OFFERTE DI PRODOTTI VIA MAIL O MP

In un forum che tratta di salute e malattie, può succedere che improvvisamente qualcuno offra la soluzione tanto agognata, via mail o via messaggio privato.
DIFFIDATE sempre, controllate, ricercate e chiedete. Chiedete ad altri foristi se per caso conoscono questo prodotto, chiedete se esistono dei test e delle testimonianze attendibili.

La Medicina Ortomolecolare è una pratica terapeutica che si basa sull'introduzione della quantità ideale di nutrimenti nella dieta che mira a perseguire il livello di salute ottimale attraverso il riequilibrio dell'assetto biochimico.

Domanda Sui radicali liberi.

  • Raffaele/Michelangelo
  • Avatar di Raffaele/Michelangelo Autore della discussione
  • Offline
  • Platino Utente
  • Platino Utente
Di più
12 Anni 2 Mesi fa - 12 Anni 2 Mesi fa #1256 da Raffaele/Michelangelo
Sui radicali liberi. è stato creato da Raffaele/Michelangelo
Quando una molecola cede un elettrone, e ciò avviene quotidianamente all’interno del nostro corpo, prontamente l’ossigeno lo cattura e lo pèrmuta in un aggregato definito “anione superossido”, ch’è l’archètipo (progenitore) di tutti i radicali liberi al nostro interno.

Numerose varietà di Leucociti (G.B.) si servono dell’esito devastante dei radicali liberi per sgominare qualsiasi nemico, o ritenuto tale, del quale s’impossessino.

Tuttavia, per scongiurare tutta una serie di pericolose reazioni in successione, l’anione superossido va subitamente eliminato, pur se proveniente dalle stazioni protettive dei Globuli Bianchi o dalla catena di trasporto degli elettroni a livello mitocondriale.

Eliminazione questa affidata all’enzima SuperOssidoDismutasi (SOD), il quale converte l’anione in perossido d’Idrogeno (acqua ossigenata) che, pur se di minore dannosità, va assolutamente rimosso, perché al cospetto del Fe o del Cu (Ferro o Rame) genera un potente radicale ossidante, quello ossidrìle, in grado d’avviare celermente un’azione ostica nei confronti sia del DNA sia dei gruppi lipidici (acidi grassi, isoprenoidi o glicosilfosfatidilinositolo).

Occorre, pertanto, che il perossido d’Idrogeno sia espulso da enzimi, quali quelli della catalasi (che dissociano l’acqua ossigenata in acqua e ossigeno molecolare, biatomico, O2) o particolarmente quelli della glutatione-perossidasi, che usa il Glutatione come elettrone donatore, ch’è per l’appunto attiva nei confronti dell’acqua ossigenata (ma anche di idroperossidi organici), in presenza del Selenio o, per meglio dire, di Selenocisteina.

Lo stesso dicasi dei fenomeni da fotosensibilizzazione (radiazioni ionizzanti d’ogni tipo, esposizione solare) che generano l’Ossigeno singoletto con due elettroni accoppiati nell’orbitale di antilegame, il quale pur non essendo un radicale libero, risulta una sostanza mediana della trasformazione dell’Ossigeno stesso da una configurazione nociva a un’altra.

Non solo: se togliamo un elettrone a una molecola lipidica, avremo un radicale lipoperossido anche “più longevo” dei suoi simili, la cui biochimica andrà a promuovere materiali pro-infiammatori che esplicheranno una nociva ripercussione sulla salute dell'organismo e spianeranno il terreno alle più disparate patologie, quelle per lo più consociate all’obesità, quali il Diabete e i disturbi cardiovascolari.

La vitamina E è in grado di ostacolare l’azione dei radicali, interagendo con essi e disattivandoli; purtroppo, poi, essa decade in radicale libero, pur se flebilmente, e necessita della vitamina C per essere reintegrata, vitamina C che sappiamo s’immola in un’incessante opera di difesa, attraverso interazioni con numerose specie reattive dell’Ossigeno, rigenerandosi essa stessa in virtù del Glutatione.

Se poi le cellule immunitarie attaccano dei possibili “aggressori”, si crea Acido ipocloroso che esplica una deleteria ripercussione sia sul nucleo della cellula sia, in senso più ampio, sulla materia genetica.

E ancora: se si congiungono un atomo di Ossigeno con un atomo di Azoto si genera monossido di Azoto (molecola di ridottissime dimensioni) in grado di agganciare un elettrone e di avviare un processo d’ossidazione di un’altra molecola o di un atomo, alla stregua di tutti gli altri radicali liberi.

In altre parole, innumerevoli sono i processi fisiologici e fisiopatologici che mettono quotidianamente a dura prova la nostra salute, squilibrando il nostro bilanciamento psico-somatico, da custodire, quanto più a lungo possibile, secondo la nostra intelligenza e il nostro buon senso, attraverso una sana dieta e integrazione Ortomolecolare.

D’altronde, è negli assunti della Biologia evolutiva che il meccanismo di fondo della cellula attui la migrazione d’uno o di più elettroni da una materia ossidata a un’altra e che tale cessione vada riequilibrata, in pochissimo tempo, da altre molecole capaci di mollare un elettrone.

Andando avanti negli anni, si constàta un’inefficiente padronanza degli elettroni nella catena di trasporto dei dispensatori degli stessi (NADH, Nicotinammide Adenina Dinucleotide, e succinato proveniente dall’Acido succinico) verso i Citocromi, proteine vettori che consentono l’uso dell’Ossigeno molecolare da parte delle cellule.

Se l’Ubiquinone (CoQ10), che ha un essenziale compito nel trasferimento degli elettroni e agisce come un’antiossidante, si autoossida (evento abbastanza probabile), esso si trasforma e diviene un notevole generatore di superossidi.

Venendo meno l’Ubiquinone, le membrane dei Mitocondri declassano nella loro giusta funzionalità e, se si affievolisce il meccanismo omeostatico di custodia del coenzima, dall’autoossidazione si generano ben più consistenti produzioni di radicali liberi.

Ciò, purtroppo, ribadisco, con la vecchiaia è più probabile e più frequente, inficiando fortemente le “performances” cellulari come pure quelle dell’intero nostro corpo.

I radicali liberi ripercuotono il loro effetto devastante per lo più sui nostri assetti endogeni abbastanza fragili ma necessari, quali il nucleo della cellula (possiede la memoria genetica, ossia il DNA, che contrasta instancabilmente gli attacchi a suo carico, con meccanismi di risanamento degli eventuali guasti) e la membrana citoplasmatica (presiede all’interscambio di ioni di Calcio, Magnesio, Potassio e Sodio tra il fuori e il dentro della cellula, in modo da garantirne al contempo l’equilibrio di membrana e l’interezza), sempre meno efficienti (soprattutto il DNA dei Mitocondri) con l’invecchiamento.

Un saluto affettuoso a Tutti i gli amici del Forum, Raffaele.
Ultima Modifica 12 Anni 2 Mesi fa da Raffaele/Michelangelo. Motivo: autocorrezione
I seguenti utenti hanno detto grazie : LEGOLAS123

Si prega Accedi o Crea un account a partecipare alla conversazione.

Tempo creazione pagina: 0.440 secondi