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OFFERTE DI PRODOTTI VIA MAIL O MP
In un forum che tratta di salute e malattie, può succedere che improvvisamente qualcuno offra la soluzione tanto agognata, via mail o via messaggio privato.
DIFFIDATE sempre, controllate, ricercate e chiedete. Chiedete ad altri foristi se per caso conoscono questo prodotto, chiedete se esistono dei test e delle testimonianze attendibili.
Importante Integratore Alleanza della Salute
- Leiji999
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Deseb ha scritto: buona proposta e se relizzabile ancora meglio!
però c'è, ritengo, qualcosa da considerare più attentamente...
la composizione è riferita per una compressa?
se è così ritengo che:
il Betacarotene non è assorbito dai diabetici, quindi la sola vit.A=2500UI presente è troppo poca
(io sono diabetico 1 ma come me molti che si troveranno a fare integrazione...)
mentre la VitE ritengo troppo alta, se si prendono 2 compresse 1600ui sono alti per chi, come per la vitE, deve aumentare gradualmente...
2 compresse sono cmq molte considerato il selenio...
il complesso B, da solo, invece va bene, e per questo la compressa è divisibile in due nella giornata
I diabetici potranno assumere una compressa supplementare di A.
La compressa, se la si può ridurre ad una (ne dubito fortemente, magari è più plausibile avere un prodotto in due compresse), avrebbe già i quantitativi necessari. Chi necessita di alcune sostanze in più, può assumerle singolarmente.
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- Clara
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Le persone che non conoscono l'ortomolecolare e volessero acquistare un multivit-min, probabilmente non lo acquisterebbero vedendo che manca la C, ne comprerebbero uno cha ha la C.
Poi tenendo presente che l'insieme è qualcosa d'altro rispetto le funzioni che ha ogni singola parte, penso che la C anche se in 200 mg, possa con la sua presenza influire l'insieme...
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- Clara
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...Noi riteniamo che esistano principi validi sia nell'approccio riduzionista che in quello vitalista, ma che entrambi offrano visioni parziali. Sullo sfondo del sistema riduzionista c'è una ipotesi aprioristica: ritenere che dopo aver scomposto un intero in elementi costituenti, le caratteristiche che si osservano in ciascun elemento isolato siano identiche a quelle che esso ha quando è integrato nel sistema complessivo. Questa assunzione è erronea, inoltre si considerano solo materia ed energia e non si tiene conto dell'informazione, l'informazione contenuta in un elemento integrato nel sistema o isolato dal sistema è profondamente diversa..."
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- Gabriele
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soddisfare tutti risulta impossibile, ho fatto tesoro dei vostri cosigli.
Alla fine cercherò di far produrre il seguente integratore :
Vitamina A: 2.500 U.I. Palmitato
Vitamina C : 200 mg. Acido Ascorbico
Betacarotene: 35.000 U.I.
Vitamina 1500 U.I. Colecalciferolo
Vitamina E: 800 U.I. Mix di d-alfa-tocoferolo , d-beta, d-gamma e d-delta tocoferoli
Vitamina B1: 100 mg. Tiamina mononitrato
Vitamina B2: 100 mg. Riboflavina
Vitamina B3 : 275 mg. niacinammide
Vitamina B3 : 25 mg. niacina
Vitamina B5: 100 mg. Acido pantotenico
Vitamina B6: 100 mg. Piridossina HCL
Vitamina B12: 500 mcg. Cianocobolamina
Acido folico: 1 mg.
PABA: 100 mg. Acido para-aminobenzoico
Biotina: 600 mcg
Colina: 400 mg.
Inositolo : 200 mg
Calcio 100 mg. Calcio carbonato Amminochelato
Selenio: 150 mcg. L-selenometionina è un selenoamino acido in cui il selenio sostituisce lo zolfo della molecola metionina. Si tratta di una componente naturale della dieta ed è stato stimato che contribuisce ad almeno la metà di tutto il selenio della dieta. Come le altre forme di sali di selenio e composti organici del selenio, L-selenometionina è facilmente assorbita dal tratto gastrointestinale.
Zinco: 40 mg. Lo zinco chelato con la metionina ha un livello di assorbimento superiore a molte altre forme di zinco.
Rame: 1 mg. Rame aminoacido chelato
Cromo: 150 mcg. Cromo aminoacido chelato
Manganese: 2 mg. Manganese aminoacido chelato
Iodio: 150 mcg. dall'alga Kelp
Boro: 1,5 mg. Boro aminoacido chelato
Molibdeno: 100 mcg Molibdeno aminoacido chelato
OPC: 500 mg. Procianidini Oligomerici
Saranno 3 compresse da ingerire prima dei pasti.
Incrociamo le dita !!
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- Nataku
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- Alernd
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Raffaele ha scritto: Premessa
La longevità e il mantenersi sani necessitano d'un certo bilanciamento metabolico, altrimenti i contraccolpi che ne conseguono sui nostri sistemi e apparati potrebbero esitare in serie patologie degenerative quali il cancro, ma anche nel deterioramento neuronale e pertanto cognitivo, nell'usura a livello mitocondriale, ...
Ora, è intuitivo che il fabbisogno vitaminico e dei derivati debba essere pei giovani differente da quello previsto pei soggetti anziani, un aspetto questo peraltro ancora da valutare col dovuto approfondimento.
E' scandaloso, rifletteteci, accettare il danno prodotto, a varie latitudini, da un eventuale deficit vitaminico-minerale, quando una supplementazione di 1-2 tavolette/dì potrebbero proteggerci l'equilibrio metabolico endogeno, a costi direi molto contenuti, sia in assoluto sia in relazione a certi vizietti quali, per es., quelli del fumo o del caffè.
Una quarantina d'anni or sono, il grande L. Pauling c'insegnò quanto l'Ortomolecolare fosse determinante oltre che per i vari stati patologici da carenza nutrizionale anche per la promozione e prevenzione della sanità del nostro corpo.
Sulla falsa riga dei suoi ammaestramenti, oggi, il Linus Pauling Institute esamina accuratamente l'importanza d'una quotidiana, ottimale integrazione sia per le patologie croniche che per quelle neoplastiche sia per le affezioni del cardiovascolare che del neurodegenerativo sia per quelle riferibili alla senilità dell'uomo.
Come dire, si stanno cercando di comprendere tutti quei processi molecolari che esitano in ripercussioni favorevoli al mantenimento d'una buona salute, indottrinando quanto più gente possibile sotto l'aspetto puramente nutrizionale.
Attenzione, però: dall'operato del Grande Scomparso a quello del suo omonimo Instituto “n'è passata d'acqua sotto i ponti” e molte conclusioni, nel merito d'una sana supplementazione, sono state rivisitate, ma forse dovrei scrivere meglio “perfezionate”.
Già, perché Pauling poggiò le proprie personali istruzioni su conclusioni, direi, in buona parte teoriche.
Diversamente, l'Istituzione che porta il suo nome, e che nutre grande rispetto del defunto Professore, basa le proprie personali conclusioni per ciascun nutriente sugli esiti dell'osservazione scientifica ch'è, credeteci, attualmente molto all'avanguardia, sia per le biotecnologie sia per i cervelli che vi militano. Raffaele
Sul fatto che il Linus Pauling Institute sia un centro di ricerca autorevole e di prestigio internazionale siamo tutti d'accordo. Va detto però che,in taluni casi, le raccomandazioni di questo istituto sono molto conservative e spesso si distaccano dai valori di riferimento dell'ortomolecolare, che noi invece seguiamo.
Mi riferisco ad esempio alla posizione del Linus Pauling Institute nei confronti della vitamina C (ovvero che a loro giudizio è sufficiente assumere circa 500mg/die in sole due dosi!) ben lontana dalla Tolleranza intestinale predicata dal buon Pauling, da Cathcart, da Levy, Hoffer e da altri grandi della nutrizione ortomolecolare. Un altro esempio è quello relativo alla vitamina E: se dovessimo seguire le raccomandazioni del LPI non dovremmo assumere quantitaviti superiori all'RDA (circa 30UI), il che ovviamente ci precluderebbe i numerosi benefici dati dall'assunzione di questa vitamina ad alte dosi.
Raffaele ha scritto: Per quanto poi attiene la Vitamina E, è chiaro che le integrazioni da alfa-tocoferolo riducano i valori ematici di gamma-tocoferolo, ma occorreranno ulteriori sperimentazioni per concludere quali ripercussioni possa quest'ultimo avere sulla salute. Raffaele
Di studi ve ne sono già tanti. Alcuni di questi dimostrano che che la combinazione della forma alfa con gli altri tocoferoli (in particolare il gamma) risulti più efficace nel ridurre lo stress ossidativo e migliorare i marker dell'infiammazione. Ne cito uno a titolo di esempio:
Gamma-tocopherol supplementation alone and in combination with alpha-tocopherol alters biomarkers of oxidative stress and inflammation in subjects with metabolic syndrome. www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/18191645
Inoltre, come ho già avuto modo di scrivere in un altro post, sia i tocotrienoli che gli altri tocoferoli (soprattutto il gamma) sembrano vantare specifiche proprietà, non riscontrabili (o comunque presenti in misura minore) nella forma alfa.
Riguardo altre forme di tocoferoli, di grande interesse è soprattutto la forma "gamma", che sta emergendo come primario "alleato" della forma alfa, soprattutto nel contrastare l'infiammazione, le patologie cardiovascolari e alcuni tipi di tumori:
Gamma-tocopherol--an underestimated vitamin?
Wagner KH, Kamal-Eldin A, Elmadfa I. Institute of Nutritional Sciences, University of Vienna, Vienna, Austria
www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/15256801
Ti invito a leggere anche questi due interessanti articoli che rimarcano l'importanza degli altri tocoferoli, oltra al gamma. Uno è pubblicato dal Linus Pauling Institute, l'altro dalla Life Extension Foundation. Questi articoli riportano circa una 50ina di ricerche condotte sul gamma e gli altri tocoferoli:
lpi.oregonstate.edu/ss03/vitamine.html
www.lef.org/magazine/mag2006/apr2006_report_gamma_01.htm
Raffaele ha scritto: Di fatto, le integrazioni di vitamina E, provenienti da fonti naturali possiedono solo RRR-alfa-tocoferolo, detto anche d-a-tocoferolo, il quale è l'isomero più congeniale al nostro corpo ai fini d'una sua utilizzazione.
Diversamente, l'alfa-tocoferolo di sintesi (dl-alfa-tocoferolo) possiede sì tutti gli 8 isomeri ma alcuni di essi non sono biodisponibili per il nostro organismo, evidenziando pertanto una dimezzata disponibilità.Raffaele
Non è vero! In natura l’alfa-tocoferolo è unito con gli altri componenti della famiglia della vitamina E: beta-, gamma- e delta-tocoferoli e alfa-, beta-, gamma- e delta-tocotrienoli.
In commercio vi sono tanti integratori di qualità che impiegano la forma naturale di vitamina E unitamente ad un mix di tocoferoli (e spesso anche tocotrienoli). Non si tratta quindi solo di una peculiarità della versione sintetica.
Raffaele ha scritto: Confermo la dose scritta da Gabriele, ch'è al di sotto del livello massimo di 1000 mg, ritenuto sicuro per la più parte degli individui.
Per quanto attiene poi al Selenio, c'è un abisso tra la dose relativa agli uomini e quella per le donne.
Per gli uomini, infatti, una quantità di 200 mcg al giorno potrebbe risultare significativa per la riduzione del rischio del cancro alla prostata, diversamente, per le donne già una supplementazione di 70 mcg potrebbe rivelarsi consona.
In ogni caso, considerando anche il fatto che introduciamo il Selenio da fonti alimentari e, per come ben evidenziato da Alberto, anche dalla Melatonina, per es., quella Zn-Se di Pierpaoli (1 cpr = 50 mcg), direi che anche qui ci siamo ampiamente con una dose di 150 mcg/d.
Per quanto attiene all'assunzione di cromo, allo stato attuale, non credo vi siano descrittori significativi relativi allo stato dietetico di questo oligoelemento, per cui è estremamente difficoltoso quantificarne la dose.
Il Linus Pauling Institute ne consiglia una dose tra 60 e 120 mcg/dì.
Pertanto anche qui, considerata una certa differenza quantitativa tra i maschi e le femmine, direi che i 100 mcg possano essere più che sufficienti. Raffaele
Non è dello stesso avviso un comitato di esperti dell'Associazione Internazionale di Medicina Ortomolecolare che consiglia come dosaggi ottimali: 200mcg per il selenio e 200mcg per il cromo. Vd: orthomolecular.org/resources/omns/v03n10.shtml
Riguardo al cromo inoltre esiste un documento molto interessante che raccoglie le principali ricerche in merito a questo minerale e vi si evidenzia l'assoluta sicurezza anche a dosaggi molto elevati (fino a 1000mcg/die)Vd: "The Safety and Efficacy of High-Dose Chromium" www.altmedrev.com%2Fpublications%2F7%2F3%2F218.pdf.
Il cromo è uno di quei minerali che è presente in quantità molto scarse nel cibo (soltanto circa il 3% del cromo della dieta viene trattenuto dall’organismo), da ciò la necessità di assicurarsi dei buoni quantitativi attraverso l'integrazione.
Raffaele ha scritto:
Per quanto attiene poi la vitamina D, nel post sulla gravidanza terminava come segue:
“Una sola ulteriore utile, almeno credo, puntualizzazione.
I dati sperimentali USA-Nord America mostrano che l'esposizione solare contribuisca per l'80% all'apporto di vitamina D3.
Studi epidemiologici italiani attestano tale valore tra il 60 e il 90%”.
Ho scritto, inoltre, in maniera ancor più dettagliata su questa importante ma liposolubile vitamina nel mio thread “Sulle vitamine e sui minerali”.
Alle nostre latitudini, nei periodi primavera-estate-autunno siamo in grado di accumulare gioralmente delle considerevoli scorte di vitamina D con un'esposizione moderata di 15-20 minuti al sole, per cui seguendo l'indicazione del Linus Pauling Institute direi, potendo già essere sufficienti 400 IU/dì, che il doppio, ossia 800 IU, quanto scritto da Gabriele, vadano più che bene.Raffaele
Dovresti aggiornare le tue fonti.Il Linus Pauling Institute ha infatti adeguato le sue raccomandazioni riguardo alla somministrazione di Vitamina D portandole a 2.000UI al giorno, che è una dose ottimale per la maggior parte dei soggetti adulti. Vd: lpi.oregonstate.edu/infocenter/vitamins/vitaminD/
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