Domanda Esami del sangue e integrazione della Vitamina D

Laura80 ha scritto:
Il discorso del calcio meriterebbe un approfondimento particolare...
È vero che Coimbra ne sconsiglia l'uso, ma è anche vero che si riferisce a pazienti che assumono quantità di D maggiori alle 10000 ui.
La mia battuta sul livello del calcio era un'amara considerazione sul fatto che l'assunzione di latticini è notoriamente correlata ad una diminuzione dei livelli di calcio nelle ossa. Andarli a misurare nel sangue lascia il tempo che trova, a meno che non sia necessario per valutare il rischio di calcificazioni da megadosi di D, ma in tal caso i livelli aumentati di calcio non dipendono tanto dalla dieta quanto dal metabolismo della D.
Se si dovesse sospendere l'uso dei latticini prima dell'esame, questo varrebbe a maggior ragione per il sesamo o le alghe...ma ovviamente la MU si guarda bene dal dirlo...

In realtà che il latte sottrae calcio alle ossa deriva dalla considerazione che sia un alimento "acidificante", e il corpo di conseguenza, per annullare un acido prende una base... e dove la prende la base? Dal Calcio delle ossa.

Ma davvero il latte è un alimento acidificante, o c'è un'altra spiegazione al fenomeno della osteoporosi? Non è che ancora una volta si mette in carcere un innocente? Del resto ci hanno abituato a smentire convinzioni radicate per anni..

Sul latte se ne sono dette tante, e tra queste, c'è chi sostiene che sia un alimento a PH neutro e addirittura basico a quanto risulta dalla Tabella di Ragnar Berg: www.chuckrowtaichi.com/AcidAlkaline.pdf

Chris Kresser nel suo articolo "Il Mito Acido-Alcalino" smonta la tesi che i latticini contribuiscono all’osteoporosi come "acidificanti" per i nostri corpi: translate.google.it/translate?hl=it&sl=e...he-ph-myth-part-1%2F (tradotto con Google Traduttore).

Il mito in questione si basa sulla teoria che i cibi ad alto contenuto di Fosfato (come latte e derivati) generano delle "ceneri acide" dopo la digestione, riducendo così il pH sierico. Il corpo compensa questo fatto e ripristina il normale pH sanguigno rubando minerali alcalini come il Calcio dalle ossa, causando così una diminuzione di densità ossea.
Così, i sostenitori di questa tesi (solitamente appartenenti al "movimento vegan" o anche alla Paleodieta) concludono che, anche se i latticini contengono calcio e altri nutrienti che possono essere utilizzati per rinforzare le ossa, l’effetto acidificante sul corpo supera il loro contenuto di calcio e si traduce in una perdita di densità ossea.

Dov'è l'errore? Le prove scientifiche non dimostrano con certezza che i latticini contribuiscono all'osteoporosi, ma sostengono che il PH delle urine NON è indicativo del PH sistemico: infatti indipendentemente da quello che si mangia, il PH del nostro sangue deve mantenere un equilibrio in una forchetta ristrettissima che va da 7,35 a 7,45! Salvo in casi di grave insufficienza renale, la dieta non influisce affatto sul pH sierico, ecco dove sta l'errore. Se così fosse saremmo già tutti morti dopo una grigliata di carne o anche dopo una scodella di insalata.
Sicuramente alla lunga una dieta sbilanciata troppo in un verso o troppo nell'altro può influire sulla Salute perchè il Nostro corpo deve sempre lavorare per mantenere il PH costante.

Le ossa non contribuiscono alla regolazione del PH, che è lavoro dei nostri reni: le ceneri acide che sono rilasciate dai cibi vengono trattate ed eliminate attraverso le urine. Questo è il motivo per cui il PH dell’urina cambia a seconda di ciò che si mangia, significa che i reni stanno funzionando!

Nello studio, “Latte e l’equilibrio acido-basico: ipotesi proposta vs prove scientifiche“, gli autori dimostrano che la “teoria delle ceneri acide dell’osteoporosi” non ha alcun supporto scientifico, e addirittura gli autori concludono che i latticini non sono nemmeno "acido formanti". Gli autori citano due studi che indicano che il latte in realtà rilascia una cenere alcalina invece di una cenere acida basandosi sulla misurazione del pH nelle urine e l’escrezione di acido netto dopo l’assunzione di latte nei test clinici.

Latte e latticini apportano Calcio in forma biodisponibile: "anche se l'ipotesi ritiene che più elevati assunzioni di proteine ​​e fosfati stanno acidificando e quindi danneggiano la salute delle ossa, molti studi hanno dimostrato che l'aumento della proteina o dell'assunzione di fosfati ha effetti positivi sul metabolismo del calcio e sui marcatori per la salute delle ossa".

Questa meta-analisi conclude che: "Non vi è alcuna evidenza che una maggiore assunzione di fosfato sia dannosa per la salute delle ossa. La consulenza dietetica che i prodotti lattiero-caseari, le carni e i grani sono dannosi per la salute delle ossa a causa del contenuto di fosfati acido necessita di una rivalutazione". Fonte: www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/19754972

Fonte: translate.googleusercontent.com/translat...QOZh9caQykP5Q_N63TJA

Riassumendo le evidenze cliniche, due diverse meta-analisi e un documento di revisione hanno concluso che studi randomizzati controllati non supportano l'ipotesi che le diete acidificanti causino perdita di minerali ossee e osteoporosi:

1) onlinelibrary.wiley.com/doi/10.1359/jbmr.090515/full
2) www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/21529374
3) www.cambridge.org/core/journals/british-...5B4AEAA0DAFC30AB5BE6

Seconda parte dell'articolo di Chris Kresser "Il Mito Acido-Alcalino": translate.google.it/translate?sl=en&tl=i...part-2%2F&edit-text=

Interessante la sua conclusione: "Data l'incertezza della scienza clinica su questo argomento, penso che l'ipotesi evolutiva è molto più convincente. Se metà delle popolazioni di cacciatori-raccoglitori del mondo evita le «malattie della civiltà» basando la propria alimentazione su una dieta che forma acido, sembrerebbe che il carico acido non abbia molta importanza sulla salute generale. Possiamo sempre guardare il lavoro di Weston Price per vedere chiaramente che le diete formanti acido non sono dannose per la salute. Sulla base delle descrizioni di Price, molte delle diete tradizionali che ha studiato sarebbero state principalmente formanti acido, tra cui gli svizzeri, i Masai e gli Inuit. Eppure, nonostante la loro elevata quantità di alimenti animali e latticini, e la loro relativamente bassa assunzione di frutta e verdura, hanno mantenuto un'ottima salute.

Non posso negare che molte persone abbiano visto miglioramenti significativi della salute quando si passa ad una dieta alcalina, ma ci sono molte ragioni possibili per cui ciò non ha a che fare con l'equilibrio del pH. Mangiare più prodotti freschi è raramente una cattiva idea, soprattutto quando si abbandonano i nutrienti poveri degli alimenti trasformati. Una persona che si avvicina ad una dieta alcalina ridurrebbe notevolmente il consumo di grano, e questo potrebbe causare miglioramenti sanitari drammatici per qualcuno con permeabilità intestinale o sensibilità al glutine. Anche il latte sarebbe stato ridotto al minimo, il che avrebbe aiutato coloro che avevano la sensitività al lattosio. E anche se lo zucchero puro non è un nutriente che forma acido, molti laici sostengono che le diete alcaline tendono a contenere molto meno zucchero rispetto a una dieta occidentale standard.

Tra le prove scientifiche (o la mancanza) e la ricerca antropologica, ritengo che possiamo essere sicuri che il carico acido delle nostre diete non abbia effetti negativi sulle persone sane. Per coloro che soffrono di insufficienza renale o di condizioni simili che influenzano la funzionalità renale, è una storia diversa: c'è certamente spazio per la manipolazione del pH urinario nel trattamento di tali condizioni. Ma per quelli che hanno reni funzionanti, non dovrebbe esserci alcuna preoccupazione che una dieta formante acido danneggi la salute".

Dire che il latte sottrae calcio alle ossa è vero nella misura
in cui una persona “ingurgita” latticini e alimenti animali quali le carni.
Sono questi che nel loro insieme favoriscono l’acidosi metabolica,
ma questa acidosi dipende dall’impossibilità da parte dell’organismo, di
produrre bicarbonato per neutralizzare la parte acida
quando si esagera solo da una parte.

Se l’insieme dell’alimentazione si riduce al 20% di latticini e proteine animali,
e l’altro 80% è costituito da frutta e verdure,
tutto resta nella normalità.

Quindi, tutto dipende dal seguire una alimentazione saggia e composta
da un ampio assortimento di cibi, dove però non prevalgano le proteine animali.

Va aggiunto che un piccolo supplemento giornaliero di bicarbonato
contribuirà a tenere il pH metabolico su valori corretti,
naturalmente controllato da misurazioni del pH.

Ferruccio ha scritto:
Quindi, tutto dipende dal seguire una alimentazione saggia e composta
da un ampio assortimento di cibi, dove però non prevalgano le proteine animali.

Va aggiunto che un piccolo supplemento giornaliero di bicarbonato
contribuirà a tenere il pH metabolico su valori corretti,
naturalmente controllato da misurazioni del pH.

D'accordo sul fatto che bisogna mangiare un pò di tutto, ma abbiamo visto che la misurazione del PH urinario (e anche della saliva) non serve a un tubo, perchè non indicativo del PH sistemico e men che meno di un buono stato di Salute!

In base a quali esperienze personali o studi puoi affermare
che la misurazione del pH non serve un tubo???
Su cosa fallisce il pH e perchè non serve come indice della salute????

www.lifeextension.com/Magazine/2017/5/As-We-See-It/Page-01

Un interessante articolo sul tema degli esami del sangue...