stesso quesito altrove e ti ho già risposto, che motivo c'era di riproporre la domanda?
Cecilia si può cancellare?
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